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“La crisi finanziaria più impegnativa dei nostri tempi” a cura dell’Ufficio Studi di eFinancialCareers.it

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  • 13 Novembre 2008

Sappiamo tutti che la crisi che ormai attanaglia i mercati internazionali non è passeggera, che non è stata superata e che gli ottimisti cercano di trovare dati incoraggianti un po’ ovunque per scongiurare il peggio.

Ormai ci si è abituati a pensare che ci vorrà molto più di qualche misura temporanea e qualche rimbalzo più “fortunato” di altri per passare a una nuova fase positiva. Le istituzioni bancarie internazionali si concentrano alla necessaria ricostituzione dei patrimoni bruciati in un anno di implosione del mercato dei derivati del credito e ormai si pensa in termini di un lasso temporale minimo di tre anni per vedere i frutti di un lavoro complesso, mentre spinte inflazionistiche sempre più forti non ne agevolano l’esecuzione.

Ci troviamo di fronte a un cambiamento che molti non stentano a definire epocale e nel mezzo del quale si tornerà a un modo più “antico” di valutare e fare business, dove i dati economici verranno legati più alla concretezza di fondo delle posizioni in esame piuttosto che ad alchimie matematiche di riduzione o azzeramento dei rischi economico-finanziari. E di rischi se ne sono corsi troppi, fino al punto che il sistema non ha più funzionato tanto da spingere tutti verso una tardiva corsa a cercare rimedi.

Rimedi che, per usare le recenti parole del governatore della Banca d’Italia Mario Draghi, “non saranno indolori”. E ciò è facile capirlo solo soffermandosi appena sulla serie di parole che il governatore stesso ha scelto per descrivere la situazione attuale, “ci troviamo ora a fronteggiare una complessa e intrecciata combinazione di aumento di inflazione, calo della crescita, restrizioni delle condizioni del credito e diffusione delle tensioni di liquidità all’interno dell’industria dei servizi finanziari mondiale”.

eFinancialCareers

eFinancialCareers, societa’ facente parte del gruppo Dice, è il portale di lavoro numero uno al mondo al servizio dei professionisti e delle aziende del settore bancario, finanziario e amministrativo. Mission di eFinancialCareers è fornire ai professionisti del mercato finanziario e studenti le migliori offerte di impiego, analisi e notizie sul mercato del lavoro, rapporti sulle retribuzioni e consigli per la carriera. Il processo di pubblicazione degli annunci permette alle aziende di specificare con esattezza i requisiti e il campo d’intervento, mentre la ricerca nel database di curricula consente di rintracciare i migliori candidati e professionisti del settore.

Fondata nel Febbraio 2005, eFinancialCareers.it ha accresciuto il valore dei propri servizi dai benefici di una partnership esclusiva con i siti di Milano Finanza, Libero, Borse.it e Captha.

eFinancialCareers vanta una rete di siti internazionali in cinque lingue in continua espansione a coprire 18 Paesi in Europa, Nord America, Medio-Oriente, Asia e Pacifico. www.efinancialcareers.it

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RTT tra i partner Oracle Accelerate premiati per il miglior rendimento

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  • 13 Novembre 2008

Oracle ha riconosciuto RTT come uno tra i suoi Accelerate Partner con il  miglior rendimento in Europa, Medio Oriente e Africa (EMEA). RTT è partner Oracle  ed è inoltre certificato Oracle PartnerNetwork.

RTT è stata premiata per le sue interessanti prestazioni nello sviluppo e per la  commercializzare della soluzione JD Edwards Chemical, un insieme di prodotti e servizi basati su JD Edwards EnterpriseOne, volti a soddisfare i requisiti (di tipo regolamentare e operativo) dei tipici prodotti chimici usati dalle imprese. La soluzione comprende un’impostazione JD Edwards pre-definita incentrata sulle esigenze chimiche, ad esempio per il controllo, per la produzione e per la gestione della ricezione.
Le funzioni specifiche in aggiunta includono la gestione di schede di sicurezza e materiali pericolosi più un progetto metodologico snello adatto alle piccole e medie imprese.

RTT è stato anche elogiata per il suo impegno dall’Oracle Partner Network e per aver garantito efficacemente il business plan delle soluzioni Oracle.

Stein Surlien, Vice Presidente, Alliances & Channels, Oracle EMEA, ha dichiarato: “Le mie più grandi congratulazioni vanno a tutti i vincitori dei nostri Awards Oracle Accelerate. Questi partner sono un grande esempio di società che hanno portato un reale valore di business ai propri clienti. Oracle PartnerNetwork si sforza di fornire supporto, servizi e competenze a sostegno dei propri partners. I vincitori degli Award Oracle utilizzano costantemente questi elementi per migliorare e ampliare il proprio business. Siamo orgogliosi di essere legati ai nostri partner e auguriamo loro il più grande successo per il futuro “.

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ITalConferencing Move Business…not People

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  • 13 Novembre 2008

leader in Italia nel settore delle conferenze virtuali

Nel mercato delle telecomunicazioni il conferencing rappresenta un mercato ad alto potenziale di crescita ed in rapida espansione. Wainhouse Research, la più autorevole società di gestione/ricerca/monitoraggio a livello mondiale delle aziende informatiche e di telefonia, ha recentemente condotto una ricerca sulle realtà che operano in questo campo a livello internazionale. Da quest’indagine si evince come ITalConferencing sia al primo posto tra tutti gli operatori nel settore delle conferenze virtuali in Italia, superando addirittura Telecom Italia, British Telecom e Carrier più famosi.

ITalConferencing dal 2004 mette a disposizione delle aziende le migliori soluzioni di comunicazione virtuale presenti sul mercato mondiale, volgendo da sempre un occhio di riguardo alla ricerca di strumenti innovativi e soluzioni ad hoc, tenendo costantemente monitorati sia il mercato di riferimento sia i player che si affacciano sulla scena.

Grazie a una solida esperienza nel mondo della comunicazione e nel settore specifico, ITalConferencing ha fondato le proprie basi offrendo una gamma di soluzioni di comunicazione e di collaborazione virtuale adatte ad ogni tipo di esigenza. Dalla conferenza automatica agli eventi assistiti da un operatore, ITalConferencing offre soluzioni che fanno della comunicazione virtuale uno strumento di lavoro efficiente ed indispensabile.

Gli strumenti che ITalConferencing mette a disposizione della clientela spaziano dalle soluzioni audio-video a quelle web, dalla fornitura di hardware alla realizzazione di eventi. L’obiettivo  per tutti gli utilizzatori dei servizi ITalConferencing è  quello di incrementare la comunicazione, di risparmiare tempo e costi legati agli spostamenti, oltre quello di aumentare la profittabilità del singolo professionista. Non  dimentichiamo la salvaguardia ambientale che ne deriva rinunciando a spostarsi (meno viaggi significa meno CO2 immessa nell’ambiente).

In un mercato che nel 2007 è cresciuto del 49 % con una quota relativa alle web conferencing aumentata addirittura del 96 %, ITalConferencing è riuscita a colmare i vuoti lasciati dai grandi Carrier telefonici ed ora si trova ad affrontare una stimolante sfida di per aumentare le sue già consistenti quote di mercato.

La risposta vincente di ITalConferencing sta nella qualità dei servizi offerti.

Forte di una rete di collaboratori che operano in 45 paesi con oltre 70 accessi tra America del Nord, Sud America, Europa, Asia, Africa, India, Cina ed Australia ITalConferencing è in grado di offrire un supporto locale di qualità, con personale dedicato ed operatori multilingue, 24 ore su 24, 7 giorni alla settimana.

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108Mbps Wireless Super G High Power Outdoor PoE Access Point TEW-455APBO (Version 1.0R)

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  • 13 Novembre 2008

9dBi High Power Wireless Outdoor PoE Bridge/Access Point fornisce un wireless Super G (108Mbps) sicuro, collegato esternamente e resistente alle intemperie. Sono state aggiunte ulteriori antenne high-gain per estendere la gamma di possibili utilizzi. Il rivestimento impermeabile e resistente ai raggi UV è in robusto alluminio, ideale anche nelle condizioni metereologiche più estreme. L’antenna interna direzionale collega le applicazioni wireless anche a grandi distanze. La potenza viene fornita attraverso un iniettore Power over Ethernet (PoE), con conseguente risparmio sui costi di installazione e delle attrezzature. L’adeguamento ai recenti protocolli di protezione wireless garantisce il massimo livello di sicurezza della rete. Il network remoto di gestione utilizza l’interfaccia web interna o SNMP. La gestione della rete a distanza, il supporto SNMP e la flessibilità offerta dalla tecnologia PoE rendono il prodotto ottimo per le reti che devono collegare edifici separati.

Caratteristiche tecniche:

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– Tecnologia Super G con velocità di trasferimento dati fino a 108Mbps
– Dispositivo tecnologico alimentato da un cavo Ethernet con tecnologia Power over Ethernet (PoE)
– Contenitore in alluminio robusto e impermeabile con antenna interna per le condizioni meteorologiche estreme – Super G Wireless Access Point compatibile con le modalità Bridge e Repeater
– Antenne High-Gain aggiuntive per estese gamme di progetti.
– Protezione wireless avanzata con 64/128/152-bit WEP (Wired Equivalent Privacy) e WPA (Wi-Fi Protected Access).
– Fornitura di controlli SSID Broadcast enable/disable e supporto di autenticazione di protocollo 802.1x.
– Il dispositivo supporta IPSec, PPTP e L2TP VPN pass-through
– La memoria flash consente di operare gli aggiornamenti firmware, salvare / ripristinare le impostazioni
– Compatibile con Windows 95/98/ME/2000/XP/Vista, Linux e Mac OS
– Gamma di 802.11b @ 19dBm fino a 5 km di copertura (2 x 9dBi) **
– Gamma di 802.11g @ 19dBm fino a 2 km di copertura (2 x 9dBi) **
– 3 anni di garanzia limitata

TRENDnet

Nata nel 1990 a Torrance, California, TRENDnet conta oggi diverse filiali in Europa orientale e occidentale, America Centrale, America del Sud e Asia. TRENDnet offre una linea completa di prodotti e soluzioni per piccole e medie imprese adatti anche all’utilizzo domestico e distribuiti in più di 125 paesi, con una crescita dal 2001 superiore al 632 %. Nel portfolio di TRENDnet si contano più di 250 prodotti: Wireless, Switch, Fiber, Gigabit, Voice over Internet Protocol (VoIP), Keyboard-Video-Mouse (KVM), IP Cameras, Print/Storage Servers Multimedia e accessori. TRENDnet offre soluzioni per connessioni a Internet e a periferiche, scarico di contenuti multimediali, monitoraggio, raccolta dati.

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I mercati obbligazionari internazionali

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  • 12 Novembre 2008

L’impennata della crisi finanziaria è proseguita indomita anche nel mese di ottobre. Nemmeno il massiccio ricorso ai pacchetti di interventi governativi in aiuto del settore bancario e le iniezioni di liquidità delle banche centrali sono riuscite a bloccare il costante e consistente aumento degli spread, in primo luogo nel campo del credito alle imprese e agli istituti finanziari. Gli investment degrees registrati nel maggior indice di riferimento del settore EMU Corporate (ER00) hanno fatto chiudere ottobre con un saldo cresciuto di quasi 100 punti base e alla fin fine, nell’ultimo giorno del mese preso in esame, si è finito per registrare un valore di poco superiore ai 400 punti base.

 

Nei mercati secondari la liquidità è sparita quasi del tutto e si è diffuso a livelli record il ricorso ai vecchi metodi di pagamento quali la lettera di credito. Lo stesso quadro si evince dalle indicazioni sintetiche che offrono i mercati. I rischiosi titoli Credit Default Swaps con il rappresentativo iTraxx Crossover quotati a più di 900 punti base, sono a un livello chiaramente superiore a quello già record di marzo. Questo dato evidenzia il forte rifiuto che oggigiorno i mercati provano nei confronti di tutta quelle classi creditizie che sono ad alto rischio.

 

La crisi del credito si è poi trasferita in maniera sempre più evidente anche al comparto dei Corporate Bond. L’incombente recessione globale rappresenta una gravissima minaccia per la redditività che mette di conseguenza a serio rischio il comparto del credito alle imprese. Dati trimestrali predominantemente deboli e una lunga catena di profit warnings – tra cui le notizie riguardanti le case di produzione automobilistiche Daimler, BMW e Fiat – indicano tutti una stessa pericolosa direzione del mondo economico/finanziario. Le agenzie di rating hanno reagito di conseguenza e sulla scia dell’andamento dei mercati azionari ci si è potuti rilassare leggermente solo alla fine del mese di ottobre. Per il momento però è ancora ben lontano un possibile deciso miglioramento della situazione generale. Ora tutta l’attenzione degli operatori finanziari è rivolta all’impatto che avranno i piani di sostegno annunciati dai diversi governi e agli altri sviluppi della situazione economica.

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PCI WIRELESS G 54 Mps TEW-423PI

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  • 10 Novembre 2008

La Scheda PCI Wireless G 54 M (TEW-423PI) permette di collegare il proprio Pc a una rete in pochissimi minuti, con grande affidabilità e prestazioni wireless g comprovate. Inoltre, la codifica wireless avanzata offre un elevato grado di  sicurezza.

 

La scheda PCI TEW-423PI 54Mbps Wireless elimina i cavi dalla scrivania e fornisce una velocità a 54Mbps per gestire le applicazioni che presentano esigenze particolari nell’utilizzo della banda larga. È conforme allo standard IEEE 802.11g, il che la rende a sua volta compatibile con le reti 802.11b. La cifratura avanzata 128-bit WEP è supportata per garantire un accesso sicuro ai dati.

 

La scheda è in vendita in Italia al prezzo di euro 17,55.

 

 

Caratteristiche tecniche:

  • Wi-Fi compatibile con gli standard IEEE 802.11g e IEEE 802.11b
  • Utilizza la banda di frequenza a 2.4 GHz, conforme agli standard stabiliti a livello mondiale
  • Supporta la modalità Ad-Hoc (Peer-to-Peer) oppure la modalità Infrastruttura (AP-Client)
  • Scaling dinamico di tasso di dati (Dynamic Data Rate Scaling ) a 54, 48, 36, 24, 18, 12, 9 e 6Mbps per 802.11g
  • Scaling dinamico di tasso di dati (Dynamic Data Rate Scaling) a 11, 5.5, 2 e 1Mbps per 802.11b
  • Massima affidabilità, velocità di elaborazione e connettività con uno switiching del tasso dati automatico
  • Compatibile con Windows 98SE/ME/2000/XP/Vista
  • Supporta 64/128-bit WEP, WPA/WPA2 e WPA-PSK/WPA2-PSK
  • Antenna dipolo staccabile 2dBi con Connettore SMA Reverse
  • Poche interferenze ed elevata sensibilità per garantirre una prestazione affidabile
  • Raggio d’azione di 35~100 metri negli spazi chiusi, 100~300 metri all’aperto (a seconda dell’ambiente)
  • Installazione semplice da parte dell’utente & Utility di diagnostica
  • 3 anni di garanzia

 

 

TRENDnet

Nata nel 1990 a Torrance, California, TRENDnet conta oggi diverse filiali in Europa orientale e occidentale, America Centrale, America del Sud e Asia. TRENDnet offre una linea completa di prodotti e soluzioni per  piccole e medie imprese adatti anche all’utilizzo domestico e distribuiti in più di 125 paesi, con una crescita dal 2001 superiore al 632 %. Nel portfolio di TRENDnet si contano più di 250 prodotti: Wireless, Switch, Fiber, Gigabit, Voice over Internet Protocol (VoIP), Keyboard-Video-Mouse (KVM), IP Cameras, Print/Storage Servers Multimedia e accessori. TRENDnet offre soluzioni per connessioni a Internet e a periferiche, scarico di contenuti multimediali, monitoraggio, raccolta dati.

 

 

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Union Investment 2008 – Risultati

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  • 27 Ottobre 2008

Market leader con la clientela privata

Il new business con i clienti privati è cresciuto del 50 per cento

Motore portante l’innovazione

Consolidato il business con la clientela istituzionale

Tra i migliori performer nella gestione dei fondi

Il settore legato alle attività pensionistiche destinato a crescere verso la fine dell’anno

 

 

Union Investment nei primi sette mesi dell’anno ha visto crescere il new business con la clientela privata del 50 per cento e ha raggiunto i 5,7 miliardi di euro. Malgrado il difficile momento che attraversano sia il settore obbligazionario che l’azionario, ha superato ampiamente la già ragguardevole soglia dei 3,8 miliardi che aveva raggiunto nello stesso periodo del 2007. Union Investment è perciò al primo posto nella classifica degli istituti che operano nei fondi d’investimento per la clientela privata in Germania. Il 30 per cento circa di tutti gli investimenti in nuovi fondi partiti tra gennaio e luglio di quest’anno sono andati nei fondi retail della società, ha riferito il Dr.Rudiger Ginsberg, chairman del Board of Managing Directors di Union Asset Management Holding AG, durante una conferenza stampa che si è tenuta alcune settimane fa a Werder, nei dintorni di Postdam, in Germania. Il patrimonio dei fondi retail ammonta a 108,6 miliardi di euro, una cifra inferiore dell’1,5 per cento rispetto a quella toccata alla fine del 2007 e il patrimonio gestito dal settore nel suo complesso è diminuito del 3,9 per cento nello stesso periodo. Il patrimonio globale gestito da Union Investment nei primi sette mesi del 2008 è leggermente diminuito scendendo da 174,5 miliardi a 167,0 miliardi.

 

Aumenta il business con i clienti privati

Ginsberg ha attribuito la costante crescita di Union Investment nei confronti della clientela privata al fatto di essere riusciti a posizionarsi come buoni fornitori di soluzioni. “E’ la nostra dichiarata mission di offrire al canale distributivo soluzioni che soddisfano i bisogni degli investitori ha darci forza e credibilità. E questo funziona a tutti i livelli dell’asset management societario; é parte integrante del nostro modello di business.” Ginsberg ha poi aggiunto che tutto questo consente al new business di restare in parte svincolato dagli sviluppi dei mercati di capitale. Di conseguenza le statistiche di vendita dei prodotti innovativi di Union Investment dimostrano come la società abbia scalato la vetta raggiungendo il massimo livello dei primi sette mesi di quest’anno. Oltre al fondo  UniOpti4, che ha attratto investimenti freschi pari a 6,3 miliardi di euro, i nuovi fondi di garanzia lanciati nel 2008 hanno registrato investimenti netti superiori a 1,6 miliardi di euro. Finora però tra questi fondi quello che ha fatto registrare il successo maggiore è stato UniGarantPlus che alla fine di luglio 2008 aveva al suo attivo investimenti netti per 890 milioni di euro. Ora è in vendita per gli investitori una seconda tranche di questo fondo. Anche i fondi di fondi e i fondi immobiliari hanno contribuito in buona parte ai risultati positivi di Union Investment. Di contro dai fondi azionari sono stati ritirati 1,5 miliardi di euro, confrontata con una redemption netta di 3,7 miliardi del corrispondente periodo del 2007.

 

Si assiste a un consolidamento del business istituzionale

A seguito di un periodo positivo di cinque anni durante il quale il patrimonio gestito è cresciuto a una media del 14 per cento all’anno, nei primi sette mesi del 2008 la parte di business istituzionale della società ha subito una leggera contrazione. Il new business è sceso di 1,9 miliardi di euro, mentre nel corrispondente periodo del 2007 era aumentato di 3,7 miliardi di euro. 1,5 miliardi euro sono stati ritirati dai fondi segregati (mentre nei primi sette mesi del 2007 vi era stato un aumento netto di 0,5 miliardi di euro) e l’advisory business ha prodotto un significativo guadagno di 1,6 miliardi di euro (che

 

 

 

 

nel corrispondente periodo del 2007 si era fermato a 1,5 miliardi). I guadagni netti per nuovi mandati dall’inizio dell’anno ammontano a poco meno di 1 miliardo di euro. Questi fondi sono sostenuti quasi esclusivamente da investitori istituzionali non cooperativi di tutto il mondo quali i fondi pensione, gli assicurativi e le società industriali. Il patrimonio in gestione degli investitori istituzionali ha raggiunto 68,9 miliardi di euro, cifra leggermente inferiore ai 72,6 miliardi di euro in gestione alla fine del 2007.

 

Ottime performance sotto il profilo dei ranking nella gestione di fondi

Quest’anno Union Investment guida la classifica dei ranking di Morningstar nella gestione dei fondi. Il 61 per cento di tutti i fondi Union Investment a più di un anno e il 67 per cento del suoi fondi a più di cinque anni sono posizionati nei primi due quartili. Union Investment inoltre al momento è al quarto posto tra le società che gestiscono fondi d’investimento, secondo Feri, risultando così la miglior società d’investimento tedesca. “Siamo molto contenti di queste ottime valutazioni, ma ciò che però è ancora più importante per la nostra clientela è che la maggior parte dei fondi di Union Investment hanno fatto registrare ottime performance a lungo termine che ci hanno consentito di posizionarci ai primi posti nella classifica che ci vede confrontarci con i nostri concorrenti” ha sottolineato Ginsberg.

 

La Abgeltungssteuer e il business legato ai fondi pensione faranno lievitare gli affari verso la fine dell’anno

Le attività societarie a copertura del mercato durante i restanti mesi del 2008 saranno focalizzate su argomenti quali la Abgeltungssteuer tedesca (l’imposta a tasso fisso del 25 per cento sulle rendite degli investimenti privati che dovrebbe essere cancellata dall’inizio del 2009) e, ancora una volta, il settore legato ai fondi pensione. Nei primi sette mesi di quest’anno la società ha acquisito 130 mila nuovi clienti che hanno operato investimenti nei fondi pensione. “Con 1,6 milioni di clienti che vogliono risparmiare per le proprie pensioni private, Union Investment resta al primo posto tra le società tedesche che offrono questo tipo di prodotto, comprendendo anche le società assicurative” ha spiegato Ginsberg. La quota di mercato degli schemi pensionistici legati a fondi è del 76 per cento. Nei primi sette mesi del 2008 il fondo pensionistico UniProfitRente ha registrato 612 milioni di euro in confronto ai 363 milioni di euro del corrispondente periodo del 2007. “Il nostro fondo UniProfitRente sta diventando uno strumento chiave di reddito e ci aspettiamo che faccia crescere le nostre vendite di un ulteriore miliardo di euro all’anno.”

Ginsberg ha sottolineato come il rapporto di Union Investment con i suoi partner distributivi cooperativi – quali l’associazione finanziaria Schwabisch Hall e la società assicurativa R+V Versicherung – abbia giocato un ruolo chiave nel processo di risparmio per i fondi pensionistici privati. 340 milioni di euro di new business sono stati generati da schemi assicurativi pensionistici legati a fondi e la Schwabisch Hall ha contribuito alle vendite totali di Union Investment con 300 milioni di euro. Ginsberg ha anche sottolineato come, dal loro lancio sul mercato nel settembre del 2007, siano state firmate 11 mila polizze di assicurazioni pensionistiche VRRurupRente, vendute congiuntamente da Union Investment e R+V Versicherung. Ha sottolineato inoltre che gli schemi pensionistici occupazionali in futuro giocheranno un ruolo sempre più importante tra le attività di marketing intraprese dalle istituzioni finanziarie cooperative del network tedesco. Ginsberg si aspetta che la Abgeltungssteuer farà lievitare il new business di Union Investment. “Gli affari cresceranno verso la fine dell’anno. E sempre andata così nei casi simili” ha confidato, aggiungendo che Union Investment e i suoi partner ora si stanno concentrando su quegli investitori che sono stati particolarmente colpiti da questa tassa e che d’ora in avanti potranno proteggere i propri patrimoni prendendo le giuste decisioni. “E’ un’occasione di quelle che capitano una sola volta nella vita. Il fatto che ora i prezzi siano particolarmente bassi rappresenta una grande opportunità d’investimento” ha concluso.

 

 

 

 

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Come cambia il futuro dei neolaureati alla ricerca di una posizione nel mondo economico finanziario a cura dell’ufficio ricerche di eFinancialCareers

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  • 2 Ottobre 2008

La situazione non appariva particolarmente rosea per gli studenti e i neolaureati
che vogliono lavorare presso le grandi case d’investimento ancora prima del
crollo della Lehman Brothers e dell’acquisizione della Merrill Lynch da parte
della Bank of America. Ora, se possibile, è ulteriormente peggiorata.

Il problema maggiore è che, nella sola Londra, già molti se non tutti i laureati
che avevano cominciato a lavorare quest’estate per la Lehman sono ora tornati a
offrirsi sul mercato. Secondo una ricerca di Bloomberg, 90-95 persone che
avevano iniziato a lavorare la settimana scorsa sono state lasciate a casa.

In attesa di conferma

I responsabili dell’ufficio del personale della Lehman tacciono, ma voci interne
hanno confermato che a persone a cui era stata offerta una posizione a seguito
degli stage estivi sostenuti ancora non è stato detto se troveranno una
ricollocazione oppure no. Questo soprattutto nelle divisioni della banca che si
curano il settore degli investimenti a reddito fisso. Barclays ha però mostrato
un certo interesse per una parte del business azionario di Lehman e quindi a
qualcuno potrebbe essere offerta una nuova opportunità d’impiego, anche se
un’ipotesi del genere non sembra molto realizzabile.

A quasi nessuno degli studenti che quest’anno hanno seguito degli stage alla Lehman è
stato comunque offerta un’assunzione definitiva. Su 120 persone, solo 20-30
massimo hanno ricevuto una proposta in questo senso.

Julia Barber, dell’agenzia di recruitment Cornell Partnership che cura i programmi
d’assunzione di neolaureati per banche di piccole dimensioni e boutique,
confessa di essere già stata contattata da ex-Lehman.

“Abbiamo incontrato varie persone che si sono laureate quest’anno e che avevano appena
terminato i programmi di training di sei settimane alla Lehman” ha raccontato
Jula Barber. “Avevano appena terminato il programma completo di training
sull’investment banking e si erano seduti alla loro scrivania da cinque minuti
quando gli è stato chiesto di andarsene.”

A questo punto non è del tutto chiaro che cosa ne sarà anche di tutti quei neolaureati
che hanno lavorato durante il periodo estivo alla Merrill Lynch e che avevano
ricevuto proposte di assunzione. Voci dall’interno sostengono che la banca
terrà fede alle promesse e che la Merrill sta ancora portando avanti il
programma di nuove assunzioni previsto per il 2009, anche se i recruiter
affermano che non c’è ancora nulla di scritto nero su bianco.

Altrove vi è una grande ricerca di ex-Lehman

Le banche che hanno ancora posizioni aperte per i neolaureati pare che stiano
facendo a gara per coprirle con gli scampati della Lehman. L’UBS pare
proseguire nelle assunzioni per l’inizio del 2009 (anche se da parte della
banca non è arrivata alcuna conferma) e anche Macquarie cerca di portare avanti
il proprio piano di assunzioni per l’anno prossimo.

Quale sarà la situazione per chi si laurea l’anno prossimo ?

Purtroppo non si può che rispondere che si troveranno in una posizione ancora più
difficile di quanto già appariva anche solo la settimana scorsa. “Il mercato è
completamente saturo dopo la fuoriuscita dei dipendenti della Lehman” ha
dichiarato uno studente che non è riuscito a trovare uno stage. “Dovrò
abbassare le mie pretese e cercarmi un lavoro di back-office.”

Come si stanno muovendo i grandi gruppi finanziari nella ricerca di nuove figure
professionali in questo momento di grandi sconvolgimenti sul mercato ?

Evitiamo la forte tentazione di dire “l’avevamo detto”, ma purtroppo i nostri peggiori
timori sono diventati realtà: sembra ormai che ben poche banche d’investimento
riescano a portare avanti i programmi di assunzione che erano partiti con gli
stage estivi. Ecco come appare al momento la situazione di alcuni degli
istituti top del settore.

Morgan Stanley
Non ha ancora aperto il processo delle assunzioni a tempo pieno, ma dichiara che la
maggior parte delle posizioni disponibili sono state coperte dagli stagisti
estivi. “Chiediamo di aspettare a inviare le domande d’assunzione fino a quando
non avremo posizioni scoperte” ha dichiarato Stephanie Ahrens, responsabile del
settore neolaureati. “Prima vogliamo concludere il processo di conversione
degli stagisti estivi.” Una volta che saranno state esaminate e finalizzate
tutte le richieste interne per posizioni full-time, Ahrens assicura che sul
sito, nelle pagine dedicate agli studenti, verranno pubblicate le ricerche per
le posizioni ancora disponibili e precisa che si tratterà di annunci che
riguardano “posizioni, divisioni e Paesi specifici”.

Lehman
Anche prima del fallimento , stando al website della Lehman non era così ovvio come
avrebbe potuto sembrare il destino delle previste assunzioni di neolaureati.
Pochi giorni prima del crollo, il responsabile delle assunzioni di neolaureati,
Malcom Horton, aveva dichiarato che ci sarebbero state ben poche richieste di
“posizioni generali” per gli analisti full-time nel 2009. Come alla Morgan
Stanley, anche alla Lehman sembravano indirizzati  a coprire le posizioni scoperte più che ad attuare un vero e
proprio piano di sviluppo delle risorse umane. “Potremmo avere bisogno di
persone che parlano determinate lingue o di figure junior focalizzate
soprattutto sul settore commerciale” ha aggiunto Horton.

Merrill Lynch
La Merrill Lynch pare avere ancora posti disponibili in un buon numero di
divisioni front-office. Il settore dedicato ai neolaureati suggerisce di
offrirsi per il 2009 per posizioni legate alla vendita, al trading, ai mercati
di capitale, al corporate finance e all’IT.

Dresdner Kleinwort
Il programma di assunzione dei neolaureati è stato chiuso dopo l’annuncio della
vendita della Dresdner alla Commerzbank

Deutsche Bank
Le offerte della Deutsche Bank, almeno a Londra, sono limitate. Il sito, nella
sezione dedicata ai neolaureati, dice che sono interessati alle richieste di
assunzione di analisti per varie funzioni di supporto, ma non per i settori
dell’investment banking (M&A/corporate finance) o dei mercati di capitale
(per esempio, operatori commerciali e trading). I recruiters della banca
dichiarano di essere alla ricerca di candidati con skills specifici per coprire
posizioni a tutto tondo e la loro attenzione è rivolta ai giovani neolaureati.

JPMorgan
Non ci sono stati contatti diretti con la JPMorgan, ma dal loro sito parrebbe che per
il momento non abbiano intenzione di ricercare persone che operino nei mercati
in senso generale. La buona notizia però è che sembrano ricercare chi può
coprire varie posizioni nel campo di asset management e investment banking,
finance (accounting) e tecnologia.

UBS
Il sito dell’UBS rivela che stanno cercando, per la sede di Londra, analisti di
investment banking (M&A/corporate finance), rischio, HR, IT. Così come alla
Deutsche e alla JPMorgan il loro interesse è rivolto ad operatori specializzati
in settori specifici. Caroline Baker, responsabile per l’assunzione dei
neolaureati, dichiara che l’UBS sta cercando analisti a tempo pieno tra i
giovani. Segnale positivo, si aspetta che, dopo l’assunzione degli stagisti
estivi, saranno ancora disponibili il 30 % delle posizioni richieste per il
2009.

eFinancialCareers
eFinancialCareers, societa’ facente parte del gruppo Dice, è il portale di lavoro numero uno al
mondo al servizio dei professionisti e delle aziende del settore bancario,
finanziario e amministrativo. Mission di eFinancialCareers è fornire ai
professionisti del mercato finanziario e studenti le
migliori offerte di impiego, analisi e notizie sul mercato del lavoro, rapporti
sulle retribuzioni e consigli per la carriera. Il processo di pubblicazione
degli annunci permette alle aziende di specificare con esattezza i requisiti e
il campo d’intervento, mentre la ricerca nel database di curricula consente di
rintracciare i migliori candidati e professionisti del settore.

Fondata nel Febbraio 2005, eFinancialCareers.it ha accresciuto il valore dei propri servizi dai benefici
di una partnership esclusiva con i siti di Milano Finanza, Libero, Borse.it e
Captha.

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Basware riconosciuta leader del mercato dal Report Forrester sull’Electronic Invoice Presentment and Payment Market

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  • 19 Settembre 2008

Partendo dall’analisi secondo cui il mercato dell’automazione della gestione documentale e della fatturazione elettronica è destinato a crescere dai 780 milioni di dollari del 2007 a più di un miliardo e mezzo di dollari nel 2012, con un tasso medio di crescita annuale del 14,6 per cento, PayStream Adivisors ha pubblicato lo scorso 13 giugno il rapporto “Imaging &Workflow Automation: Using Imaging Technology to Improve Business Processes”.

 

Basware Corporation, provider leader nelle soluzioni di fatturazione elettronica, è stata selezionata tra le imprese invitate a partecipare al Forrester Wave.

 

Il rapporto Forrester ha utilizzato 78 criteri per valutare i migliori provider che offrono una soluzione completa di fatturazione elettronica supportando tutte le fasi dei processi di pagamento. Secondo il report i prodotti AP-EIPP razionalizzano il processo di pagamento delle fatture ricevendole direttamente dai sistemi dei fornitori e validandole in automatico con il carico all’interno dei propri sistemi di pagamento, pronte per essere pagate.

 

Dal report emerge come Basware offra la miglior soluzione. Basware è stata valutata la numero uno in tutte e tre le sezioni in cui è suddiviso il report: Strategia, Offerta Attuale e Presenza sul Mercato. La società finlandese, messa a confronto con altri dieci solution provider, ha registrato infatti la più ampia presenza nel mercato, funzionalità eccellenti e una visione globale di prim’ordine. Basware è stata inoltre premiata con un punteggio molto alto anche per quanto riguarda la strategia di prodotto.

 
“I risultati del rapporto riflettono il nostro successo nel saper unire una forte visione strategica con uno sviluppo di prodotto top-of-the-line” ha spiegato Jari Tavi, CTO di Basware Corporation. “Ciò è possibile grazie all’attenzione che rivolgiamo all’area business del Purchase to Pay. Vogliamo fornire ai nostri clienti soluzioni funzionali e facili da utilizzare, necessarie per migliorare i processi critici di business”. Grazie all’esperienza acquisita portando grosse società di svariati settori ad automatizzare i processi di fatturazione elettronica fin dal 1997, Basware é destinata a continuare a fare da guida al mercato nel momento in cui la richiesta di queste soluzioni si fa sempre più forte.

Secondo la relazione, uno dei veri valori aggiunti di Basware è l’impegno a stringere partnership con altre reti di fornitori per offrire soluzioni sempre più complete e rispondenti alle specifiche esigenze della clientela. Il rapporto Forrester rileva come Basware continui a innovare e migliorare le funzionalità ad ogni release di prodotto, continuando nello stesso tempo a espandersi verso nuovi settori, nella direzione di un totale procure-to-pay. Il report sottolinea inoltre che Basware si è spinta geograficamente al di là della sua base scandinava affermandosi come società leader del settore anche nel resto d’Europa e proponendosi come un agguerrito concorrente sul mercato degli Stati Uniti.

 

L’applicazione Basware Enterprise Purchase to Pay include soluzioni per l’automazione della fatturazione, l’approvvigionamento e l’integrazione dei fornitori. Il report Forrester sottolinea il valore aggiunto che si ricava adoperando la soluzione AP-EIPP. “La proposta di valore è interessante. Un buon AP-EIPP genera risparmi operativi, riduzione dell’errore e un più alto sconto di early-payment. La rapida crescita del mercato pari a circa il 33 % l’anno, dimostra la necessità di offrire alle aziende soluzioni efficaci e soprattutto facili da implementare e utilizzare”, ha aggiunto Jari Tavi.

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Fattura elettronica obbligatoria nei rapporti con la Pubblica Amministrazione – Basware al servizio delle imprese –

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  • 19 Settembre 2008

Per fattura elettronica s’intende il documento informatico, predisposto in forma elettronica, secondo specifiche modalità che garantiscono l’integrità dei dati contenuti e l’attribuzione univoca del documento al soggetto emittente, senza che sia necessario provvedere alla stampa su supporto cartaceo.

 

Sebbene più della metà delle aziende europee con elevati volumi di fatture e documenti abbia già attivato o stia per attivare sistemi di fatturazione e archiviazione elettronici, questa procedura nel nostro Paese ha una percentuale di utilizzo tra i più bassi d’Europa. 

 

Sono passati 14 anni dall’introduzione in Italia delle norme che regolano la possibilità di eliminare la carta nelle organizzazioni sia private che pubbliche e 4 anni dal loro “recepimento” in termini fiscali non ci sono segnali che questi cambiamenti siano stati realmente attuati, anche se tutti sono concordi nel definire la digitalizzazione dei documenti una occasione di sviluppo, di recupero di efficienza e competitività e di forte compressione dei costi (alcune stime parlano di una diminuzione nell’ordine di oltre l’80% portando il costo dagli attuali 20/30 Euro a 3/5 Euro a fattura).

 

Lo scenario dovrà cambiare dal luglio 2008 con l’entrata in vigore della prescrizione contenuta nella Finanziaria 2008 (art. 1, commi da 209 a 214), che prevede l’obbligo di utilizzare la fatturazione elettronica in ogni rapporto commerciale trattenuto con la Pubblica Amministrazione e gli enti pubblici. La Pubblica Amministrazione non potrà più ricevere da privati alcuna fattura in formato cartaceo, né procedere al pagamento finché non si provvederà all’invio di una fattura in formato elettronico, secondo quanto prescritto dalla legge.

 

Di fronte alla pressante necessità di ridurre i costi, tenere sotto stretto controllo le diverse procedure di acquisto e pagamento e fornire dei report tempestivi e precisi, sono sempre di più le società che rivolgono la propria attenzione all’automatizzazione del ciclo economico finanziario aziendale come potenziale strumento di risoluzione di queste complesse problematiche.

 

Uno studio su oltre 300 manager europei rivela che troppo spesso le errate elaborazioni manuali portano a perdite finanziarie evitabili, con implicazioni economiche che si estendono a lungo termine. In media, le aziende che elaborano un milione di ordini al mese sostengono dei costi in penali che superano i 16 milioni di Euro ogni anno a causa di inefficienze operative. I risultati evidenziano come a livello europeo, sia la Francia a registrare il più alto numero di errori sugli ordini, seguita dalla Germania e dal Regno Unito.

 

Più del 70 per cento delle imprese che utilizzano procedure di fatturazione automatizzate afferma che i nuovi sistemi hanno portato a una maggior efficienza e il 60 per cento dichiara di aver ridotto in maniera significativa i costi, confermando così i dati rilevati da un recente studio condotto da Basware.

 

 

 

 

 

Secondo l’indagine svolta dalla società finlandese, tra gli utilizzatori di questi nuovi sistemi vi sono aziende che operano nel settore del B2B con scambi diretti tra imprese e altre più attive nel segmento B2C, dove il referente principale è l’utente finale. Tra le società europee B2B con un fatturato superiore ai 100 milioni di euro, il 30 per cento circa ha più di 100.000 clienti e quasi il 60 per cento ha più di 500 fornitori. In tutti questi casi i costi di fatturazione tradizionale sono proibitivi e finiscono per incidere in maniera significativa sui risultati aziendali.

 

I vantaggi riscontrati dalle imprese con l’implementazione di sistemi di fatturazione e archiviazione elettronici sono soprattutto maggior efficienza, riduzione dei costi,  snellimento delle procedure di acquisto e pagamento, maggior empatia con clienti e fornitori, maggior precisione e sicurezza nella registrazione e gestione dei dati, maggior attenzione all’impatto ambientale con la riduzione dell’abbattimento degli alberi per la produzione della carta.

 

Per raggiungere risultati soddisfacenti, le imprese devono prima di tutto identificare i soggetti che hanno il compito di deliberare l’implementazione delle nuove procedure, i processi che verranno modificati e quali sono le tecnologie che rispondono nel modo migliore alle specifiche esigenze aziendali.

 

Si tratta di operare un intervento che tocca un processo critico, trasversale rispetto ai processi core business e di supporto: sono interessate infatti le funzioni commerciale, logistica, amministrativa, finanziaria, ICT. In pratica, occorre definire le opzioni tecnologiche e di mercato disponibili, operare scelte coerenti rispetto agli obiettivi aziendali, predisporre un articolato piano di change management che coinvolga tutti gli attori.

 

“L’avvento della “fattura elettronica” non significa soltanto ridurre la quantità di carta, ma rappresenta l’avvio di una dinamica che consente di eliminare la duplicazione di processi organizzativi uguali, svolti da entità diverse in ambiti differenti. Intraprendere questa strada significa modificare il modello organizzativo aziendale basandolo su logiche avanzate di Business Intelligence” afferma Carla Cudini, Channel Manager for Southern Europe di Basware.

 

 

 

 

 

 

 

Basware è leader mondiale nelle soluzioni di Enterprise Purchase to Pay e Financial Management. Più di 1.200 clienti e 650.000 utenti finali in oltre 50 paesi si sono affidati al suo software per automatizzare le operazioni finanziarie di back office e ottenere incrementi di efficienza e migliorare il controllo e la trasparenza dei processi. Le soluzioni Basware sono distribuiti ed implementati in Europa, negli Stati Uniti e Asia Pacifico grazie ad un ampio network degli uffici Basware e partner.

 

Nel 2007,  BasWare ha fatturato 73 milioni di Euro di vendite nette. Per il 2008 il target di crescita previsto per i ricavi netti è di un ulteriore 15-20%. Fondata nel 1985, Basware è una società di capitali pubblica quotata alla Borsa di Helsinki. Con headquarter a Helsinki, Finlandia, ha otto filiali negli Stati Uniti e in Europa. www.basware.com   

 

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