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Capitali, afflusso da record in Colombia malgrado i downgrade dei bond sovrani

Tra i tanti Paesi del Sudamerica che se la passano male, ce ne sono soprattutto due che catturano l’attenzione. Il motivo è che di fronte a situazioni simili, uno ha saputo attirare i capitali mondiali, l’altro no. Sono rispettivamente Colombia e Argentina.

Colombia dalla fuga all’afflusso di capitali

Il fatto che i capitali esteri stiano scegliendo la Colombia lascia stupiti, perché per il Paese è un anno terribile. Sia dal punto di vista sanitario che economico.
I gravi problemi sono cominciati quando il governo ha presentato un piano di austerità pesantissimo. Il presidente conservatore Ivan Duque Marquez ha aumentato le tasse, innescando le feroci proteste di piazza. Come conseguenza, ha abbandonato il governo il ministro delle Finanze, Alberto Carasquilla.

Poco dopo la Colombia ha visto bocciati i suoi bond sovrani sia da Standard&Poors che da Fitch. Entrambi li hanno portati al livello “junk“, ossia spazzatura. Per adesso si salva il giudizio di Moody’s, che li ha posti a “investment grade” e pari a Baa2.
Eppure, nel bel mezzo di questo stato di crisi nera, ossia tra aprile e giugno, c’è stata una impennata di interesse verso i bond Colombiani, e gli analisti dei broker italiani autorizzati hanno cominciato a consigliarli in un’ottica di diversificazione del portafoglio.

Perché c’è ottimismo?

Gli investitori hanno cominciato a essere fiduciosi rispetto all’impegno ribadito dal governo di tagliare il deficit (che quest’anno è stimato all’8,6% del PIL). Inoltre la congiuntura internazionale dovrebbe spingere la crescita economica del Paese dopo la burrasca Covid.
Da qui la convinzione che i conti pubblici della Colombia ne usciranno rafforzati. L’analisi fondamentale ha cominciato quindi a mostrare fattori di ottimismo, che hanno attirato capitali dall’estero.
Ne sono arrivati 10.800 miliardi di pesos, ossia circa 2,4 miliardi di euro. Un record assoluto, che ha battuto del 30% il precedente risalente al 2016.

Il bond della Colombia è diventato piano piano un’alternativa convincente. Anche perché il rendimento che sfiora il 7% offerto di titoli Colombiani a 10 anni, è oro rispetto a quelli che si trovano nei paesi sviluppati, dove spesso hanno rendimenti negativi.

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