Il Vino è uno di quei prodotti di cui la Romagna va fiera, una vera eccellenza nonché ultimo risultato di una perfetta combinazione tra terreno fertile, collocazione strategica dei vigneti e una magistrale lavorazione per mano dei produttori.

Terra del titolato e pluridecorato Sangiovese ma anche del Trebbiano, dell’amatissima Albana, della Cagnina e del Pagadebit, la Romagna gode di un territorio generoso e di un microclima favorevole, elementi che hanno contribuito a dar vita ad uno dei prodotti più conosciuti del Made in Italy.

Ad oggi l’Emilia-Romagna ha ottenuto per ben diciotto vini la sigla DOC (Denominazione Origine Controllata), per due la DOCG (Denominazione Origine Controllata e Garantita) e per nove l’IGT (Indicazioni Geografiche Tipiche), un grandissimo successo e fregio per la Regione che è riuscita a soddisfare con la propria cultura vinicola tutte le normative severe dei disciplinari!

Quando si pensa alla Romagna impossibile non immaginare tanta allegria innaffiata dal buon vino, dalla sagra enogastronomiche, alle festa in piazza, dalla cena rinomata, all’evento folkloristico e ancora ristoranti, osterie, hotel Rimini 3 stelle, insomma in Riviera un bicchiere di Sangiovese non manca proprio mai!

Qui ogni occasione è buona celebrare la propria tradizione enologica sia attraverso la degustazione sia tramite la divulgazione su come nasce e viene creato un prodotto così d’eccellenza.

Tra i tanti eventi in Romagna c’è un’iniziativa mosse da queste finalità, lo storico evento oramai ventennale, Cantine Aperte, organizzata in tutta la Riviera e non solo, ben mille aziende aperte in tutta Italia anche quest’anno, dal 26 al 27 maggio 2012.

Con le visite guidate alle cantine, ai vigneti e alle aziende l’evento richiama una grande partecipazione di pubblico desideroso di immergersi nei profumi e nei sapori del vino e dei prodotti tipici locali.

Coltivazione, raccolta, produzione e commercializzazione, tutte le fasi che riguardano il prodotto vino vengono presentate all’utente, invitato a scoprire, assaporare e lasciarsi ammaliare da questo nettare divino.