Il progetto Arupa, finanziato con 1.667 milioni di euro, di cui 832 mila stanziati dalla Commissione europea, è finalizzato a salvaguardare l’ecosistema di un territorio che dal 1995 è protetto come Sic (Sito di interesse comunitario) e Zps (Zona di protezione speciale) “Gravine di Matera” e inserito nella “Rete natura 2000”, ossia la rete delle aree naturali e seminaturali d’Europa che è nata con l’obiettivo di contribuire alla salvaguardia della biodiversità degli habitat, della flora e della fauna selvatica. tra i quali la realizzazione di un Sistema Informativo Territoriale (SIT) che permette di analizzare ed interpretare tutte le informazioni di tipo scientifico, geografico, amministrativo raccolte con le azioni del progetto.
Concretizzato il piano operativo delle azioni di salvaguardia dei rettili e della fauna anfibia delle gravine di Matera, minacciate da gravi fenomeni di inquinamento e da continue aggressioni e manomissioni del territorio che ne mettono in pericolo il suo ecosistema, i partner del progetto Arupa, redatto dalla Provincia, dal Ditec (Dipartimento tecnico ed economico per la gestione del territorio agricolo e forestale) dell’Università degli studi della Basilicata, dal Parco della Murgia materana e dall’Associazione Tecla, coordinati dal dirigente provinciale Enrico De Capua, – hanno dato seguito alle azioni finalizzate all’analisi dei luoghi mediante la creazione di un Sit (Sistema Informativo Territoriale).
Il Sistema Informativo Territoriale (SIT) permette di analizzare ed interpretare tutte le informazioni di tipo scientifico, geografico, amministrativo raccolte con le azioni del progetto ma è anche in grado di interagire con gli altri strumenti a disposizione delle varie amministrazioni, in modo da costituire un valido e pratico strumento aggiornato di conoscenza ed analisi territoriale: il SIT è stato infatti progettato da essere compatibile con altri SIT di amministrazioni locali.
Lo strumento indispensabile per la realizzazione del SIT è il GYS (Geographical Information System): la piattaforma Gys è stata realizzata presso il DITEC dell’ Università degli Studi della Basilicata ed utilizza dati Telerilevati da Satellite con appositi software.
Si tratta quindi di un sistema avanzato di raccolta ed elaborazione dei dati, con il cui ausilio sono state realizzate le cartografie necessarie per la conoscenza capillare dell’area Sic.
Con questo strumento L’Università è in grado di promuovere una reale concertazione degli interventi sui siti anche dopo la conclusione del progetto LIFE.
Per una visualizzazione dei risultati del progetto, guarda il video.