Le pompe autoadescanti, rispetto a quelle non autoadescanti, sono caratterizzate dalla presenza di particolari elementi e meccanismi nel corpo che fanno sì che l’adescamento avvenga in modo automatico.
Nello specifico, le operazioni di adescamento consistono nel riempimento delle tubazioni preventivo e nell’utilizzo della valvola di fondo di cui sono dotate le pompe di tipo non autoadescante; nei modelli in cui ciò avviene automaticamente, invece, tali operazioni preventive non sono richieste e il sistema di pompaggio entra automaticamente in funzione tramite il borbottamento dell’aria nel corpo della pompa.
Nei modelli più moderni e versatili il pompaggio non riguarda solamente i liquidi, ma è possibile utilizzare tali dispositivi anche per la movimentazione di fluidi contenenti solidi in sospensione oppure gas disciolti, dall’acqua sino ai liquidi fangosi e contenenti impurità.
Due sono le categorie principali di questi dispositivi evoluti: da una parte troviamo infatti le motopompe autoadescanti, che sono azionate da un motore, mentre dall’altra ci sono le cosiddette elettropompe che invece sono azionate a corrente.
Tra i settori principali in cui è possibile utilizzare le elettropompe di tipo autoadescante ricordiamo ad esempio l’edilizia, la zootecnia, l’agricoltura, la depurazione delle acque, la siderurgia e l’industria meccanica, ma anche ambiti come le lavorazioni dei metalli e degli inerti.