INTERVISTA A ANDREA NAPPI
Domani parte da Nola la mostra itinerante, il road show ” Maschere della mente” che fa parte dello spettacolo spettacolare ” Carnevale… e oltre”, che si replica con successo da anni.
Giovedì 3 marzo il sipario si alza alle ore 19.00 nel teatro sacro del fuoco, tra fusioni e invenzioni della Fonderia d’Arte 2000.
Abbiamo intervistato Andrea Nappi, organizzatore e ideatore della manifestazione:
QUALI MASCHERE SARANNO RAPPRESENTATE?
Maschere dantesche, Maschere dell’infinito, Maschere parlanti, si esibiscono nell’incanto di fornaci mai spente, di mantici sempre all’opera nel giro del Vulcano buono, dove anche i venti sono felici e il principio universale si dispiega in ogni dove.
UNA MASCHERA SARA’ ISPIRATE E DEDICATA ALL’UNITA’ D’ITALIA?
Un discorso a parte meritano le Maschere dell’identità d’Italia e le Maschere epiche, dedicate ai 150 anni dell’Unità d’Italia, ma soprattutto alle migliaia di giovani che sacrificarono la loro vita in nome della libertà. I fratelli Bandiera, Carlo Pisacane e i suoi trecento giovani e forti, i martiri di Belfiore e tutti gli altri la cui vita, le cui gesta, andrebbero fatte studiare e ristudiare a chi, come sta scritto nell’home page del Carnevale più storico del mondo, vuole sdrammatizzare il Risorgimento con farse inscenate tra le calli.
POLEMIZZA LE SCELTE DI VENEZIA?
La cosa che più stupisce è che nesssuno si è indignato per questa idea bislacca o revisionista del nostro Risorgimento, perché si chiaro che fa esercizio di retorica solo chi vuole mettere in burletta il sangue versato per la libertà, ma anche chi non ha alzato una protesta contro queste scempiaggini: “La pazzia del Carnevale è un’altra cosa”.
COME SPIEGA LA SCELTA DI NOLA?
Nola, più antica di Roma, famosa nella storia perché tra le sue colline morì Ottaviano Augusto e nacque Giordano Bruno, il filosofo che ci regalò l’infinito, può menar vanto che da qui nel 1820 partirono i primi moti carbonari.
Michele Morelli e Giuseppe Silvati, da questa città, partirono per innescare quella lotta che dopo decenni avrebbe portato all’Unità d’Italia.
E’ RIUSCITO A CONIVOLGERE ARTISTI DI FAMA INTERNAZIONALE….
Contro la volgarità di certe iniziative solo l’Arte, e chi la vive quotidianamente come Riccardo Dalisi, può rispondere con Segni infiniti.
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