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Breve storia dei Giocattoli

I bambini dei secoli passati non avevano molto tempo da dedicare al gioco, erano impegnati ad aiutare i genitori e la famiglia nei lavori di casa o nei campi, per questo motivo il ricevere un giocattolo era un dono prezioso da conservare con cura come un cimelio.

I primi giocattoli che si ricordano sono bambole, soldatini, animali intarsiati nel legno, palle di pezza, trottole e altri simili costruiti a mano dai genitori o dai bambini stessi grazie alla loro manualità ed inventiva.

Dai libri di storia i primi bambini a giocare con giocattoli simili a quelli moderni sono stati quelli egiziani e più avanti quelli greci, più vicini a noi i bambini in epoca romana che si divertivano con i giochi che anche i nostri nonni hanno imparato e tramandato nel tempo, come i giochi in argilla ed in legno.

In questi secoli i giocattoli sono cambiati poco nel tempo e si sono tramandati per centinaia di anni sino alla fine del 16° secolo dove sono apparsi per la prima volta giochi che abbinavano l’aspetto ludico a quello educativo con la possibilità per i bambini di conoscere l’alfabeto ed apprendere nuove manualità.

La rivoluzione industriale ha permesso ai giocattoli di avere una progettazione ed una realizzazione in serie, diventando oggetti di uso comune con costi più abbordabili per tutte le tasche.

E’ del 1767 la prima versione del puzzle moderno, nato tagliando a pezzi alcune mappe con l’intenzione di insegnare ai bambini la geografia, di circa 50 anni dopo la nascita del caleidoscopio, realizzato per abbinare intrattenimento ed educazione.

Nel 19° secolo le bambine giocavano con le bambole, di legno oppure di porcellane, ma avevano anche le case per le bambole, vestiti diversi per ogni bambola, accessori e tanti elementi che rendevano più duraturo e creativo il gioco.

Il 19° secolo è l’epoca in cui vedono la luce i negozi di modellisimo dove si possono trovare i primi trenini giocattolo anche con motori alimentati ad alcool denaturato, barche giocattolo ed altri modelli simili a quelli reali, questi giocattoli erano però alla portata solo dei bambini benestati, quelli più poveri dovevano fare di testa propria creando i giochi con quello che avevano.

Nelle famiglie benestanti i bambini del 19° secolo giocavano con i cavalli a dondolo, con giocattoli ad orologeria o con animali che potevano muoversi autonomamente con meccanismi a molla, ma anche i giochi più comuni come le trottole e quelli in legno erano tra i più diffusi.

Il 20° secolo è stato ricco di nuove invenzioni, sono nati la plastilina per modellare nuove forme a piacimento, il meccano che permetteva di combinare assieme elementi metallici con viti e bulloni per realizzare oggetti dai complessi meccanismi, nascono in questo secolo anche i modellini di auto in latta, i trenini diventano sempre più popolari e fanno la loro apparizione dei primi anni del secolo i peluche, soprattutto gli orsacchiotti.

La pausa dovuta alla seconda guerra mondiale ha trasformato le fabbriche di giocattoli alla produzione di armi da guerra, dalla seconda metà del secolo però con l’introduzione di nuovi materiali plastici e metallici sono nate tantissime nuove idee e giocattoli che sono arrivati sino ai giorni nostri, basti pensare alla produzione dei mattoncini LEGO, agli Skateboard, alle bambole di Barbie, agli Action Fugures derivati dal mondo cinematografico sino ai giochi elettronici più moderni.

Gli ultimi 60 anni sono stati ricchi di nuove evoluzioni ed invenzioni nel mondo del giocattolo grazie alle tecnologie all’avanguardia, all’elevato livello di industrializzazione ed all’utilizzo di nuovi materiali.

Sugli scaffali dei negozi di giocattoli odierni, ogni giorno spuntano nuovi nuovi giochi, anche se negli ultimi anni si nota un deciso ritorno all’uso di materie prime comuni come il legno, per giochi più semplici ed educativi.

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