Leggiamo nell’articolo: “Per un ufficiale che ha lavorato sodo e con grande rischio, assieme agli altri Alleati, e che ha persino sacrificato la propria salute per liberare il mondo dalle violazioni dei diritti umani compiute dai nazisti, è un po’ difficile capire il proprio governo e i suoi alleati, quando questi, dopo la guerra, non solo chiudono un occhio sul nuovo affiorare di violazioni naziste nei loro paesi, bensì finanziano attivamente per un ammontare di miliardi e iniziano a prendere ordini da coloro le cui pratiche differiscono da quelle naziste soltanto per l’assenza di una svastica.
“Vedere un ministro della sanità come Robinson* scrivere nel suo libro che
sequestri facili e illegali devono diventare l’ordine del giorno, sapere che in
realtà egli è il vice presidente di un gruppo privato psichiatrico, conoscere
le sue irregolarità finanziarie compiute per conto di questo gruppo, e tuttavia
vedere un governo obbedirgli incondizionatamente, basta a farmi diventare, a
dir poco, leggermente cinico.
“Per più di vent’anni ho visto i governi occidentali facilitare sempre più i
sequestri di persona senza mandato o senza che venga seguita una procedura
regolare e conforme alla legge. Ho visto il termine “infermità mentale”
ridefinito come “qualcuno che è in disaccordo con l’autonomia sociale”. Ho
visto, con i miei occhi, uomini e donne che venivano torturati e uccisi in
“case di cura”. Ho sentito psichiatri descrivere minuziosamente i loro
esperimenti disumani e vantarsi di orge avute con i pazienti e di
sterilizzazioni fatte a coloro con cui volevano “spassarsela”.
“In tutto questo tempo non ho visto neanche UNA persona aiutata o curata da
loro.
“Ma ho visto una gran quantità dei loro pazienti rovinati.
“Non penso che il cittadino medio sia in grado di assistere a uno dei loro
“trattamenti” di shockterapia senza vomitare. C’è una zona in cui quattro persone su nove sono state brutalmente lese dagli psichiatri….
“Perciò con tutte queste testimonianze, come si può ancora credere che un
governo occidentale sia all’oscuro di come stanno veramente le cose?
Quindi, molti di noi sono andati a combattere, hanno versato il proprio sangue
e sono morti per mettere il mondo al sicuro dai campi di sterminio nazisti. E
non facciamo in tempo a voltarci che scopriamo i nostri governi non solo a
gestirli e finanziarli, ma scopriamo anche che ogni onesto sforzo di aiutare,
di trovare risposte migliori viene bistrattato, bersagliato e rifiutato.
“Durante tutta la seconda guerra mondiale ho trovato apatia e alzate di spalle
a destra e a manca, non solo da parte dei nostri ma anche nelle forze alleate.
Quegli ufficiali e quegli uomini non stavano combattendo per qualcosa. La
maggior parte combatteva in uno stato di protesta. La metà di essi, quando
erano in prima linea, non hanno mai neppure scaricato le proprie armi.
“Allora non lo capivo. Adesso sì.
“Quegli uomini non avevano una vera causa per cui combattere. Loro erano
disposti a distruggere i disumani nazisti. Ma in qualche modo sapevano, non
senza un certo cinismo, che i loro stessi capi avevano pecche più che
sufficienti, da cancellare qualsiasi vantaggio ci fosse stato da vincere per il
mondo”.
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20 aprile 2012