Sabato sera a chiusura della settimana di Miami Art Basel si è svolta una serata evento dal titolo PROUD TO BE ITALIAN.
L’idea vincente è stata quella di mettere insieme Christopher Wool e l’orgoglio Italiano attraverso una esposizione dove le opere del primo venivano contrastate da immagini e colori italiani come due artisti che si incontrano per interpretare ognuno a suo modo il contemporaneo.
Dietro a questo esperimento c’è Enrico Papi, il noto conduttore italiano e produttore ed ideatore di tanti programmi televisivi che insieme al direttore del festival di Siena Antonio Flamini e del gallerista Rudolf Budja con il patrocinio di Italian Trade Agency e Cinema Italy ha fatto questo esperimento.
Al centro della ex Ware House in Sunset Harbour, oggi deposito e galleria personale di Budja dominava un raro esemplare di Ferrari Scaglietti del 1957, che contrastava tutta la scenografia in bianco e nero delle famose scritte e opere di Wool appese sulle pareti completamente dipinte di nero.
Le immagini di un docufilm sulla Street Art realizzato a Roma venivano proiettate sulla saracinesca della Ware House nascosta da pneumatici e da un bellissimo motore Ferrari che montato su un piedistallo come fosse una scultura faceva da elemento conduttore tra la prima e la seconda sala.
La colonna sonora di Corrado Rizza si sostituiva a quella del film valorizzandone il messaggio visivo e coinvolgendo i presenti in una grande festa.
La Ware House era pienissima e ad un certo punto si faticava a camminare tanta era la presenza di persone, un parterre internazionale che non è voluto mancare a questo evento.
Anche Grazia Marina Bellelli, il nuovo Console Generale Italiano a Miami si aggirava compiaciuta tra gli ospiti.
Non sono mancati i sapori italiani di Farfalle e le bollicine di Zonin che hanno supportato la serata e rallegrato i presenti.
Enrico Papi ha fatto per tutta la serata il padrone di casa spiegando a tutti, uno per uno, meticolosamente la filosofia dell’esposizione fino a quando Rudolf Budja lo ha invitato a salire con lui sulla Ferrari del 57 e acceso il motore ha chiuso alle 10 l’evento salutando e ringraziando tutti.
Spoleto Arte 2016: appuntamento espositivo importante a cura di Vittorio Sgarbi
Ritorna nel 2016 l’appuntamento artistico della mostra di “Spoleto Arte” a cura di Vittorio Sgarbi, ambientata nello storico Palazzo Leti Sansi, nel centro di Spoleto, che da anni miete migliaia di visitatori e vede come protagonisti in esposizione artisti di rilievo, del panorama contemporaneo internazionale. Il vernissage, è fissato per il prossimo 25 giugno, con una prestigiosa cerimonia inaugurale. La direzione organizzativa, è del manager della cultura Salvo Nugnes.
Sgarbi, nel commentare l’iniziativa, che gode di forte risonanza mediatica, ha dichiarato “È nata Spoleto Arte, concepito come un osservatorio dell’arte contemporanea, nella quale confluisce un gruppo selezionato di artisti, con caratteristiche distintive proprie e stili diversi, appartenenti al panorama attuale, riuniti insieme in esposizione, creando una commistione eterogenea, ma al contempo armoniosa di generi espressivi. Ho accettato di guidare la mostra di Spoleto Arte, complementare al festival dei due mondi, con l’obiettivo di fare conoscere e riconoscere artisti più e meno giovani, dando voce alla loro libera creatività, talvolta soffocata”.
L’organizzatore Salvo Nugnes, spiega “La scelta della location ospitante riconferma anche per il 2016 il secolare Palazzo Leti Sansi, situato nel cuore del centro storico spoletino, in posizione nevralgica. È quel suo patrimonio prezioso, di epoca passata, che ci trasmette tutta a magica suggestione e quella bellezza speciale, dal sapore antico. La nobile struttura permette di dare il massimo risalto alle creazioni esposte e di valorizzare e rafforzare al meglio la loro carica emozionale. La mostra farà da cornice simbolica a degli interessanti eventi culturali, che si terranno durante il periodo espositivo, tra cui il premio Margherita Hack, che è alla sua terza edizione e vuole celebrare la memoria e il ricordo dell’indimenticabile Margherita Hack, la signora delle stelle, in concomitanza con l’anniversario della sua scomparsa. La giuria di qualità designata, è composta da Sgarbi, Francesco Alberoni, Antonino Zichichi, Katia Ricciarelli, Ezio Mauro. A presentare sarà Silvana Giacobini. Saliranno sul palco come premiati tanti nomi di spicco, che si sono distinti per particolari meriti professionali e artistici. Tra i premiati degli scorsi anni, ricordiamo Carlo Verdone, Patrizia Pellegrini, Barbara De Rossi”.
Premio Margherita Hack 2016: omaggio in ricordo alla grande scienziata
Si terrà il 26 giugno 2016, la terza edizione del Premio Margherita Hack, istituito per commemorare il ricordo della mitica signora delle stelle, Margherita Hack, la famosa scienziata astrofisica, in occasione dell’anniversario della sua scomparsa. Ideatore e organizzatore dell’evento, è il manager della cultura Salvo Nugnes. L’iniziativa, si svolgerà all’interno del secolare Palazzo Leti Sansi, a Spoleto, in concomitanza con la grande mostra di Spoleto Arte, curata da Vittorio Sgarbi, che rappresenta “Un’osservatorio dell’arte contemporanea”.
Salvo Nugnes, ha spiegato “La giuria di qualità, è composta da personaggi del calibro di Sgarbi, Katia Ricciarelli, Antonino Zichichi, Francesco Alberoni, Ezio Mauro. Come nelle scorse edizioni, saranno scelti nomi di spicco, che si sono distinti per particolari meriti, personali e professionali, suddivisi per categorie di premiazione. Tra i premiati del 2015 abbiamo avuto Carlo Verdone e Federica Pellegrini”.
Inoltre, ha aggiunto “Questo premio, vuole essere un simbolico ringraziamento a Margherita, per tutto ciò che la sua sincera amicizia mi ha regalato e per il tesoro inestimabile di sapere e di conoscenza, che ha -lasciato in eredità- a tutti quanti noi e alle generazioni future. Qualunque parola, per descrivere questa donna straordinaria potrebbe sembrare riduttiva. Me la voglio immaginare sorridente e immersa nella scia della luce radiosa dell’universo cosmico e dello spazio interplanetario, che ha studiato con tanta passione dedizione”.
Miami Meets Milano: Il console Belelli, Bobo Vieri ed Enrico Papi ospiti alla mostra internazionale
In occasione dell’allestimento della prestigiosa mostra di “Miami meets Milano” che si svolge dall’1 al 6 dicembre 2015, presso l’esclusivo Hotel Victor, in Ocean Drive a Miami, il console Belelli, il campione di calcio Bobo vieri e lo show man conduttore televisivo Enrico Papi hanno fatto visita all’esposizione, intrattenendosi amabilmente con l’organizzatore, il manager della cultura Salvo Nugnes ed esprimendo positivi commenti a favore per le opere presentate. Gli artisti contemporanei, selezionati per esporre, sono personalità dal vivace talento, che come spiega Salvo Nugnes “Si rendono portavoci di un messaggio di piena e totale libertà creativa ed espressiva, all’insegna di un fare arte, inteso come linguaggio di comunicazione universale, alla portata di tutti e a disposizione di tutti i target di fruitori”.
La mostra, inaugurata con un prestigioso vernissage in data 1 dicembre, ha ottenuto grandi consensi e ha ricevuto gli apprezzamenti ad elogio da parte di importanti personalità istituzionali e nomi di spicco: dai sindaci delle due metropoli al Presidente Maroni, dal console Barattolo, al ministro Gentiloni, dal critico Vittorio Sgarbi al popolare trio canoro il Volo, che anche in America è amatissimo. Da più parti, stati spesi significativi commenti a sostegno e a supporto della pregevole iniziativa artistico-culturale, che si tiene in concomitanza con la storica vetrina fieristica di Miami Art Basel e ha ottenuto forte risonanza mediatica.
Miami meets Milano: in mostra artisti di talento insieme a Sgarbi e Dalì
L’Hotel Victor a Miami, in Ocean Drive, accoglie la mostra “Miami meets Milano” inaugurata con esclusivo vernissage l’1 dicembre. L’allestimento espositivo è visitabile fino al 6 dicembre 2015. Sono presenti una serie di interessanti opere, realizzate da talentuosi artisti, italiani e stranieri, del panorama contemporaneo. Questa iniziativa, ha ricevuto elogi e commenti favorevoli da parte di rappresentanze istituzionali e personalità rinomate, come il Console Barattolo, il Ministro Gentiloni, il Presidente Maroni, il professor Sgarbi, i sindaci delle due città, il trio canoro il Volo, che in America trova grandi consensi. La direzione organizzativa, è del manager della cultura Salvo Nugnes.
Il Sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, ha scritto “Milano ha dato vita, in questi anni, a molte occasioni di rapporto culturale con diverse città degli stati uniti. -Miami meets Milano- è uno spazio di dialogo e conoscenza, che attraverso i capolavori di grandissimi maestri italiani fa spazio anche ai giovani talenti. Un doveroso grazie va agli organizzatori, ma anche ai cittadini di Miami, che sono certo, scopriranno o riscopriranno una Milano attrattiva, dinamica, vitale. Una Milano, che vale un viaggio e che è in gradi, di riservare bellissime sorprese a chi si lascia affascinare dal suo stile”.
Il Sindaco di Miami, Philip Levine, ha dichiarato “Come campione di scambio, di idee e culture, do il benvenuto a -Miami meets Milano- nella città di Miami beach e spero, che le nostre due città possano forgiare una duratura partnership nel nome dell’arte. La mostra internazionale -Miami meets Milano- è un’opportunità per la nostra città, di testimoniare la creatività e la magnificenza della scena dell’arte italiana contemporanea”.
Padova: serata di gala al ristorante Ai Navigli con Vittorio Sgarbi
Il rinomato ristorante “Ai Navigli” nel cuore di Padova, in via Riviera Tiso 11, ospiterà una cena con serata di gala, in data lunedì 14 dicembre 2015, dalle ore 20.30, con la partecipazione straordinaria del noto critico Vittorio Sgarbi. La gestione organizzativa dell’evento, è del manager della cultura Salvo Nugnes. Nell’occasione verrà allestita in loco un’interessante mostra, dal titolo “Energia creativa”, con l’esposizione di opere di rappresentanti affermati del panorama attuale.
L’organizzatore Salvo Nugnes, ha commentato “L’iniziativa, vuole dare spazio alla libertà espressiva e creativa in generale e mettere al centro dell’attenzione opere di esponenti contemporanei di calibro. La presenza di Sgarbi, ne rafforza la portata e la risonanza. Come sempre il nostro motto trainante, è quello di diffondere un messaggio a favore dell’arte e della cultura, concepite come linguaggi universali primari e imprescindibili, da mettere a disposizione di tutti i target di fruitori”.
E ancora, ha dichiarato “Con questo tipo di situazioni, vogliamo coinvolgere e convogliare anche il pubblico più giovane, per invogliarlo ad avvicinarsi al mondo artistico e culturale e ad appassionarsi con slancio ed entusiasmo, stimolando ad approfondirne la conoscenza”.
Padova: grande attesa per l’evento con Sgarbi al ristorante “Ai Navigli”
Si preannuncia una serata davvero esclusiva quella organizzata in data lunedì 14 dicembre 2015, dalle ore 20.30, dal manager della cultura Salvo Nugnes, all’interno del rinomato ristorante “Ai Navigli” nel centro storico di Padova, in via Riviera Tiso 11, che vedrà la partecipazione eccezionale del professor Vittorio Sgarbi durante la cena di gala. Nell’occasione, è prevista l’inaugurazione della mostra d’arte dal titolo “Energia creativa” con la presenza di un selezionato gruppo di talentuosi artisti contemporanei. L’esposizione resterà in loco fino al 16 gennaio 2016.
L’organizzatore Salvo Nugnes, evidenzia l’intento di creare un incontro artistico, che possa risultare interessante e positivo nell’insieme, accostando generi stili espressivi diversi e inserendo l’esperta autorevolezza di conoscenza di sgarbi come valore aggiunto all’iniziativa. In particolare, dice “Padova, è da sempre una città molto recettiva e molto partecipe in ambito artistico e culturale, in cui c’è una lunga tradizione, che si tramanda nel tempo e un’ottima predisposizione da parte della gente. Sgarbi, è molto apprezzato e gode di forte stima e ammirazione sul posto. Così, mi è sembrato positivo realizzare questa situazione, individuando uno dei locali più tipici e caratteristici della zona, dove spesso ci sono eventi ed iniziative importanti, che promuovono la diffusione dell’arte e della cultura a tutto campo”.
E poi, spiega “Daremo spazio ad artisti più affermati e conosciuti come anche a quelli meno noti e ancora emergenti, proprio per creare una fusione di energie e sinergie creative. L’arte, è sinonimo di libertà, di vitalità, di passione, di sensibilità e queste caratteristiche preziose accomunano, chi espone in mostra”.
Miami Meets Milano: mostra internazionale con Sgarbi e Dalì
È ormai imminente l’apertura della mostra “Miami meets Milano” organizzata dal manager della cultura Salvo Nugnes, all’interno dell’esclusivo Hotel Victor, situato a Miami, nella centralissima Ocean Drive. La mostra, allestita con impronta cosmopolita, aprirà i battenti in data martedì 1 dicembre e resterà in loco fino al 6 dicembre 2015, in concomitanza con lo svolgimento della storica fiera internazionale di Miami Art Basel. L’esposizione accoglie artisti di talento del panorama attuale, italiani e stranieri, all’insegna della libertà creativa ed espressiva e sta già ricevendo grande risonanza mediatica, da parte degli operatori di settori e dell’opinione pubblica in generale. Tra i contributi significativi, di apprezzamento per la pregevole iniziativa, sono giunti anche quelli del professor Vittorio Sgarbi, del Console Adolfo Barattolo, dei Sindaci di Miami e Milano, del Presidente Roberto Maroni, del Ministro Paolo Gentiloni, del trio canoro il Volo, che ha conquistato fans in tutto il mondo.
In particolare, il Presidente Maroni, ha commentato “Ringrazio, gli organizzatori di questa bella iniziativa, che dà l’opportunità ad artisti affermati e a talenti emergenti, di far conoscere le proprie opere oltreoceano, in un periodo in cui Miami ospita una grande fiera di fama mondiale, dedicata all’arte contemporanea, come il Miami Art Basel”.
Inoltre, ha sottolineato “Milano e la Lombardia si sono affermati da tempo in tutto il mondo, come punti di riferimento per l’arte, la musica, la moda, il design. Si crea così un ponte tra due grandi città, molto diverse dal punto di vista storico e geografico e che proprio per questo, possono arricchirsi reciprocamente, imparando a conoscere le proprie differenze”.
Stati Uniti – In arrivo “Miami Meets Milano” la prestigiosa mostra internazionale con il contributo di Sgarbi, José Dalì, Giuliano Pisapia, ministro Gentiloni, Sindaco di Miami e il Volo
Dopo il successo riscosso in Italia da “Biennale Milano” con il patrocinio di Expo 2015 e del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, arriva negli Stati Uniti una nuova straordinaria iniziativa artistica di calibro internazionale. Si terrà, infatti, a Miami Beach dall’1 al 6 Dicembre 2015, in concomitanza con la fiera Art Basel, “Miami meets Milano – International Art Exhibition” organizzata dal manager della cultura Salvo Nugnes, direttore di Promoter Arte, con il sostegno e il patrocinio del Consolato Generale d’Italia a Miami. La location scelta è il prestigioso Hotel Victor, situato sulla via principale della città, Ocean Drive.
“Miami meets Milano” si propone come ponte di collegamento tra queste due grandi città: da una parte Milano, il capoluogo della Lombardia, che ospita una delle sedi della nostra società, luogo cosmopolita per eccellenza, capitale della moda ed emblema dell’arte e della cultura; dall’altra parte Miami, l’area metropolitana più popolata della Florida, abitata da numerosi italiani e considerata come una location magica e unica.
Tramite l’esposizione delle opere di artisti sia storicizzati sia emergenti, provenienti dal territorio nazionale e dall’estero, la manifestazione vuole creare un punto d’incontro e condivisione a livello artistico-culturale tra due realtà apparentemente cosí lontane. Gino De Dominicis, Filippo De Pisis, Afro, Renato Guttuso, Antonio Canova, Eugenio Carmi, Marco Lodola, Alighiero Boetti, Carla Accardi, Pier Paolo Pasolini (nelle foto di Roberto Villa) sono solo alcuni dei nomi che saranno presenti in quest’iniziativa, per dar lustro e grande visibilità all’arte italiana, in questo periodo così colmo di turisti.
Il catalogo, edito Giorgio Mondadori, scritto in italiano e inglese, vedrà il contributo straordinario del critico d’arte Vittorio Sgarbi, del Vicepresidente della Fondazione Antonio Canova Renato Manera, di Josè Dalì (figlio del maestro del Surrealismo Salvador Dalì), dell’ex Console Generale Italiano Adolfo Barattolo, del Sindaco di Miami Philip Levine, del Sindaco di Milano Giuliano Pisapia, del Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, di un rappresentante del Consiglio dei Ministri e del trio lirico di fama mondiale “Il Volo”.
Il ristorante Ai Navigli ospiterà una cena con la partecipazione straordinaria del Prof. Vittorio Sgarbi
Il rinomato ristorante “Ai Navigli” nel cuore di Padova, in via Riviera Tiso 11, ospiterà una cena con serata di gala, in data lunedì 14 dicembre 2015, dalle ore 20.30, con la partecipazione straordinaria del noto critico Vittorio Sgarbi. La gestione organizzativa dell’evento, è del manager della cultura Salvo Nugnes. Nell’occasione verrà allestita in loco un’interessante mostra, dal titolo “Energia creativa”, con l’esposizione di opere di rappresentanti affermati del panorama attuale.
L’organizzatore Salvo Nugnes, ha commentato “L’iniziativa, vuole dare spazio alla libertà espressiva e creativa in generale e mettere al centro dell’attenzione opere di esponenti contemporanei di calibro. La presenza di Sgarbi, ne rafforza la portata e la risonanza. Come sempre il nostro motto trainante, è quello di diffondere un messaggio a favore dell’arte e della cultura, concepite come linguaggi universali primari e imprescindibili, da mettere a disposizione di tutti i target di fruitori”.
E ancora, ha dichiarato “Con questo tipo di situazioni, vogliamo coinvolgere e convogliare anche il pubblico più giovane, per invogliarlo ad avvicinarsi al mondo artistico e culturale e ad appassionarsi con slancio ed entusiasmo, stimolando ad approfondirne la conoscenza”.
Grazia Gottarelli esporrà in occasione della mostra “L’anima oltre il tempo” con la presenza straordinaria del Prof. Vittorio Sgarbi
La pittrice Grazia Gottarelli, sarà protagonista di un’interessante mostra pittorica personale dal titolo “L’anima oltre il tempo” che verrà inaugurata in data domenica 22 novembre, alle ore 17.00, presso la storica “Milano Art Gallery” in via Alessi 11 a Milano, con la presenza del noto critico Vittorio Sgarbi. Organizzatore dell’evento, è il manager della cultura Salvo Nugnes. L’esposizione resterà in loco fino al 13 dicembre 2015 ed è visitabile con ingresso libero.
Requisito indispensabile per la piena comprensione delle creazioni della Gottarelli, è la conoscenza del mito e della sua valenza contenutistica sottesa. La sua pittura delinea l’immaginazione tipica, degli artisti legati alla radice del simbolismo. Il mito per lei, svela e rivela l’indicibile e l’inesprimibile, oltrepassando e superando le differenze sociali, culturali, intellettuali e formando un messaggio di portata e di spessore universale.
Per la Gottarelli, l’arte ha e conserva fondamenta nella storia e nella mitologia. La produzione si propone come manifestazione di una pittura piena di significati allegorici e metaforici e da una profonda vena allusiva e simbolista. Le opere si pongono come traccia tangibile, che testimonia e si rende portavoce dell’adesione e dell’appartenenza a una civiltà secolare, che è e rimane sempre presente, anche quando viene posta all’ombra della modernità.
Fiera Arte Padova: Franco Trevisan ospite all’incontro di Silvana Giacobini
In occasione della Fiera di Arte Padova, si è svolta un’interessante conferenza, organizzata dal manager della cultura Salvo Nugnes, con protagonista la nota giornalista scrittrice Silvana Giacobini. Tra i presenti intervenuti c’era come ospite l’affermato artista veneto Franco Trevisan, grande estimatore della direttrice e fondatrice di importanti settimanali, tra cui “Chi” e “Diva e Donna”.
Trevisan ha espresso la sua sincera stima e ammirazione e ha avuto in dono il nuovo romanzo di successo della giacobini dal titolo “Questo sole ti proteggerà” autografato con dedica personalizzata. Trevisan ha poi mostrato una delle sue opere più recenti e suggestive, ricevendo particolari elogi di apprezzamento e ha tenuto a farsi fotografare accanto ad essa insieme alla giacobini.
Di recente, Trevisan è stato selezionato per esporre durante la grande mostra di “Spoleto Arte” curata da Vittorio Sgarbi, che è stata allestita all’interno del secolare Palazzo Leti Sansi nel cuore del centro storico di Spoleto e ha ottenuto ottimi riscontri di consenso.
Fiera Arte Padova: Grandi consensi per Silvana Giacobini con il suo nuovo romanzo di successo “Questo sole ti proteggerà”
Durante la storica Fiera Arte Padova, si è svolta con successo la conferenza di Silvana Giacobini, affermata giornalista scrittrice, nonché Direttrice e fondatrice di rinomati settimanali, come “Diva e Donna” e “Chi”. Ad affiancarla come relatore, durante il dibattito, è stato il manager della cultura Salvo Nugnes, organizzatore dell’evento.
La Giacobini ha raccontato il suo percorso e ha parlato dei suoi emozionanti incontri con personaggi famosi e nomi illustri, dai Pontefici Giovanni Paolo II e Francesco a Ilary Clinton, da Johnny Depp alla Regina Elisabetta, da Sophia Loren a Diana d’Inghilterra, protagoniste anche di due suoi interessanti libri a loro dedicati in chiave biografica. La Giacobini, ha svelato i momenti salienti e gli aneddoti, che hanno caratterizzato i suoi rapporti con queste personalità di spicco, commentando le immagini fotografiche proiettate.
Nell’occasione la Giacobini, ha presentato il suo ultimo avvincente romanzo giallo, intitolato “Questo sole ti proteggerà” (Cairo editore) che vede nuovamente protagonista Margot Amati, alla scoperta di appassionanti intrighi e misteri da decifrare, inseriti in un contesto dove niente è come sembra e come appare e la vicenda, è ricca di colpi di scena e atmosfere da mozza fiato, con un crescendo di suspense e thriller.
Milano Art Gallery: intervista a Liliana Mantione Lanaro in occasione della mostra Fiera Arte Padova 2015
1)Abbiamo avuto notizia, che prenderà parte alla rinomata Fiera di Arte Padova; come si è creata questa occasione espositiva?
La magnifica occasione di partecipare alla Fiera di Arte Padova si è creata grazie all’invito ricevuto dalla Milano Art Gallery attraverso il Dr.Salvo Nugnes.
2) Ha già preso parte a questa importante manifestazione di settore? Quando?
È la prima volta che prendo parte a questa importante manifestazione di settore.
3) Quali quadri porterà in mostra e quali tematiche seguono?
Il quadro che porterò sara il mio “Kissed Angel” che segue la tematica dedicata allo studio della metafisica, da me intrapreso ormai da anni.
4) Ci racconta, come si è evoluto nell’ultimo periodo il suo stile espressivo e quale ricerca sta seguendo?
Il mio stile espressivo nell’ultimo periodo si è evoluto seguendo una ricerca continua che mi permette di indagare a fondo argomenti del mondo fisico e portarli in una diversa dimensione che in realtà non è altro che la natura stessa dell’Universo che ci circonda costantemente, il nostro “essere umano trasformato” può cosí intraprendere una comunicazione infinita che non si ferma in quello che appare percepibile ad occhio nudo, ma va oltre e si apre all’Eternità in una maniera che per quanto possa sembrare incredibile ai più, fa parte della vita quotidiana, l’Etere e il Fisico sono fusi, si confondono e fondono, si appartengono indissolubilmente, da qui nascono le mie opere “Materia=Vuoto” argomento già provato dai fisici, quello che fa divenire quotidiana la nostra parte divina.
5) Nella sua visione di artista, cosa pensa in generale dell’arte moderna e contemporanea?
Nella mia visione, penso che non solo l’arte moderna e l’arte contemporanea, ma tutta l’arte in generale segua quel vortice che crea la natura fisica dell’uomo in rapporto allo spazio-temporale, considerato il fatto che sul rapporto che spiritualmente unisce l’anima alla natura fisica del pianeta sia capace di espremersi al meglio dinnanzi e attraverso una Coscienza in continua evoluzione. L’Arte è quindi la prova della nostra crescita come “Esseri Eterni”. Il fatto che nei nostri giorni ci sia una quantità superiore di artisti nel mondo, destinata a crescere sempre di più è un segno dell’espansione in atto molto positivo.
6) Quanto conta la creatività nella vita? È una dote innata o può essere sviluppata e coltivata nel tempo?
La creatività nella vita è tutto e fa la differenza sulla qualità della crescita interiore, personale e intrapersonale, in alcuni esseri umani è innata, viene da anime antiche, che hanno quindi avuto un istruzione in tante e ripetute esperienze, sono convinta che possa essere comunque sviluppata e coltivata nel tempo se si ha la fortuna di entrare in contatto con i giusti “insegnanti” e la perseveranza di continuare uno studio che si presenta infinito.
7) Come si può inculcare nelle generazioni più giovani l’amore per l’arte e il desiderio di fare arte?
Inculcare nelle generazioni più giovani l’amore per l’arte è dovere degli insegnanti, i quali dovrebbere amare loro stessi l’arte prima di intraprendere il delicato e importantissimo lavoro del trasmettere informazioni, il desiderio di fare arte invece deve nascere spontaneo, libero, dopodichè la differenza prende forma da una sfrenata voglia individuale di comunicare con l’Universo.
8) Se le chiedessero, di individuare un’opera in particolare, che preferisce tra le sue più recenti, quale sceglierebbe e perché?
Tra le mie opere più recenti, il mio “Suono Dipinto”, creato dal desiderio di far nascere un profondissimo rapporto tra spettatore e soggetto rappresentato, visibile solo in parte attraverso un video tra i miei “interactive works”, link sul mio sito: http://www.lilianamantionelanaro.com/ lavoro articolato tra le diverse arti.
9) Se dovesse fare un bilancio simbolico di fine anno sul suo percorso artistico, si considera soddisfatto?
Il mio percorso artistico, facendo un bilancio simbolico di fine anno è soddisfacente dentro i parametri esigenti del mio spirito verso me stessa.
Liliana Mantione Lanaro partecipa alla mostra Fiera Arte Padova 2015 presso lo stand della Milano Art Gallery
È iniziato il conto alla rovescia ufficiale, per l’apertura dello storico appuntamento annuale di Fiera Arte Padova, che prende il via dal 13 al 16 novembre, presso l’ente fieristico di Padova. Lo stand numero 45 delle “Milano Art Gallery” al padiglione 78, ospita una serie di originali quadri, realizzati da Liliana Mantione Lanaro, in arte Lilian Mant. L’organizzazione, è del manager della cultura Salvo Nugnes.
La curatrice Elena Gollini, nel cogliere alcuni aspetti principali della pittura di Lilian Mant dice: “L’arte di Lilian Mant, è mossa dal desiderio di dare persistenza e consistenza all’effimero, di bloccare l’istantaneità dell’attimo fuggente e sfuggente, di condensare dentro di sé una sorta di profondità del tempo. Benché scaturisca dall’espressione tradizionale del mondo visivo e della realtà oggettiva, è un’arte di continua scoperta ottica, che offre varie e diversificate chiavi di lettura interpretativa ed è capace di regalare sempre sorprendenti suggestioni emozionali”.
Inoltre, ha spiegato “La sua, è una formula espressiva assolutamente personale, che non ricerca imitazioni né emulazioni. È una pittura, capace di fare domande e al contempo di suggerire delle risposte, che cattura lo sguardo dello spettatore e lo inserisce in un meccanismo interattivo, diretto e compartecipe”.
Grande attesa per la mostra “L’anima oltre il tempo” di Grazia Gottarelli presso la Milano Art Gallery con Vittorio Sgarbi
La pittrice Grazia Gottarelli sarà protagonista di un’interessante mostra pittorica personale dal titolo “L’anima oltre il tempo” che verrà inaugurata in data domenica 22 novembre, alle ore 17.00, con la straordinaria partecipazione di Vittorio Sgarbi, presso la storica “Milano Art Gallery” in via Alessi 11 a Milano, nel cuore della città. Organizzatore dell’evento è il manager della cultura Salvo Nugnes. L’esposizione resterà in loco fino al 13 dicembre 2015 ed è visitabile con ingresso libero.
Requisito indispensabile per la piena comprensione delle creazioni della Gottarelli è la conoscenza del mito e della sua valenza contenutistica sottesa. La sua pittura delinea l’immaginazione tipica degli artisti legati alla radice del simbolismo. Il mito, per lei, svela e rivela l’indicibile e l’inesprimibile, oltrepassando e superando le differenze sociali, culturali, intellettuali e formando un messaggio di portata e di spessore universale.
Per la Gottarelli l’arte ha e conserva fondamenta nella storia e nella mitologia. La produzione si propone come manifestazione di una pittura piena di significati allegorici e metaforici e da una profonda vena allusiva e simbolista. Le opere si pongono come traccia tangibile, che testimonia e si rende portavoce dell’adesione e dell’appartenenza a una civiltà secolare, che è e rimane sempre presente, anche quando viene posta all’ombra della modernità.
Padova: Intervista al Dott. Nicola Rossi organizzatore della mostra Fiera Arte Padova 2015
1) Dott. Rossi, si avvicina l’apertura della prestigiosa vetrina di Fiera Arte Padova; quando e come nascono la passione e l’interesse per il mondo dell’arte?
Il mio approccio con il mondo dell’arte è iniziato a partire dal 1990, cioè da quando ho cominciato ad occuparmi della gestione organizzativa di Fiera Arte Padova. Da qui, ho poi sviluppato e incrementato l’interesse e la passione verso questo settore.
2) Da quanti anni si occupa di questa fiera, a livello organizzativo?
Fin dai suoi inizi e quest’anno festeggiamo simbolicamente i 26 anni.
3) Gestisce anche altre fiere di settore? Dove e quando si svolgono?
Mi occupo anche della Fiera Arte Genova, che si svolge sempre con cadenza annuale nel capoluogo ligure ed è un’altra vetrina consolidata nel comparto artistico.
4) Quali sono le principali novità di quest’anno? Come sarà strutturata la manifestazione?
Avremo i padiglioni 7 e 8, dedicati all’arte moderna e contemporanea, con l’esposizione di nomi di prestigio, a livello nazionale e internazionale: da De Chirico a Guttuso, da Burri a Schifano. Poi ci sarà anche spazio per la fotografia artistica ad alto livello, con artisti rinomati come Galimberti e altri di fama. Il padiglione 78 sarà dedicato alla rassegna Expo libri, con la presenza di esponenti importanti del mondo dell’editoria. Il padiglione 1 sarà riservato agli artisti emergenti e talentuosi, meritevoli di attenzione e supporto nel loro percorso di crescita.
5) Come vede l’attuale mercato dell’arte, in ambito nazionale?
Direi, che si può registrare una generale ripresa, per una questione congiunturale. Il mattone e l’edilizia hanno subito un forte crollo in generale, così come il mercato azionario e obbligazionario, ha subito forti contraccolpi. L’arte rimane quindi un riferimento fondamentale per investire, che nel tempo ha dimostrato un mantenimento costante di livello, nonostante la piccola flessione avvenuta 3/4 anni fa. Il mercato dell’arte si riconferma ancora come uno dei principali pilastri d’investimento.
6) Invece, fuori dall’Italia, quali sviluppi sta avendo il mercato dell’arte?
Anche all’estero il mercato è in progressivo mantenimento e c’è stata una ripresa generale delle quotazioni, con risultati positivi e soddisfacenti.
7) C’è una fiera estera, che considera particolarmente valida, per promuovere il comparto dell’arte in generale?
Direi, che Art Basel di Miami e la Fiera di Basilea sono le manifestazioni più importanti a livello mondiale. Ma sono molto valide anche la fiera di Parigi e quella di Colonia.
8) Come è possibile avvicinare la generazione dei più giovani e stimolarli ad appassionarsi all’arte?
L’uso e l’abuso di internet, è un discorso sociale molto complicato riferito ai giovani e anche se la rete ha offerto tante possibilità applicative utili e vantaggiose, sono troppo spesso distratti dal web e dai social network. Per me ai giovani, bisogna inculcare e trasmettere il concetto di arte intesa come “terapia” importante per accrescere la creatività come “sfogo” espressivo. Inoltre, bisogna fargli capire anche l’aspetto economico vantaggioso e l’occasione proficua di guadagno, che ne deriva.
9) Un suo commento di bilancio complessivo sull’Expo; pensa sia stato uno strumento utile ed efficace, per veicolare la divulgazione di un messaggio, a favore dell’arte e della cultura?
Direi che nella sua mission principale, legata al tema dell’alimentazione, l’Expo ha centrato in pieno gli obiettivi prefissati e anche nell’incentivare il messaggio a favore dell’arte e della cultura, si è dimostrato un evento molto positivo.
Museo Ferrari a Maranello: Toni Zarpellon esporrà in occasione della mostra organizzata da Spoleto Arte
Si è svolta con successo la mostra collettiva “Creatività vincente” presso il rinomato Museo Ferrari di Maranello, con la direzione organizzativa del manager della cultura Salvo Nugnes. Tra i talentuosi artisti in esposizione, anche il bassanese Toni Zarpellon.
Parlando del concetto di arte, Zarpellon ha sottolineato: “Io concepisco l’arte e il mio percorso artistico come un cammino di rinascita, con la scoperta di una centralità spirituale e fisica, per ridare il senso alla realtà circostante. Il senso di vuoto e la mancanza di consapevolezza della realtà, sono legati ala struttura e allo spazio mentale, nei quali deve essere ristabilito un equilibrio di armoniosa rinascita, seppur con tutte le inquietudini e i disagi interiori presenti”.
E ha aggiunto: “L’arte deve evolversi verso nuovi mondi. Deve avvenire una rivolta di ribellione e rifiuto, contro l’omologazione e l’appiattimento standardizzato dell’arte, in ogni sua forma ed espressione, per generare un nuovo rapporto dialettico con il mondo”.
Spoleto incontra Venezia a cura di Vittorio Sgarbi: Toni Zarpellon espone le sue opere
Alla grande mostra di “Spoleto incontra Venezia” curata da Vittorio Sgarbi, ha preso parte il poliedrico artista Toni Zarpellon, con un’interessante serie di opere di originale realizzazione. L’evento espositivo, organizzato dal manager della cultura Salvo Nugnes, si è svolto in concomitanza con la tradizionale Biennale di Venezia.
Nello spiegare la sua vena ispiratrice, Zarpellon dice: “Ho sempre pensato, che l’arte abbia il compito di rendere visibile, l’invisibile”. Su di lui, è stato dichiarato: “La sua espressione artistica delinea un cammino di rinascita, con la scoperta di centralità spirituale e fisica, per ridare il senso alla realtà, per evolversi e generare un nuovo rapporto dialettico con il mondo, verso nuovi mondi, nuovo orizzonti, nuovi traguardi e nuove proiezioni esistenziali”.
Il noto imprenditore Renzo Rosso, patron e fondatore della Diesel e amico di vecchia data, nonché estimatore di Zarpellon, ha commentato: “Le sue opere sono molto forti e caratteristiche, c’è sempre il profondo rapporto con la terra d’origine e gli ambienti, in cui è cresciuto. L’arte di Toni unica nel suo genere, non ha riferimenti né imitazioni. Ci accomuna lo spirito di creatività. Ogni anno mi regala un suo quadro, di cui vado molto orgoglioso per la sincera amicizia che ci lega”.
Grande attesa per il concerto di Cristino De André presso il teatro Varese
C’è già grande attesa per il concerto del noto cantautore e musicista Cristiano De André, che si esibirà in data martedì 15 dicembre 2015, presso il teatro Varese, in Piazza della Repubblica, a Varese. L’inizio dell’evento è previsto per le ore 21.00. Durante la performance canora, verrà ripercorso il vasto repertorio di brani d’autore, che lo hanno fatto conoscere e apprezzare a livello nazionale e internazionale.
De André, figlio dell’indimenticabile maestro Fabrizio De André, cresce in mezzo alla musica fin dalla nascita e frequenta i principali nomi della canzone d’autore italiana degli anni Sessanta e Settanta. Studia chitarra e violino al conservatorio e inizia a collaborare alla stesura delle musiche per spettacoli teatrali. Nel 1985, vince il premio della critica a Sanremo, per la categoria giovani. Nel 2014, ritorna a partecipare alla kermesse sanremese e vince tra i big il Premio della critica Mia Martini, con il brano dal titolo “Invisibili”, sul quale ha spiegato: “Invisibili racconta le esperienze, che ho vissuto in prima persona durante la mia giovinezza. Racconta di Genova e dell’Italia”.
Da Kakà a Cristiano De Andrè. L’agente FIFA Gaetano Paolillo spiega i motivi del concerto che organizzerà a Varese, il 15 dicembre 2015
Gaetano Paolillo, classe 1957, procuratore calcistico e Agente FIFA, è l’organizzatore del concerto di Cristiano De Andrè a Varese, previsto per il giorno martedì 15 dicembre presso il Teatro Mario Apollonio, in Piazza della Repubblica. Il concerto riecheggerà le note del cantautore musicista Cristiano e del padre Fabrizio De Andrè, artista indimenticabile che ha fatto la storia della musica e della canzone italiana d’autore e ancora oggi piace a tutte le fasce d’età.
Di seguito l’intervista a Gaetano Paolillo:
1) Abbiamo saputo che sta organizzando un concerto a Varese nel quale si esibirà Cristiano De Andrè. Come mai ha puntato proprio su questo cantautore? È una scelta legata alla memoria del padre, il famoso maestro Fabrizio De Andrè?
Ho pensato subito a Cristiano per il rapporto che le sue composizioni hanno con quelle del padre. Credo che le sue canzoni abbiano molto delle creazioni di Fabrizio, come forse è naturale che sia. Dopotutto i suoi testi hanno segnato la mia generazione e si ascoltano sempre con piacere: hanno la capacità di riempire il cuore e di rimanere impressi nei ricordi della gente. Sarei in difficoltà nel dover dire quale preferisco tra le tante. È inevitabile sentire una continuità tra padre e figlio, per questo spero che la gente apprezzerà l’evento che stiamo organizzando. È una serata diversa e inedita nella sua particolarità. È inusuale trovare un artista così completo come Cristiano, capace di riuscire a trasmettere tante emozioni tutte insieme.
2) La musica ha un valore particolare per lei?
La musica è importante per tutti e nella quotidianità di ogni persona ha la capacità di riempire l’animo di sentimenti e di dare colore alla vita di tutti i giorni. Per questo ho deciso di organizzare un concerto. Spero che la vicinanza alle feste e soprattutto al Natale permetta, a chi sarà presente al concerto, di sentirsi carico di sentimenti positivi. Ho deciso anche di devolvere parte del ricavato in beneficenza. Sono sicuro che sarà un evento di grande successo!
3) Lei è stato più volte definito un uomo capace di scovare talenti calcistici in giro per l’Italia e per il mondo, è fiero di questa definizione? Cosa pensa del calcio in Italia oggi?
Il mio nome viene spesso associato alla mia più grande scoperta in campo calcistico, quella del campione Kakà. Per me è stata una gioia infinita poter essere il suo mentore. Probabilmente verrà al concerto anche lui a dicembre! Mio figlio ancora adesso continua la ricerca di talenti e pare abbia trovato il prossimo genio calcistico mondiale. Anche se il calcio di oggi è un pò scadente, credo comunque che in casa-Italia ci siano tanti bravi ragazzi con delle reali capacità e che non sia indispensabile cercare per forza all’estero.
Tentiamo in tutti i modi di dare prestigio a chi ha i numeri per riuscire nella vita e tra questi rientra senza dubbio Cristiano con il suo innato talento canoro e musicale.
Toni Zarpellon esporrà in occasione della grande mostra “Biennale Milano” presso lo Spazio Tadini
L’artista Toni Zarpellon, ha partecipato alla mostra di Biennale Milano, presentata da Vittorio Sgarbi, che si è svolta con grande risonanza, coinvolgendo nomi di spicco del panorama attuale. L’iniziativa è stata organizzata dal manager della cultura Salvo Nugnes.
Nel commentare i tratti distintivi della sua arte, è stato scritto: “Le opere di Zarpellon individuano un linguaggio essenziale, in una sorta di nuova ontologia sulla ricerca dell’essere e dell’esistere. Ha la capacità di scrutare la realtà, attraverso una ritrovata verità introspettiva, per spiegare il cuore umano e cancellare il dolore, che lo trafigge”.
Inoltre, è stato evidenziato: “La sofferenza e il tormento interiori vengono trasferiti sul piano della poetica del segno, come un diario virtuale e un linguaggio intimo, che catturano e penetrano lo sguardo e l’animo dell’osservatore, per trasportarlo oltre l’apparenza visiva e materica”.
Il manager Salvo Nugnes riceve un prestigioso riconoscimento presso Salone del franchising di Milano
Durante il Salone del franchising di Milano, il manager della cultura Salvo Nugnes ha ricevuto un prestigioso riconoscimento in merito alla presentazione dell’innovativo progetto delle gallerie d’arte “Milano Art Gallery” in franchising, da lui ideato e portato avanti con grande slancio. A sostenere l’originale idea è stato Antonio Fossati, presidente della fiera del franchising, che ha commentato: “Apprezzo questo progetto che associa il mondo dell’arte all’investimento economico connesso all’attività di franchising”. Per l’occasione è intervenuto l’inviato di Striscia la Notizia Patrick Ray Pugliese, popolare personaggio televisivo. Venerdì 23 ottobre, il noto critico Vittorio Sgarbi aveva fatto da testimonial alla presentazione in anteprima del progetto, esprimendo positive parole di sostegno a favore dell’iniziativa, unica nel suo genere a livello italiano ed europeo. Sgarbi ha sottolineato: “È un’opportunità interessante per tutti coloro che vogliono investire nell’arte, con buone chance”.
Salvo Nugnes svolge da molti anni, con passione e determinazione, la propria attività per supportare la diffusione dell’arte e della cultura e renderla accessibile a tutti ed è già arrivato a quota sei come apertura di sedi affiliate “Milano Art Gallery” in Italia e una a Miami. La “Milano Art Gallery” è una realtà consolidata da ben 40 anni di storia importante nel settore.
Nugnes si occupa anche del management artistico di personaggi di spicco come Amanda Lear, Katia Ricciarelli, Vittorio Sgarbi, Silvana Giacobini ed anche l’indimenticabile Margherita Hack.
Tra i significativi commenti giunti, Alberoni ha dichiarato: “Salvo è un grande professionista, capace di concepire e portare a termine ambiziosi progetti. Egli si è sempre dedicato a un compito che trovo esemplare: diffondere l’arte e la cultura a livello sociale, collettivo e aggregativo, gettando solide basi e fondamenta per la loro evoluzione”.
Stefano Peccatori, Direttore Generale di Mondadori libri, ha evidenziato: “Salvo è un affidabile professionista, intrepido e determinato. Sono felicissimo di conoscerlo e non posso che augurargli altri 25 anni di grandi successi, perché i suoi successi fanno bene alla cultura”.
Nugnes ha spiegato: “Questo progetto si rivolge non soltanto agli addetti ai lavori e a chi opera già nel settore ma anche a chi vuole fare convivere la propria passione per l’arte, con il desiderio di avviare un’attività imprenditoriale proficua e vantaggiosa. L’affiliato riceve da noi tutta l’assistenza necessaria di avviamento. Dall’individuazione della locatione, all’arredo ad un periodo di formazione del personale. Inoltre viene supportato sul piano dell’ufficio stampa, della comunicazione e promozione e sull’acquisizione di un portafoglio clienti. È prevista una sinergia collaborativa mirata e completa con la sede centrale”.
Vittorio Sgarbi presenta il progetto “Milano Art Gallery – In Franchising” presso il salone del franchising di Milano
Il manager Salvo Nugnes, ideatore del progetto delle gallerie d’arte “Milano Art Gallery” in franchising, è stato in conferenza, affiancato dal noto critico Vittorio Sgarbi, per parlare e spiegare l’innovativa formula contrattuale, che sta già riscuotendo grande interesse e consensi generali. L’incontro si è svolto oggi, venerdì 23 ottobre, presso il salone del franchising di Milano. Al riguardo, Salvo Nugnes dice: “La scelta di fare questa conferenza durante il prestigioso salone del franchising, ci ha permesso di coinvolgere un target molto ampio ed eterogeneo di persone. Questo evento fieristico è seguito da un pubblico competente e sempre propenso a ricevere nuove e stimolanti proposte d’investimento commerciale. La partecipazione straordinaria di Sgarbi, ha rafforzato e avvalorato la portata del
progetto, che è molto qualificante per l’intero comparto dell’arte”.
Inoltre, sottolinea: “La novità del progetto di franchising delle gallerie d’arte è dedicato, non soltanto agli addetti ai lavori e agli esperti di settore, ma anche a chi vuole fare convivere la propria passione per l’arte, con il desiderio di avviare un’attività imprenditoriale a largo raggio. Gli affiliati al franchising ricevono l’assistenza necessaria per l’apertura della propria sede e accedono al modello di comunicazione capillare e a tutto tondo, caratteristico delle Milano Art Gallery. Viene fornito il supporto per l’individuazione della location più adatta, per la scelta dell’arredo, per l’installazione dell’impianto di luci. Inoltre, è possibile ricevere l’assistenza in loco di una persona preposta della nostra sede centrale per i primi tre mesi di apertura, per essere seguiti e indirizzati in modo continuo e continuato. Altri servizi offerti ai nostri affiliati sono: la sinergia con l’ufficio stampa, la consulenza amministrativa, la ricerca di artisti, l’individuazione, la fornitura di una lista completa di clienti base della zona territoriale d’appartenenza, la messa a disposizione del sito web, il supporto per la pubblicità e la promozione, nonché la fornitura di esempi di comunicazione grafica. Nei nostri programmi, è prevista la diffusione di sedi in franchising all’estero, dove l’eccellenza artistica italiana potrà coniugarsi con quella del paese ospitante”.
Per richiedere maggiori informazioni si possono contattare i seguenti riferimenti:
Tel. 02 76280638
Mail. info@milanoartgallery.it
Teatro Varese di Varese: attesissimo il concerto di Cristino De André
C’è già grande attesa per il concerto del noto cantautore e musicista Cristiano De André, che si esibirà in data martedì 15 dicembre 2015, presso il teatro Varese, in Piazza della Repubblica, a Varese. L’inizio dell’evento è previsto per le ore 21.00. Durante la performance canora, verrà ripercorso il vasto repertorio di brani d’autore, che lo hanno fatto conoscere e apprezzare a livello nazionale e internazionale.
De André, figlio dell’indimenticabile maestro Fabrizio De André, cresce in mezzo alla musica fin dalla nascita e frequenta i principali nomi della canzone d’autore italiana degli anni Sessanta e Settanta. Studia chitarra e violino al conservatorio e inizia a collaborare alla stesura delle musiche per spettacoli teatrali. Nel 1985, vince il premio della critica a Sanremo, per la categoria giovani. Nel 2014, ritorna a partecipare alla kermesse sanremese e vince tra i big il Premio della critica Mia Martini, con il brano dal titolo “Invisibili”, sul quale ha spiegato: “Invisibili racconta le esperienze, che ho vissuto in prima persona durante la mia giovinezza. Racconta di Genova e dell’Italia”.
Spoleto incontra Venezia a cura del Prof. Sgarbi: Intervista a Giuseppe Oliva
Giuseppe Oliva, il pittore dai toni blu e verdi, di paesaggi marini, di riflessi, dalle spatolate dense e nervose, espone a “Spoleto incontra Venezia”, la mostra inaugurata il 10 ottobre a Palazzo Giustinian di Venezia, organizzata da Salvo Nugnes e curata dal Prof. Vittorio Sgarbi. L’esposizione rimarrà allestita fino al giorno 31 ottobre; per l’occasione, presso la Milano Art Gallery, in Calle dei Cerchieri, sono presenti alcune opere del Maestro Gino de Dominicis.
Di seguito l’intervista al “pittore delle emozioni” Giuseppe Oliva:
1) Come nasce l’occasione per partecipare all’ importante mostra “Spoleto incontra Venezia”?
L’occasione, come ho già avuto modo di dire in altre interviste, nasce sicuramente dall’interesse che da qualche anno la Milano Art Gallery ha manifestato nei confronti della mia produzione artistica. In particolare, l’attenzione da parte del suo titolare Salvo Nugnes, che ha avuto, e continua ad avere, fiducia in me; attratto dai miei azzurri e dalle mie geometrie cromatiche. Proprio grazie a lui ho esposto le mie opere a Padova all’interno della Fiera internazionale dell’arte contemporanea, a Venezia, a Possagno e a Milano presso la sua Galleria, per cui non posso che ringraziarlo pubblicamente.
2) È la prima volta che espone a Venezia?
No, ho già partecipato all’edizione di questa mostra nel 2014 e nel luglio di quest’anno ad un’altra bellissima collettiva con Amanda Lear. È un bellissimo e graditissimo ritorno, riconoscendo inoltre Venezia quale prestigiosissima sede anche dal punto di vista artistico, il peso e l’importanza dell’evento.
3) Quali opere porta in mostra e da quale tematica sono ispirate?
Esporrò a 5 opere, e precisamente:
Luci ed ombre del mattino
Cromatismi materici
Danza di riflessi
Luci del mattino
Oltre
Sono tutte opere realizzate a spatola, in cui fondamentale è la presenza del colore, ma soprattutto la materia ed il movimento con cui viene stesa sulla tela. Si tratta di una tecnica che è in grado di dare risalto al particolare che, di volta in volta, voglio mettere a fuoco.
La tematica, che ormai coltivo e su cui sto lavorando da tre anni, è sicuramente la ricerca dell’infinito, della molteplicità delle cose, che altro non sono che momenti, se non addirittura istanti della mia vita, da cui promanano le mie più profonde emozioni, condensate all’interno di una parte infinitesimale di quel tutto, e cioè di un particolare, come una sorta di ingrandimento portato all’esasperazione, nel tentativo di entrarvi dentro in modo sempre più prepotente, e riappropriarmi di quella realtà, che altro non è che la mia vita, il mio passato, i miei più intensi e significativi ricordi.
Parallelamente alla ricerca dell’infinito attraverso il “mio” particolare, ultimamente, ho cercato, anche di trasferire sulla tela il concetto della “realtà distorta”, per dare in prima battuta al sottoscritto ed immediatamente dopo, allo spettatore, la possibilità di andare “oltre”, di superare quella barriera, quel “muro” che, in alcuni casi, ci divide, alle volte in modo impercettibile, dalla realtà circostante, andare oltre per superare ogni ostacolo, andare oltre per conoscere meglio noi stessi e sicuramente gli altri.
Macrofotografie di riflessi che rappresentano un vero e proprio inno alla vita, e cioè un modo per scoprire meglio e in modo sempre più profondo la realtà in tutte le sue più variegate sfaccettature. Andare oltre, rimanendo però attaccati alla realtà, al proprio presente, consapevoli che ogni geometria cromatica, che la natura ci offre, altro non è che l’espressione poetica della nostra quotidianità, un modo per entrare sempre più prepotentemente dentro la realtà stessa e conoscerla sempre di più nei suoi meandri più reconditi: una trasfigurazione del reale che esalta la realtà.
4) Quale tecnica utilizza in prevalenza e perché?
Tutte le mie opere sono realizzate a spatola, una tecnica, che prediligo perché mi permette di trasferire sulla tela le mie più profonde emozioni, perché mi dà, meglio di qualsiasi altro strumento, la possibilità di interpretare nel migliore dei modi i miei stati d’animo, istanti della mia vita e dare maggiore risalto al colore ed alla materia attraverso l’energia ed il movimento della spatola, che più volte ho definito come il sismografo delle mie emozioni e dei miei ricordi.
Una tecnica che con la sua indubbia energia mi permette, per l’appunto, di dare concretezza alla mia arte pittorica, fatta essenzialmente di colore e materia, priva di ogni forma, proprio per cercare di fornire allo spettatore gli strumenti più adeguati per poter interagire con l’opera stessa, non soffermarsi all’esteriorità, ma entrarvi dentro, andare oltre e cercare di carpire non le mie emozioni, impresa impossibile, ma sicuramente le sue più intime e profonde emozioni, quali risultanza della sua vita e del suo passato.
5) Ci racconta la sua formazione e gli esordi nel mondo dell’arte?
Ciò che mi ha spinto a dipingere è stata essenzialmente la passione, che coltivo da tanto tempo, ma che soltanto negli ultimi anni si è sviluppata non come mezzo per riprodurre la realtà, ma come strumento per entrarvi dentro in modo sempre più netto e risoluto, al fine di riprodurre sulla tela le emozioni più recondite, superandola, per la mancanza di qualsiasi riferimento alla forma, ma nel contempo esaltandola sempre di più, invitando lo spettatore a fare altrettanto.
L’emozione più bella quando si dipinge è la gioia di rappresentare le proprie emozioni più profonde, le sensazioni della tua vita, cui ti senti maggiormente affezionato, da cui difficilmente ci si può separare, che fanno e faranno sempre parte, ed in ogni caso, del tuo essere e della tua vita. Il mare, gli azzurri, il celeste, il blu fanno parte del mio DNA, come informazioni cromatiche e sensazioni di momenti emozionali vissuti da siciliano davanti allo specchio di un mare sempre cangiante, minuto dopo minuto. Fantastico esempio di un divenire che proietta sempre e costantemente verso il futuro o verso la visione di un infinito che dà il senso della libertà e dell’ assoluta mancanza di ogni tipo di vincolo o costrizione, o il veleggiare delle nuvole, che danno il senso della vita che procede comunque, pur consapevoli di andare incontro a qualche temporale. Sensazioni che si accumulano e che, soltanto con il trascorrere del tempo, vengono fuori rievocando momenti della vita.
Più passa il tempo e sempre di più si sente l’esigenza di trasferire sulla tela queste emozioni, che non sono malinconici ricordi, ma vibrazioni. Si sente di dover esternare e condividere con gli altri, si ha voglia di porre lo spettatore nella condizione, non tanto di percepire ed elaborare le mie emozioni, impresa come ho già detto del tutto impossibile ed irrealizzabile, quanto piuttosto di interagire con l’opera e riesumare dal profondo le sue emozioni.
È questo desiderio che mi ha spinto e mi spinge tutt’oggi a dipingere, come una necessità recondita di raccontare questi attimi emozionali, nella speranza che l’opera nel suo complesso possa essere in grado di dare, di volta in volta, ad ogni osservatore la gioia di rivivere un momento o un attimo della sua vita, da cui inevitabilmente scaturiscono le sue emozioni che, altrettanto inevitabilmente, non potranno mai essere le mie.
6) Una riflessione di commento sul legame sinergico di connessione tra Spoleto e Venezia, creato da questa mostra.
Il legame creato dalle due mostre di Spoleto e Venezia è fantastico, una sorte di collante tra due città di grande storia, ma soprattutto depositarie di una secolare ed immensa cultura. Due città che rappresentano due poli culturali ineguagliabili e riconosciuti come tali da tutto il mondo; per cui, l’aver creato una continuità, una sorta di ipotetico ponte, che le unisce e le accomuna, è sicuramente un’iniziativa meravigliosa, oltre che estremamente meritoria, in quanto rafforza, ancora di più, questo legame e contribuisce a diffondere il loro messaggio culturale e a diffondere l’arte nella sua più ampia accezione.
7) C’è una frase simbolo del suo fare arte?
Di frasi simbolo ce ne sarebbero diverse, ma una in particolare oggi rappresenta la mia arte, “oltre” e cioè la voglia di superare ciò che rimane impresso sulla tela, sotto forma di un semplice “particolare”, quale ingrandimento del mio personale “universo” ed andare al di là di quel visibile, fatto di materia, colore e movimento e cercare di scoprire me stesso o semplicemente momenti particolari della mia vita, individuando così il mio personale “infinito”, che si manifesta davanti ai miei occhi, come il naturale palcoscenico in cui prendono corpo le mie più profonde emozioni.
A lavoro ultimato mi rendo immediatamente conto di essere riuscito, attraverso i colori, la materia e l’energia delle spatolate, a rappresentare sulla tela un pensiero, se non addirittura un vero e proprio concetto, e cioè quello di proporre la realtà attraverso la rappresentazione del mio “universo” ridotto ad un mero particolare, con l’intento di andare “oltre” per spingere in un momento immediatamente successivo l’osservatore a non fermarsi, stimolandolo a cercare qualcosa di nuovo e di diverso, a scrutare meglio e in modo più approfondito la realtà circostante. Non una frase, ma una semplice parola: “Oltre”, per me piena di grande significato e ricchezza, quale stimolo continuo e costante ad andare avanti per cercare di realizzare sempre nuovi obiettivi.
8) C’è un aneddoto particolare del suo percorso artistico?
Di aneddoti ne avrei diversi, ma uno in particolare mi rimarrà impresso nel cuore per tutta la vita. Nell’ultima mostra di Venezia, che ha chiuso i battenti il 31 agosto scorso, nei giorni immediatamente successivi all’ inaugurazione, entra un signore anziano distinto, ma nel contempo autorevole, presentatosi con grande discrezione, come un critico d’arte, mi prende sottobraccio e mi accompagna al centro della sala dove erano esposte le mie opere e, quasi teatralmente, fa una pausa, come a voler ripassare con lo sguardo tutte le opere e poi, rivolgendomi la parola, mi dice: “Le devo fare i miei complimenti, in tutti i suoi quadri si vede l’infinito anche se non c’è”. Emozionante, con una straordinaria capacità di sintesi questo signore, mostrando in quell’istante tutta la sua professionalità, è riuscito a riassumere e a condensare in quattro parole l’intera tematica della mia arte, cosa che avevo cercato di fare; come anche in questa intervista, ma non so con quali risultati.
“Si vede l’infinito anche se non c’è”. Io vedo il mio infinito nell’atto in cui realizzo l’opera , quale scenario da cui prendono corpo le mie più profonde emozioni, quale risultanza di sprazzi e momenti della mia vita. Lo spettatore vede l’infinito nel momento in cui osserva il quadro; sarà “il suo infinito” che non potrà mai essere il mio, quale cartina di tornasole della sua vita, del suo passato e delle personali emozioni.
Miami meets Milano:location a stelle e strisce per la nuova mostra organizzata dal manager Salvo Nugnes
Grande attesa per l’apertura della mostra “Miami Meets Milano” che si svolgerà dall’1 al 6 dicembre 2015, presso l’esclusivo Hotel Victor, in Ocean Drive, con l’esposizione di opere di artisti contemporanei storicizzati di grande spicco, del calibro di Mario Schifano, Renato Guttuso, Marco Lodola, Fausto Pirandello, José Dalì, Salvatore Fiume, Gino De Dominicis, Gaetano Pesce. Il vernissage inaugurale è previsto per martedì 1 dicembre alle ore 11.00. L’iniziativa è organizzata dal manager della cultura Salvo Nugnes e si terrà in concomitanza con il tradizionale appuntamento annuale della prestigiosa fiera di Art Basel.
L’organizzatore Salvo Nugnes spiega: “Miami Meets Milano si propone come ponte di collegamento tra queste due grandi città: da una parte Milano, il capoluogo della Lombardia, che ospita una delle sedi della nostra società, luogo cosmopolita per eccellenza, capitale della moda ed emblema dell’arte e della cultura; dall’altra parte Miami, l’area metropolitana più popolata della Florida, abitata da numerosi italiani e considerata una location magica e unica”.
Il catalogo della mostra sarà edito da Giorgio Mondadori e avrà al suo interno gli importanti contributi, scritti in italiano e in inglese, del Prof. Vittorio Sgarbi, del Vicepresidente della Fondazione Antonio Canova Dott. Renato Manera, del sindaco di Miami, del sindaco di Milano, del trio lirico “Il Volo”, del console generale d’Italia a Miami, del Presidente Roberto Maroni e di altre personalità di fama.
Luca Maris ospite di Gigi D’Alessio in occasione del concerto “Malaterra Tour 2015” di Lugano
Il cantautore Luca Maris, è intervenuto su invito dell’amico collega Gigi D’Alessio, per assistere al debutto ufficiale del suo tour mondiale, denominato “Malaterra Tour 2015”, che ha preso il via dal Palacongressi di Lugano. Maris si è amabilmente intrattenuto anche nel backstage e si è complimentato con D’Alessio per l’importante iniziativa, che è finalizzata a perorare e supportare un’importante causa d’impegno sociale.
Maris ha commentato: “Apprezzo e ammiro molto l’intento di Gigi, nell’usare la sua immagine pubblica per scopi elevati come questo. Gigi si fa promotore delle pregiate eccellenze campane e dei prodotti agroalimentari tipici, attraverso il docu-film -Malaterra- che è un vero e proprio reportage approfondito girato in Campania, collegato a un progetto per combattere la realtà della cosiddetta -terra dei fuochi-“.
E proseguendo ha sottolineato: “Gigi ha tutta la mia stima e il mio sostegno, nel perseguire questo intento di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, verso il gravissimo contesto ambientale della -terra dei fuochi-. Presenzio sempre volentieri, quando si tratta di situazioni finalizzate al sociale e sono pronto a scendere in campo con il mio personale contributo”.
Maris ha poi raccontato, che sta già guardando al nuovo anno e ha in serbo positive sorprese e incalzanti evoluzioni, auspicando anche una prossima collaborazione canora e musicale con lo stesso D’Alessio.
Spoleto incontra Venezia a cura del Prof. Sgarbi: Intervista a Jacqueline Domin
Fotografa dedita a meditazione, natura, importanza della luce e del cielo, Jacqueline Domin dà vita a fotografie che non sono né digitali né elaborate al computer poiché, nei suoi lavori, utilizza due semplici macchine fotografiche, con pellicola e senza flash, che usano la luce naturale. Queste opere, con cui la pittrice partecipa alla mostra “Spoleto incontra Venezia”, sono presenti a Palazzo Giustinian in occasione della mostra organizzata da Salvo Nugnes, manager della cultura, con la curatela del Prof. Vittorio Sgarbi. Di seguito l’intervista all’artista:
1) Come nasce l’occasione per partecipare all’importante mostra “Spoleto incontra Venezia”?
Precedentemente, nel 2014, ho partecipato a Spoleto Arte e a Spoleto incontra Venezia. Quindi successivamente sono stata nuovamente contattata.
2) È la prima volta che espone a Venezia?
No. La seconda volta.
3) Quali opere porta in mostra e da quale tematica sono ispirate?
Sono cinque fotografie analogiche. La tematica affrontata è la Natura che porta alla riflessione sulla memoria della nostra appartenenza ad essa.
1- Venute dal cielo: sassi a ricordarci che veniamo dal cielo.
2- La mere: nati tutti dal mare.
3- Io sono te: l’oscurità e la luce che è in tutti noi.
4- L’isola: i colori sono la musica del silenzio e le nostre vibrazioni.
5- Giano: dèi che riemergono e si mostrano.
4) Quale tecnica utilizza in prevalenza e perché?
Quando ancora non avevo una macchina fotografica, nelle mie passeggiate mi portavo una lente d’ingrandimento per guardare le piccole cose; ciò mi permetteva di scoprire l’immensamente grande. Così ho continuato con la macchina fotografica. Io seguo sempre la luce, la grande rivelatrice: tutto trova il proprio momento di gloria quando viene “bagnato” dalla luce.
5) Ci racconta la sua formazione e gli esordi nel mondo dell’arte?
Facevo e faccio ancora meditazione en plein air. La mia formazione mi è stata data dalla Natura, l’elemento che si manifesta e lascia guardare a suo piacimento. Io sono sempre pronta ad accoglierla, ad imparare da lei. È una grande maestra. Scuole di fotografia non ne ho fatte mai.
6) Una riflessione di commento sul legame sinergico di connessione tra Spoleto e Venezia, creato da questa mostra.
Spoleto poi Venezia. La mostra ha accolto senza pregiudizio lasciando ad ogni artista la libertà di esprimersi. Ho trovato persone che parlavano di arte sapendo quello che dicevano e non “per sentito dire”. Menti aperte e amore per l’intelligenza creativa.
Forse è quella la sinergia? Menti aperte e amore? La Natura così com’ è, è un’esplosione di tutto e tutto il contrario, è lei l’essenza dell’arte, l’incomparabile intelligenza creativa.
7) C’è un aneddoto particolare del suo percorso artistico?
Ero seduta sul muretto di un porticciolo in Sardegna. Il sole giocava come sempre con l’acqua. Ad un certo punto il pulviscolo d’oro che si trovava nei raggi di luce, al posto di scendere rimase a mezza aria, un po’ come fanno i miraggi. Non ho potuto resistere, ho immerso le mie mani dentro…
Spoleto incontra Venezia a cura del Prof. Sgarbi: Intervista a Luciano Tonello
Il 10 ottobre è stata inaugurata la mostra “Spoleto incontra Venezia”, presso palazzo Giustinian, in zona San Marco e Rialto, a Venezia. Organizzatore dell’evento è il manager della cultura Salvo Nugnes e curatore il Prof. Vittorio Sgarbi; in occasione della mostra, presso la sede della Milano Art Gallery, in Calle dei Cerchieri, sono esposte anche alcune opere del maestro Gino De Dominicis.
Di seguito l’intervista al pittore Luciano Tonello, che è presente in mostra con sei originali opere di sua produzione:
1) Come nasce l’occasione per partecipare a questa importante mostra di “Spoleto incontra Venezia”?
Promoter arte mi ha inviato la proposta di partecipare a questa iniziativa, che ho giudicato particolarmente allettante, visto che Venezia è sempre Venezia.
2) È la prima volta che espone a Venezia?
No, non è la prima volta.
3) Quali opere porta in mostra e da quale tematica sono ispirate?
Tre acquerelli e tre chine su carta; la tematica è quella del linguaggio, analizzato da un punto di vista pittorico e inteso come veicolo di nuove forme di espressione.
4) Quale tecnica utilizza in prevalenza e perché?
Utilizzo prevalentemente l’acquerello (perché meglio riflette la mia sensibilità artistica), poi la china ed infine l’olio.
5) Ci racconta la sua formazione e gli esordi nel mondo dell’arte?
Ho frequentato l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano ed, in seguito, dopo una breve parentesi che mi ha visto insegnare in varie scuole pubbliche e private, ho intrapreso l’attività artistica in senso stretto, alternandola a quella in ambito editoriale; e quindi ho incominciato ad esporre in varie sedi nazionali ed internazionali.
6) Una riflessione di commento sul legame sinergico di connessione tra Spoleto e Venezia, creato da questa mostra.
Venezia e Spoleto sono due città d’arte complementari, che si integrano a vicenda, per il contesto ambientale, in cui madre natura le ha collocate.