I sistemi Eclisse, nati per risolvere i problemi di spazio all’interno delle abitazioni, rappresentano la soluzione ideale anche per tutte quelle progettazioni che, pur avendo a disposizione grandi metrature, vogliono valorizzare lo spazio e renderlo più confortevole, coniugando le esigenze quotidiane di utilizzo con quelle della progettazione architettonica. Il recente intervento in un attico di 500 m2 nel piccolo comune umbro di Marsciano, a metà strada fra Perugia e Todi, ne è un ottimo esempio.
Per rispondere alle esigenze dei proprietari, l’architetto ha voluto creare tre grandi zone abitative: un living open space, una zona notte e una mini spa per il relax. Una distribuzione degli spazi ben studiata, con giochi di aperture e chiusure che rendono l’ambiente funzionale alle esigenze quotidiane e permettono alla luce di illuminare tutti i vani, sfruttando così al massimo la posizione dominante dell’attico sull’ambiente esterno. A risposta di queste esigenze il progettista ha scelto di installare su tutti i fori, sia interni che esterni, i sistemi per scorrevoli a scomparsa Eclisse: il risultato è uno spazio che si dilata a seconda delle necessità.
Il corridoio d’ingresso raccorda le tre principali zone dell’abitazione. I controtelai Syntesis® Line nella versione fuori misura, ovvero con un’altezza quasi fino al soffitto, sono stati scelti per tutte le stanze della casa: dai bagni alle camere da letto, alla zona relax. Syntesis® Line di Eclisse è il controtelaio che si presenta privo di stipiti e cornici coprifilo, una progettazione raffinata in accordo con l’arredamento moderno e minimale dell’attico, con i pavimenti in legno, ma anche con le superfici dai toni pastello dei bagni a quelle rivestite in resina azzurra della zona relax. In sintonia con questo stile, sono state scelte per tutte le luci di passaggio le nuove porte modello Marte, sempre di Eclisse, in vetro satinato bianco con profilo squadrato in alluminio. Anche chiuse, permettono alla luce naturale di filtrare e di diffondersi all’interno dell’abitazione. Luce che illumina l’attico anche grazie alle grandi aperture esterne realizzate con Alzanti e Persiane scorrevoli in legno, che scompaiono all’interno del muro perimetrale dell’abitazione grazie alle soluzioni Eclisse per esterni. Questo gioco di porte e porte-finestre che si eclissano all’interno dei muri crea così un continuum visivo anche con l’ambiente esterno.
Il sistema scorrevole utilizzato nel caso sopra citato è ispirato ai criteri di rigore e di essenzialità dell’architettura contemporanea ed è l’Eclisse Syntesis® Line, che si presenta privo di stipiti e di cornici coprifilo. L’integrazione totale nella parete permette una progettazione raffinata e minimale. Grazie alle particolari soluzioni tecniche adottate da Eclisse il rischio di alterazioni dell’intonaco è praticamente nullo: il pre-intonaco lungo la linea del foro porta facilita l’adesione dell’intonaco di finitura e della pittura, in modo da garantire un risultato estetico assolutamente omogeneo sull’intera superficie della parete.
Infine, per capire quali siano i reali vantaggi dell’utilizzo dei sistemi per porte scorrevoli Eclisse all’interno di una soluzione di design pratica e funzionale, si presenta un’intervista all’arch. Margutti che ha curato la progettazione dell’attico sopra citato.
D: Buongiorno. Innanzitutto, chi è l’arch. Margutti? Ci dice qualcosa di lei, della sua attività?
R: Buongiorno a voi.. Mi sono laureata in Architettura presso la facoltà degli studi di Firenze nel 1995. Da allora ho dedicato la maggior parte del mio tempo alla libera professione. Il mio operare spazia nei diversi ambiti della progettazione, dal restauro di edifici storici al design degli oggetti di arredamento, avendo come interlocutori sia committenze private che pubbliche. Dal 2004 sono socio fondatore dello studio EUTECNE s.r.l. con sede in Perugia, insieme a due giovani ingegneri.
D: Qual è la sua “filosofia” nel progettare? Quali sono le sue priorità?
R: La costante ricerca di soluzioni innovative in funzione di una migliore fruizione dell’architettura e dell’ambiente che la contiene. Una delle mie priorità, anzi direi dei miei obiettivi, è quello di contribuire alla “qualità” architettonica, espressa non solo nella sua funzionalità ma anche nella sua capacità di garantire un benessere estetico.
D: Parliamo del progetto che presentiamo in questo articolo. Qual è l’idea di fondo alla quale si è ispirata per svilupparlo?
R: L’intervento di cui parliamo riguarda la progettazione dello spazio abitativo di un attico di circa 200 mq di superficie, che insieme alla terrazza perimetrale, occupa l’ultimo piano di un edificio residenziale. Il criterio compositivo ha seguito l’idea iniziale di valorizzare il rapporto con l’ambiente circostante creando assi visivi suggestivi dall’interno verso l’esterno senza soluzione di continuità conservando la divisione in zone dell’impianto planimetrico.
D: Ci racconta brevemente quali sono state le fasi chiave di questo progetto?
R: Inizialmente i proprietari avevano acquistato solo una parte della superficie dell’attico e tra le varie soluzioni progettuali proposte, una aveva particolarmente entusiasmato la committenza, a tal punto che dopo l’acquisizione di tutta la superficie, è stata sostanzialmente confermata la proposta iniziale. Lo spazio interno si sviluppa lungo un asse visivo che congiunge i due ambiti abitativi, quello dedicato al quotidiano e quello dedicato wellness. Il linguaggio usato è quello moderno lasciando al colore la funzione di orientamento e di valorizzazione dei corpi distributivi.
Il soggiorno e la cucina in doppio rapporto comunicativo si estendono verso l’area privata dei proprietari costituita da uno studio, un office, la camera da letto principale ed il bagno privato. Il resto delle stanze si sviluppa intorno ad un’area di servizio che contribuisce a dare ordine alla pianta.
Nell’area dedicata al benessere fisico, trovano spazio una piscina coperta, la sauna, la palestra ed il bagno. Tutti gli ambienti descritti si proiettano verso l’esterno attraverso ampie vetrate che consentendo un rapporto costante con il paesaggio collinare.
D: Lei ha scelto controtelai per interni Eclisse. A quali esigenze di progettazione hanno risposto?
R:La scelta di usare questo prodotto è scaturita dalla volontà di creare un’architettura diafana, allo stesso tempo salvaguardando la privacy. Il controtelaio usato mi ha infatti permesso di usare porte a tutta altezza (sia in vetro trasparente che opaco) creando tagli di luce che consentono agli ambienti di interfacciarsi fra di loro e con il paesaggio circostante.
D: Ci racconta in che modo lei ha personalmente “interpretato” le soluzioni Eclisse?
R: L’uso sia di controtelai per porte interne che controtelai per esterni, quali alzanti e persiane, mi hanno consentito di usare la luce come elemento compositivo dello spazio, che definisce il pieno ed il vuoto, gli spessori e le superfici. Il suo controllo infatti ha creato uno spazio manipolabile attraverso le quinte scorrevoli degli infissi e delle persiane, che scompaiono all’interno dello spessore del muro in modo lineare e pulito.