Giovedi 4 febbraio 1010
Mostra di Pittura Di Sandro Boni(Padre)e Sandro Boni(Figlio)
vernissage dalle 20.00
Sergeant Pepper’s via vetere 9
20123 Milano (Colonne di san Lorenzo)
Avete mai visto dipingere un pittore? Avete la possibilità di farlo? Vi piacerebbe?
O come al solito vi riducete a spendere i vostri soldi, così, come degli stronzetti, alla domenica, nei centri commerciali…bhè, qui non si vendono televisori, tostapane o telefonini cellulari, e neanche “l’arte”, come qualcuno di voi, maliziosamente e aggiungerei stupidamente, ha pensato…qui non si vende niente di tutto questo, qui non si vende, ma si regala…si regala il tempo.
Sono ormai più di 7 mesi che il Boni dipinge, ricerca, distrugge, crea, insomma per dirlo con parole povere, che spende il suo tempo, giorno dopo giorno, alla pittura.
Folgorato dalla incessante eccentricità del traffico del Cairo, e, forse, dal contatto diretto con una cultura direttamente collegata con la nostra, vuoi per la storia vuoi per il mare, ma altresì cosi lontana da noi, come la più lontana delle isole sperdute, dove per noi non esiste possibilità di vita, il Boni, inizia una produzione incessante e calorica di opere “prime”. Una produzione incessante, e prepotente come il tempo. Giorno dopo giorno.
Le definisco opere “prime” semplicemente perché sono le più belle!
Più belle semplicemente perché si caratterizzano proprio per la propria forza vigorica, capace, appunto, d’ingannare il tempo.
Chissà forse se questa carica energica, il Boni, non l’abbia percepita al Cairo, in uno dei suoi taxi la notte, o magari mentre passeggiava davanti all’AL-Horreya e si rendeva conto della meschinità e dell’orrenda condizione che affligge l’uomo occidentale oggi: potersi ubriacare all’aria aperta, godere, più in generale, nella vita, della vita!
Io mi chiedo quanti di voi, che state leggendo, hanno mai provato veramente, nel tempo con costanza, ad ascoltarsi, a capire cosa fosse la cosa veramente importante per se stessi…forse non è capitato a nessuno in modo veramente profondo da scatenare qualcosa di più grande, o anche, se volete, di infinitamente piccolo ma mosso da coscienza, quella pura.
Questo è quello che viene proposto in queste opere, la capacità di incanalare forza generatrice e volontà nel tempo ma, soprattutto, la capacità di provare, tentare, sbagliare: possibilità che alla triste gioia quotidiana della vita sono sottratte.
No Comments Found