Venerdì scorso, 15 febbraio, sono stati depositati gli ultimi motivi aggiuntivi del ricorso al TAR Lazio, promosso da alcuni cittadini del quartiere romano, con la richiesta di SOSPENSIONE IMMEDIATA DEI LAVORI per la costruzione del centro sportivo privato Bob Lovati all’interno del Parco di Labaro Colli D’oro.
Tutto il complesso, comprendente un campetto per il volley, un parcheggio per 300 posti, due piscine, un campo di Pallavolo con tribune da 1.300 posti, edificio di foresteria, uffici di amministrazione, bar e servizi vari annessi, occuperebbe quasi la metà dell’intero parco compreso l’attuale area giochi dei bambini.
Nel ricorso al TAR si chiede l’annullamento della delibera che ha autorizzato l’opera che è stata approvata nel 2010 dalla Giunta capitolina:
1) senza rispettare il Regolamento Comunale che dà diritto ai cittadini di partecipare ai progetti di trasformazione urbana;
2) senza rispettare le procedure relative al vincolo paesaggistico imposto anche sull’area verde come zona di interesse archeologico;
3) senza rispettare il Regolamento Comunale del Decentramento Amministrativo;
4) senza rispettare il Piano Territoriale Paesaggistico Regionale (PTPR) del Lazio.
Ha dell’incredibile l’atteggiamento adottato dal Comune di Roma, dalla Regione Lazio, dal Ministero dei Beni Culturali e dalla Società Lazio Volley chiamati tutti in giudizio per rispondere delle irregolarità riscontrate, in quanto, invece di far sospendere per pochi giorni in via precauzionale le operazioni di costruzione, come il buon senso consigliava in attesa della imminente pronuncia del Tribunale Amministrativo sulla eventuale sospensione cautelativa, hanno tacitamente consentito l’accelerazione dei lavori che, proprio in questi ultimi giorni, hanno visto l’ingresso nel cantiere delle prime betoniere per le colate di cemento.
IL COMITATO SALVIAMO IL PARCO DI LABARO COLLI D’ORO
http://www.parcocollidoro.it