Torna a crescere l’attenzione riguardo alle fusioni e acquisizioni tra le banche europee. Negli ultimi giorni al fulcro di tutto c’è entrata l’italiana Unicredit, che sta provando a farsi largo in Germania, acquistando Commerzbank.
Nuovo capitolo del Risiko tra banche
Lo scorso 11 settembre c’è stato un annuncio a sorpresa da parte di Unicredit, che ha acquistato una quota del 9% di Commerzbank, una delle due banche più importanti della Germania. Circa metà è stata rilevata nel contesto di un’offerta Accelerated Book Building, mentre il resto è stato acquistato con operazioni sul mercato aperto.
È chiaro che quello è stato il primo passo per qualcosa di più importante. I rumors si sono fatti sempre più insistenti riguardo l’imminente richiesta di via libera alla BCE per incrementare ulteriormente la partecipazione alla banca tedesca fino al 30%, ossia la soglia per un’opa.
Mosse e contromosse
Era inevitabile però che il tentativo di scalata da parte di Unicredit avrebbe trovato delle forti resistenze in Germania (lo stesso cancelliere Olaf Scholz non ha gradito la mossa dell’ad di Unicredit). Del resto, come abbiamo detto, Commerzbank – quotata sull’indice DAX Ger40 – è una delle due banche più importanti del paese. L’altra, Deutsche Bank, si è subito attivata per provare ad ostacolare l’istituto italiano. Secondo un’indiscrezione rilanciata da Bloomberg, l’istituto tedesco sta studiando modi e i tempi per reagire ad un potenziale accordo tra UniCredit e Commerzbank, che finirebbe per creare un concorrente importante in casa.
Le possibili reazioni di Deutsche Bank
Tra le voci che si rincorrono c’è quella secondo la quale Deutsche Bank studia la possibilità di acquistare in tutto o in parte la quota dei 12% di Commerzbank che è ancora nelle mani del governo tedesco (dopo il salvataggio di qualche anno fa). Ma altre soluzioni sarebbero al vaglio del management riunito attorno all’amministratore delegato Cristian Sewing, per reagire alla mossa di Unicredit.
Il mercato
Nel frattempo, questo scenario che si è aperto all’improvviso negli ultimi giorni sta chiaramente muovendo le acque attorno ai titoli in Borsa di queste banche. Il più coinvolto è stato Commerzbank, che ha guadagnato il 20% dopo il blitz di Unicredit, sollevandosi da un periodo a dir poco piatto, durante il quale la sua media mobile di convergenza era precipitata. Il prezzo è arrivato oltre la soglia dei 15 euro, tornando su livelli che non si vedevano da circa 6 mesi.
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