L’Arena di Verona, da Roma arriva uno stanziamento governativo per sostenere la lirica. Un milione in più da Roma per la lirica, finalizzati a sostenere le iniziative per i festeggiamenti per il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi, che a Verona coincidono con il centenario del festival lirico in Arena. La Senatrice Bonfrisco esprime “grande soddisfazione per l’emendamento approvato”.
Testo integrale dell’articolo apparso su L’Arena il 20 dicembre 2012.
Un milione in più da Roma per la lirica, finalizzati a sostenere le iniziative per i festeggiamenti per il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi, che a Verona coincidono con il centenario del festival lirico in Arena, nel 2013. Lo stanziamento governativo arriva grazie a un emendamento apportato al Decreto legge stabilità — l’ultimo atto del Governo tecnico Monti — discusso ieri al Senato. Proprio ieri il sovrintendente della Fondazione Arena, Francesco Girondini, illustrando il bilancio sociale 2011 al museo della Lirica Amo, a Palazzo Forti, auspicava in vista delle celebrazioni del centenario uno sforzo economico in più da parte delle istituzioni e degli enti, come Stato, Regione, Provincia, Comune, Camera di Commercio.
Cioè i soci della Fondazione, a cui versano quote annuali dell’8 per cento del Fondo unico per lo spettacolo (Fus), che ammontava quest’anno a 14 milioni 300mila euro, a cui si sono aggiunti altri tre milioni di contributo dallo Stato. La quota di Fus, rileva Girodini, in calo costante negli ultimi 10 anni. La Provincia (socio dal 2008) con l’assessore alla cultura Marco Ambrosini, presente all’illustrazione del bilancio sociale, annuncia «di voler compiere uno sforzo in più, nel 2013, rispetto al milione 200mila euro che stanzia attualmente».
I soldi nella legge di stabilità, dunque, arrivano come manna dal cielo e di questo, d’accordo con Girondini e con il sindaco e presidente della Fondazione Arena, Flavio Tosi, si era interessato il deputato del Pdl ed ex sottosegretario alle finanze, Alberto Giorgetti, insieme ai senatori Federico Bricolo (Lega), Maria Pia Garavaglia (Pd) e Cinzia Bonfrisco (Pdl), quest’ultima componente della commissione bilancio del Senato, che esprime “grande soddisfazione per l’emendamento approvato”.
Il Parlamento ha svolto un buon lavoro importante e ringrazio il deputato Giorgetti e i senatori Bricolo e Garavaglia per l’impegno profuso a favore della nostra città». Tirando le somme dell’anno 2011 con il bilancio sociale — strumento dà conto della missione dell’ente, ne illustra i dati, le attività e gli effetti prodotti sul contesto economico sociale e sull’ambiente — Girondini, coadiuvato da Paola Gennari autrice della ricerca — rivela i numeri.
Nel 2011 sono andate in scena a Verona 127 rappresentazioni, di cui 49 in Arena (opere liriche) e 78 fra lirica, balletto e musica sinfonica al Teatro Filarmonico, con 508.375 spettatori; altri 197 spettacoli e manifestazioni collaterali. La Fondazione ha utilizzato 1.290 lavoratori, di cui 296 a tempo indeterminato e 994 a tempo determinato. Tre le tournèe all’estero, incassi di 27,4 milioni. Sul fronte della gestione il bilancio sociale (contenuto in un volume illustrato) registra nel 2011 un utile di 485.921 euro, positivo da quattro anni. Il valore della produzione è stato di 55,78 milioni, più 10,9 per cento rispetto al 2010, mentre le sponsorizzazioni sono cresciute del 15,8 per cento, attestandosi sui 2,2 milioni. I costi di produzione, 49 milioni, sono stati in crescita del 6,3 per cento.
L’incidenza dei contributi pubblici e privati sul valore della Fondazione Arena è stata del 40,1 per cento. Girondini, presente anche Mattia Galbero, nel cda della Fondazione Arena in rappresentanza del socio Regione, sottolinea un altro dato, quello relativo agli acquisti di beni e servizi in aziende della provincia di Verona, «a dimostrazione di quanto generi la Fondazione genera per il nostro territorio, dal punto di vista economico, a cui va senz’altro aggiunto l’indotto di diverse centinaia di milioni». I risultati del 2011, in crescita rispetto agli anni precedenti, sono però peggiorati quest’anno. «Nel 2012 la crisi si è fatta sentire e siamo tornati ai valori del 2011», spiega il sovrintendente Girondini, «ma con tutto il cartellone previsto per il centenario, e con 58 serate e quindi nove in più, con sei opere liriche e quattro serate di gala, oltre che con il museo Amo e le tante iniziative in programma, contiamo di aumentare ancora gli introiti».
FONTE: L’Arena