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Business and Regulation of Medical Devices

ENTE: Ca’ Foscari Challenge School – MD24

SETTORE: economia-statistica

TIPO: corso di alta formazione

OBIETTIVO: Il mercato dei dispositivi medici risulta sempre più complesso e richiede alle aziende che operano nel settore di possedere professionalità specifiche e competenze multidisciplinari. L’entrata in vigore dei nuovi Regolamenti Europei sui dispositivi medici e IVD introdurrà l’obbligo per le aziende che producono e/o commercializzano dispositivi medici di avere al loro interno una Qualified Person i cui requisiti verranno definiti sia in relazione all’esperienza sia al background di conoscenze. Business and Regulation of Medical Devices – Imprese e regolazione nel mercato dei dispositivi medici è un progetto promosso da Fondazione Università Ca’ Foscari – Challenge School in collaborazione con MD24 sotto la direzione scientifica del Professor Salvatore Russo, frutto di una sinergia vincente tra le competenze economico-manageriali dei docenti dell’Università Ca’ Foscari Venezia e le conoscenze tecniche messe in campo da MD24 e Thema, leader nel settore regolatorio. Si tratta della prima proposta formativa destinata all’aggiornamento dei professionisti del settore ma anche alla formazione di coloro che desiderano iniziare ad operare in un mercato in forte crescita che presenta ottime prospettive occupazionali. Il corso offre l’opportunità di entrare concretamente in contatto con importanti realtà del settore che hanno sede sul territorio nazionale e che ospiteranno gli studenti del corso per una esperienza di stage.

PROGRAMMA: Il corso è strutturato nei seguenti moduli: Economico-manageriale, Relazionale, Legale-Regolatorio, Tecnico-clinico

A CHI E’ RIVOLTO: Il corso è rivolto a laureati/e triennali e magistrali in Ingegneria biomedicale, Ingegneria clinica, Biotecnologie, Giurisprudenza, Economia oppure a diplomati che operino già nel settore come Regulatory Affairs Advisor (Specialist o Manager).

DURATA: Il corso ha una durata complessiva di 316 ore (da Ottobre 2104 a Luglio 2015), che comprendono 268 ore d’aula (di cui una Learning Week a febbraio 2015) e 48 ore in e-learning. È previsto uno stage formativo in azienda della durata di 4 mesi.

INIZIO: Ottobre 2014

CITTA’: Venezia

COSTO: Contributo d’iscrizione: € 3.500,00 + IVA Coloro che avranno presentato la scheda di iscrizione entro il 31 luglio 2014 potranno beneficiare di una riduzione di € 200,00 sulla quota di iscrizione.

INDRIZZO: Palazzo Moro, Cannaregio 2978, 30123 Venezia

E-MAIL: [email protected]

SITO WEB: http://www.unive.it/nqcontent.cfm?a_id=176129

TERMINE: 2014-08-31

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Migliora l’outlook negativo dell’Italia anche nel Dentale

Prospettiva più ottimistica a conclusione dello studio di settore UNIDI
realizzato dall’istituto KEY-STONE: rallenta il calo dei consumi interni,
si torna ad investire in tecnologie e la produzione italianacresce puntando sull’esportazione

Il Dentale, specchio di una ripresa nazionale: il recente passaggio da ‘negativo’ a ‘stabile’ nel giudizio dell’outlook dell’Italia da parte dell’agenzia di rating Fitch si rispecchia in qualche modo in ciò che sta accadendo nel settore dentale, che nel 2013 ha vissuto un “rallentamento della decrescita” e in alcuni ambiti addirittura una lieve ripresa

La Produzione italiana torna a crescere con un +3%: Un settore particolarmente virtuoso, quello della produzione di dispositivi medici per odontoiatria, che vede l’Italia rappresentare uno dei maggiori poli di fabbricazione mondiali con una crescita costante negli anni che ha risentito della crisi solo nel 2009, per poi riprendere il suo sviluppo, marcando un 3% nel 2013. Il settore è rappresentato da UNIDI, Unione ItalianaIndustrie Dentarie e la ricerca viene effettuata annualmente da KEY-STONE, istituto di ricerca specializzato in ambito salute e benessere.

Nel 2013 la Produzione sfonda il tetto dei 730 milioni di fatturato: La crescita del comparto produttivo, che ospita oltre 5.000 addetti, ha raggiunto quasi quota 740 milioni e – escludendo lo shock del 2009 che ha marcato un decremento intorno al -3,5%, immediatamente risolto da un biennio 2010-2011 straordinariamente positivo – ha subito solo nell’ultimo periodo un rallentamento di un trend, comunque positivo: una lieve flessione della crescita dovuta essenzialmente alla riduzione della domanda interna, soprattutto per ciò che concerne le apparecchiature

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Considerando il trend globale degli ultimi dieci anni la produzione registra una crescita del + 39% (base fissa), pari a un trend composto (CAGR) del +3,8% annuo. Si consideri, a questo proposito, che il PIL complessivo italiano del 2013, calcolato a prezzi correnti, è tuttora lievemente inferiore a quello del 2004 (-0,4%) e che, a prezzi costanti il Paese conserva una produzione complessiva pari a quella di 17 anni fa. Possiamo quindi constatare una crescita del comparto dentale ben al di sopra delle performances nazionali.

Apprezzato il “made in Italy” nel mondo: Proprio la crisi del 2009, con la conseguente caduta della domanda interna, ha indotto un vero e proprio cambiamento nel modello di business dei fabbricanti italiani, che hanno parzialmente riconvertito la loro attività commerciale rivolgendo maggiormente all’estero la propria attività con un peso dell’esportazione che si attesta a oltre il 60%.

L’export vola a +6%: Mai un segno negativo per il made in Italy, la crescita complessiva nell’ultimo decennio è del +63%, con un trend composto del +5,6% all’anno. Una forte impennata proprio negli anni più bui della crisi internazionale espressasi maggiormente nel 2009, anno nel quale l’export del dentale ha avuto una situazione di ristagno ma senza recessione, per poi riprendere la sua crescita già dal 2010. Il settore rappresenta un segno concreto di capacità di reazione del sistema industriale italiano di nicchia, composto principalmente da PMI.

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Sul fronte interno il settore è stabile a 1,1 miliardi: A prescindere dal positivo andamento della produzione industriale, il mercato italiano – frutto dei consumi e degli investimenti di dentisti e odontotecnici – risulta ancora in lieve flessione, calcolata intorno al -1,5%. Una flessione acuita da settori come quelli dell’Implantologia e dell’Ortodonzia, che prevedono un maggior investimento da parte dei cittadini.

Nel 2013 consumo interno a -1,4% ma il calo rallenta: Dinamiche fortemente differenziate tra consumi e investimenti. I consumi –  di certo maggiormente correlati al numero di accessi degli italiani alle cure odontoiatriche non hanno mai subito un vero e proprio crollo e, nonostante la grave crisi iniziata nel 2009, il mercato è andato in recessione soltanto nel 2012, esercizio nel quale per la prima volta i consumi di dentisti e odontotecnici sono calati in termini di valore e questa situazione è perdurata fino a fine dello scorso anno, sia pur con un progressivo “rallentamento della decrescita” dopo il picco negativo della primavera 2013.

Si torna ad investire in tecnologie e nuovi studi dentistici: Torna positivo l’andamento del mercato delle attrezzature, il cui acquisto è fortemente correlato al clima di fiducia degli operatori e allo stato di obsolescenza delle tecnologie installate. Il trend negativo proviene dal 2009 ed è rimasto tale sino a tutto il primo semestre del 2013. Poi si è assistito ad una ripresa piuttosto repentina, originatasi nella seconda parte dell’ultimo anno, che ha chiuso con un +0,7%.

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Ma il 70% degli operatori lamenta una situazione recessiva: I dati positivi visti sopra paiono discordare dal percepito dichiarato nelle ultime rilevazioni qualitative Key-Stone: mediamente il 67% degli studi odontoiatrici e il 71% dei laboratori lamentano un ulteriore calo del proprio fatturato rispetto all’anno precedente.

Il settore nelle mani di un dentista su quattro: per trovare una spiegazione all’apparente incongruenza tra il dichiarato di dentisti e odontotecnici e l’andamento del mercato, è stato analizzato il livello di concentrazione del settore, ovvero la quantità di consumo pro-capite che, di fatto, rappresenta quantità di pazienti trattati e prestazioni effettuate. Le ultime rilevazioni Key-Stone dimostrano come poco più del 25% dei dentisti tratti oltre il 60% dei pazienti e assorba circa il 70% dei consumi. Questo fenomeno è acuito dal proliferare di catene odontoiatriche, che sembra trovino consenso da parte di una porzione sempre più ampia di cittadini.

Una crisi che parrebbe più dell’offerta che della domanda: la richiesta si sta ristrutturando secondo nuove necessità, capacità di auto-informazione e comportamenti di consumo dei cittadini e il sistema di offerta dovrà adattarsi. L’intero settore potrebbe evolvere grazie alla volontà e capacità dei dentisti di sostenere e generare domanda. A questo proposito sono intervenuti alcuni autorevoli rappresentanti istituzionalidel settore che hanno portato il loro contributo.

Studio dentistico e settore dentale, tendenze diverse ma coerenti come conferma Roberto Callioni – past president e responsabile Ufficio Studi ANDI – “all’interno degli studi è in atto una modificazione profonda di quello che è la nostra produttività rispetto a qualche anno fa. In particolare l’aumento costante del numero dei dentisti riduce il ricavo medio del singolo studio dentistico, anche se i dati ministeriali confermano un fatturato stabile per il settore”. L’Italia, da sempre al secondo posto nel mercato Europeo nel 2013, è stata superata dalla Francia, commenta Maurizio Quaranta vice presidente ADDE, parlando della necessità di analizzare l’evoluzione della domanda e citando lo sviluppo delle casse mutue e il crescente interesse delle assicurazioni “è fondamentale tenere in conto l’evoluzione della domanda delle sue forme di organizzarsi e, se non cavalchiamo il cambiamento, chiuderemo l’anno prossimo con un anno nuovamente negativo”. “I dati non sono divergenti da quelli in nostro possesso – interviene Gianfranco Prada presidente ANDI – a chiusura dei lavori – d’altro canto da sempre siamo attenti alle dinamiche economiche e sociali, così come evidenziato nel nostro ultimo convegno di Cernobbio, anche la gestione corretta dello studio è sempre tra le nostre priorità.” Conclude infine Callioni ricordando “l’importanza di riflettere in direzione di una più disponibile apertura verso i fondi integrativi”, auspicando un welfare odontoiatrico che supporti la classe media e favorisca gli accessi.

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Farmacista e dentista in alleanza sinergica per la salute orale dei cittadini

L’Oral Care in farmacia: un momento di incontro e riflessione

Bologna, Sabato 10 maggio – Incontro tematico di approfondimento Cosmofarma 2014 – FOCUS ORAL CARE – NUOVE PROSPETTIVE PER IL CANALE FARMACIA.
Sono state messe in luce necessità e opportunità di attivare sinergie tra i diversi attori della filiera: dalla produzione alla farmacia, coinvolgendo anche le istituzioni e l’informazione in generale

Organizzato da Cosmofarma con il patrocinio di Federfarma e coordinato da Roberto Rosso di Key-Stone, l’evento è stato strutturato come un talk show per permettere al meglio il dibattito e la condivisione di idee. Hanno inoltre partecipato:

Domenico Dal Re, Tesoriere Federfarma – Federazione nazionale farmacie

Alessandra Bianchi, psicologa consulente Key-Stone – ricerche e analisi di mercato

Maria Grazia Cagetti, Professore Aggregato di Odontoiatria, Università degli Studi di Milano e presso il Centro di Collaborazione OMS per l’Epidemiologia e l’Odontoiatria di Comunità di Milano

Federico Aureli, Direttore Commerciale Canale Farmacia Procter&Gamble

Fausto Fiorile, vicepresidente nazionale AIO – associazione Italiana odontoiatri

Marialice Boldi, presidente AIDI – Associazioni Igienisti Dentali Italiani

 

Il punto di vista dell’industria: Ad aprire il dibattito, la presentazione dei risultati di una ricerca Key-Stone su un panel di manager di aziende del settore su immagine percepita del canale e sulle possibili collaborazioni con dentisti e igienisti. «La farmacia  – spiega Roberto Rosso presidente Key-Stone – gode di un’elevata autorevolezza tra le imprese del comparto, ma finora il farmacista sembra mostrare ridotto interesse a coltivare e valorizzare quest’area. Ed è un peccato, perché le opportunità ci sono.»

Relazione salute orale e sistemica: Dai dati epidemiologici mostrati dalla professoressa Cagetti emerge che le patologie orale più diffuse, carie e malattia parodontale, colpiscono ancora oggi ampie fasce di popolazione e in particolar modo quelle più “deboli”. Corrette abitudini igieniche e alimentari sono fondamentali per prevenire queste patologie; inoltre una valida salute orale contribuisce al mantenimento della salute generale, poiché molte malattie sistemiche possono essere influenzate negativamente da cattive condizioni orali e viceversa. Inoltre è stato posto l’accento sul fatto che carie e parodontopatie sono patologie di origine batterica e quindi, il farmacista può suggerire un’ampia gamma di prodotti capaci di contrastarle efficacemente.

Referenze entry level vs prodotti specifici, fattori di distintività: In quest’ottica l’offerta di Oral Care in farmacia dovrebbe concentrarsi su prodotti specifici distanziandosi da quella della grande distribuzione, evitando quindi la competizione sulla base del prezzo, ma enfatizzando il valore peculiare e gli effetti curativi o preventivi, dei prodotti dalle forti specificità. Sovente il consumatore non ne riconosce le caratteristiche funzionali e curative, come ad esempio per spazzolini o dentifrici, convinto che “uno valga l’altro”. In questo, il farmacista può fare la differenza anche e soprattutto rispetto al mass market, a partire dal suo ruolo di esperto della salute.

La farmacia, da punto vendita a luogo di servizi: L’Oral Care è quindi un comparto molto interessante per la farmacia, nonostante oggi sia talvolta considerato come una commodity e l’acquisto relegato ad una dimensione quasi di “fai da te”. In generale, invece, il paziente che si rivolge al farmacista cerca competenza per la soluzione di problemi specifici. Il farmacista è visto come autorevole, credibile, attento: un operatore sanitario a tutti gli effetti. I farmacisti oggi dovrebbero rinforzare – e in parte recuperare – questa immagine di consulenti/esperti socialmente condivisa, confermandosi efficace veicolo di informazione e di sensibilizzazione e figura di rilievo nella prevenzione.

 

Comunicazione sinergica industria e canale, per sostenere un’efficace evoluzione del settore: Il canale è fortemente motivato allo sviluppo del comparto nel proprio ambito e chiede una maggiore informazione e comunicazione specifica da parte delle aziende dell’Oral Care, onde sottolinearne le peculiarità e gli aspetti curativi e preventivi. “Fondamentale il ruolo delle aziende – sottolinea il Dott. Dal Re di Federfarma – nell’affiancare il farmacista con una continua informazione e aggiornamento, sia di tipo tecnico-scientifico, sia volta a sensibilizzare il cittadino”.

La farmacia, ponte tra le aziende, gli studi odontoiatrici e i cittadini: oltre che della collaborazione con l’industria, questo mercato può diventare leva per uno sviluppo importante del canale se accompagnato anche da sinergie con gli altri professionisti dediti alla salute orale del cittadino: odontoiatri e igienisti, affinché si crei un circolo virtuoso dove tutti danno il proprio contributo per un’efficace diffusione dell’informazione finalizzata alla prevenzione. In quest’ottica, da parte degli studi le figure più indicate per supportare i farmacisti e far da tramite con le aziende sono gli igienisti dentali, come spiega la dottoressa Boldi, presidente AIDI: “da un lato perché  la prevenzione è il loro ambito primario di competenza, dall’altro perché sono le figure che hanno un dialogo più diretto e spontaneo con il paziente”. Parallelamente il dottor Fiorile, in rappresentanza dell’Associazione Italiana Odontoiatri, ribadisce l’importanza della prevenzione, anche a livello di pratica quotidiana dello studio dentistico: “L’attenzione deve ritornare sul paziente. Prima di parlare di prodotti, dobbiamo necessariamente fare riferimento ad un programma di prevenzione odontoiatrica dove tutti gli attori (dentisti, igienisti dentali, medici, aziende e altre figure come pediatri, farmacisti, insegnanti, cittadini) possano svolgere la propria parte”. Un programma che sia un equilibrato mix di conoscenza, informazione e formazione, attraverso sinergie e alleanze “è indispensabile lavorare insieme per diffondere i messaggi della prevenzione: uniti e parlando lo stesso linguaggio”.

Sinergie 2.0: “Ottenne forte ritorno – racconta Federico Aureli di Procter&Gamble – un progetto chiamato  «Igienisti dentali in farmacia» sviluppato da AIDI e P&G”, un’iniziativa avente lo scopo di avvicinare il paziente alla prevenzione orale e all’igienista dentale, quale professionista in grado di consigliare e personalizzare tecniche e prodotti. “Progetti di questo genere sono sicuramente efficaci, ma hanno elevati costi per singolo contatto”, prosegue il Dott. Aureli. L’importanza e l’opportunità offerta dai nuovi media dovrebbe oggi far emergere possibilità di progetti allargati, efficaci ma con una buona ottimizzazione dei costi, che creino alleanze e facciano da collettore e catalizzatore dei diversi professionisti in collaborazione sinergica, andando oltre la sola presenza sul punto vendita.
A chiusura dei lavori è stato dunque lo spunto di riflessione futura e di approfondimento relativo a possibili progetti mirati, innovativi, “2.0”, e che possano unire e coinvolgere i differenti comparti del settore: industria, associazioni, università e canale.

 

Ufficio Stampa KEY-STONE S.r.l.

+39 011 3119430

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Da IMQ e Thema la “one-stop-solution” per le aziende del settore medicale

Grazie all’accordo tra Thema e IMQ, un supporto sempre più completo per l’espletamento di tutto l’iter necessario per l’immissione sui mercati internazionali dei dispositivi medici e dei dispositivi medico-diagnostici in vitro.

 

15 maggio 2014 – Le aziende del settore medicale da oggi potranno contare sulla nuova partnership tra IMQ e Thema per avere un unico referente e un servizio completo lungo tutto il percorso di preparazione all’immissione sul mercato dei prodotti.

Il settore dei dispositivi medici e dei dispositivi medico-diagnostici in vitro è infatti soggetto a severe normative in tutto il mondo ed è contraddistinto da procedure di autorizzazione all’immissione in commercio particolarmente articolate e  in continua evoluzione. Il poter contare su specialisti dotati di una conoscenza approfondita e sempre aggiornata sulla legislazione vigente, comporta dunque risparmi e vantaggi non indifferenti anche in termini di time to market.

Grazie alla nuova partnership, IMQ e Thema propongono un esclusivo pacchetto one-stop-solution per supportare le aziende nella preparazione e immissione dei prodotti sui mercati internazionali.

L’offerta di Thema  di gestione delle pratiche necessarie per l’ottenimento delle registrazioni e delle approvazioni internazionali si arricchisce dunque dei molteplici servizi forniti da IMQ:

  • rilascio dei principali marchi europei e internazionali
  • certificazioni di prodotto internazionali (come ad esempio il Met Lab nordamericano, il Sai Global australiano, ecc.)
  • documentazione attestazione della conformità dei prodotti alle norme IEC, indispensabile per esportare in tutto il mondo (grazie alla partecipazione al CB scheme)
  • assistenza per l’ottenimento delle principali approvazioni internazionali (come ad esempio il CMDCAS per il mercato canadese)
  • esecuzione dei controlli pre-spedizione (Pre-shipment)
  • testing di prodotto e prove per omologazioni (Sicurezza elettrica, termica e meccanica, prove EMC,  chimico-fisiche, climatiche, ottiche, prove per omologazioni ECE R22, ecc.)

 

Con il nuovo servizio per la gestione delle attività regolatorie, IMQ conferma il proprio ruolo di punto di riferimento per le aziende del settore medicale” ha affermato Bernardino Venturelli, Medical Operation Manager di IMQ.

 

 

 

 

Siamo lieti” ha dichiarato Marisa Testa, Managing Director di Thema “di poter mettere a disposizione di un ente autorevole come IMQ la professionalità dei nostri operatori e le competenze che ci hanno permesso in questi anni di affermarci internazionalmente per competenza, reputazione e affidabilità”.

 

Una sinergia importante, dunque, quella stretta tra IMQ e Thema, una collaborazione tutta italiana a supporto di un mercato made in Italy rinomato per eccellenza in tutto il mondo.

 

 

Thema s.r.l.

Thema è una società di professionisti in ambito legale internazionale, tecnico biomedicale, che opera a supporto degli operatori del settore medicale in particolare per quanto riguarda le attività regolatorie e di sviluppo organizzativo e commerciale di progetti internazionali. Con sede a Imola, grazie ad uffici e partner nei cinque continenti, garantisce il supporto di team locali esperti nei particolari requisiti regolatori dei Paesi di riferimento. www.thema-med.com

Il Gruppo IMQ

Il Gruppo IMQ rappresenta la più importante realtà italiana nel settore della valutazione della conformità (certificazione, prove, verifiche, ispezioni). Forte della sinergia tra le società che lo compongono, dell’autorevolezza acquisita in oltre 60 anni di esperienza, della completezza dei servizi offerti, il Gruppo IMQ si pone infatti come punto di riferimento e partner delle aziende che hanno come obiettivo la sicurezza, la qualità e il rispetto per l’ambiente. www.imq.it

 

 

Per ulteriori informazioni:

 

Comunicazione IMQ

Roberta Gramatica

+39 02 5073369

[email protected]

Comunicazione THEMA

Ufficio Commerciale /Marketing

+39 0542 643496

[email protected]

 

 

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Leading Countries : i tuoi dispositivi medici nei mercati del futuro

Exposanità 2014: un ciclo di appuntamenti da non perdere, firmati Thema e dedicati all’internazionalizzazione.

Secondo gli ultimi dati di mercato, le esportazioni italiane di dispositivi medici nel 2012 sono cresciute del +9.6%, le imprese italiane produttrici che esportano sono ben il 79% e oltre la metà sono operative in almeno tre continenti.

E questo nonostante la crisi economica e la flessione del mercato interno (-4%).

Verso quali paesi sono attualmente diretti i dispositivi medici italiani e verso quali mercati si sta spostando il settore?  Tra i paesi extraeuropei, sempre maggiore rilievo stanno assumendo Brasile, Cina, India e Turchia. Chiamati fino a qualche anno fa “mercati emergenti”, oggi sono a tutti gli effetti i Paesi che si prospetta domineranno l’economia mondiale nel prossimo futuro:

I Leading Countries, i mercati del futuro.

Entrare con i propri prodotti nei Leading Countries diventa quindi di prioritaria importanza.

Exposanità, la manifestazione fieristica italiana dedicata ai temi della sanità e dell’assistenza, giunta alla sua 19° edizione, prosegue il suo percorso di attenzione all’internazionalizzazione del settore e mirato a far incontrare import ed export dei diversi mercati mondiali. Quest’anno particolare rilevanza verrà data a Brasile, Russia, Turchia, Sud Africa e India, quest’ultimo Paese ospite d’onore 2014.

Tutti Paesi in grande crescita dal punto di vista economico e del benessere – e cura – delle persone, interessanti per le rispettive quote dell’importazione di dispositivi medici, ma con molti contrasti e punti critici in fatto di organizzazione del sistema sanitario e di normativa per la commercializzazione.

Essere presenti con i propri prodotti in queste realtà promettenti ma controverse significa quindi per le imprese italiane una grande opportunità ma anche andare incontro a diverse sfide, e muoversi in un contesto talvolta difficoltoso.

Proprio in ragione delle loro potenzialità e complessità, Thema [www.thema-med.com] dedica una serie di incontri mirati a comprendere meglio vincoli ed opportunità di questi mercati e, nello specifico, quali azioni intraprendere per commercializzare i propri dispositivi.

Ogni giorno 5 appuntamenti in stand per capire come commercializzare nei mercati del futuro.

 

Mercoledì 21       12,00 (India) – 14,00 (Russia) – 15,00 (Brasile) – 16,00 (Turchia) – 17,00 (Sud Africa)

Giovedì 22           11,00 (Russia) – 12,00 (Sud Africa) – 14,00 (India)  – 15,00 (Brasile) – 16,00 (Turchia)

Venerdì 23           11,00 (Russia) – 12,00 (Sud Africa) – 14,00 (India)  – 15,00 (Brasile – 16,00 (Turchia)

E sabato 24 maggio ore 10.00 in saletta Welcome Lounge – Centro servizi

Workshop su  Capacità innovativa e competitività sul mercato internazionale: la commercializzazione in Brasile, Cina, India e Turchia

Organizzato da A.D.M.A.REHA con la collaborazione di Thema, MD24, OBV, IMQ, Consorzio IGIS.
Si approfondiranno i punti chiave legati ai mercati verso i quali si sta dirigendo il settore, al fine di comprendere ed esaminare le possibilità e le criticità di immissione in commercio di dispositivi medici dal punto di vista regolatorio. L’incontro sarà soprattutto focalizzato sull’analisi di case histories e degli aspetti pratici che gli addetti ai lavori si trovano ad affrontare nell’operatività quotidiana.
Rivolto a tutte le aziende che intendono cogliere opportunità nei mercati del futuro!

 

Ci vediamo quindi in fiera, da 21 al 24 maggio. Thema vi aspetta al padiglione 25 stand C45.

 

Thema S.r.l.  Via Saragat, 5 – 40026 Imola (BO) www.thema-med.com

Un supporto completo in ambito regolatorio per le aziende che producono, commercializzano ed esportano in tutto il mondo dispositivi medici e dispositivi medico-diagnostici in vitro.

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“Nuova ricerca Key-Stone sul comparto dentale: – 6% di acquisti a studio, tira solo l’export”

Come ogni anno, a Rimini, in occasione del Congresso Amici di Brugg, l’istituto di ricerche Key-Stone presenta la ricerca di mercato sui prodotti industriali realizzata per conto di UNIDI – Unione Nazionale Industrie Dentarie Italiane – e che verrà illustrata direttamente da Roberto Rosso, presidente Key-Stone.
L’appuntamento è fissato per Sabato 25 maggio h.11:00-12:00 – presso la Sala MARTIGNONI (Ingresso Ovest) al 56° Congresso Amici di Brugg – c/o Fiera Rimini.

La notizia è stata anticipata dal SOLE 24 ORE (http://www.sanita.ilsole24ore.com/art/imprese/2013-05-22/dentale-acquisti-studio-tira-171435.php) e che riportiamo di seguito :
«Sale d’attesa sempre meno affollate e investimenti in super-tecnologie sempre più difficili da ammortizzare per i professionisti del riunito. Per la prima volta l’odontoiatra ha visto restringersi anche il carrello della spesa: secondo una ricerca Key Stone gli acquisti di materiali e attrezzature a studio sono diminuiti del 5% nel 2012 e chiuderanno a -6% nel 2013.
Realizzato su un campione di mille odontoiatri lo studio non esita ad additare il 2013 come l’annus horribilis per i professionisti del settore: “Pur in un contesto negativo, il mercato dei prodotti di consumo dei dentisti aveva sostanzialmente resistito fino ai primi mesi del 2012 – Roberto Rosso, presidente Key-Stone – l’anno si è chiuso però con un decremento degli acquisti che sfiora il 5%”. Ancora più fosche le previsioni per il 2013: “Al termine del primo trimestre abbiamo registrato un calo complessivo del 6% in tutti i segmenti.”
Nel panorama di crisi generalizzata del mercato interno a salvare le aziende italiane del comparto dentale – che hanno chiuso il 2012 con un giro d’affari da 700 milioni di euro – è esclusivamente l’export: dopo la défaillance del 2009, infatti, il settore produttivo italiano rappresentato da Unidi ha registrato un recupero di circa il 5% annuo, per una crescita complessiva assoluta di quasi il 20% dal 2006 a oggi. Sia pur rallentata la crescita è proseguita anche nell’ultimo anno con un segno positivo dell’1,5% nel 2012 rispetto al 2011 e nonostante l’evidente calo degli investimenti in beni durevoli in molti Paesi dell’area occidentale anche la produzione di apparecchiature ha registrato un tasso positivo, di poco inferiore al 2%, mentre il peso delle esportazioni nell’ex-factory italiano si è attestato a quota 57%, contro il 51% del 2006.» Sara Todaro – Il Sole 24 Ore – 22 maggio 2013

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Cosmetici in Erboristeria: una ricetta di successo in tempo di crisi

In anteprima i dati chiave della ricerca KEY-STONE, commissionata dal Gruppo Vendite in Erboristeria di UNIPRO, che pone sotto la lente il mondo dei cosmetici di derivazione naturale.

Conclusa un’estesa ricerca Key-Stone, svolta su un campione rappresentativo di 538 Erboristerie, di cui 486 Tradizionali e 52 Monomarca, grazie alla quale si è potuto misurare il comparto della cosmesi in un canale erroneamente ritenuto “vecchio”, composto da circa 5.000 negozi in tutta Italia.

 SFIORATI I 400 MILIONI: Pur escludendo la vendita dei Cosmetici di Derivazione Naturale negli altri canali – come farmacie, parafarmacie, grande distribuzione ecc. – con un giro d’affari medio di 46.000 Euro per punto vendita il canale delle Erboristerie Tradizionali raggiunge i 230 milioni, cui si sommano – secondo le stime Unipro – 160 milioni dei negozi Monomarca. Per un consumo complessivo di circa 390 milioni di Euro.

 TREND IN CRESCITA: Decisamente in crescita e quasi controcorrente il mercato del Cosmetici di Derivazione Naturale, che marcano uno sviluppo intorno al 2,5% nel 2011, fortemente guidati dal canale delle erboristerie Monomarca, il dato è molto confortante nonostante il settore debba ritenersi una nicchia del più ampio comparto della Cosmesi.

 CANALE MODERNO E DINAMICO: Tutt’altro che antico il canale delle Erboristerie, il 35% dei punti vendita del canale tradizionale è stato aperto negli ultimi 10 anni, segno di grande dinamicità. Il fenomeno è marcato soprattutto al Nord ed è ancora più evidente nei negozi Monomarca, localizzati più spesso nei centri commerciali.

 CLIENTI MOLTO AFFEZIONATI: Questo sembra essere il vero valore aggiunto di questo canale, solo il 20% dei clienti viene giudicato come “occasionale” e ben oltre il 50% frequenta il negozio come minimo una volta al mese, ciò consente di affermare che la tipologia di clienti che accede all’Erboristeria ha un approccio all’acquisto fortemente fidelizzato. La vicinanza al concetto di “prodotto naturale” e la specifica competenza degli operatori del canale rendono il legame tra cliente e negozio particolarmente stabile.

 COSMETICI STRATEGICI PER IL PUNTO VENDITA: Nelle erboristerie tradizionali i cosmetici rappresentano circa il 35% del giro d’affari, a seguire gli Integratori e le Erbe, rispettivamente al 27% e 26%, e una discreta incidenza di prodotti alimentari, con un 9%. Ma sono i negozi con più alta incidenza di cosmetici nel proprio portafoglio a vantare i più alti tassi di crescita complessiva.

 CIRCA 10.000 ADDETTI E AUTOIMPIEGO: Con una media di 1,6 addetti nel canale tradizionale e 2,4 nei Monomarca, la chiara organizzazione in “micro impresa” permette di affermare che il settore consente un alto tasso di autoimpiego.

 ANTEPRIMA DELLA RICERCA AL COSMOPROF: La ricerca UNIPRO – Associazione Italiana Imprese Cosmetiche – verrà presentata da Roberto Rosso il giorno 11 marzo nel corso della 45a edizione di Cosmoprof Worldwide di Bologna, la fiera internazionale più importante nel settore dell’estetica e della cosmesi.

Commenti a cura di Roberto Rosso, presidente dell’Istituto di Ricerche Key-Stone.

Per maggiori informazioni: [email protected]


KEY-STONE: www.key-stone.it

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Thema innova e si rinnova “cambiandosi l’abito”

Mantenendo la professionalità di sempre, viene migliorato il servizio di informazione

 

Nel settore medicale, Thema rappresenta un punto di riferimento importante per favorire la crescita aziendale e la commercializzazione dei dispositivi medici e IVD in Italia e all’estero. Per soddisfare anche il pubblico più esigente, ecco un sito nuovo, modificato nella fruibilità e arricchito nei contenuti: www.thema-med.com

Online da pochi giorni, il sito presenta una nuova interfaccia per offrire a clienti, partner e  professionisti del settore un valido supporto per essere sempre aggiornati e poter approfondire tematiche legate agli affari regolatori.

Thema si propone come partner internazionale per far fronte a tutte le esigenze regolatorie, normative, commerciali e documentali dell’azienda, operando presso le più importanti Autorità Internazionali competenti e Ministeri della Salute locali. Quale unico interlocutore per tutti i Paesi del mondo, Thema può supportare l’azienda in modo semplice e in tempi brevi nell’ottenere tutte le autorizzazioni per la commercializzazione dei propri dispositivi.

Tra le novità del nuovo sito, l’ adozione di un comodo menù di navigazione  e una mappa nella home page con cui è possibile dettagliare, con un semplice click, le informazioni relative alle Autorità competenti per ogni singolo Paese di interesse.

Inoltre, nella rinnovata sezione dedicata alle “News”, l’adozione di un motore di ricerca interno evoluto e performante offre la possibilità di ricercare notizie specifiche per ogni Paese di riferimento.

Un sito che sarà in continua evoluzione, grazie alla progressiva introduzione di ulteriori novità.

Vi auguriamo pertanto una Buona Navigazione!

 

Per maggiori informazioni e contatti: [email protected] – www.thema-med.com – Tel +39 0542 653683

 

 

Thema Srl offre servizi regolatori e documentazione nel settore medicale mettendo a disposizione la propria decennale esperienza nelle registrazioni internazionali, certificazioni e documentazione tecnica relativa all’esportazione e commercializzazione dei dispositivi medici e dispositivi diagnostici in vitro in tutti i Paesi del mondo.

 

A cura di Semios Press Office [email protected]

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Training on the job finanziato nel medicale: un’opportunità ancora poco sfruttata

Progetti personalizzati di formazione e di training on the job
finanziati dai Fondi Paritetici Interprofessionali

Per le aziende che operano nel settore medicale la formazione è essenziale, soprattutto nell’ambito delle attività regolatorie nazionali e internazionali che richiedono un aggiornamento continuo.
Thema, società di servizi che si occupa di regulatory affairs nel settore medicale, è in grado di collaborare attivamente alla crescita dei propri clienti, preparando progetti personalizzati di formazione e di training on the job nell’ambito delle attività regolatorie – nazionali e internazionali – secondo le modalità previste dalle procedure di finanziamento da parte dei Fondi Paritetici Interprofessionali.
I Fondi Paritetici Interprofessionali per la formazione continua sono organismi di natura associativa promossi dalle organizzazioni di rappresentanza delle Parti Sociali, che consentono alle imprese di destinare la quota dello 0,30% dei contributi versati all’INPS (il cosiddetto “contributo obbligatorio per la disoccupazione involontaria”) alla formazione dei propri dipendenti.
In particolare, i Fondi Interprofessionali possono finanziare – interamente o parzialmente – piani formativi individuali, aziendali, settoriali e territoriali che le imprese, in forma singola o associata, destinano ai propri dipendenti. Attivi dal 2004, prevedono un’adesione da parte delle imprese volontaria e gratuita.
Per le aziende si tratta di un’occasione dunque da non perdere. Nel settore medicale Thema rappresenta un punto di riferimento importante per favorire la crescita formativa in questo ambito e per potenziare quest’area strategica del business aziendale. Il supporto da parte di Thema consiste non soltanto nel preparare progetti formativi ad hoc sulle esigenze del cliente, ma anche nel fornire un supporto pratico nel disbrigo delle pratiche necessarie per l’adesione ai Fondi.
Per un approfondimento si consiglia: http://thema.voxmail.it/nl/wazjj/z5ddh?_t=726b5fa4
Per maggiori informazioni e contatti: [email protected] – Tel +39 0542 653683

Thema Srl offre servizi regolatori e documentazione nel settore medicale mettendo a disposizione la propria decennale esperienza nelle registrazioni internazionali, certificazioni e documentazione tecnica relativa all’esportazione e commercializzazione dei dispositivi medici e diagnostici in vitro in tutti i paesi del mondo.

A cura di SEMIOS PRESS OFFICE [email protected]

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Dal 1° luglio in Canada cambiano le regole per la registrazione dei dispositivi medici di classe III e IV

Regulatory Affairs: nuove linee guida di Health Canada in ottica di armonizzazione con le regole dettate dalla GHTF

La nuova linea guida è nata per integrare i requisiti richiesti da Health Canada con lo STED (Summary Technical Documentation for Demonstrating Conformity to the Essential Principles of Safety and Performance of Medical Device) elaborato dalla GHTF (Global Harmonization Task Force).
Lo STED ha l’obiettivo di armonizzare le attività regolatorie per i dispositivi medici all’interno delle varie giurisdizioni velocizzando inoltre i tempi di rilascio. Proprio per questo motivo è stato scelto da Health Canada come base per la preparazione delle submission per i dispositivi di medio e alto rischio, ossia di classe III e IV (non in-vitro).
Poco più di un mese quindi per adattarsi al nuovo format, seguendo le linee guida rilasciate nel documento Guidance Document: Preparation of STED-based Class III and Class IV Premarket Medical Device Licence Application. Nel frattempo, fino all’entrata in vigore a partire dal 1° luglio 2011, Health Canada accetta sia i documenti redatti nel formato usuale sia le submission realizzate secondo il format STED.
Attenzione, però che il documento deve essere considerato non solo con riguardo alle nuove applicazioni ma anche in caso di emendamento a licenze già rilasciate.

Vediamo in dettaglio come si articolerà il nuovo Guidance Document per i dispositivi di classe III e IV, insieme a Marisa Testa, regulatory affairs specialist e titolare della società di consulenza regolatoria Thema Srl.
Nel Guidance Document, quanto deve essere sottoposto all’attenzione dei reviewer canadesi è specificato rispettivamente nelle sezioni 32(3) o 32(4) delle Medical Device Regulations.
I requisiti essenziali di efficacia e sicurezza dei dispositivi medici sono una derivazione della lista di raccomandazioni, sia generali che specifiche, elaborata dalla GHTF e risultano simili a quelli contenuti nelle sezioni da 10 a 20 delle Medical Device Regulations. I requisiti supplementari richiesti da Health Canada – e non contenuti nello STED – sono ugualmente presenti all’interno della linea guida.
L’application form proposta nel Guidance Document è suddivisa in due moduli. Il Modulo 1 specifica i requisiti richiesti espressamente da Health Canada e il Modulo 2 riguarda le condizioni previste dallo STED.
Se informazioni simili sono richieste in entrambi i moduli, nel Modulo 1 devono essere contenute in forma completa, mentre nel Modulo 2 sarà sufficiente un rimando.
L’application dovrà essere inoltre completa di indici che riconducano all’informazione corrispondente in modo veloce e chiaro. In caso di sezioni non applicabili, dovrà essere specificato che si tratta di parti “not applicable” o “not relevant”.
Nel caso di emendamenti ad applicazioni già licenziate, i fascicoli devono contenere una descrizione completa del dispositivo, una dichiarazione sulla destinazione/indicazioni d’uso e le informazioni contenute nella sezione 32 delle Medical Device Regulations.
Questa linea guida, così come la raccomandazione di effettuare la submission dei fascicoli in formato elettronico (CD o DVD) oltre che in forma cartacea, denota una volontà di snellimento e ottimizzazione delle procedure da parte di Health Canada. Ciò è fondamentale, poiché la commercializzazione del dispositivo in molti casi necessita di tempi rapidi e efficacia di azione.

Link utili:
* Sito web Health Canada: http://www.hc-sc.gc.ca/dhp-mps/md-im/index-eng.php
* Sito web Thema Documents and Regulatory Affairs: http://www.thema-srl.it

Per maggiori informazioni contattare gli uffici Thema: [email protected] Tel +39 0542 653683

A cura di SEMIOS PRESS OFFICE [email protected]

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Regulatory Affairs: nasce Thema USA

Apre la sede americana di Thema: un nuovo importante punto di riferimento per la commercializzazione oltreoceano di dispositivi medici

Thema Srl, impegnata nel settore dei servizi alle aziende medicali, si prefigge di favorire l’internazionalizzazione e lo sviluppo commerciale delle aziende, mettendo a disposizione la propria decennale esperienza nel settore delle registrazioni internazionali, delle certificazioni e della documentazione tecnica relativa all’esportazione e commercializzazione dei dispositivi medici in tutti i Paesi del mondo.
Thema (www.thema-srl.it) agisce fornendo una consulenza di settore e un servizio completo (regolatorio, normativo, commerciale, ecc.) operando presso le più importanti Autorità Internazionali competenti e Ministeri della Salute mondiali, tra i quali: Food&Drug Administration (USA), Health Canada (Canada), Therapeutic Goods Administration (Australia), RosZdravNadzor e Gost R (Russia), State Food&DrugAdministration (Cina), Korean Food&DrugAdministration (Corea), Anvisa (Brasile), Anmat (Argentina) e molti altri.
A oggi è un importante riferimento per molte piccole-medie aziende che si possono così avvalere di una consulenza specifica e competente per orientarsi nei mercati di maggiore interesse commerciale o emergenti, ognuno caratterizzato da proprie regole, più o meno restrittive. La missione di Thema è proprio quella di supportare i clienti nell’ottenimento di tutti i certificati internazionali richiesti dalle normative locali, in modo semplice e in tempi brevi.
In particolare, l’ambito dei dispositivi medici vede gli Stati Uniti come uno dei principali mercati di riferimento per le esportazioni da parte delle aziende italiane, ed è per questo motivo che oggi nasce Thema USA, un importante punto di contatto locale per il disbrigo “più da vicino” di tutte le pratiche necessarie e richieste dalle autorità locali.
“In un mercato sempre più volto ad internazionalizzare, bisogna avere riferimenti in loco competenti e affidabili. Ecco il perché di questa decisione – spiega Marisa Testa, titolare di Thema Srl – Ai nostri Clienti offriamo qualità del servizio e valore della partnership, che sono alla base della nostra politica aziendale”.
Thema USA ha sede a Ormond Beach in Florida e gestirà direttamente tutti i contatti e le relazioni con US Agent, Autorità ed Agenzie Statali e Parastatali locali, incluso il Food&Drug Administration.

Per maggiori informazioni contattare gli uffici Thema: [email protected] Tel +39 0542 653683

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Semios apre la divisione Ufficio Stampa e Relazioni Esterne

Semios, agenzia di comunicazione integrata del Gruppo Key-Stone, amplia le sue competenze inserendo tra i propri servizi l’attività di Ufficio Stampa e Relazioni Esterne specializzata nei settori “Salute e benessere”, con particolare focus su cosmesi professionale, dispositivi medici e odontoiatria. Ambiti nei quali è stata sviluppata un’approfondita conoscenza delle dinamiche di mercato grazie ai servizi di Ricerche di Marketing erogati dalla consociata Key-Stone.
Coniugando il know-how specifico nei vari settori e nicchie del comparto “Salute e bellezza” con l’esperienza maturata in progetti particolarmente efficaci di comunicazione “below the line” e nella gestione e coordinamento di progetti di comunicazione integrata per grandi marchi, Semios trasferisce ora la sua esperienza nello sviluppo di servizi di Ufficio Stampa e Relazioni Esterne in outsourcing per Aziende e Associazioni del comparto.
L’obiettivo è di fornire un servizio di consulenza sempre più completo e di alto livello, specifico soprattutto per gli operatori in ambito “business to business”.
Punto d’incontro della comunicazione verso l’esterno, l’ufficio stampa Semios programma singole azioni specifiche o campagne strutturate, valorizzando i contenuti delle informazioni aziendali e veicolandoli presso la stampa e i siti di settore. Semios offre inoltre consulenza e supporto nella pianificazione media e nello sviluppo di progetti integrati di advertising, contributi redazionali e pubblicazioni tecniche e scientifiche.
Con la stessa logica, Semios si occupa di sviluppare relazioni esterne di alto profilo con istituzioni, associazioni, università, opinion leader e aziende per progetti di collaborazione, partnership e co-marketing.
I consulenti Semios sono a disposizione per eventuali approfondimenti in merito ai nuovi servizi e per la presentazione di case history di progetti di comunicazione integrata di grande efficacia.

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