DEFINITIVA BATOSTA PER LA CAPRI TIME SRL
Dopo 17 anni, infinite denunce, sequestri e dissequestri, dove come oggetto della disputa c’era il diritto di riprodurre, sugli orologi, il quadrante del Campanile della piazzetta di Capri, ad uscirne definitivamente sconfitta è la CAPRI TIME Srl di Ruocco Fabrizio e Perez Giuseppe detto “Pippo”. Dopo la precedente disfatta, in sede civile, che aveva già visto soccombere Pippo Perez a cui avevano dichiarato nullo il proprio marchio d’impresa condannandolo alle spese per tutti i gradi di giudizio, arriva l’esito finale anche in sede penale.
Lo scorso venerdì, infatti, il Dott. Cananzi Francesco, Giudice presso il Tribunale di Napoli, ha disposto la definitiva archiviazione del processo a carico di Silvio Staiano, confermando il provvedimento proveniente dal pubblico ministero, Dott.ssa Ludovica Giugni, e rigettando integralmente l’atto di opposizione proposto da Ruocco Fabrizio e depositato dall’Avv. Virgilio Marino, poichè ritenuto infondato. L’ordinanza del Gip, nella parte saliente, recita infatti: ”Or bene, rileva questo Giudice come ciò che determinerebbe confusione tra i prodotti è l’uso congiunto sul prodotto stesso, cioè sull’orologio, del marchio Capri Watch e quello del quadrante dell’orologio di Capri. Il venir meno del marchio Capri Watch sull’orologio con il quadrante del campanile di Capri, sostituito con il marchio Freemen, a ben vedere, elimina il rischio di confusione.”…. “A ben vedere Capri Watch è in sè un marchio distinguibile da Capri Time senza rischi di confusione, apparendo Capri Watch non come una linea di orologi ma come la ditta dell’impresa. In sostanza allo stato il consumatore ha gli strumenti per evitare confusioni fra i due prodotti. Anche gli orologi esibiti dalla parte opponente confermano tale conclusione, essendo diversa la scritta apposta – in caratteri piccoli (Capri Time by pippo perez)- a fronte di caratteri ben più grandi e colorati di Freemen”
Bocciata quindi su tutta la linea processuale, fallisce inesorabilmente il tentativo della Capri Time Srl di far punire il concorrente Staiano Silvio di Asperula Stellina Snc. Questi, in società con la sorella Alba, è titolare, tra gli altri, del marchio Capri Watch. Il provvedimento odierno dichiara pienamente legittima l’iniziativa commerciale di Silvio Staiano che viene quindi prosciolto da ogni accusa. Assistito sin dal 1995 dall’avv. Lucio Majorano e dal caprese avv. Giancarlo Mariniello, Silvio Staiano vede finalmente archiviato il processo scaturito dalle accuse contestate nella denuncia presentata da Ruocco Fabrizio per la Capri Time Srl. Crolla così, definitivamente, l’impianto accusatorio impostato dalla Capri Time attraverso il deposito di ripetute denunce, la cui ultima a firma di Ruocco Fabrizio, assistito dall’Avv. Virgilio Marino, fa un clamoroso buco nell’acqua.
Alla Capri Watch invece si registra grande soddisfazione per il risultato ottenuto. Silvio Staiano, con la consueta passione commenta così: ”Ci son voluti ben 17 anni ma, alla fine, siamo riusciti a vedere riconosciuto il nostro diritto in tutte le sedi giudiziarie. E’ stata una vicenda tipicamente italiana che ha richiesto tempi biblici per arrivare alla conclusione, tuttavia è enorme la soddisfazione di esserci battuti per un principio che riguarda il legittimo utilizzo di un simbolo di pubblica appartenenza e che ci viene oggi riconosciuto mentre, al contrario, altri ne pretendevano illegittimamente l’esclusiva essendo titolari di un marchio d’impresa raffigurante il quadrante del campanile caprese. Tale marchio venne dichiarato nullo, poichè contrario alle norme che ne vietavano la registrazione. Ebbene, proprio attraverso la pretesa -ed ingiusta- tutela invocata per quel brevetto ottenuto contro la (fuori)legge, tramite tale illegale registrazione si voleva impedire ai terzi di poter utilizzare quel segno distintivo. Viceversa è stato invece sancito il diritto per cui tutti potranno utilizzarlo liberamente. Credo che questo ultimo provvedimento costituisca la pietra tombale su questa annosa vicenda che restituisce la piena legalità e libertà alla nostra iniziativa imprenditoriale. Va sottolineato infatti che, già dal 1995, siamo stati fatti bersaglio di numerose e continue denunce provenienti periodicamente da due famosi gioiellieri, Ruocco Silvio della Virginia Gioielli di Capri e Perez Giuseppe della società Capri Time, per effetto delle quali però, i processi che ne sono scaturiti si sono conclusi, quasi tutti, con archiviazioni o nostre assoluzioni. Desidero ringraziare i nostri legali: l’avv. Lucio Majorano per l’assistenza nel campo penale, l’avv. Giancarlo Mariniello per l’assistenza offerta sia in sede civile che in quella penale ed infine, per l’assistenza in sede civile ricevuta dagli avvocati Ermanno e Francesco Bocchini.
Resta soltanto la mia personale perplessità nel constatare che la Capri Time Srl, anzichè trovare nuovi spunti imprenditoriali stia lì ad accusarci di confondere il consumatore, chiedendo di bloccare la nostra legittima attività che invece si afferma quotidianamente attraverso l’impegno, la creatività e l’innovazione che unite alla qualità tecnico-estetica dei nostri prodotti, ottiene un grande successo di clientela. Trovo infine paradossale che, la Capri Time Srl, con un esiguo fatturato di appena poche decine di migliaia di euro, 36mila nel 2009 e 30mila nel 2010, pretenda di accusarci di “sviare” la loro clientela (quando in effetti non raggiungono nemmeno il 5% della nostra) ed invochi, mettendola inutilmente in moto, la macchina della Giustizia, con grave dispendio economico delle pubbliche risorse. In effetti, questi signori anzichè preoccuparsi di contribuire alla ricchezza, contribuiscono a far svuotare, ulteriormente, le casse dello Stato per effetto delle costose indagini e delle attività svolte dalla magistratura.”
Capri, 12 aprile 2012