Gabriele Contini è un poliedrico esponente di spicco dell’espressione artistica contemporanea, con un percorso di ricerca e sperimentazione stilistica eterogeneo e di notevole interesse. Numerosi i suoi estimatori, incantati dall’originale allegoria religiosa insita nelle sue opere, con una rievocazione personalizzata e sui generis della dimensione del tema sacro assolutamente inedita e di sorprendente impatto visivo ed emozionale.
Molto significative le performance creative riguardanti il rapporto tra il gesto, il corpo e la simbologia sacrale ispirata al cristianesimo. Contini spiega “il corpo funge da strumento veicolare che trasporta virtualmente il destino e la sofferenza umana e nel contempo manifesta la volontà di superare e oltrepassare tale condizione per trovare rifugio in un atto ludico e giocoso da cui affiora il senso di relatività delle immagini riprodotte. L’elemento ludico-giocoso diventa quindi l’emblema simbolo dello scavalcamento di tale sofferenza“.
Attraverso queste suggestive rappresentazioni in chiave metaforica l’artista riesce a scavare e penetrare in profondità nei meccanismi rituali religiosi portando una prospettiva di interpretazione innovativa dove la commistione dei messaggi subliminali lascia trapelare appieno la sua eclettica personalità. C’è il desiderio di stimolare i fruitori a recepire ed accogliere un linguaggio corporale in cui apparenza ed essenza si coniugano in armonioso equilibrio, recuperando le antiche tradizioni sulla fede, rivisitandole e rendendole più attuali per riproporle come dono di cui fare prezioso tesoro. Contini ci offre nuove prospettive di riflessione sull’allegoria della vita nel cammino della religiosità.