WRS Italia, azienda leader nel settore del recupero e valorizzazione di rifiuti e materiali, si è posta in sinergia con la Panizzolo sas per studiare soluzioni innovative per il recupero dell’acciaio armonico inquinato dalla gomma dei PFU (Pneumatici fuori uso), al fine di ridurre i costi della lavorazione e spostare il mercato del riciclaggio nella green economy. La collaborazione WRS Italia-Panizzolo ha prodotto una sistema tecnologico innovativo che consente di superare le problematiche dovute all’usura dei macchinari e di ridurre quindi i costi di lavorazione.
Lo smaltimento dei PFU (Pneumatici fuori uso) costituisce un problema ambientale di notevole portata: basti pensare all’enorme ingombro nelle discariche, a cui si aggiungono le problematiche annesse alla natura e alle caratteristiche del materiale (la facilità di combustione, il ristagno dell’acqua e soprattutto la scarsa biodegradabilità); le gomme sintetiche che costituiscono i pneumatici sono infatti progettate per avere la maggior durata possibile e proprio per questa necessità impiegano addirittura più di un secolo a decomporsi.
Nel processo di estrazione degli scarti metallici dalla gomma prelevata da vecchi copertoni, il tasso d’implicazione dell’acciaio nella gomma oscilla fra il 5% e il 30%: negli stati come Sud Corea e Indonesia, in cui gli standard anti-inquinamento non sono applicati, il tutto viene bruciato in altoforno, ottenendo tuttavia acciaio colato di bassa qualità.
Lo stabilimento di recupero dell’acciaio dai pneumatici dismessi può lavorare senza difficoltà dieci mila tonnellate l’anno, cercando di raggiungere livelli più elevati del 20% al massimo: in Europa c’è un solo stabilimento, situato in Germania, che è in grado di svolgere un’attività simile, di cui però non è nota la tecnologia alla base, ma sappiamo che non giunge a risultati numerici particolarmente diversi da quello italiano.
Un impianto per il trattamento dell’acciaio armonico sporco si articola su una serie di macchinari: un trituratore, un mulino e un sistema di separazione dedicato. Finora la criticità riscontrata nella lavorazione dei pneumatici è l’elevata usura degli utensili impiegati e la ricerca e sviluppo di questo progetto si è concentrata proprio sulla risoluzione di questo problema, ovvero sulla ricerca di tecnologie convenienti, che garantissero un vantaggio produttivo in rapporto all’usura dei macchinari utilizzati per separare l’acciaio dalla gomma.
Prima dell’iniziativa intrapresa da WRS Italia e partner esisteva una netta separazione tra gli imprenditori specializzati nell’elaborazione del rottame e le aziende impegnate nel settore del riciclaggio, e in particolare nel riciclo della gomma, con un conseguente spreco di denaro e risorse. Una conseguenza degli sviluppi della collaborazione WRS Italia-Panizzolo è la possibilità di riunire in un’unica realtà imprenditoriale almeno i due mondi del riciclo implicati nello smaltimento dei pneumatici: acciaio e plastica.
Grazie agli studi della WRS Italia e della Panizzolo sas è stata messa a punto una variante alla tecnologia tradizionale: questo nuovo sistema di separazione dell’acciaio dalla gomma ha quindi consentito di superare le limitazioni produttive dovute all’usura, riducendo al minimo i costi di sostituzione.
WRS Italia e partner, lanciando questo nuovo sistema di separazione dell’acciaio dalla gomma, dimostrano come nel contesto italiano esistano realtà che investono risorse ed energie nella ricerca e sviluppo, riuscendo a progettare soluzioni innovative e all’avanguardia.
Il legame creato tra le due realtà imprenditoriali supera il tradizionale concetto di distretto industriale: alle caratteristiche intrinseche nella ricerca e sviluppo aggiunge infatti aspetti emozionali quali simpatia, amicizia e determinazione. Proprio grazie a queste peculiari basi di partenza è stato possibile raggiungere risultati concreti in così breve tempo.