Bomboniere per matrimonio, trucco e parrucco, catering, e per ultimo ma non meno importante e consistente da sostenere, vi è il costo per l’offerta in chiesa. Se prima poteva arrivare ad un massimo di circa 100 euro (come stabilito dalla Conferenza episcopale pugliese nel 2006) è notizia di pochi giorni fa che un parroco di Francavilla Fontana abbia chiesto ad una coppia in procinto di compiere il grande passo, un’offerta di 200 euro: 170 per la “benedizione” e altri 30 per l’organista.
Nel dettaglio, gli sposi si sono visti consegnare un documento contente le condizioni, per così dire, da rispettare, come il pagamento anticipato della somma, il divieto di flash, palloncini, ammessa invece la presenza di musica esclusivamente liturgica per una cerimonia all’insegna della sobrietà e della compostezza. Il matrimonio si sa comporta un gran dispendio di energie e risorse economiche, dalla scelta delle bomboniere matrimonio a quella della location, ma gli sposi non avrebbero mai pensato di trovarsi davanti un contratto in piena regola con tanto di spazi per le firme.
Il peso comportato dal pagamento di abiti, fiori, bomboniere per matrimonio e altro ancora è ormai risaputo ma l’idea della “benedizione a pagamento” ha provocato l’indignazione dell’intera comunità. Il vescovo non si esprime al riguardo e si dichiara allo scuro dell’intera vicenda, ciò che è certo è che tra bomboniere per matrimonio, offerta e quant’altro, gli sposi coinvolti hanno speso davvero una fortuna.