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Papa Francesco elogia Terna per il suo impegno nella “democrazia energetica”

I delegati di Terna, società che gestisce la rete elettrica italiana, hanno avuto il privilegio di essere ricevuti in udienza da Papa Francesco, che ha messo in luce l’importanza di tutelare la bellezza della natura e del creato promuovendo la produzione di energie rinnovabili.

Giuseppina Di Foggia, AD e DG di Terna

I rappresentanti di Terna incontrano Papa Francesco al Vaticano

Il 31 agosto 2024, una delegazione composta da 210 membri del personale di Terna ha avuto l’onore di essere ricevuta in Udienza da Papa Francesco presso la Sala Clementina del Palazzo Apostolico in Vaticano: nel corso dell’incontro, il Pontefice ha colto l’occasione per affrontare temi cruciali per il futuro del nostro Pianeta, tra cui la sostenibilità energetica e la sua accessibilità per i cittadini. Nel suo discorso di apertura, Papa Francesco ha definito Terna tra gli attori più importanti della vita economica e sociale in Italia e in Europa”, sottolineando l’impegno del Gruppo nel portare avanti la transizione energetica. Secondo il Santo Padre, infatti, la dipendenza dai combustibili fossili rappresenta tutt’oggi una delle maggiori cause di guerre e conflitti in tutto il Pianeta: un grave problema di cui la decarbonizzazione costituisce la soluzione.

Papa Francesco: “Terna, garante di democrazia energetica

Secondo Papa Francesco, Terna rappresenta un esempio di società che assolve a una fondamentale funzione sociale: quella di garantire energia a un prezzo accessibile a tutti. In questo senso, il Gruppo guidato da Giuseppina Di Foggia svolge una mansione che “è anche amore sociale, fraternità civile”, facendosi garante della “democrazia energetica”. “Nel produrre e distribuire energia voi ci mettete la vostra intelligenza, la vostra anima, il vostro cuore, il vostro amore”, ha proseguito il Pontefice, dichiarando inoltre il suo apprezzamento per il fatto che Terna abbia istituito un Comitato Etico che misuri l’impatto sociale e ambientale delle sue iniziative. A conclusione dell’incontro, il Santo Padre ha benedetto i rappresentanti del Gruppo, invitandoli a continuare a preservare il Pianeta Terra attraverso il loro instancabile impegno per la decarbonizzazione e la produzione di energia pulita.

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Sicurezza energetica e autonomia: le sfide di Terna secondo Giuseppina Di Foggia

Giuseppina Di Foggia, AD e DG di Terna, ha parlato dei futuri sviluppi e delle sfide che attendono il Gruppo. La manager si è soffermata sulle principali attività e su progetti cruciali come il Tyrrhenian Link e il Sa.Co.I3.

Giuseppina Di Foggia

Giuseppina Di Foggia: Terna accelererà gli investimenti per raggiungere i 74 GW di rinnovabili entro il 2030

Il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima prevede di raggiungere 74 gigawatt (GW) di capacità da fonti rinnovabili entro il 2030. Per Terna questa è una sfida ambiziosa ma realizzabile. “Siamo in fase di accelerazione”, ha affermato Giuseppina Di Foggia. “Da un Gigawatt nel 2021, tre nel 2022, lo scorso anno in Italia le nuove installazioni si sono attestate a circa 6 GW”, ha precisato. Attualmente, le richieste di connessione alla rete ammontano a oltre 328 GW, suddivisi in 141,3 GW da fonte solare, 95 GW da eolica on-shore, e 91,9 GW da eolica off-shore. Questi dati non si riferiscono a impianti esistenti, ma a nuovi progetti presentati al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e alle Regioni. “Servono infrastrutture. E tempi stretti per realizzarle”, ha ribadito l’AD. Terna ha visto nel 2023 un aumento del 20% negli investimenti autorizzati rispetto al 2022, con 23 opere per un valore complessivo di 3 miliardi di euro. Tra i progetti principali che Giuseppina Di Foggia ha menzionato ci sono il ramo ovest del Tyrrhenian Link, che collegherà Sicilia e Sardegna con una profondità record di 2.000 metri sotto il mare, e il progetto Sa.Co.I3, che potenzierà l’elettrodotto tra Sardegna, Corsica e Toscana. Terna è inoltre coinvolta nella progettazione della nuova rete elettrica per le Olimpiadi Milano-Cortina 2026 e nel primo collegamento diretto tra Europa e Africa attraverso la Tunisia. Questi progetti non solo mirano a rafforzare la rete elettrica nazionale, ma anche a integrare l’Italia in un contesto energetico più ampio e internazionale. “L’accelerazione nelle autorizzazioni è dovuta agli ottimali rapporti con il Mase e con l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera) ma anche con le istituzioni comunitarie e locali”, ha rimarcato Giuseppina Di Foggia. 

Giuseppina Di Foggia: strumenti e tecnologie avanzate

Per far fronte allo squilibrio tra la localizzazione degli impianti rinnovabili al Sud e i centri di consumo al Nord, Giuseppina Di Foggia ha illustrato il nuovo portale digitale, che offrirà una visione centralizzata e coordinata delle infrastrutture di rete, degli impianti rinnovabili e dei sistemi di accumulo. Questo strumento, previsto dal Decreto Energia, sarà operativo entro 120 giorni dall’entrata in vigore del decreto e sarà accessibile a vari enti, tra cui il Mase, il Ministero della Cultura, Arera, e le Regioni. La digitalizzazione rappresenta una componente cruciale del piano industriale di Terna. “La digitalizzazione ci aiuta a gestire la rete in modo più efficiente e resiliente”, ha confermato l’AD e DG. Terna ha realizzato notevoli economie anche nel servizio di dispacciamento, con una riduzione del costo per Megawattora da circa 8 euro a 1,5 euro nel 2023. La digitalizzazione consente inoltre una manutenzione predittiva avanzata e la creazione di un “digital twin” dei cantieri, migliorando la gestione degli accumuli e la sicurezza della rete. La sicurezza energetica è un altro tema fondamentale, e l’attuale saldo estero di energia dell’Italia riflette ancora una dipendenza significativa dalle importazioni. Nel 2023, l’import di energia è stato di 54,6 Terawattora, mentre l’export è sceso a 3,3 TWh. Al fine di migliorare l’autonomia energetica dell’Italia, ha quindi concluso Giuseppina Di Foggia, è essenziale una transizione più rapida verso nuove fonti di energia e una diversificazione delle forniture.

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Giuseppina Di Foggia: un percorso manageriale tra telecomunicazioni e settore energetico

Cavaliere del Lavoro, donna tra le 100 più influenti del Paese secondo “Forbes”, leader di alcune delle più importanti realtà del Paese: Giuseppina Di Foggia ha maturato un percorso professionale di alto profilo, culminato con la nomina come AD e DG di Terna, gestore della rete elettrica italiana.

Giuseppina Di Foggia

Il percorso di Giuseppina Di Foggia: dagli studi alla nomina come AD e DG di Terna

Giuseppina Di Foggia ha manifestato durante il suo percorso formativo un profondo interesse verso le scienze, la tecnologia e l’innovazione, che l’ha portata a intraprendere gli studi in Ingegneria Elettronica presso l’Università La Sapienza di Roma, dove si è laureata, superando in seguito l’esame di Stato per l’abilitazione alla professione. Successivamente, ha arricchito la propria formazione con un Master in Professional Program Management presso lo Stevens Institute of Technology del New Jersey e corsi di specializzazione presso la SDA Bocconi di Milano e la Luiss Business School di Roma. Operando nel settore delle telecomunicazioni, Giuseppina Di Foggia ha lavorato allo sviluppo della rete mobile di terza generazione in progetti sostenuti dall’Unione Europea, per poi assumere una serie di cariche di sempre maggiore responsabilità presso società quali Lucent Technologies Bell Labs Innovations, Alcatel-Lucent. È nel 2020 che la sua carriera segna un cambio di passo: viene infatti nominata AD di Nokia, una delle più influenti società del settore. Successivamente, passa al comparto energetico assumendo la carica di AD e DG di Terna, principale gestore della rete elettrica italiana.

Giuseppina Di Foggia: premi e riconoscimenti

Giuseppina Di Foggia ha ricevuto importanti riconoscimenti nel corso della sua carriera. Nel 2021 è stata nominata Cavaliere del Lavoro della Repubblica Italiana per il suo impegno nell’ambito “Tecnologie, informazione e comunicazione”. Nello stesso anno, “Forbes Italia” l’ha inclusa tra le 100 donne più influenti per leadership e creatività, premiandola anche come miglior AD dell’anno nella categoria TLC. Tale riconoscimento è stato ulteriormente consolidato nel 2022 con il Premio Margutta per la sezione imprenditoria, onorificenza di prestigio che celebra le personalità che maggiormente si sono distinte per merito, talento e creatività. Giuseppina Di Foggia, parallelamente al suo ruolo in Terna, è anche attivamente coinvolta nelle attività di numerosi consorzi e società. È membro del Consiglio Direttivo di Assolombarda e dell’Advisory Board del B7 Italy 2024, e fa parte del Consiglio di Amministrazione della Luiss Business School e dell’Advisory Board di Sole24Ore Formazione. In passato, ha ricoperto importanti incarichi nel CdA di GPI S.p.A., nell’Executive MBA della LUMSA e nell’Advisory Board di Confindustria per gli investitori esteri.</p

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Terna verso il 2028: il punto di Giuseppina Di Foggia sul nuovo Piano Industriale

Grazie agli ingenti investimenti previsti da quello che l’AD e DG Giuseppina Di Foggia definisce il Piano più sfidante mai lanciato, Terna rinnova il suo impegno nel guidare la transizione energetica del Paese. Digitalizzazione, nuovi collegamenti e rinnovabili i pilastri della strategia.

Giuseppina Di Foggia

Giuseppina Di Foggia: come Terna sta tracciando la strada per la transizione energetica

16,5 miliardi di euro in tre anni: il Piano Industriale recentemente lanciato da Terna rappresenta non solo la maggiore operazione di sviluppo del Paese, ma anche un baluardo di stabilità in un’era di incertezza economica. Incertezze che, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non hanno scalfito la crescita del Gruppo guidato da Giuseppina Di Foggia, né rallentato lo sforzo profuso sulle infrastrutture, grazie soprattutto a contratti ben consolidati e processi di acquisto già portati a termine. Quali i pilastri della nuova strategia? L’AD e DG ha illustrato i punti principali in un’intervista rilasciata al quotidiano “Industria Italiana”. La rete elettrica, cuore dell’investimento, vedrà un potenziamento senza precedenti, con 15,5 miliardi di euro destinati a rafforzare e innovare l’infrastruttura esistente. Questo impegno, ha sottolineato la manager, è parte di un obiettivo più ampio: una transizione energetica che risponde alle direttive del Pniec e del pacchetto UE Fit for 55. Un percorso che si intreccia indissolubilmente con la digitalizzazione. La “Twin Transition”, come la chiama, non è solo un passaggio verso fonti energetiche rinnovabili ma anche un salto qualitativo nella gestione e nell’ottimizzazione dei processi attraverso la tecnologia digitale. Terna, che una volta gestiva 800 centrali, ora ne coordina un milione, un cambiamento che testimonia la crescente complessità del sistema energetico. La tecnologia sarà la chiave per il futuro: con un investimento di 2 miliardi, il Gruppo si prepara a modernizzare tutte le fasi della realizzazione e del mantenimento dei 70mila chilometri di linea ad alta tensione.

Giuseppina Di Foggia: l’impegno di Terna tra sostenibilità e persone

La strategia per le rinnovabili è chiara: le infrastrutture devono risultare all’altezza dell’aumento della produzione. E qui entra in gioco Terna, a lavoro sia sul versante nazionale, con opere come il Tyrrhenian Link e l’Adriatic Link, che pronta a sostenere il Piano Mattei connettendo Italia e Tunisia con 220 km di cavi sottomarini a 800 m di profondità. Già all’avvio, ha ricordato Giuseppina Di Foggia, il progetto italo-tunisino vanta due primati: è il primo collegamento diretto fra Africa ed Europa, e per la prima volta la commissione UE ha assegnato un finanziamento a un progetto a cui partecipata un Paese non europeo. Anche l’Innovation Hub avrà un ruolo determinante nell’iniziativa, che va oltre la semplice connessione fisica tra due nazioni e si arricchisce con l’innovazione e la formazione, offrendo opportunità per startup e professionisti del settore. Durante l’intervista, l’AD e DG ha poi ribadito l’impegno sulla questione dello storage energetico. Con la recente approvazione da parte della UE di incentivi per lo sviluppo di sistemi di accumulo, il Gruppo si prepara a gestire aste cruciali per l’acquisto di capacità di storage tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025. Ma la trasformazione di Terna non riguarda solo digitale e infrastrutture, coinvolge attivamente anche il capitale umano. La digitalizzazione dei processi HR è un passo verso un miglioramento della qualità della vita lavorativa, con un occhio di riguardo alla formazione e al monitoraggio delle performance. La Fondazione di Terna giocherà un ruolo fondamentale in questa trasformazione, con un triplice scopo: educare sull’energia, combattere la povertà energetica e fornire formazione specialistica.

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Terna in prima linea per la parità di genere: ottenuta la certificazione UNI/PdR 125:2022

Dopo un’attenta analisi che ha coinvolto le strutture organizzative delle quattro società del Gruppo Terna – Terna S.p.A., Terna Rete Italia S.p.A., Terna Energy Solutions S.r.l. e Terna Plus S.r.l. – l’Organismo di Certificazione IMQ ha rilasciato al gestore della rete elettrica nazionale la certificazione UNI/PdR 125:2022 per la parità di genere.

Terna

Terna ottiene la certificazione UNI/PdR 125:2022 per la parità di genere

Terna, il gestore della rete elettrica di trasmissione nazionale, ha recentemente ottenuto la certificazione per la parità di genere, un’ulteriore conferma del suo impegno a favore dell’equità e delle pari opportunità all’interno dell’azienda. Rilasciata dall’Organismo di Certificazione IMQ e attestante la conformità del suo Sistema di Gestione per la Parità di genere alla norma UNI/PdR 125:2022, la certificazione è arrivata a seguito di un’intensa attività di analisi che ha coinvolto le sette strutture organizzative delle quattro società del Gruppo e che ha richiesto circa 90 ore di verifiche. Quest’ultima certificazione, che fa salire a 14 i sistemi di gestione implementati e gestiti in ottica integrata da Terna, riflette l’attenzione del Gruppo alla governance dei processi e la posiziona al di sopra della media nazionale e internazionale nel settore. Il Gruppo si è posto come obiettivo quello di creare un ambiente lavorativo inclusivo nel quale le peculiarità di ogni individuo siano valorizzate. Attraverso numerose iniziative per sensibilizzare sui pregiudizi di genere, promuovere un linguaggio inclusivo e prevenire le molestie sul posto di lavoro, l’azienda promuove e protegge la diversità, contrastando ogni forma di discriminazione e incentivando il rispetto, la collaborazione e il talento.

Le politiche di welfare e le iniziative per favorire la parità di genere messe in atto da Terna

La presenza femminile all’interno di Terna è in costante aumento, con le donne che rappresentano il 23% del totale al 30 settembre 2023, ad esclusione degli operai. Un dato in crescita rispetto al poco più del 19% registrato nel 2020. Nel 2023, il 36,8% delle nuove assunzioni, sempre escludendo gli operai, è stato di donne. Il Gruppo monitora costantemente i principali indicatori di parità di genere così da garantire un equo trattamento tra i dipendenti di sesso femminile e quelli di sesso maschile, ed è stata confermata per il quinto anno consecutivo nel Gender Equality Index (GEI) di Bloomberg, un indice internazionale che valuta le performance aziendali sulla parità di genere e sull’inclusione. Inserita inoltre tra le 100 società al mondo del Gender Equality & Inclusion Index di Standard & Poor’s, il quale riconosce le aziende quotate più impegnate nella promozione della parità di genere, Terna incentiva politiche e azioni di welfare volte a favorire la conciliazione vita-lavoro, la tutela della genitorialità e la condivisione delle responsabilità familiari e assistenziali. Tra le iniziative messe in atto, quella di implementare lo smart working e il co-working come alternativa alla tradizionale presenza in ufficio.

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L’analisi di Giuseppina Di Foggia (Terna): “Non c’è transizione energetica senza transizione digitale”

La transizione energetica sarà possibile solo in seguito alla digitalizzazione: lo sostiene Giuseppina Di Foggia, AD e DG di Terna, che ha evidenziato come il controllo digitale delle infrastrutture permetta di ridurre considerevolmente gli sprechi e controllare lo stato delle reti, superando le difficoltà causate dalla natura non-programmabile delle fonti rinnovabili.

Giuseppina Di Foggia

Il ruolo della digitalizzazione nell’agevolare la transizione energetica: l’analisi di Giuseppina Di Foggia

L’energia rinnovabile, per sua natura intermittente e non programmabile, richiede una gestione più sofisticata e una rete trasmissiva capace di adattarsi alle sue fluttuazioni: lo sostiene l’AD e DG di Terna Giuseppina Di Foggia, la quale ha sottolineato la necessità di una forte sinergia tra sostenibilità e digitalizzazione. La manager ha infatti dichiarato: “Credo fortemente non possa esserci una transizione energetica se non c’è anche un’altra rete digitale ad accompagnarla. Le due sono imprescindibili”. Giuseppina Di Foggia ha mostrato come il controllo digitale rivoluzionerà la gestione dell’energia in tutti gli ambiti: “Con la digitalizzazione, si aiuterà a controllare meglio anche la trasmissione dell’energia, in tutte le fasi: non si tratta soltanto di introdurre tecnologie, innovazione, digitalizzazione nelle infrastrutture, ma anche in tutti i processi di monitoraggio e di manutenzione”.

Giuseppina Di Foggia, la digitalizzazione nel nuovo Piano di Terna

Per far fronte alla crescente immissione di energia rinnovabile nella rete elettrica, Terna sta investendo, sotto la guida di Giuseppina Di Foggia, una quantità sempre crescente di risorse nell’implementare la digitalizzazione delle reti. Il nuovo Piano industriale del Gruppo prevede infatti investimenti record da 1,2 miliardi di euro per sostenere questo processo, anche attraverso l’adozione di tecnologie all’avanguardia, come i film transistor. La manager ha sottolineato come la digitalizzazione causerà profondi cambiamenti culturali, sia all’interno del Gruppo che nella società in generale. Il nuovo sistema energetico digitale richiederà infatti nuove competenze e nuovi paradigmi, facendo sì che, mentre alcuni lavori diventeranno desueti, nasceranno nuove categorie professionali. Ma anche i lavori che rimarranno saranno svolti in maniera molto diversa, richiedendo che i collaboratori acquisiscano col tempo nuove nozioni.

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Terna, Qontigo riconosce la gestione dell’AD e DG Giuseppina Di Foggia per gli aspetti ESG

Terna vede confermata la sua leadership mondiale nella sostenibilità: oltre al riconoscimento come “ESG Global Leaders”, il Gruppo guidato da Giuseppina Di Foggia si è distinto in altri ambiti di valutazione delle pratiche sostenibili.

Giuseppina Di Foggia

Terna, sotto la guida di Giuseppina Di Foggia, conferma il riconoscimento di “Global ESG Leader”

Terna è stata inclusa nell’indice STOXX “Global ESG Leaders” per il 13esimo anno consecutivo, il primo sotto la guida dell’AD e DG Giuseppina Di Foggia. A certificare l’impegno del Gruppo è stata Qontigo, società di valutazione legata al Gruppo Deutsche Börse che ha riconosciuto inoltre i titoli di “Environmental Leaders”, “Social Leaders” e “Governance Leaders”. Tra i fattori valutati, oltre all’impegno ambientale e sociale, anche il dialogo con le comunità e le istituzioni dei territori in cui le società operano. Terna ha ottenuto risultati eccellenti in tutti gli ambiti di valutazione, confermandosi come una delle realtà italiane più virtuose in assoluto negli ambiti ESG. La società Sustainalytics ha confermato al Gruppo la sua valutazione di “Negligible risk”, a conferma della solidità finanziaria della società guidata da Giuseppina Di Foggia. Gli indici STOXX sono infatti basati proprio sui rigorosi criteri di selezione di Sustainalytics, che garantiscono la trasparenza e l’obiettività delle valutazioni attraverso sofisticati modelli di valutazione che analizzano l’operato delle aziende.

Giuseppina Di Foggia: gli altri riconoscimenti

I riconoscimenti di Qontigo e Sustainalytics non sono tuttavia gli unici che il Gruppo guidato da Giuseppina Di Foggia ha meritato nel 2023. Terna ha ottenuto anche la valutazione “Tripla A” espressa da parte della società di rating MSCI, ancora una volta legata all’attenzione agli aspetti ESG. La leadership di Terna nella sostenibilità è ulteriormente attestata dalla sua presenza in una serie di altri importanti indici ESG, tra cui il Dow Jones Sustainability Index, il Bloomberg Gender Equality Index, l’Euronext Vigeo, il FTSE4Good, il S&P Global 1200 ESG, il MIB ESG, l’ECPI e il GLIO/GRESB ESG Index. Sotto la guida di Giuseppina Di Foggia, Terna si prepara a confermarsi in questo 2024, sempre all’insegna dell’attenzione verso la sostenibilità.

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Luca Dal Fabbro (Iren): “Vi spiego come possiamo ridurre la nostra dipendenza dall’estero di materie critiche”

Presso il Forum Ambrosetti – The European House, il Presidente di Iren Luca Dal Fabbro è intervenuto sul tema delicato delle dipendenze di materie prime. La crisi delle forniture legate al gas russo ha reso evidente la necessità di diversificare gli approvvigionamenti di energia, mentre c’è ancora poca sensibilità per una criticità altrettanto ragguardevole – quella dei materiali rari. Come porre rimedio? Iren ha già sviluppato diverse soluzioni.

Luca Dal Fabbro

Luca Dal Fabbro presenta i risultati dello studio Iren-Ambrosetti

Pochi sanno cosa siano le materie prime critiche, ma queste sono fondamentali in innumerevoli settori, specialmente quelli legati alla tecnologia e alla transizione energetica: Luca Dal Fabbro, Presidente di Iren, è intervenuto al Forum Ambrosetti proprio per diffondere consapevolezza su questo tema. Droni, apparecchiature mediche, tecnologia aerospaziale ed elettronica dipendono da tali materiali, che tuttavia l’Italia importa al 95% dalla Cina. Recentemente, la crisi russo-ucraina ha rivelato quanto sia fondamentale non dipendere da un singolo fornitore per materie strategiche: ma come può l’Italia avere accesso a queste risorse, dal momento che non sono naturalmente presenti sul suo territorio? Luca Dal Fabbro ha una risposta: attraverso impianti di recupero, è possibile approvvigionarsi di queste materie critiche a partire da tablet, schermi televisivi e altri rifiuti elettronici, soddisfacendo quasi un terzo del nostro fabbisogno complessivo. L’investimento necessario? Secondo il Presidente di Iren, mezzo miliardo sarebbe più che sufficiente per mettere in attività una decina di impianti di recupero. Iren ne gestisce già diversi in Italia, utilizzando tecnologie innovative per dare nuova vita a rifiuti elettronici che verrebbero altrimenti conferiti nelle nostre discariche.

Diversificare le fonti energetiche: la strategia di Luca Dal Fabbro

La dipendenza da scongiurare, tuttavia, non è solo quella dei materiali, ma anche quella delle risorse energetiche, ha evidenziato Luca Dal Fabbro. I prezzi dell’energia sono tornati stabili, ma è necessario guardare avanti continuando a diversificare le fonti di approvvigionamento e prediligendo le rinnovabili, non solo per una questione di sostenibilità, ma anche di autonomia strategica. Secondo il Presidente di Iren, sono tre le direzioni in cui guardare: fotovoltaico, idroelettrico e biogas. Benché Iren stia sperimentando tutte queste opzioni, per Luca Dal Fabbro è il biogas a costituire l’alternativa più promettente: “In Italia si potrebbero fare 10 miliardi di metri cubi di biogas da scarti, in particolare di produzione agroalimentari”. Non a caso, Iren gestisce a Reggio Emilia un impianto di grandi dimensioni, il più importante sull’intero suolo nazionale, e ne controlla un altro in Liguria.

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Giuseppina Di Foggia: i tre consigli della manager

Nel corso di un incontro tra donne leader di aziende a San Francisco, l’AD e DG di Terna Giuseppina Di Foggia ha parlato dei valori che le hanno permesso di raggiungere il successo professionale.

 Giuseppina Di Foggia

Giuseppina Di Foggia presente all’incontro tra donne leader

L’AD e DG di Terna, Giuseppina Di Foggia, è stata invitata a un evento presso l’Innovation Center di Mind The Bridge a San Francisco, dove ha avuto l’opportunità di incontrare le fondatrici di sette scaleup spagnole. Da due anni, Desafia, acceleratore di startup con sede a San Francisco, supporta le migliori startup spagnole nell’espansione internazionale: l’edizione del 2023 si è concentrata sulle leader donne. Desafia l’ha coinvolta nel confronto tra le leader, in cui ciascuna di loro ha condiviso la propria visione su temi legati alla diversità, alla carriera e al ruolo della donna.

I consigli di Giuseppina Di Foggia: tre strategie per una carriera di successo

Nel corso dell’incontro, Giuseppina Di Foggia, AD e DG di Terna, ha esposto il suo punto di vista su cosa significa essere un leader al femminile, in un contesto in cui si è spesso trovata ad essere “l’unica della stanza”. Nello specifico, ha sintetizzato la propria esperienza in tre insegnamenti, che rivolge in particolare alle donne che si accingono a intraprendere una carriera nel mondo manageriale. In primo luogo, Giuseppina Di Foggia consiglia di mantenere un atteggiamento di continua curiosità verso ambiti diversi e lontani dalla propria esperienza, atteggiamento riassumibile nella massima “Ho un professore per tutto”. Tale consiglio riflette particolarmente l’esperienza della manager, che nasce infatti come ingegnere, e ha solo in seguito intrapreso un percorso di formazione nel management che l’ha portata alla sua posizione attuale. In secondo luogo, l’AD e DG di Terna suggerisce di lasciare perdere l’ego e l’autoreferenzialità, mettendo in discussione le proprie idee e accettando consigli e miglioramenti da altri. “Non voglio sentirmi dire sempre sì, sono pagata per portare idee e le idee non hanno gerarchia”, ha commentato. Infine, la manager ha sottolineato l’importanza di avere un obiettivo definito, ma anche di poter disporre sempre di alternative. “È necessario avere delle aspettative ma non sempre dipende solo da te”, ha concluso.

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Tyrrhenian Lab: la seconda edizione del Master di Terna in collaborazione con tre atenei

È ufficialmente partita la seconda edizione del Master “Digitalizzazione del sistema elettrico per la transizione energetica”, promosso da Terna in stretta collaborazione con le Università di Cagliari, Palermo e Salerno all’interno del progetto Tyrrhenian Lab. Il Gruppo, sotto la guida di Giuseppina Di Foggia, ha stanziato un investimento complessivo di 100 milioni di euro, distribuiti nel periodo 2022-2026.

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Terna: al via la seconda edizione del Master

L’inaugurazione del Master, che rappresenta la seconda di tre edizioni programmate, è stata celebrata attraverso un evento simultaneo organizzato presso i tre atenei coinvolti. Il Tyrrhenian Lab ha l’ambizioso obiettivo di creare un centro di formazione di eccellenza distribuito tra le sedi delle tre città coinvolte nel percorso dei cavi del Tyrrhenian Link. L’elettrodotto sottomarino di Terna unirà la Campania, la Sicilia e la Sardegna, con un totale di circa 970 km di collegamento e 3,7 miliardi di euro di investimenti: l’infrastruttura favorirà l’integrazione dei flussi energetici provenienti da fonti rinnovabili. Considerando il successo della partecipazione alla prima edizione, Terna, in collaborazione con le tre università, ha deciso di aumentare il numero di posti disponibili. Saranno ora 19, anziché 15, gli studenti selezionati per ciascuna delle tre sedi universitarie, portando il totale dei partecipanti a 57.

Terna: candidature e presenza femminile in crescita

Quest’anno, il numero di candidature ha registrato un notevole incremento, con un totale di circa 300 domande (36% a Palermo, 34% a Salerno e 30% a Cagliari), rispetto alle 170 della prima edizione. Inoltre, è in crescita anche la presenza femminile, che costituirà circa il 40% dei 57 selezionati, rispetto al 33% della precedente edizione. Anche quest’anno, il Master promosso da Terna ha suscitato interesse non solo tra i neolaureati (51%) e coloro che hanno già esperienza lavorativa (33%), ma anche tra coloro che avevano precedentemente intrapreso un percorso accademico (16%). Al termine del corso, articolato in undici moduli per un totale di 60 crediti formativi, gli studenti saranno assunti da Terna, con il supporto delle università coinvolte, e avranno l’opportunità di lavorare presso la sede territoriale come esperti di algoritmi e modelli per il Mercato Elettrico, sistemi di analisi e regolazione degli apparati di campo, nonché sistemi di Automazione di Stazione (SAS).

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Luca de Meo: “In Europa ci sono le competenze per superare il ritardo sull’elettrico”

“Dobbiamo rispondere, la sfida sarà quella di riuscire a recuperare il potenziale ritardo che abbiamo sviluppato sulla catena del valore della vettura elettrica”: lo ha affermato il CEO di Renault Group Luca de Meo, sottolineando complessità e opportunità della rivoluzione elettrica.

 Luca De Meo

Luca de Meo: “Dall’elettrico non si torna indietro

L’elettrico rappresenta il futuro del mondo dell’automobile: lo sostiene Luca de Meo, CEO di Renault Group, evidenziando le altissime somme che le grandi case automobilistiche hanno investito nello sviluppo del settore. “Ormai tutti quanti sono convinti, stanno mettendo i soldi in investimenti necessari perché l’industria dell’automobile sta investendo 250 miliardi nell’affare, quindi quando c’è qualcuno che mi parla, che critica l’industria dell’automobile, che non crediamo troppo all’elettrico, gli farei vedere i conti per dimostrare che in realtà noi stiamo mettendo mani al portafoglio perché queste cose qua funzionano”. Tuttavia, la rivoluzione del settore automobilistico dovrà superare molte sfide e criticità. Innanzitutto, quelle tecniche: fornire un prodotto che non soffra il confronto con i motori tradizionali, né a livello di performance né di pricing. È fondamentale, secondo il CEO di Renault Group, che l’elettrico non rimanga confinato allo status di “prodotto per ricchi”. La sfida più urgente, tuttavia, è rappresentata dal mercato cinese, che ha iniziato a lavorare sull’elettrico con circa una generazione di anticipo e lancerà sul mercato europeo dozzine di modelli a prezzo affidabile. Secondo Luca de Meo, l’Europa ha già gli strumenti per battersi ad armi pari: “Penso che in Europa ci siano le competenze tecniche per poterlo fare”.

Luca de Meo: “Lavoro di squadra tra imprese e Governi per il successo dell’elettrico

Resta in ogni caso fondamentale, secondo Luca de Meo, che venga tracciata una strategia di valorizzazione del settore automobilistico elettrico in Europa, specialmente attraverso il lavoro di squadra tra industrie e Governi. “Noi siamo pronti a sederci al tavolo per sviluppare una strategia che sia efficace e che possa essere modificata se alcune cose non funzionano perché il futuro non è mai prevedibile”. Il CEO di Renault Group sottolinea l’importanza di una collaborazione trasversale tra i vari settori dell’industria europea, in particolare quello energetico e quello delle infrastrutture. Il protezionismo può essere utile, ma è necessario anche un piano di incentivi statali che possano rendere i prodotti elettrici appetibili al grande pubblico nelle prime fasi. Luca de Meo conclude affermando che bisogna avere fiducia nell’industria europea e nella sua capacità di recupero: “Io credo che l’industria europea, non dobbiamo mai dimenticare, è comunque il fiore all’occhiello dell’economia europea e abbiamo i migliori marchi al mondo, quindi bisognerebbe anche evitare di sottostimare le nostre capacità di recupero e di reazione”.

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Terna sigla la partnership con Innovit per accelerare startup italiane innovative

“Le intese firmate oggi favoriranno relazioni più proficue fra chi crea tecnologia Made in Italy e chi ha a disposizione i capitali per incentivare le idee e renderle concrete e utilizzabili a vantaggio dell’evoluzione del settore elettrico”: lo ha affermato l’AD e DG di Terna Giuseppina di Foggia, sottolineando il valore strategico dell’accordo raggiunto.

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Terna, l’accordo con il Consolato italiano e Innovit per sostenere le startup innovative

Terna ha firmato un’importante intesa con il Consolato Generale d’Italia, a San Francisco, con lo scopo di sostenere e accelerare le startup italiane ad alto grado di innovazione. In particolare, il supporto si concretizzerà nell’accompagnare queste società nella loro crescita e nel favorire la collaborazione con partner tecnologici locali. È stato inoltre siglato un memorandum of understanding con Innovit (Italian Innovation and Culture Hub) dalla durata di tre anni, nel corso dei quali le due importanti realtà si sosterranno a vicenda nelle iniziative di open innovation e supporteranno congiuntamente startup promettenti. “Le intese siglate tra Terna, eccellenza italiana e leader europea nella transizione verde, il Consolato Generale e il nostro Italian Innovation and Culture Hub Innovit a San Francisco favoriranno il sostegno a startup innovative italiane nel formidabile ecosistema della Silicon Valley, a beneficio della transizione energetica e della nostra economia”: così Mariangela Zappia, Ambasciatrice italiana negli Stati Uniti, ha commentato il successo della partnership. “Questa unione tra un grande gruppo industriale e i nostri avamposti negli USA rappresenta un esempio perfetto del ‘fare sistema’ che è al centro della strategia di diplomazia della crescita della Farnesina”.

La presenza di Terna in Silicon Valley

Non è la prima volta che Terna dà luogo a importanti collaborazioni nell’area. Nel 2020, ha avviato una partnership con l’ecosistema della Silicon Valley, consolidando successivamente la sua presenza nella Bay Area dalla seconda metà del 2022. Terna ha poi istituito la “Innovation Antenna” a San Francisco, con l’obiettivo di presidiare fisicamente l’ecosistema dell’innovazione in Silicon Valley e di collaborare con aziende innovative locali e americane. Questo impegno si traduce non solo nello scouting di progetti innovativi per la transizione energetica ma anche nella creazione di relazioni con startup e attori dell’innovazione negli Stati Uniti, condividendo esperienze e know-how.

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Terna proclamata “Miglior datore di lavoro” nel settore energia dalla società di ricerca ‘Statista’

“Il risultato ottenuto da Terna conferma come le sue persone siano un asset fondamentale per l’azienda e la sua creazione di valore nel tempo”: il Gruppo guidato da Giuseppina Di Foggia esprime grande soddisfazione per l’importante riconoscimento.

 Terna, da maggio 2023 guidata dall'AD Giuseppina Di Foggia

‘Statista’: “Terna è il migliore datore di lavoro nel settore energia”

‘Statista’, società tedesca specializzata nell’analisi dei dati e nella valutazione di aziende, proclama Terna ‘Italy’s Best Employer 2024’, con un punteggio di 8,83 su 10, mettendola in testa alla classifica nel settore “Materie Prime, Energia, Approvvigionamento e Smaltimento”. In seguito a un sondaggio che ha interpellato i dipendenti di oltre 4.500 aziende, è emerso che la maggioranza dei collaboratori della realtà guidata da Giuseppina Di Foggia sono soddisfatti del loro impiego e lo raccomanderebbero ad amici, conoscenti e famigliari. In una nota, la società leader nel settore delle forniture elettriche ha così spiegato il notevole risultato raggiunto: “L’impegno di Terna nei confronti dei propri lavoratori si è concentrato principalmente sull’adozione di nuove modalità di lavoro focalizzate sulla digitalizzazione dei processi aziendali e sulla sostenibilità, al fine di garantire maggiore efficienza e produttività, apportando benefici logistici e migliorando il work-life balance”.

Nuovi progetti per Terna: le assunzioni STEM e l’istituzione della Terna Academy

Dall’inizio del 2023, Terna ha registrato 320 nuove assunzioni, in particolare provenienti dall’area STEM (matematica, fisica, ingegneria, chimica), spesso tra laureati delle migliori università italiane. Per i nuovi dipendenti, è stato strutturato un percorso di induction che ne facilita l’inserimento. In particolare, viene attuata una innovativa politica di ascolto dei dipendenti e delle loro esigenze, in modo da garantirne la motivazione e valersi anche dei loro consigli per migliorare l’attività del Gruppo. È stato lanciato il progetto Terna Academy, hub di ricerca e formazione che permetterà ai dipendenti di rafforzare le loro competenze distintive.

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Terna: di cosa di occupa il gestore della rete elettrica nazionale

Terna è una società per azioni italiana che opera nel settore delle reti di trasmissione, è proprietaria della rete di trasmissione nazionale dell’elettricità in alta e altissima tensione ed è il più grande operatore indipendente di reti per la trasmissione di energia elettrica in Europa.

Terna, il gestore della rete elettrica nazionale

Terna: la storia

Terna nasce nel 1999 a seguito della liberalizzazione del settore elettrico. Inizialmente controllata dal Gruppo Enel, nel 2005 viene trasferita alla Cassa Depositi e Prestiti e avvia un processo di crescita che la porta a sviluppare elettrodotti strategici per l’integrazione delle fonti rinnovabili e l’interconnessione con i Paesi limitrofi. La mission della società diventa quella di garantire la sicurezza e la qualità dell’approvvigionamento elettrico nazionale, contribuendo allo sviluppo sostenibile del Paese nel ruolo di regista e abilitatore della transizione energetica. Nel corso degli anni arriva così ad affermarsi come punto di riferimento nell’ambito della sostenibilità ambientale, sociale e di governance, testimoniato anche dalla lunga serie di riconoscimenti ricevuti da enti indipendenti ed esperti del settore. Nel 2022 il Gruppo lancia Terna Academy, un hub di ricerca e formazione che ha lo scopo di promuovere lo sviluppo di competenze utili ad affrontare le sfide della transizione energetica. Poco dopo inaugura anche il Tyrrhenian Lab, un centro di formazione d’eccellenza realizzato in partnership con le Università di Cagliari, Salerno e Palermo rivolto ai talenti del Mezzogiorno.

Terna: le attività

Dal 2004 quotata nell’indice FTSE MIB della Borsa Italiana, Terna conta oggi oltre 5.000 dipendenti. Il Gruppo è gestore di più di 74mila km di linee elettriche in alta tensione, 896 stazioni di trasformazione e smistamento e 26 linee di interconnessione con l’estero. La società si occupa, da un lato, della pianificazione, costruzione e gestione delle infrastrutture di trasmissione e dei servizi connessi, dall’altro delle attività non soggette a regolazione tariffaria quali le attività internazionali, le energie rinnovabili e lo sviluppo tecnologico. Inoltre, Terna è attiva a livello internazionale con Terna Plus, la società che si occupa di sviluppare nuovi business mediante l’esportazione di competenze tecniche sotto forma di technical advisory e assistenza, presente anche in Albania, Brasile, Cile, Perù e Uruguay. Attualmente, il Gruppo è impegnato nella realizzazione di diverse opere volte a potenziare le connessioni energetiche tra il Nord e il Sud Italia e tra la Penisola e l’estero. Rientrano tra queste: l’elettrodotto Italia-Tunisia, il Tyrrhenian Link e l’Adriatic Link.

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Terna, progetto Hypergrid e rinnovabili i pilastri del Piano di Sviluppo 2023

Il Piano di Terna include oltre 30 progetti infrastrutturali. Spazio all’innovativa rete “Hypergrid” che andrà ad ammodernare cinque dorsali.

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Terna: con rete Hypergrid pronti a raddoppiare la capacità di scambio

Abilitare la transizione energetica del Paese e conseguire gli obiettivi europei del pacchetto “Fit-for-55”. È con queste premesse che Terna ha lanciato lo scorso 15 marzo il suo nuovo Piano di Sviluppo decennale. Rispetto alla precedente edizione, il Gruppo mette sul piatto investimenti per 21 miliardi di euro, il 17% in più. Oltre metà delle risorse, 11 miliardi, è destinata all’ammodernamento di cinque elettrodotti già esistenti sulle dorsali tirrenica e adriatica e verso le isole attraverso la realizzazione di “Hypergrid”, l’innovativa rete in grado di sfruttare la corrente continua in alta tensione (HVDC). Un upgrade che, attraverso anche nuovi collegamenti sottomarini a 500 kV, consentirà a Terna di raddoppiare la capacità di scambio tra le zone di mercato, arrivando così a superare i 30 GW. Le nuove dorsali rientrano nelle oltre 30 opere infrastrutturali confermate dal Piano e che andranno a migliorare l’efficienza e la sicurezza energetica del Paese grazie ad una maggiore integrazione delle fonti rinnovabili.

Terna, le opere strategiche

Oltre al completamento di opere strategiche come il Tyrrhenian Link e l’Adriatic Link, che concorreranno a rafforzare le dorsali Nord-Sud del Paese, e alla conferma di progetti come Sa.Co.I.3, con il nuovo Piano Terna rinnova il suo impegno anche sul fronte delle interconnessioni estere. Al momento la società è impegnata nella realizzazione del nuovo collegamento con la Tunisia. Proprio lo scorso dicembre il MASE ha avviato il procedimento autorizzativo per l’interconnessione sottomarina da 600 MW che collegherà Europa ed Africa. Un progetto da 850 milioni di euro, il primo tra uno Stato membro e uno Stato terzo a ricevere il finanziamento dall’UE tramite il fondo “Connecting europe facility (Cef)”. Il cavo dalla Tunisia di Terna apre uno scenario internazionale mai immaginato prima, tanto che questo progetto è finanziato in quota parte dall’Ue. L’Algeria potrà essere collegata tecnicamente all’Italia, così come potrà esserlo l’Egitto, attraverso un elettrodotto molto lungo che è stato già ipotizzato per la Grecia. A stretto giro è infatti prevista la consultazione pubblica per il nuovo cavo sottomarino da 500 MW che, grazie ad un investimento di 750 milioni di euro, raddoppierà la capacità di scambio tra i due Paesi. A questo si aggiungono i nuovi collegamenti con Francia, Svizzera e Austria. Investimenti che, a fronte delle potenzialità del Paese sulle rinnovabili, andranno a rinforzare il ruolo dell’Italia come hub energetico europeo.

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Terna, nel 2022 obiettivi superati e conti solidi: le dichiarazioni di Stefano Donnarumma

Le stime del 2023 prevedono ricavi per 3,11 miliardi e un EBITDA di 2,12 miliardi. Stefano Donnarumma: “Abbiamo le capacità per portare avanti il nuovo Piano di Sviluppo”.

Stefano Donnarumma

Terna, risultati 2022 e guidance 2023: il commento di Stefano Donnarumma

Nella recente call con la comunità finanziaria relativa alla pubblicazione dei risultati 2022 di Terna, l’Amministratore Delegato e Direttore Generale Stefano Donnarumma è intervenuto in merito agli obiettivi raggiunti dal Gruppo e alle prospettive per il 2023. “Tutti i principali indicatori di Terna hanno superato la guidance per l’anno – ha sottolineato il manager – nonostante il difficile scenario, siamo stati capaci di incrementare gli investimenti e generare valore per tutti gli stakeholder”. Rispetto al 2021, lo scorso anno il gestore delle reti ha registrato una crescita dei ricavi del 13,8% salendo a quota 2.964,5 milioni di euro. Migliora anche l’EBITDA, che si attesta a 2.059,2 milioni di euro (+11%). “Dopo questo forte 2022 – ha commentato Stefano Donnarummala guidance 2023 prevede ricavi di 3,11 miliardi di euro e un EBITDA di 2,12 miliardi di euro, con un EPS di 43 centesimi e un Capex di 2,2 miliardi di euro“.

Stefano Donnarumma: “Pronti ad aumentare resilienza e sicurezza del sistema

Le performance registrate da Terna nel 2022 confermano la capacità del Gruppo guidato da Stefano Donnarumma di continuare a “creare valore per stakeholder e comunità”. E forniscono ulteriore impulso alla capacità di realizzazione del nuovo Piano di Sviluppo 2023 destinato alla rete elettrica nazionale, con oltre 21 miliardi investiti nei prossimi dieci anni al fine di abilitare in maniera determinante la transizione energetica e il conseguimento degli obiettivi europei del pacchetto “Fit-for-55”. “L’accelerazione del Capex è parte di un piano più ampio per aumentare la resilienza del sistema e la sicurezza degli approvvigionamenti energetici – ha ricordato Stefano Donnarumma durante la call – In una fase di rapidi cambiamenti geopolitici, il sistema deve affrontare grandi sfide e Terna sta aumentando gli investimenti nel periodo 2023-2032, finalizzati ad accrescere capacità di trasporto, sicurezza e resilienza del sistema”.

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Stefano Donnarumma: da Terna 21 miliardi per abilitare la transizione energetica del Paese

Gli interventi programmati da Terna consentiranno al Paese di raggiungere gli obiettivi Fit-for-55. Lanciato anche il progetto Hypergrid con 5 nuove dorsali elettriche. Stefano Donnarumma: “Su rinnovabili serve sforzo congiunto tra operatori e istituzioni”.

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Terna, le novità del Piano e l’intervento dell’AD e DG Stefano Donnarumma

Favorire l’integrazione delle fonti rinnovabili, accelerare verso la transizione e guidare il Paese al raggiungimento degli obiettivi europei del pacchetto di misure “Fit-for-55”. Sono i propositi contenuti nel nuovo Piano di Sviluppo 2023 di Terna. Presentata a Roma dal Presidente Valentina Bosetti e dell’Amministratore Delegato e Direttore Generale Stefano Donnarumma, la nuova versione del Piano decennale prevede oltre 21 miliardi di investimenti, il 17% in più rispetto alla precedente, e mette l’accento sullo sviluppo delle interconnessioni con l’estero e la digitalizzazione della rete per aumentare il livello di sicurezza e resilienza del sistema elettrico. Annunciato da Terna anche l’innovativo progetto “Hypergrid”, che rappresenta la vera novità del Piano: 11 miliardi per 5 nuove dorsali elettriche che una volta a regime saranno in grado di sfruttare le tecnologie della trasmissione dell’energia in corrente continua (HVDC, High Voltage Direct Current). “Gli investimenti inseriti nel Piano di Sviluppo 2023 sono i più alti mai previsti da Terna – ha commentato l’AD e DG Stefano Donnarummae consentiranno di abilitare in maniera determinante la transizione energetica e il conseguimento degli obiettivi che l’Europa e l’Italia si sono dati”.

Stefano Donnarumma (Terna): dorsali Hypergrid sostenibili e competitive, abbracceranno intera Penisola

Nel dettaglio, il progetto “Hypergrid” lanciato da Terna prevede l’ammodernamento di elettrodotti già esistenti sulla dorsale Tirrenica e Adriatica e verso le isole, nonché la realizzazione di nuovi cavi marini in corrente continua a 500 kV. Le 5 nuove dorsali – HVDC Milano-Montalto; Central Link; Dorsale Sarda; Dorsale Ionica-Tirrenica; Dorsale Adriatica, HVDC Foggia-Villanova-Fano-Forlì – consentiranno di raddoppiare la capacità di scambio tra zone di mercato, passando dagli attuali 16 GW a oltre 30 GW, nonché di migliorare la resilienza, l’efficienza, la sostenibilità e l’integrazione delle rinnovabili. “Le fonti rinnovabili rappresentano il nostro petrolio: abilitarne la diffusione e l’integrazione fa parte della nostra missione di registi del sistema elettrico e sarà determinante per la sicurezza energetica del nostro Paese”, ha sottolineato Stefano Donnarumma. A confermarlo anche l’aumento delle richieste di connessione alla rete dell’operatore da parte di nuovi impianti da fonte rinnovabile, che a gennaio 2023 ha raggiunto i 340 GW, andando ben oltre gli obiettivi al 2030 (70 GW). Indispensabile, considerati lo scenario attuale e le sfide, una visione sul lungo periodo così da cogliere tutte le opportunità offerte dalla transizione: “Senza il piano di Terna i target individuati a livello nazionale e internazionale non sono raggiungibili. Sarà necessario uno sforzo da parte degli operatori economici e industriali che si occuperanno dell’installazione degli impianti e, allo stesso tempo, da parte delle istituzioni per semplificare gli iter autorizzativi”, ha concluso l’AD e DG.

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Terna: il Gruppo guidato da Stefano Donnarumma si certifica con ISO 37301:2021

Terna, il gestore della rete elettrica nazionale guidato dall’AD e DG Stefano Donnarumma, ha ricevuto la certificazione ISO 37301:2021 estesa a tutte le compliance obligation rilevanti delle principali società del Gruppo.

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Terna: il Gruppo guidato da Stefano Donnarumma è l’unico in Italia ad avere la certificazione

L’Istituto Italiano del Marchio di Qualità ha conferito a Terna la certificazione ISO per le attività di compliance, rendendola l’unica in Italia ad averla ottenuta. Il certificato si estende a tutte le compliance obligation rilevanti delle principali società del Gruppo, ovvero Terna Rete Italia, Terna Energy Solutions e Terna Plus. La norma ISO 37301:2021 costituisce uno standard internazionale per quanto riguarda lo sviluppo, il mantenimento e il miglioramento del sistema di gestione della compliance. Il modello contribuisce, inoltre, al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile “lavoro dignitoso e crescita economica”, “pace, giustizia e istituzioni solide” e “città e comunità sostenibili”. Rilasciando la certificazione, l’IMQ riconosce alla società guidata da Stefano Donnarumma la capacità di garantire un’importante opportunità di crescita della cultura della compliance.

Buona governance, trasparenza e sostenibilità: i principi di Terna sotto la guida di Stefano Donnarumma

La nuova certificazione rilasciata a Terna è l’ennesima conferma dell’impegno che il Gruppo mette nel garantire processi conformi alle normative nazionali ed europee. Ma non solo. Il Direttore Corporate Affairs di Terna Giuseppe Del Villano ha infatti evidenziato che quest’ultimo traguardo “sottolinea anche la capacità dell’azienda di essere fedele ai principi di buona governance, trasparenza e sostenibilità”. L’iter di valutazione che ha permesso di accertare la conformità del Sistema di Gestione della compliance della società guidata da Stefano Donnarumma ha impiegato un totale di circa 200 ore di attività, la verifica a campione di circa 40 strutture organizzative e interviste a oltre 60 persone del Gruppo.

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Energia, lo scenario attuale nell’analisi di Stefano Donnarumma

In un’ottica di transizione e indipendenza dal gas importato, le rinnovabili e gli accumuli sono elementi fondamentali. Ne ha parlato Stefano Donnarumma intervenendo a “MoltoEconomia”.

Stefano Donnarumma

Energia, lo scenario attuale nell’analisi di Stefano Donnarumma

Stefano Donnarumma, AD e DG di Terna, ha evidenziato recentemente la necessità di accelerare nell’utilizzo delle energie rinnovabili, in particolare di tipo solare ed eolico, fonti di cui l’Italia dispone ampiamente. Tale strategia va supportata con investimenti nelle reti e nella tecnologia degli accumuli, così da indirizzare il Paese verso la transizione e verso l’obiettivo dell’indipendenza energetica. Secondo l’AD e DG, “gli investimenti nello sviluppo delle reti di trasmissione e nelle fonti di energie rinnovabili, accompagnati da quelli, non meno rilevanti, in accumuli di energia elettrica, sono fondamentali per abilitare la transizione energetica e per renderci indipendenti dal gas importato”. Anche in merito a ciò, il Gruppo è impegnato nell’integrazione delle rinnovabili nel sistema energetico del Paese. L’obiettivo, lo ha ricordato Stefano Donnarumma in più occasioni, va di pari passo con il consolidamento del ruolo dell’Italia nella regione mediterranea. “Grazie alla sua posizione geografica, l’Italia è al centro del Mediterraneo e può diventare l’hub energetico di collegamento tra il Nord Africa e l’Europa continentale”, ha dichiarato: Terna gestisce già oggi 26 linee elettriche transfrontaliere e nel suo Piano di Sviluppo decennale ha inserito una serie di progetti, oltre a quelli già in corso, per collegare ulteriormente l’Italia con gli altri Paesi confinanti e con quelli nel Mediterraneo”.

Stefano Donnarumma: investimenti e progetti di Terna per la transizione

Stefano Donnarumma ha inoltre evidenziato che Terna “coerentemente con il suo ruolo di regista del sistema elettrico nazionale, ha un Piano decennale di Sviluppo della rete da 18,1 miliardi di euro con investimenti tesi a renderla ancora più efficiente rinforzando, in particolare, le dorsali di trasporto dal Sud al Nord del Paese”. Gli investimenti “sono destinati ad aumentare e hanno visto superare il miliardo di euro nei primi nove mesi del 2022, prima volta nella storia del Gruppo”. L’impatto è positivo anche in termini occupazionali: “Numerosi studi hanno evidenziato come ogni miliardo di euro investito in infrastrutture elettriche ne genera circa tre in termini di PIL, con la creazione di circa mille posti di lavoro”. Sul fronte operativo, Terna sta lavorando a un progetto di collegamento elettrico tra Italia e Tunisia, con un investimento complessivo di 850 milioni di euro per un elettrodotto di oltre 200 chilometri tra i due Paesi. Sviluppi positivi anche in materia di energia rinnovabile, con richieste di connessione alla rete nazionale pari a 300 GW di potenza, di cui 95GW da impianti eolici offshore. Necessario ora accelerare i processi di autorizzazione degli impianti rinnovabili e sviluppare capacità di accumulo di grande taglia, come evidenziato da Stefano Donnarumma, anche per raggiungere gli obiettivi UE ‘Fit-for-55’ al 2030. Investimenti nel settore apporterebbero un impatto positivo sul PIL da oltre 40 miliardi di euro, permettendo l’immissione in rete di circa 16 TWh annuali di energia rinnovabile.

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Terna, autorizzato dal MASE il nuovo collegamento elettrico tra Sicilia e Calabria

Terna investe 105 milioni di euro per una nuova infrastruttura elettrica di collegamento tra Sicilia e Calabria, strategica per l’intero sistema elettrico nazionale.

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Terna: con il nuovo elettrodotto Sicilia-Calabria focus sulle fonti rinnovabili

Terna ha reso noto l’avvenuto avvio dell’iter autorizzativo per l’opera ‘Bolano-Annunziata’, infrastruttura elettrica sottomarina di collegamento tra Sicilia e Calabria. A dare il via libera il MASE, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Il Gruppo guidato dall’AD e DG Stefano Donnarumma prevede così di investire un volume totale di 105 milioni di euro, con un progetto che si inserisce nel Piano di Sviluppo decennale strutturato per la rete di trasmissione nazionale. Il collegamento sottomarino, in corrente alternata a 380 kV, consentirà di incrementare fino a 2.000 MW la capacità di scambio di energia elettrica tra la Sicilia e la terraferma, dando slancio parallelamente allo sviluppo delle fonti rinnovabili nel Sud Italia. Come evidenziato da Terna, il progetto permetterà di migliorare la magliatura della rete e la flessibilità di esercizio, con effetti positivi anche in tema di accresciuta sicurezza dei sistemi elettrici nel Mezzogiorno.

Terna, i lavori previsti per il collegamento ‘Bolano-Annunziata’

L’opera di Terna si comporrà di vari interventi, il principale dei quali consiste nella posa di un cavo elettrico sottomarino di circa 7,5 chilometri, a collegamento delle stazioni elettriche di Bolano, in provincia di Reggio Calabria, e di Annunziata, in provincia di Messina. Come specifica Terna nella nota stampa, l’elettrodotto disporrà di un collegamento in fibra ottica per la trasmissione dei dati. Previste anche due linee elettriche interrate: la prima (circa 3 chilometri) dall’approdo siciliano alla stazione di Annunziata, la seconda (circa 500 metri) dall’approdo calabrese alla stazione di Bolano. Per quest’ultima è in programma anche un adeguamento tecnico grazie alla realizzazione di una sezione a 380 kV all’interno di un edificio di nuova costruzione. L’adeguamento avverrà in aree adiacenti all’attuale impianto, interessando i Comuni di Reggio Calabria e Villa San Giovanni. Nuove possibilità di collegamento, dunque, per la Sicilia e la Calabria, oggi connesse da due elettrodotti a 380 kV: la linea ‘Sorgente-Rizziconi’ (tra Scilla e Villafranca), avviata nel 2016, e il collegamento ‘Bolano-Paradiso’, attivo dagli anni ’80. Per quest’ultimo sono già partiti lavori di ammodernamento nell’estate 2022 dedicati al tratto terrestre, ricadente nel territorio comunale di Messina.

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La BEI approva finanziamento da 1,9 miliardi di euro per il Tyrrhenian Link di Terna

Terna: un nuovo passo in avanti verso la realizzazione del Tyrrhenian Link, “il più importante progetto al mondo di trasmissione di energia elettrica sotto il mare”, come osservato dall’AD e DG del Gruppo Stefano Donnarumma.

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Terna e BEI insieme per il Tyrrhenian Link

La Banca Europea per gli Investimenti finanzierà circa il 50% del costo totale del Tyrrhenian Link. È quanto si apprende da una nota rilasciata da Terna, società che gestisce la rete di trasmissione di energia elettrica in Italia, che ha comunicato l’avvenuta sottoscrizione di un contratto di finanziamento con la BEI per un importo di 500 milioni di euro. Si tratta della prima tranche dell’ammontare complessivo approvato a servizio del Tyrrhenian Link, pari a 1 miliardo e 900 milioni. “Siamo particolarmente soddisfatti che la Banca Europea per gli Investimenti abbia riconosciuto la strategicità del Tyrrhenian Link, un’infrastruttura fondamentale per la sicurezza del sistema elettrico del nostro Paese”, ha commentato Stefano Donnarumma, AD e DG di Terna: “Il Tyrrhenian Link è il più importante progetto al mondo di trasmissione di energia elettrica sotto il mare, un’opera di eccellenza ingegneristica italiana che consentirà di accelerare in maniera determinante lo sviluppo delle fonti rinnovabili”.

Tyrrhenian Link di Terna: i dettagli del progetto

Il Tyrrhenian Link collegherà la Sicilia con la Sardegna e la penisola italiana attraverso un doppio cavo sottomarino di circa 970 chilometri e 1.000 MW di potenza in corrente continua: un’opera strategica per contribuire allo sviluppo delle fonti rinnovabili e ad accrescere ulteriormente l’affidabilità della rete e la sicurezza energetica. Nello specifico, il contratto di finanziamento da 500 milioni di euro sottoscritto da Terna con la BEI è destinato a supportare la costruzione e messa in esercizio del “Ramo Est” – il cui primo cavo sarà operativo a fine 2025 – per collegare la Sicilia alla Campania. Il “Ramo Ovest” unirà, invece, la Sicilia alla Sardegna. L’opera di Terna, a regime nella sua interezza nel 2028, comporterà un investimento totale di circa 3,7 miliardi di euro, con 250 imprese coinvolte e importanti ricadute per i territori. Nell’ambito del progetto anche un centro di eccellenza per lo sviluppo delle competenze tecnologiche e digitali – il Tyrrhenian Lab – che formerà oltre 150 figure di elevata professionalità in collaborazione con le Università di Cagliari, Palermo e Salerno.

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Nuova società veicolo, Stefano Donnarumma: Terna accelera su innovazione

Stefano Donnarumma: attraverso Terna Forward, nuova società dedicata all’innovazione tramite investimenti di corporate venture capital, Terna accelera sull’innovazione tecnologica.

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Terna, Stefano Donnarumma: la nuova società veicolo dedicata all’innovazione

Un importo iniziale di 50 milioni di euro e un nuovo special purpose vehicle: la costituzione della nuova società veicolo, Terna Forward, ha l’obiettivo di incrementare la collaborazione di Terna con startup e PMI ad alto potenziale innovativo e di crescita in ambito hi-tech. Nonostante il Gruppo sia dotato di una struttura dedicata all’innovazione con all’attivo lo sviluppo di circa 70 progetti altamente tecnologici, il gestore della rete elettrica nazionale guidato da Stefano Donnarumma ha scelto di premere ulteriormente l’acceleratore sull’innovazione tecnologica supportando lo sviluppo di progetti con un approccio di open innovation. Individuare le migliori opportunità tecnologiche e traslarle all’interno delle altre società del Gruppo, al fine di elaborare spin off di progetti innovativi, è il principale obiettivo di Terna. Tra gli altri ambiti di applicazione, il Gruppo ha inoltre individuato l’utilizzo della meccatronica: tecnologie strategiche con una forte previsione di crescita come robot, droni ed esoscheletri vengono già utilizzati dall’azienda per il monitoraggio e la manutenzione degli asset.

Stefano Donnarumma: gli obiettivi futuri di Terna

Attraverso la nuova società veicolo, Terna punta ad avviare, nel breve termine, una partnership con lo scopo di sviluppare le prime sperimentazioni in laboratorio e testare in campo i prototipi realizzati. L’obiettivo a lungo termine riguarda invece l’espansione dell’applicazione di tali tecnologie lungo tutta la rete elettrica nazionale: circa 75mila chilometri di linee e circa 900 stazioni elettriche su tutto il territorio italiano. La collaborazione del Gruppo guidato da Stefano Donnarumma consentirà di investire nello sviluppo e nelle competenze delle realtà più promettenti, dotate inoltre delle tecnologie di maggiore impatto per accelerare il processo di transizione energetica. Il programma di corporate entrepreneurship Terna Ideas ha recentemente premiato le idee di innovazione sostenibile nate all’interno dell’azienda. Per l’edizione 2023, anche community di startup, scaleup, aziende innovative, ricercatori e solver potranno partecipare proponendo idee e iniziative.

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Stefano Donnarumma, le dichiarazioni dell’AD e DG di Terna all’ultima convention “MoltoEconomia”

L’AD e DG di Terna Stefano Donnarumma è intervenuto a “La recessione che verrà”, evento promosso dal magazine “MoltoEconomia”. Sviluppo della rete, rinnovabili e accumuli i temi affrontati nel suo discorso.  

Stefano Donnarumma

Stefano Donnarumma: “Nostro Piano decennale genererà impatti positivi su economia e occupazione

In Italia transizione e indipendenza energetica vanno di pari passo. Spingere sullo sviluppo delle reti di trasmissione e sulla produzione delle rinnovabili, senza dimenticare l’importanza degli accumuli, è la chiave per raggiungere i target di decarbonizzazione europei e rafforzare l’autonomia energetica del Paese. Lo ha affermato Stefano Donnarumma, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna, nel suo recente intervento a “La recessione che verrà”, convention promossa da “MoltoEconomia”, magazine del Gruppo Caltagirone. Tenutosi presso le Scuderie di Palazzo Altieri, a Roma, l’evento è stata l’occasione per discutere degli scenari economici futuri in un contesto geopolitico sempre più incerto. Smarcarsi dal gas importato e puntare sull’energia pulita è fondamentale, ha detto il manager sul palco, e con il suo Piano decennale di Sviluppo della rete da 18,1 miliardi Terna è pronta a rafforzare il ruolo di regista del sistema elettrico nazionale. Solo quest’anno, il Gruppo guidato da Stefano Donnarumma ha già superato il miliardo di investimenti, un record storico. Investimenti, ricorda l’AD e DG, che genereranno un impatto positivo su tutto il territorio: secondo le stime, ogni miliardo di euro investito in infrastrutture elettriche dà origine infatti a circa tre miliardi in termini di PIL, con la creazione di circa 1.000 posti di lavoro.

Accumuli, il monito di Stefano Donnarumma: “Investimenti insufficienti, servono 15 miliardi

Tra gli obiettivi più sfidanti del Piano di Terna c’è quello di rendere l’Italia l’hub energetico del Mediterraneo. Un impegno che al momento vede sul fronte interno il rafforzamento delle dorsali con l’opera del Tyrrhenian Link (che collegherà le due isole maggiori alla Penisola), mentre per quanto riguarda le interconnessioni internazionali proprio in questi giorni il Gruppo guidato da Stefano Donnarumma sta accelerando sull’elettrodotto Italia-Turchia, che andrà ad aggiungersi alle 26 linee transfrontaliere già gestite. Opere che forniranno un deciso impulso anche alla produzione italiana di rinnovabili, che già negli ultimi anni ha fatto passi da gigante. Discorso diverso per quanto riguarda la capacità di accumulo, dove invece il Paese appare ancora in ritardo: “È necessario un cambio di passo anche nello sviluppo degli accumuli – è il monito di Stefano Donnarummanegli ultimi anni, gli investimenti in questo campo sono stati insufficienti e Terna ha da tempo evidenziato la necessità di promuovere, specialmente nel Sud Italia, lo sviluppo di capacità di accumulo di grande taglia per accompagnare l’integrazione delle energie rinnovabili nella rete”. Per accelerare sugli accumuli e raggiungere i target previsti dal Pniec servono almeno 15 miliardi, ha spiegato l’AD e DG. Risorse che potrebbero portare un duplice beneficio, ha aggiunto: “Da un lato, un impatto positivo sul PIL pari a oltre 40 miliardi di euro; dall’altro, l’immissione in rete, grazie agli accumuli, di circa 16 terawattora all’anno di energia rinnovabile”.

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Stefano Donnarumma: interconnessione Italia-Tunisia, al via iter autorizzativo per i lavori

“Una infrastruttura strategica per il nostro Paese e per l’Europa”: l’AD e DG di Terna Stefano Donnarumma sottolinea il valore del progetto del ponte energetico sottomarino da 600 MW in corrente continua che collegherà Italia e Tunisia, Europa e Africa.

Stefano Donnarumma

Stefano Donnarumma: Terna, al via iter per nuova interconnessione elettrica tra Italia e Tunisia

Lo ha assicurato l’AD e DG di Terna Stefano Donnarumma: “Grazie a questa opera, l’Italia potrà concretamente diventare un hub energetico del Mediterraneo”. Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha avviato il procedimento autorizzativo per la nuova interconnessione elettrica di Terna tra l’Italia e la Tunisia, il ponte energetico sottomarino da 600 MW in corrente continua che collegherà Europa e Africa: un progetto di rilevanza storica, per il quale è previsto un investimento di circa 850 milioni di euro. Non a caso anche l’AD e DG Stefano Donnarumma nel sottolinearne il valore l’ha definita “una infrastruttura strategica per il nostro Paese e per l’Europa”: il progetto si inserisce in accordo al Regolamento UE 347/2013 nella lista dei Progetti di Interesse Comune (PCI).

Stefano Donnarumma: nasce “una infrastruttura strategica per il nostro Paese e per l’Europa

Stefano Donnarumma ne ha inoltre evidenziato il valore in relazione ai benefici che porterà “in maniera significativa all’indipendenza energetica, alla sicurezza del sistema elettrico e allo sviluppo delle fonti rinnovabili”: realizzata da Terna e da STEG, operatore elettrico tunisino, l’opera contribuirà infatti all’integrazione dei mercati dell’energia elettrica, alla sicurezza dell’approvvigionamento energetico e, soprattutto, all’incremento di produzione di energia da fonti rinnovabili in Europa e Africa e alla diversificazione delle fonti. Entrato poi in esercizio, il collegamento favorirà la riduzione delle emissioni climalteranti. “Siamo molto soddisfatti del finanziamento da parte della Commissione Europea, il primo mai assegnato a un progetto intercontinentale, che ha riconosciuto la valenza strategica del nostro progetto”, ha spiegato l’AD e DG di Terna Stefano Donnarumma riferendosi al contributo di oltre 300 milioni di euro che la Commissione europea ha stanziato per la realizzazione del ponte energetico.

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“MoltoEconomia”, l’intervento di Stefano Donnarumma (Terna) al convegno de “Il Messaggero”

L’Italia può diventare l’hub energetico del Mediterraneo ma per farlo è necessario accelerare su reti, rinnovabili e soprattutto accumuli. L’AD e DG di Terna Stefano Donnarumma lo ha ricordato nel suo recente intervento a “MoltoEconomia”.  

Stefano Donnarumma

Stefano Donnarumma: “Da Terna un Piano per rinforzare le dorsali di trasporto Sud-Nord

Per accompagnare il Paese verso la transizione energetica e renderlo indipendente dal gas importato l’unica strada è concentrare gli investimenti sullo sviluppo delle reti e sulle fonti di energia rinnovabile. E non solo: fondamentale è anche il ruolo degli accumuli di energia elettrica, finora sottovalutato. A ribadirlo è Stefano Donnarumma, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna. Lo scorso 1° dicembre ha preso parte come relatore al convegno “MoltoEconomia – La recessione che verrà”. Organizzato dal quotidiano “Il Messaggero”, l’evento si è tenuto a Roma presso le Scuderie di Palazzo Altieri. “Coerentemente con il suo ruolo di regista del sistema elettrico nazionale – ha spiegato l’AD e DG – Terna ha un Piano decennale di Sviluppo della rete da 18,1 miliardi di euro con investimenti tesi a renderla ancora più efficiente rinforzando, in particolare, le dorsali di trasporto dal Sud al Nord del Paese”. Investimenti che già nei primi nove mesi del 2022 hanno superato il miliardo di euro: “Un record – ha commentato Stefano Donnarumma, che poi ha aggiunto – questo piano genererà importanti ricadute economiche e occupazionali: numerosi studi hanno evidenziato come ogni miliardo di euro investito in infrastrutture elettriche ne genera circa tre in termini di PIL, con la creazione di circa mille posti di lavoro”.

Stefano Donnarumma: “Su accumuli il Paese è in ritardo, servono investimenti per 15 miliardi

Per sfruttare appieno le potenzialità del Paese, che ha tutte le carte in regola per assumere il ruolo di hub energetico del Mediterraneo – con Terna che al momento gestisce già 26 linee transfrontaliere ed è al lavoro per realizzare un elettrodotto tra Italia e Turchia – è necessario accelerare ulteriormente sulle rinnovabili, ha continuato Stefano Donnarumma, ricordando i passi in avanti fatti negli ultimi mesi sul fronte delle richieste di connessione alla rete elettrica da parte di nuovi impianti green, che a ottobre hanno raggiunto il valore complessivo di 300 GW: “Un dato significativo – ha commentato l’AD e DG – pari a oltre 4 volte il fabbisogno di 70 GW di nuova capacità rinnovabile necessario per raggiungere i target definiti dal nuovo pacchetto UE ‘Fit-for-55’ al 2030. Realizzare questi 70GW porterebbe a un risparmio di oltre 26 miliardi di metri cubi di gas, valore sostanzialmente pari alle quantità che il nostro Paese ha importato dalla Russia negli ultimi dodici mesi”. Secondo Stefano Donnarumma, sugli accumuli di energia elettrica la strada da percorrere invece è ancora lunga. Da tempo Terna è impegnata a promuoverne lo sviluppo, in particolare nel Mezzogiorno, ma per il target al 2030 previsto dal Pniec è necessario uno sforzo ulteriore: “Si può stimare un investimento complessivo pari a circa 15 miliardi di euro che avrebbe un duplice beneficio: da un lato, un impatto positivo sul PIL pari a oltre 40 miliardi di euro; dall’altro, l’immissione in rete, grazie agli accumuli, di circa 16 terawattora all’anno di energia rinnovabile”.

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ESG: Terna premiata con il rating A nel GLIO/GRESB Index

L’indice GLIO/GRESB nel quale è stata inserita Terna valuta le aziende che gestiscono infrastrutture cruciali dell’energia, dei trasporti e delle reti di comunicazione in relazione alle pratiche adottate in campo ambientale, sociale e di governance (ESG).

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Terna: terza volta nel GLIO/GRESB ESG Index

Essere inserita all’interno dell’indice globale GLIO/GRESB rappresenta per Terna un importante riconoscimento a livello internazionale nell’ambito della sostenibilità. È la terza volta che l’operatore di reti per la trasmissione di energia elettrica viene incluso nel GLIO/GRESB ESG Index, confermando dunque il ruolo di leadership nella transizione energetica. Quest’anno, il Gruppo è riuscito a migliorare il proprio punteggio da 85 a 91 su 100, andandosi di fatto a posizionare nella fascia più alta dell’indice. Su una scala che parte dal livello più basso “E”, Terna ha raggiunto il rating “A”, vale a dire il massimo livello di valutazione.

Terna premiata per il Piano Industriale “Driving Energy”

Tra i pilastri che reggono l’attività di Terna, la sostenibilità è senz’altro un driver strategico. Nell’aggiornare il Piano Industriale 2021-2025 “Driving Energy”, il Gruppo ha contemplato investimenti per 10 miliardi, il 99% dei quali è considerato sostenibile in base al criterio di eleggibilità introdotto dalla Tassonomia Europea. La leadership di Terna in ambito ESG, oltre ad essere riconosciuta dall’organizzazione Carbon Disclosure Project (CDP), è attestata anche dalla sua presenza nei principali indici ESG e nelle più autorevoli classifiche internazionali come il Dow Jones Sustainability Index, il Bloomberg Gender Equality Index, l’ECPI, l’Euronext Vigeo Eiris, la FTSE4Good, l’MIB 40 ESG, l’MSCI, la S&P Global 1200 ESG e la Stoxx Global ESG Leaders

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Stefano Donnarumma: Terna, nuovo finanziamento dalla BEI per il Tyrrhenian Link

L’elettrodotto sottomarino collegherà Isole e terraferma. Stefano Donnarumma: “Infrastruttura fondamentale per la sicurezza energetica del Paese”.

Stefano Donnarumma, AD Terna

Terna – BEI, i dettagli dell’accordo e il commento dell’AD e DG Stefano Donnarumma

Siamo particolarmente soddisfatti che la Banca Europea per gli Investimenti abbia riconosciuto la strategicità del Tyrrhenian Link, un’infrastruttura fondamentale per la sicurezza del sistema elettrico del nostro Paese”. È il commento a caldo dell’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna Stefano Donnarumma, intervistato a latere della stipula del nuovo contratto di finanziamento della BEI. L’accordo, siglato a Roma lo scorso 8 novembre, prevede 1 miliardo e 900 milioni di euro per supportare la costruzione e messa in esercizio del “Ramo Est” del Tyrrhenian Link, l’elettrodotto sottomarino di Terna che collegherà la Campania alla Sicilia e quest’ultima alla Sardegna (Ramo Ovest). Un doppio cavo di circa 970 chilometri di lunghezza e 1.000 MW di potenza in corrente continua che fornirà un contributo fondamentale alla transizione energetica del Paese. Con la firma del contratto, il Gruppo guidato da Stefano Donnarumma ha ricevuto dall’Istituto europeo la prima tranche del finanziamento, pari a 500 milioni di euro. Per la realizzazione dell’opera, Terna ha previsto un investimento complessivo di circa 3,7 miliardi di euro, mentre circa 250 sono le aziende che verranno coinvolte nei lavori: il Gruppo conta di portare a termine il Ramo Est entro il 2025, mentre per il collegamento tra Sicilia e Sardegna bisognerà attendere il 2028.

Stefano Donnarumma (Terna): “Tyrrhenian Link opera di eccellenza ingegneristica italiana

Una volta entrato a pieno regime, il Tyrrhenian Link consentirà di sfruttare al meglio la produzione di energia rinnovabile non programmabile, oggi maggiormente prodotta al Sud e nelle Isole, per poi indirizzarla verso la terraferma e soprattutto verso le regioni del Nord. “Il Tyrrhenian Link – ha dichiarato Stefano Donnarummaè il più importante progetto al mondo di trasmissione di energia elettrica sotto il mare: un’opera di eccellenza ingegneristica italiana che consentirà di accelerare in maniera determinante lo sviluppo delle fonti rinnovabili”. Con la nuova operazione, sale a 2,3 miliardi il totale dei finanziamenti concessi finora dalla BEI al Gruppo guidato da Stefano Donnarumma. Soddisfatta dell’accordo anche Gelsomina Vigliotti, Vice Presidente dell’Istituto, che ha sottolineato l’impegno di Terna nel raggiungimento degli obiettivi climatici europei: “La BEI, in qualità di Banca per il clima dell’Ue, è lieta di aver firmato la prima tranche da 500 milioni di euro per sostenere la costruzione del Tyrrhenian Link, un’opera di grandissima importanza strategica per garantire la sicurezza energetica italiana, nonché per diminuire le emissioni di Co2, favorire lo sviluppo di rinnovabili e quindi ridurre il costo delle nostre bollette”.

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Terna, focus sui manager del futuro con Tyrrhenian Lab e Terna Academy

Due nuove iniziative di Terna per investire nella formazione e accrescere le competenze specialistiche in ambito energetico, ingegneristico, digitale e di programmazione.

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Terna, il Tyrrhenian Lab per il futuro del sistema elettrico

Progetti strategici per Terna ma anche per convogliare nuovo capitale umano verso una delle più grandi sfide contemporanee: la transazione energetica. Con questi intenti il Gruppo guidato dall’AD e DG Stefano Donnarumma ha deciso di puntare sulla formazione e sulla valorizzazione delle competenze. Tale consapevolezza ha portato alla nascita di Tyrrhenian Lab, progetto che, con un Master universitario di 12 mesi, formerà oltre 150 figure di elevata professionalità tra il 2022 e il 2025. Tyrrhenian Lab è focalizzato sulle competenze di tipo tecnologico e strategico – funzionali alla trasformazione digitale e alla transizione energetica – con un investimento complessivo da parte di Terna che ammonta a 100 milioni di euro. Il progetto è sviluppato in collaborazione con le Università di Cagliari, Salerno e Palermo: in queste tre città approderà anche il Tyrrhenian Link, opera di rilevanza nazionale per l’integrazione dei flussi di energia provenienti da fonti rinnovabili.

Terna Academy: formazione e tecnologie all’avanguardia

Terna Academy è invece il nuovo hub di ricerca e formazione sviluppato dal Gruppo: ispirato agli indirizzi previsti nell’aggiornamento del Piano Industriale 2021-2025 “Driving Energy”, l’Academy si pone l’obiettivo di accrescere le competenze dell’intero ecosistema Terna attraverso iniziative di formazione specialistica. Il progetto si muove nell’ambito del programma di evoluzione culturale NexTerna e prevede diversi interventi di innovazione, potenziamento e aggiornamento. Insieme alle attività di formazione online, l’Academy è operativa anche in due diverse sedi del Gruppo: la prima, presso la stazione elettrica di Roma Nord, con un campus dedicato al trasferimento di competenze ad alto tasso di specializzazione; la seconda è nel Centro per i Lavori Sotto Tensione (LST) – situato a Viverone (Biella) – dove è presente un centro di addestramento per addetti qualificati a intervenire sulle linee elettriche senza interrompere il flusso di energia. Il centro è l’unico in Italia ad offrire tale tipo di formazione: non a caso, i tecnici di Terna sono i soli a poter lavorare in modalità sotto tensione, con specifica autorizzazione ministeriale, su linee elettriche ad alta e altissima tensione.

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Stefano Donnarumma: “Prematuro parlare di criticità del sistema elettrico italiano”

Si può dire che oggi il nostro Paese sia in allerta anche per la tenuta del sistema elettrico? È senz’altro un periodo difficile, ma parlare di una criticità imminente è avventato. Le considerazioni di Stefano Donnarumma, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna.

Stefano Donnarumma

Stefano Donnarumma, avventato parlare di criticità della rete

Oltre al timore per la fornitura di gas, ci sono incertezze anche sul fronte elettrico? “Dire che ci sia una criticità imminente è assolutamente prematuro”. Lo ha dichiarato Stefano Donnarumma, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna, durante il Green Talk di RCS Academy. “Se dovessero verificarsi contemporaneamente una serie di eventi – ha aggiunto il Manager – questi potrebbero essere messi in sicurezza attraverso determinate modalità di intervento”. Oggi sussistono alcuni aspetti esogeni che potrebbero impattare creando determinate criticità. All’idraulicità (ostacolata dalla scarsa piovosità e alla diminuzione del contributo dell’energia prodotto da impianti idroelettrici), si aggiungono le potenziali indisponibilità temporanee di alcuni impianti nucleari e la potenziale minore disponibilità di gas. “Fortunatamente – ha sottolineato Stefano Donnarummai sistemi di difesa italiani sono avanzati e consentono di regolare le tensioni, gli assorbimenti e di adottare temporanee disalimentazioni”. Cercare di ridurre la domanda adottando comportamenti corretti è di fatto una misura necessaria e utile: i consumatori sono chiamati ad adottare “un orientamento al consumo intelligente e adeguato”.

Stefano Donnarumma: puntare sugli investimenti per le infrastrutture

A che punto è il sistema elettrico italiano? Entro il 2030 il tasso di elettrificazione del sistema, che attualmente si attesta poco sopra al 20%, dovrà raggiungere quote vicino al 30%. L’installazione di sistemi di accumulo e di energie rinnovabili rientra tra le attuali priorità. Come ricordato da Stefano Donnarumma, il piano di sviluppo decennale di Terna prevede oggi tra i 18 e i 20 miliardi di investimenti al 2030. Le risorse sono destinate a “garantire l’installazione, quindi il recepimento da parte della rete dell’energia prodotta da rinnovabili del centro e sud Italia e a trasferirlo nelle regioni con maggiore assorbimento elettrico”. Il progetto di Terna prevede, attraverso il trasferimento di energia con cavi sottomarini, il collegamento tra Campania, Sicilia e Sardegna: il totale di investimenti raggiungerà i 4 miliardi di euro. Gli investimenti saranno in grado di dare un forte impulso alle installazioni di rinnovabili. “I progetti ci sono, le aree idonee ci sono, la rete c’è e ci sarà perché la stiamo realizzando e potenziando sempre di più”, ha concluso Stefano Donnarumma, sottolineando la necessità di “accelerare i processi autorizzativi e di realizzazione”.

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Energie rinnovabili, l’intervento di Stefano Donnarumma (Terna) all’Italian Energy Summit

In che modo acquisire maggiore sicurezza in materia di approvvigionamento energetico? Ne ha parlato Stefano Donnarumma ai microfoni di “Affari Italiani”

Stefano Donnarumma, AD Terna

Stefano Donnarumma intervistato all’Italian Energy Summit

Il rincaro delle materie prime e delle fonti di approvvigionamento energetico è un tema di urgente attualità che sta mettendo a dura prova la ripresa dell’economia. A fornire un quadro sulle dinamiche in corso è intervenuto l’Italian Energy Summit, organizzato da “24 Ore Eventi” in collaborazione con “Il Sole 24 Ore”. All’evento tenutosi il 28 e 29 settembre, in presenza presso la Borsa Italiana a Milano e in diretta streaming, ha preso parte anche l’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna Stefano Donnarumma, intervistato da “Affari Italiani” a margine del convegno. Quali le azioni messe in campo dalla società che gestisce la rete di trasmissione elettrica nazionale? La strategia di Terna nel medio termine è caratterizzata dal proprio Piano Industriale, che cuba 10 miliardi di investimenti sulle infrastrutture di rete”, ha dichiarato l’AD e DG in merito: a ciò si aggiunge “il Piano di Sviluppo Nazionale condiviso con le istituzioni e con l’ARERA, che prevede 18 miliardi al 2030”. Come osservato da Stefano Donnarumma, la strategia è orientata alla realizzazione e al potenziamento delle infrastrutture per abilitare le rinnovabili”.

Stefano Donnarumma: rinnovabili, diversificazione e accumuli al centro del sistema energetico

Proprio sul tema delle rinnovabili Stefano Donnarumma ha specificato come nel Paese sia ancora presente un dislivello da colmare per raggiungere condizioni di maggiore sicurezza: nello specifico, un “gap di rinnovabili al 2030 che è stimato oggi intorno ai 70 gigawatt”. Per questo motivo, da anni, Terna è in prima linea per accompagnare il sistema elettrico nazionale nel tragitto di transizione energetica, sempre più necessaria e sempre più connessa a obiettivi di sostenibilità e sicurezza. A farla da padrone in questo contesto sono proprio le energie rinnovabili, insieme a interventi di diversificazione delle fonti e sviluppo dei sistemi di accumulo. A tal proposito, per Stefano Donnarumma le azioni messe in atto in questo momento, come i rigassificatori, gli accumuli, la diversificazione del gas, sul lato del gas, e l’accelerazione delle rinnovabili, dovrebbero portarci a una condizione di maggiore sicurezza”, così l’AD e DG al termine dell’intervento.

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