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I valori di Marilisa D’Amico: impegno accademico e lotta contro la discriminazione

Marilisa D’Amico si è da sempre impegnata per promuovere la difesa delle pari opportunità e contro le disuguaglianze di genere. Attualmente, è docente di Diritto costituzionale e Prorettore presso l’Università degli Studi di Milano.

Marilisa D'Amico

Marilisa D’Amico: gli incarichi attuali

Professore Ordinario di Diritto costituzionale, Marilisa D’Amico insegna presso il Dipartimento di Diritto Pubblico Italiano e Sovranazionale della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Milano. Nel medesimo ateneo ha assunto nell’ottobre del 2018 l’incarico di Prorettore con Delega alla Legalità, Trasparenza e Parità di diritti, su nomina del Rettore Elio Franzini. Attualmente è direttore della Sezione di Diritto costituzionale presso il Dipartimento di Diritto Pubblico Italiano e Sovranazionale. Marilisa D’amico è coordinatrice scientifica di numerosi Corsi di perfezionamento dell’Università degli Studi di Milano, oltre a essere da anni dedita alla promozione del Centro di Ricerca Coordinato “Garanzie difensive e processo penale in Europa”, del quale è anche componente del comitato di indirizzo scientifico. In questo contesto accademico, è membro del Consiglio di “Studi e Ricerche Donne e Differenze di Genere”, oltre ad essere membro del Consiglio scientifico di “Culture di Genere”, Centro Interuniversitario. Dal 2018 è componente del Women and Gender in Global Affairs Network, presso la Columbia University, New York.

Marilisa D’Amico: l’impegno per la difesa dei diritti fondamentali

Tra i primi studiosi di Diritto costituzionale a battersi per valorizzare le tematiche legate alle pari opportunità e alle discriminazioni di genere, Marilisa D’Amico è autrice di oltre 200 articoli e 20 monografie scientifiche e manuali universitari. Si è occupata come relatrice e organizzatrice di numerosi convegni di importanza nazionale e internazionale incentrati su temi di Diritto costituzionale. Particolarmente attenta alle questioni legate alla Giustizia costituzionale e alla tutela dei diritti fondamentali, ha ottenuto diverse vittorie davanti alla Corte costituzionale italiana e alle Corti europee. Ha partecipato alla stesura e alle audizioni della Legge 120/2011 in qualità di esperto: la cosiddetta Legge “Golfo-Mosca” riguarda la partecipazione femminile nei CdA delle società quotate e partecipate pubbliche. Marilisa D’Amico ha promosso la sua attuazione con iniziative di tipo scientifico, oltre che con articoli, volumi e corsi di perfezionamento. Nel 2016 è stata nominata Reggente presso la Banca d’Italia, sede di Milano.

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Comunicati

L’Università degli Studi di Milano ha organizzato: “Ricordando Guido Galli”. Marilisa D’Amico tra i promotori

“Ricordando Guido Galli” è il nome dell’iniziativa che ha avuto luogo dal 12 al 19 marzo presso l’Università degli Studi di Milano. Sono stati organizzati otto incontri relativi ai temi di giustizia, legalità e diritti, in memoria del giudice assassinato 39 anni fa. Marilisa D’Amico, Nando Dalla Chiesa e Gianluigi Gatta i docenti responsabili del progetto.

Marilisa D'Amico

Marilisa D’Amico: il ciclo d’incontri dedicato a Guido Galli

Marilisa D’Amico, insieme a Gianluigi Gatta e Nando Dalla Chiesa, è stata responsabile del comitato scientifico che ha organizzato e promosso l’iniziativa “Ricordando Guido Galli”. Il ciclo di otto incontri ha avuto luogo dal 12 al 19 marzo presso l’Università degli Studi di Milano ed è culminato con l’ultima giornata, interamente dedicata al giudice assassinato 39 anni fa dal commando di Prima Linea. Gli otto appuntamenti sono stati un’ottima opportunità per discutere su alcuni tra i temi più controversi del dibattito politico: antimafia, corruzione, giustizia e uguaglianza di genere. Tra gli ospiti, oltre alla figlia del giudice Alessandra Galli, anche Eva Cantarella. Docente di Diritto Romano dell’ateneo, Eva Cantarella era tra i presenti in quella drammatica mattinata e ha voluto ricordarlo così: “Arrivava puntualissimo. Era consapevole della situazione ma teneva la classe con tranquillità, perché aveva uno straordinario senso del dovere, al tempo stesso di magistrato e docente, e soprattutto perché gli piaceva tantissimo insegnare”.

Marilisa D’Amico: carriera accademica e impegno pubblico

Dopo aver conseguito la laurea in Giurisprudenza, Marilisa D’Amico intraprende la carriera accademica. Professoressa Ordinaria di Diritto Costituzionale in un contesto fortemente connotato dalla presenza, madre di tre figli, comprende l’importanza della coesistenza tra carriera e famiglia. Negli anni, infatti, si batte per le pari opportunità e per dar voce alle donne e ai loro diritti, avvia il Corso di perfezionamento in Pari Opportunità e si dedica intensamente alla ricerca e all’approfondimento scientifico di tematiche sociali e civili. Attualmente è Prorettore con delega a Legalità, Trasparenza e Parità di diritti dell’Università degli Studi di Milano. Nel corso della propria carriera. Marilisa D’Amico è stata esempio di professionalità e serietà e sulla base delle esperienze maturate è stata invitata più volte a intervenire in qualità di relatrice durante convegni in ambiti di sua competenza.

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Comunicati

Milano è Memoria: Marilisa D’Amico alla mostra “…ma poi, cos’è un nome?”

Marilisa D’Amico, Prorettore dell’Università degli Studi di Milano con Delega alla Legalità, Trasparenza e Parità di Diritti, da sempre impegnata nelle questioni irrisolte relative ai diritti sociali, civili e alle pari opportunità, era presente alla serata inaugurale della mostra “…ma poi, cos’è un nome?”, dedicata al censimento degli ebrei.

Marilisa D'Amico

Marilisa D’Amico alla mostra “…ma poi che cos’è un nome?”

Dal 23 ottobre al 18 novembre si è tenuta al Palazzo Della Triennale la mostra dedicata al censimento degli ebrei del 1938 dal titolo: “…ma poi, cos’è un nome?”. Marilisa D’Amico, Prorettore con Delega alla Legalità, Trasparenza e Parità di Diritti presso l’Università degli Studi di Milano, ha partecipato alla serata d’inaugurazione. La mostra si inserisce tra le altre iniziative legate al progetto “Milano è Memoria”. Si tratta di un’installazione monumentale realizzata dallo Studio Accurat di Milano, che ha creato una vera e propria rappresentazione fisica dei dati del censimento. Tale mostra è la prova di come la tecnologia e i progressi possano aiutare a interpretare gli eventi del passato. Infatti, la ricerca storica presentata si è basata sulla documentazione rinvenuta nel 2007 nei depositi del Comune di Milano ed è attualmente conservata nella Cittadella degli Archivi. Oltre a Marilisa D’Amico, da sempre attiva nell’ambito del rispetto e affermazione dei diritti civili e sociali, hanno presenziato alla serata anche Liliana Segre, senatrice a vita, il Presidente della Triennale Stefano Boeri e il Presidente della Fondazione CDEC Giorgio Sacerdoti.

Marilisa D’Amico: il profilo professionale

Marilisa D’Amico consegue la Laurea in Giurisprudenza nel 1987, per poi intraprendere la carriera accademica in un contesto fortemente caratterizzato dalla presenza maschile. Essendo diventata Professoressa Ordinaria di Diritto Costituzionale subito dopo la maternità, comprende l’importanza della parità di genere e della coesistenza tra famiglia e lavoro, per una donna. A tal proposito, si dedica ad un’intensa attività di ricerca e di approfondimento di temi quali diritti civili e sociali. Inoltre, è da sempre impegnata per l’affermazione dei diritti delle donne e ha creato il Corso di perfezionamento in le cui lezioni si svolgono all’Università degli Studi di Milano. Marilisa D’Amico è stata spesso invitata ad intervenire come relatrice a margine di convegni ed eventi pubblici. Attualmente è Prorettore dell’Università degli Studi di Milano con Delega alla Legalità, Trasparenza e Parità di Diritti.

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Etica e Società

Marilisa D’Amico: le iniziative dell’Università degli Studi di Milano per la Giornata della Memoria

Un convegno e un docufilm dedicati all’Italia nel ventennio fascista: così l’Università degli Studi di Milano ha preso parte alle numerose iniziative organizzate nel capoluogo lombardo in occasione della Giornata della Memoria. Tra i presenti Marilisa D’Amico, docente e Prorettore con Delega alla Legalità, Trasparenza e Parità dei Diritti.

Marilisa D'Amico

Marilisa D’Amico introduce il docufilm “Memoria: i sopravvissuti raccontano”

In occasione dell’annuale Giornata della Memoria, domenica 27 gennaio 2019, anche l’Università degli Studi di Milano ha dato vita a diverse iniziative dedicate all’argomento. Di particolare rilevanza è stata la proiezione del docufilm di Ruggero Gabbai Memoria. I sopravvissuti raccontano, tenutasi il 28 gennaio presso l’Aula Magna dell’Ateneo milanese, in via Festa del Perdono. Marilisa D’Amico, in qualità di Prorettore con Delega alla Trasparenza, Legalità e Parità dei Diritti, ha partecipato all’incontro prendendo parte ai saluti istituzionali che hanno preceduto la proiezione. Il documentario si concentra sul racconto della Shoah italiana presentando le interviste a 90 ebrei italiani sopravvissuti al campo di sterminio di Auschwitz: attraverso la viva voce dei testimoni, il docufilm illustra le fasi della Shoah in Italia. Oltre a Marilisa D’Amico hanno partecipato all’incontro altre figure di spicco come l’Assessore alla Partecipazione Lorenzo Lipparini e Liliana Segre, Senatrice a vita, che si è espressa con un suo personale messaggio. La proiezione si è rivelata anche un’importante occasione di dialogo tra gli studenti, i docenti e il regista Ruggero Gabbai, che ha risposto alle domande a conclusione dell’incontro.

Marilisa D’Amico: le iniziative dell’Università degli Studi di Milano per la Giornata della Memoria

A margine della proiezione del docufilm, in seguito agli interventi di Marilisa D’Amico e Lorenzo Lipparini, Liliana Segre ha espresso le proprie personali considerazioni legate all’attualità: “Avendo provato a essere una persona che è stata annegata nel mare dell’indifferenza con la mia famiglia intera, da cui solo io sono tornata a raccontare, sono certamente più sensibile a una nave che non trova attracco; ma come non ho trovato allora le risposte perché il mondo intero, non solo i nazisti, è stato indifferente, trovo che quest’indifferenza si ripeta anche oggi”. Quella del docufilm non è stata l’unica iniziativa dell’Università: la serata della proiezione è stata preceduta da un convegno intitolato “L’Italia ai tempi del ventennio fascista tra storia, scienza e diritto. A ottant’anni dalla promulgazione delle leggi antiebraiche”. Il Convegno, aperto dai saluti del rettore Elio Franzini, ha poi visto l’intervento di diversi esperti e studiosi, tra cui il presidente emerito della Corte Costituzionale Valerio Onida e Marilisa D’Amico, anche docente di Diritto costituzionale.

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Comunicati News

Marilisa D’Amico: l’impegno per la difesa dei diritti e gli incarichi universitari

Il Prorettore dell’Università degli Studi di Milano Marilisa D’Amico ha da sempre portato avanti importanti battaglie per la parità dei diritti e la difesa della libertà e della dignità del genere femminile.

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Marilisa D’Amico: i primi incarichi

Marilisa D’Amico è una professionista che ha vissuto personalmente il problema irrisolto della mancanza di alcuni diritti civili e sociali e soprattutto della parità di genere, essendo stata nominata alla docenza del corso di Diritto Costituzionale appena divenuta madre e in un contesto accademico a fortissima prevalenza maschile. A fronte di ciò, ha condotto diverse lotte per difendere la possibilità per le donne italiane di far coesistere insieme la carriera professionale e la maternità. Inoltre, per permettere la conoscenza di questi temi anche a livello universitario, ha fondato il Corso di perfezionamento in Pari Opportunità, presso l’Università degli Studi di Milano. Marilisa D’Amico ha promosso l’istituzione del Centro di Ricerca Coordinato “Garanzie difensive e processo penale in Europa”, del cui comitato di indirizzo scientifico è componente. Dall’agosto del 2018 è membro del Women and Gender in Global Affairs Network, Columbia University, New York.

Gli attuali incarichi accademici di Marilisa D’Amico

Negli ultimi anni Marilisa D’Amico ha combattuto per porre rimedio all’immagine annichilente del genere femminile nei mezzi di comunicazione. Ad oggi è componente del Consiglio del Centro interdipartimentale di ricerca “Studi e Ricerche Donne e Differenze di Genere” e del Consiglio scientifico del Centro Interuniversitario “Culture di genere”. Nel corso dei molteplici anni di attività, è intervenuta numerose volte in qualità di relatrice in occasione di eventi pubblici quali convegni, incontri, presentazioni e corsi di perfezionamento legati ai temi a lei cari, come a titolo di esempio: pari opportunità e diritti, questione femminile, contrasto alla violenza sulle donne e al femminicidio, lotta alle discriminazioni, fecondazione assistita, disposizioni anticipate di trattamento, same sex unions e matrimonio omosessuale, interruzione volontaria della gravidanza. Marilisa D’Amico attualmente è impegnata professionalmente con gli incarichi accademici di Professore ordinario di Diritto costituzionale presso l’Università degli Studi di Milano e di Prorettore con delega a Legalità, Trasparenza e Parità di diritti del medesimo ateneo.

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Comunicati Salute e Benessere

Suicidio assistito e articolo 580: i temi del seminario introdotto da Marilisa D’Amico

Organizzato da Politeia in collaborazione con il Dipartimento di Diritto pubblico italiano e sovranazionale dell’Università degli Studi di Milano, il seminario “Suicidio assistito e Costituzione” è stato introdotto e moderato da Marilisa D’Amico: si è discusso dell’articolo 580 del Codice Penale, con l’obiettivo di fare informazione soprattutto tra i più giovani.

Marilisa D'Amico

Marilisa D’Amico: gli obiettivi del seminario “Suicidio assistito e Costituzione”

Marilisa D’Amico, Ordinario di Diritto Costituzionale presso l’Università degli Studi di Milano, si è occupata di introdurre il seminario intitolato “Suicidio assistito e Costituzione: considerazioni a prima lettura dell’ordinanza della Corte costituzionale”. La professoressa ha moderato l’incontro in qualità di Prorettore alla Legalità, Trasparenza e Parità dei diritti, apportando il suo contributo alla discussione e introducendo i lavori. Il seminario si è svolto durante il pomeriggio di lunedì 3 dicembre 2018 presso l’Aula 2 dell’Ateneo milanese: è stato organizzato da Politeia, Centro per la ricerca e la formazione in politica ed etica, in collaborazione con il Dipartimento di Diritto pubblico italiano e sovranazionale dell’Università. Come sottolineato da Marilisa D’Amico, l’incontro è stato programmato con l’obiettivo di dar vita a un dibattito scientifico tra docenti, professionisti, filosofi e giuristi sul tema del suicidio assistito, coinvolgendo i giovani studenti e contribuendo a fare informazione su un tema così complesso e d’interesse universale. Sono intervenuti durante il seminario svariati professionisti e docenti come Lorenza Violini, Direttore del Dipartimento di Diritto pubblico italiano e sovranazionale e Ordinario di Diritto Costituzionale presso l’Università degli Studi di Milano, e l’avvocato Irene Pellizzone, membro di Giunta dell’Associazione no profit Luca Coscioni.

L’introduzione ai lavori di Marilisa D’Amico: le considerazioni iniziali

Marilisa D’Amico ha sottolineato da subito l’importanza di creare occasioni di discussione e di confronto tra diverse personalità per trattare di un tema così complesso dal punto di vista etico e giuridico: da qui l’intenzione di dar vita a un panel il più possibile vario ed equilibrato, per sviluppare un dibattito pubblico e a caldo sul suicidio assistito e sull’articolo 580 del Codice Penale. Ci troviamo infatti in un momento particolare, in cui la Corte costituzionale ha rimandato al 24 settembre 2019 la questione della legittimità costituzionale dell’articolo 580, in modo da dare la possibilità al Parlamento di intervenire in maniera organica. Durante le sue considerazioni iniziali, Marilisa D’Amico ha introdotto la vicenda di Fabiano Antoniani e Marco Cappato, che si è autodenunciato per spingere i giudici ad interrogarsi sul perdurare dell’articolo 580, redatto in un’epoca del tutto diversa da quella attuale, non interessata dagli accadimenti di oggi. La professoressa ha evidenziato con decisione la necessità di colmare il “vuoto legislativo” che si è reso sempre più evidente in seguito alla vicenda di Marco Cappato e Fabiano Antoniani. Nel frattempo è fondamentale fare cultura, soprattutto tra i giovani, su temi riguardanti l’alleanza terapeutica e il consenso informato, che non devono sembrare formule astratte ma aspetti importanti da considerare e comprendere, poiché coinvolgono nel profondo la vita di tutti.

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