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Un sito internet, ma quali sono realmente i costi?

Quanto costa avere un sito internet?

Abbiamo chiesto informazioni ad affermati professionisti ed abbiamo tratto questa guida che potrà essere utile a tutti.
Nel bel mezzo di una crisi economica è importante investire al meglio il nostro denaro, traendone i massimi profitti.

La premessa è che, ormai immersi nel terzo millennio, per qualsiasi azienda avere un sito internet è diventato una vera e propria necessità.
Nel tempo non essere presenti in rete può rilevarsi devastante per i nostri affari.
Internet viene utilizzata per ricerche strutturate, ma spesso è semplicemente un modo per rintracciare un indirizzo o un numero di telefono.
Per questo sono certamente sufficienti le pagine di Google Places o un account su Facebook, ma è comunque vero che la presenza di un sito rafforza notevolmente la rintracciabilità in rete e la credibilità di un’azienda.

La domanda diventa quindi ovvia: quanto mi costa avere un sito?

I costi di realizzazione dipendono dal tipo di sito, dalla struttura e dalle funzioni.
Richiedendo dei preventivi o semplicemente indagando in rete avrete modo di scoprire che lo stesso prodotto può essere offerti a prezzi estremamente diversi.
In questo caso non è assolutamente vero che un maggior prezzo corrisponda ad una maggiore qualità; semplicemente un maggior prezzo viene offerto da webamaster che, approfittando della ipotetica ignoranza del cliente, cercano di “fare
cassa”.
Il prezzo più elevato non è nel caso di internet una garanzia di maggior qualità!
Tenete inoltre presente che buona parte delle risorse sono “open source”, ovvero gratuite.

Un altro indicatore è la qualità dell’offerta che vi invierà il webmaster; i professionisti predispongono documenti dettagliati ed offrono delle pre-bozze grafiche, in modo che l’offerta sia chiara e comprensibile.
Se notate che l’offerta che vi viene inviata è “un po’ troppo scarna” ed estremamente aleatoria sui costi: lasciate perdere!
Un modo per smascherare operatori non eccessivamente corretti è analizzare con attenzione i costi di mantenimento.
Sì, il mantenimento… perchè per avere un sito dovrete pagare ogni anno l’hosting, ovvero la struttura tecnica (server web, banda, etc.) che sono necessari perchè il sito sia visibile.

Chiedete sempre quali saranno i costi di mantenimento del vostro sito.
Ora la domanda è: quanto costa mantenere un sito “normale” di una decina di pagine, con qualche migliaio di visite al mese?
Dipende indubbiamente dal tipo di fornitore del servizio che si sceglie, ma certamente il costo per un sito dinamico (Word Press, Joomla, Drupal) è indicativamente compreso fra i 50 ed i 100 euro/anno.
Se vi viene immotivatamente richiesta una cifra superiore… qualcosa non va!

E le modifiche sul sito?
Spesso si pensa che siano comprese nel canone di hosting, soprattutto nel caso che il canone annuo sia di gran lunga superiore ai 50/100 euro.
Purtroppo non è mai così: i webmaster fanno pagare separatamente gli interventi di modifica o aggiornamento.
Nulla da eccepire, se faccio un lavoro per il cliente è giusto che il cliente lo paghi.
Ma se pago un canone annuale superiore a quelli sopra citati ovviamente l’assistenza dovrebbe essere compresa!

Ricordate sempre di chiedere preventivamente al vostro fornitore un prezzo orario per gli interventi di manutenzione o aggiornamento.
Dalla risposta che otterrete potrete fare delle valutazioni che vi guideranno nella scelta del fornitore.
Costi compresi fra i 20 ed i 30 euro/ora sono corretti; lo scostamento probabilmente dipende dalla struttura aziendale del vostro interlocutore, si tratta comunque di un fornitore “onesto”.
Se i costi preventivati sono superiori qualcosa non va. L’azienda a cui vi rivolgete in potrebbe essere soggetta ad una pessima gestione ed all’incapacità cronica di gestire i propri costi strutturali.
40/50/60 euro ora sono obbiettivamente prezzi eccessivi che bene o male prima o poi vi ritroverete a dover pagare!

Ora riassumiamo:
– valutate e confrontate con attenzione i preventivi: un preventivo di bassa qualità è un chiaro indicatore del fatto che il professionista scelto non sia poi così “professionista” come vorrebbe far credere;
– valutate il costo a preventivo per il sito: un prezzo troppo basso non va bene (200/300 euro), ma cifre superiori ai 1000 euro devono essere giustificate e motivate da una documentazione progettuale molto precisa;
– fatevi garantire che il sito sarà ottimizzato per gli smartphone e per i talbet;
– valutate i costi di mantenimento/hosting: se per un sito normale vi vengono chiesti 150/200 euro/anno non va assolutamente bene;
– chiedete informazioni sui server web: un fornitore onesto vi darà indicazioni molto precise fornendovi dati tecnici ed ubicazione/proprietà dei server;
– valutate i costi orari per gli interventi di manutenzione: se vanno oltre i 20/30 euro l’ora preparatevi per il futuro a dei veri salassi finanziari;

Un’ultima considerazione, spesso si è tentati di cercare un professionista per la realizzazione del proprio sito “vicino a casa”.
Nulla di più sbagliato; internet si rivolge al mondo intero ed un webmaster può creare un ottimo sito anche a distanza.
Strumenti come telefono, Skype, WeTransfert sono più che sufficienti per dialogare, confrontarsi, capirsi.
Cerca quindi sempre un professionista che ti soddisfi, non guardare dove vive e lavora, non è un fattore determinate!

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Vendite online, una crescita irrefrenabile anche in Italia

Quando si tratta di comprare online, gli italiani sono sempre più simili agli stranieri: dalla crescita delle vendite ai prodotti acquistati, dal valore degli “scontrini” all’uso dei dispositivi mobili. Sono questi i principali risultati dell’Osservatorio eCommerce B2c 2014 del Politecnico di Milano e del consorzio del commercio elettronico italiano Netcomm.

Secondo l’associazione internazionale Ecommerce Europe, nel 2013 con i suoi 363 miliardi di euro di fatturato (+16% in un anno), l’e-commerce europeo è stato superato da quello asiatico, che ha raggiunto quota 406 miliardi.

Anche il peso, espresso in percentuale, dell’e-commerce sull’economia dei singoli Stati europei fotografa un’Italia che, sebbene in crescita, è ancora lontana dalla doppia cifra delle tre nazioni sul podio (Gran BretagnaGermania e Francia).

Si prevede che a trainare l’aumento dell’e-Commerce in tutto il mondo saranno soprattutto Cina, India, Indonesia, Messico e Russia. Ma anche all’Italia gli esperti riconoscono buone potenzialità. Basta guardare il grafico qui sotto, che rappresenta l’andamento delle vendite online nel nostro Paese, che è passato dai 4,1 miliardi di euro del 2006 ai 13,3 di oggi.

NŌNAME – Be Creative può affiancarti nel tuo business online, contando sulla nostra pluriennale esperienza siamo certi di poterti affiancare dalla fase di analisi a quella della realizzazione vera e propria del tuo progetto, ti offriamo:

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Nasce NŌNAME Agency a Cuneo

NŌNAME Agency è una nuova iniziativa nata a Cuneo.

Dalla creazione di siti web ed ecommerce, alla grafica tradizionale (biglietti da visita, sviluppo loghi, realizzazione brochure e cataloghi e molto altro).

NŌNAME Agency è un’azienda giovane, adotta una filosofia imprenditoriale che si fonda su valori assoluti come onestà, correttezza, trasparenza, precisione, serietà ed è aperta al Job Sharing.
NŌNAME non rivende servizi forniti da parti terze. Quello che offre sono ingegno,  passione e creatività.

Dove opera? ovunque! L’unico limite è la fantasia.
Le moderne tecnologie permettono di lavorare, senza alcuna difficoltà, per clienti geograficamente anche molto distanti.

NŌNAME Agency è presente in rete all’indirizzo www.nonameagency.it

Il biglietto da  visita sono certamente le referenze ed i clienti, potete contattare NŌNAME per avere riferimenti precisi in tal senso.

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