All Posts By

phoenix82

Dieta e Alimentazione

Una Buonissima Pizzeria nel cuore di Lambrate a Milano

Nella mitica e sempre viva città di Milano troviamo tantissime attività gastronomiche che richiamano, oltre alla classica e buonissima cucina milanese e del nord Italia, anche le più buone cucine del Sud.

Prodotti tipici di ogni sorta giungono nella città Meneghina per essere cucinati artisticamente a dovere dal personale dalle buonissime attività ristorative siciliane, campane, pugliesi, sarde, calabresi e Romane.

Oggi più di ieri si stanno sviluppando tantissime nuove attività gastronomiche sul territorio italiano, ma in particolare su quello lombardo.

  • Milano è infatti l’emblema nazionale della diversità, della varietà multietnica che viaggia dalle usanze culturali per sopraggiungere sulle tradizioni culinarie dei vari Paesi differenti.

Tra la miriade di pietanze italiane e straniere, un piatto immortale è sicuramente rappresentato dalla pizza tradizionale napoletana.

Un lampante esempio di una attività ristorativa che si dedica alla produzione della buonissima pizza napoletana a Milano, è la pizzeria a Lambrate ‘A Tarantella.

Presso questa semplice e tradizionale pizzeria, possiamo assaporare ogni tipo di leccornia legata alla storia popolare della cucina Partenopea: pizza fritta, frittura tipica, panuozzi napoletani, piatti tipici come la mitica caprese di bufala, calzone farcito e calzone fritto e ovviamente la tipica pizza made in Napoli.

La pizza è un piatto che rappresenterà in eterno la storia del nostro fantastico Paese, sono stati molti gli altri popoli mediterranei che si sono cimentati, nel corso dei secoli, nel riuscire a raggiungere la bontà, la fragranza e la morbidezza del vero impasto napoletano, senza però mai riuscirci.

Un poco di storia della Pizza, la vera pizza italiana da ieri a oggi

La pizza è solo una ed è italiana, diffidate dalle imitazioni e se desiderate quella originale dovete recarvi per forza a Napoli.

In epoche dell’antico passato nelle zone della regione campana, era molto diffuso preparare  varie tipologie di impasti, ingredienti differenti che infine, una volta amalgamati, assomigliano abbastanza a ciò che oggi viene inteso come pizza.

Il fattore comune era quello di prendere l’impasto ed assottigliarlo sino a creare, come oggi, il famoso disco di pasta.

Diciamo che più che una pizza vera e propria  era molto più somigliante ad una schiacciata croccante, un po’ similare a determinati tipi di pane esistenti nella zona mediterranea centrale.

Dati i mezzi limitati dell’epoca, si cercava di assottigliare il più possibile l’impasto in modo da poterlo cuocere nel minor tempo possibile per poi, una volta cotto, condirlo pomodoro, olio, ma soprattutto pesce (poiché facilmente recuperabile).

Erano perciò forme di pizze molto primitive, perché le vere pizzerie così come le concepiamo oggi, nacquero a Napoli solo alla fine del 1800, quando comparve la tecnica della lievitazione della pizza napoletana, così come la conosciamo, la quale iniziò ad essere servita nelle prime locande, che poi nel tempo divennero le vere e proprie pizzerie.

La pizza rappresenta un pezzo di storia italiana, dobbiamo esserle grati perchè rappresenta una delle eccellenze gastronomiche di livello Mondiale.

No Comments
Salute e Benessere

Improvvisazione e coreografia nella danza del ventre

Una buona preparazione artistica e coreografica nella danza del ventre richiede lo studio anche all’interno dell’improvvisazione.

Un continuo aggiornamento su tecnica e coreografia occorrono ad intuire come districarsi nei veri e propri passi, soprattutto in bellydance, occorrono a capire nello specifico le conosciute “transizioni”.

Ad esempio sono utilissimi all’acquisizione del saper arrivare a legare in maniera elegante e corretta i vari passi, o per intuire in modo istintivo le differenti e molteplici possibilità all’interno dello spazio che si utilizza per la danza, nel momento in cui si utilizza.

  • Più un danzatore è preparato artisticamente, più sarà in grado di improvvisare attraverso passi e virtuosismi nella musica, la sua danza personalizzata, più il suo valore artistico come ballerino vero e proprio aumenterà col tempo.

E’ altresì constatato, che per raggiungere una buona indipendenza dei movimenti del corpo, tale da trasformarsi in movimenti definiti (che nel loro susseguirsi, formano per l’appunto l’improvvisazione), il danzatore debba allenarsi attraverso la musica registrata con la ripetizione del movimento.

Il tutto, senza però trasformare definitivamente questo stile di sessione di allenamento,  nella sola ed unica finalità dello studio della danza del ventre.     

Contrariamente, questo modo di vedere la nostra preparazione, potrebbe portarci esclusivamente ed a priori, a dipendere dallo studio, piuttosto che assecondare in primo luogo la musica, movimenti e passi.

Diciamo che potrebbe col tempo farci staccare dal più importante dei pensieri accademici del ballo, quello inerente al fatto che la danza si trova già dentro di noi e che bisogna assolutamente “scavare in noi stessi”, per poterla finalmente ritrovare.

Solo a quel punto, nel frangente in cui noi riusciamo ad entrare in contatto con il nostro livello artistico interno, possiamo infine esternarlo, attraverso la grandiosità dell’improvvisazione.

Prendendoci del tempo ed a pensarci bene, possiamo giungere a capire come la coreografia, in fondo, non sia nient’altro che improvvisazione migliorata, raffinata, resa elegante e tradotta per essere modellata a dovere, fino al confezionamento del vero e proprio spettacolo teatrale.

L’improvvisazione nella danza del ventre resta un fattore fondamentale

Resta il fatto inequivocabile che l’improvvisazione, risulta un fattore importantissimo all’interno della bellydance, in molti affermano infatti che lo sia, tanto quanto lo sono anche lo studio tecnico e coreografico.

Capita però molto spesso, che l’elemento improvvisazione, venga oscurato, non del tutto messo in luce, o in alcuni casi completamente dimenticato, tanto da non essere preso in considerazione da certi insegnanti di danza del ventre.

Questo è un male, soprattutto per il fatto che l’allievo, crescerà con un’idea errata dell’improvvisazione, un’idea che lo porterà a giudicare che l’improvvisazione sia qualcosa di raffazzonato, di arrangiato e poco curato, privo di qualsivoglia tipo di preparazione.

Una persona che non conosce il significato dello stile improvvisato, non sarà in grado né di giudicarlo, né tantomeno di capirlo, arrivando persino in alcuni casi a credere che questo stile sia sbagliato, che faccia male al ballerino o che sia da perfezionare poiché non preparato e confezionato come loro sono abituati a vedere l’arte.

La realtà assoluta è che improvvisazione e coreografia, sono due facce della stessa medaglia, due gemelle diverse che si amano e si odiano, ma che alla fine collaborano sempre durante l’espressione.

Questo perché anche quando si esegue una coreografia conosciuta, provata e riprovata, esiste comunque durante l’esecuzione, la sottile cortina dell’interpretazione.

L’interpretazione, se utilizzata in maniera introspettiva e profonda, porta inevitabilmente la danzatrice del ventre ad improvvisare su ciò che già esiste come coreografia di base.

No Comments
Omeopatia Rimedi Naturali Salute e Benessere

Osteopata e parte viscerale corporea

Il lavoro dell’Osteopata nell’uso dell’arte Olistica ed Osteopatica, utilizza anche la tecnica viscerale, qui si lavora su degli squilibri di tipo viscerale e funzionale ed anche nella parte strutturale del corpo, disfunzioni del sistema muscolo-scheletrico, sulla funzione vascolare, sulla fascia nervosa, sul sistema urogenitale, sull’apparato respiratorio, sulla parte digestiva e non dimenticando la parte linfatica.

Il trattamento Osteopatico viscerale presta un’attenta valutazione, andando a trattare tutte le dinamiche del movimento e della sospensione con relazione agli organi, di tutte le membrane, la struttura della fascia e dei legamenti.

Il trattamento di Osteopatia di tipo viscerale, crea un aumento della comunicazione verso i propriocettori che stanno all’interno del corpo, ridando vita e alleviando la sintomatologia del dolore fisico, ma soprattutto la disfunzione e postura non del tutto corretta.

Oggi le prestazioni di un osteopata certificato professionista sono molto ricercate, questo poiché rappresentano una valida alternativa ad un iter basato su lunghissime cure medicali, con relative assunzioni di medicine chimiche e palliative.

Nel trattamento olistico un professionista osteopata, integra oltre alla valutazione e al trattamento di un cliente, un’osservazione scrupolosa di quali siano le relazioni strutturali tra le viscere ed i loro legamenti fasciali, o legamentosi, al sistema muscolo-scheletrico.

Il trattamento in osteopatia di tipo viscerale si basa sulla palpazione dei tessuti che usano una forza normale ed anche in quelle anormali all’interno del corpo.

Con l’uso di tecniche specifiche, l’Osteopata (ma in questo caso anche il Kinesiologo: professionista che si avvale di un ottima indagine che è il test muscolare), hanno un metro di misura su come valutare le forze anomale che interagiscono, che possono sovrapporsi e addirittura che influenzano le normali forze del corpo sul lavoro.

L’obiettivo dei terapeuti osteopati in questo caso è quello di dare un valido aiuto alle normali forze del corpo nella rimozione degli effetti anormali, indipendentemente dalle cause delle loro fonti.

Queste sintomatologie possono essere portate dalla globalità del nostro corpo e da come è stato utilizzato nel corso della nostra esistenza.

Come aiutano l’Osteopatia e la Kinesiologia nella parte viscerale?

L’osteopata ed il Kinesiologo che lavorano sulla parte viscerale, utilizzano questa tecnica per individuare e cercare di risolvere i problemi in tutto il corpo.

Si cerca di stimolare tutti i meccanismi naturali che possono migliorare tutto il funzionamento dei nostri organi, alleviando notevolmente gli effetti nocivi dello stress, gestire e migliorando notevolmente la mobilità di tutto il sistema muscolo-scheletrico, attraverso tutta la zona fasciale del tessuto connettivo.

Oltretutto di stimolare tutto il metabolismo generale del corpo umano.

Sempre più professionisti del settore sanitario eseguono una terapia di tipo viscerale.

In questo Mondo sempre più affollato di professionisti tra i quali sono inclusi: Osteopati, medici allopatici, Chiropratici, Kinesiologi, professionisti in medicina orientale, naturopati e fisioterapisti, i risultati sugli effetti benefici dell’Osteopatia sono efficaci per molteplici problematiche di diverse sintomatologie e lesioni.

I trattamenti manipolativi osteopatici o kinesiologici sono più frequentemente usati per trattare molti dei seguenti sintomatologie, per citarne alcuni.

Problematiche alle ginocchia, per i lavori oggi svolti seduti, al pc, sono quelli alle spalle, al collo con cervicalgie e trapezi sempre più doloranti, tutta la zona lombare e sacrale.

Per poi passare a problemi come: asma e tutta una serie di problemi respiratori, epicondiliti, sindrome del tunnel carpale, emicranie e cefalee, dolori causati dal mestruo, problematiche riportati da incidenti automobilistici o sportivi, disturbi dell’apparato digestivo, che possono variare dalla costipazione o al reflusso gastroesofageo, ipertensione e molto altro.

Rispetto alla popolazione, i più giovani, anche se in continuo aumento nel trend sono quelli che non fanno ancora uso di tali tecniche terapiche, mentre gli anziani hanno una tendenza nel rivolgersi più spesso ai trattamenti di tipo Osteopatico, alternativo, olistico e Kinesiologico.

A causa soprattutto di una maggiore usura al livello muscolo-scheletrico con accentuati dolori, lesioni e sintomatologie come l’artrite o degenerative delle articolazioni.

No Comments