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Biglietti da visita: il cartaceo batte il digitale

Una molteplicità di significati in un gesto estemporaneo. I biglietti da visita sono pensati per essere “toccati”

In una società quasi del tutto informatizzata come la nostra, qualcuno si chiede se abbia ancora senso stampare biglietti da visita, quando ormai le potenzialità del digitale si estendono a tutti i settori, soprattutto se si parla di business. Sebbene i biglietti da visita virtuali esistano già, la tendenza resta tuttavia quella di promuovere la propria immagine su carta, in un formato possibilmente tascabile.

In questo campo il cartaceo batte il digitale quindi, ed i motivi sono comprensibili. I biglietti da visita sono e resteranno comunque legati all’evento fortuito, al gesto repentino di tirar fuori al momento opportuno e con la persona giusta, le informazioni relative all’intestatario, ossia dati anagrafici e competenze. Sono stati creati a questo scopo e digitalizzarli, significherebbe annullarne la funzione primaria. Oltretutto inviare i propri dati via e-mail o tramite sms non avrebbe lo stesso effetto, trattandosi di un impatto esclusivamente virtuale, al quale oggi il cittadino medio, è potenzialmente assuefatto.

Da considerare inoltre che per inviare biglietti da visita digitali, occorreranno ovviamente i recapiti del destinatario, non sempre propenso a rilasciarli. Il rischio sarà perciò quello di travalicare la soglia dell’invadenza, abbandonando la via della discrezione, da sempre la migliore.

L’ultima tendenza in fatto di biglietti da visita cartacei, consiste nelle dimensioni. I biglietti mignon, 70cm per 30, sono più piccoli di una carta di credito e molto più comodi da conservare. Un rimedio semplice ed immediato, per sorprendere preservando la propria sobrietà. Poiché i dati contenuti sui micro cartoncini, per motivi logistici e di grafica, non potranno essere gli stessi, è consigliabile effettuare una selezione delle notizie più importanti relative alla professione e all’idea che si desideri trasmettere.

Una linea minimale, semplice ed incisiva, costituisce un buon compromesso, così come evidenziare le news di rilevanza maggiore, con un testo ricercato ed un font di dimensioni più elevate.

Rosa scrive per www.stampadivina.it

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