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Basiluzzo, l’ottava isola delle Eolie

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  • 24 Febbraio 2014

A tre chilometri e mezzo da Panarea, non lontano da Stromboli, si staglia all’orizzonte una piccola isola disabitata, quasi uno scoglio. Si tratta di Basiluzzo, isola oscurata dalla fama e dalla bellezza delle sette “sorelle” maggiori.

Basiluzzo ha una superficie di 0,3 chilometri quadrati ed ha una forma molto particolare; le coste infatti sono a picco sul mare (l’isola raggiunge i centosessantacinque metri di altezza dal mare) mentre la parte interna è sostanzialmente pianeggiante.

La sua origine è legata all’apparato vulcanico di Panarea, la più antica a livello geologico tra le Eolie. Basiluzzo era una delle bocche eruttive di tale apparato, la più “giovane” (si è originata cinquantamila anni fa). I turisti che si avvicinano all’isola in barca potranno notare le varie sedimentazioni di colate laviche da cui l’isola è costituita, per via delle differenze cromatiche.

Essendo disabitata, oggi Basiluzzo viene visitata solo da chi solca il mare delle Eolie in barca, si può infatti sbarcare a Basiluzzo solo per scopi scientifici (è stata dichiarata riserva naturale integrata). Ma non è sempre stato così. L’isola infatti viene visitata sin dall’alba dei tempi ed in passato ha sicuramente ospitato degli insediamenti, anche se probabilmente temporanei.

Nella zona delle Eolie, come è noto, sono stati trovasi numerosi reperti di origine neolitica, e sembra che Basiluzzo non faccia eccezione; nell’isolotto sono stati infatti scoperti alcuni utensili di ceramica ed ossidiana risalenti probabilmente ad epoca neolitica. Sono inoltre abbastanza evidenti dei resti di almeno una villa romana del II sec. d.C..

La zona pianeggiante sulla sommità dell’isola, è abbastanza fertile tanto che è stata utilizzata in passato per varie coltivazioni, dei celbri capperi siciliani in modo particolare.

Raggiungere Basiluzzo da Panarea è molto semplice, neanche venti minuti di navigazione. Si tratta di un esperienza veramente particolare, l’isola infatti in virtù della sua altezza e delle stratificazioni laviche è di grande impatto estetico. Sembra vivere in una sua dimensione particolare, fuori dal tempo. Questa sensazione deriva in gran parte dalle coste, alte ed aspre, che sembrano proteggerla e nasconderla, dando l’idea di un piccolo gioiello naturale, riservato e un po’ misterioso.

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