A Pavia e provincia attivo il numero unico europeo 116 117 per l’assistenza sanitaria non urgente
Da oggi, lunedì dal 20 luglio, è attivo su tutto il territorio di Pavia e provincia il numero unico 116117 per la richiesta di assistenza, prestazioni o consigli sanitari non urgenti.
Il numero unico 116 117 sostituisce i numeri di telefono della Continuità Assistenziale (ex Guardia medica) e sarà attivo da lunedì a venerdì dalle ore 20:00 alle ore 8:00 e nei giorni festivi e prefestivi 24 ore su 24.
Sottolinea il Direttore Generale Mara Azzi: “Il servizio completamente gratuito è dedicato all’assistenza sanitaria non urgente e permette di mettersi in contatto con un Medico di continuità assistenziale o di un Pediatra di Libera scelta, di accedere alla Guardia Medica Turistica sostituendo i numeri territoriali. Da oggi in tutta la Lombardia e in Europa avremo un unico numero più semplice da ricordare e più immediato in caso di necessità”.
Dopo pochi secondi dalla chiamata un operatore smista la richiesta a seconda della necessità richiesta e ne verifica l’effettiva presa in carico. “Siamo molto orgogliosi di questo grande sforzo organizzativo di Areu che si conferma capofila in Italia nel settore dei bisogni dei cittadini” – sottolinea l’assessore regionale Giulio Gallera.
Numerosi i vantaggi che offre il nuovo numero unico, fra gli altri:
- è sempre attivo un servizio di interpretariato telefonico
- l’attività viene completamente informatizzata
- la registrazione vocale delle chiamate in entrata e in uscita e la conseguente tracciabilità di qualsiasi comunicazione
- l’integrazione fra soccorso e continuità assistenziale
Il direttore generale dell’Areu, Alberto Zolisottolinea anche che il risparmio annuale sarà di circa 1 milione di euro l’anno. Inoltre, il numero, gratuito, è chiamabile sia da rete fissa che mobile e garantisce assistenza e consulenza sanitaria tramite un operatore e non un risponditore automatico.
Per informazioni www.ats-pavia.it
Sicurezza sul lavoro e ambiente
Il testo unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro è un complesso di norme della Repubblica Italiana, in materia di salute e sicurezza sul lavoro, emanate con il decreto legislativo 9 aprile 2008 n. 81.
Il decreto legislativo 81/2008 propone un sistema di gestione della sicurezza e della salute in ambito lavorativo preventivo e permanente, attraverso:
1) l’individuazione dei fattori e delle sorgenti di rischio;
2) la riduzione, che deve tendere al minimo, del rischio;
3) il continuo controllo delle misure preventive messe in atto;
4) l’elaborazione di una strategia aziendale che comprenda tutti i fattori di una organizzazione (tecnologie, organizzazione, condizioni operative, ecc…).
Il decreto, inoltre, ha definito in modo chiaro le responsabilità e le figure in ambito aziendale per quanto concerne la sicurezza e la salute dei lavoratori.
Il datore di lavoro ha l’obbligo di salvaguardare l’integrità psicofisica dei lavoratori eliminando o cercando di ridurre al massimo i rischi che possono procurare dei danni a questi soggetti.
Il datore di lavoro, in virtù di queste sue responsabilità, deve anche adempiere agli obblighi che gli impongono di mettere nelle condizioni il lavoratore di utilizzare macchinari, utensili e strumentazioni che non presentino nessun rischio per la salute e l’integrità.
A questo si affianca anche l’obbligo di informare e formare i dipendenti circa i pericoli che possono derivare da un utilizzo non idoneo dei macchinari e degli utensili.
A tal proposito, recentemente il D.Lgs. 106/2009, rispetto al D.Lgs. 81/2008, ha previsto delle sanzioni penali più pesanti per la violazione di questi obblighi.
Oltre al dovere di informare, al datore di lavoro viene anche attribuito il compito di vigilare e verificare il rispetto da parte dei lavoratori delle norme antinfortunistiche.
Il datore di lavoro ha quindi un duplice obiettivo: garantire una corretta informazione ed un esatto addestramento, e osservare attentamente che quanto insegnato sia poi messo in pratica dai dipendenti.
Sicuram si rivolge principalmente alle aziende del territorio bresciano operanti nel settore metalmeccanico, galvanico, delle fonderie, della lavorazione di marmo e legno, tutte con elevato rischio infortunistico.
Lo staff è composto da tecnici e consulenti qualificati con esperienza decennale nel settore della sicurezza e dell’ambiente.
Nel corso degli anni l’aumento degli obblighi legislativi e delle esigenze delle aziende clienti ha portato Sicuram ad ampliare l’offerta dei servizi proposti approfondendo l’ambito della Sorveglianza Sanitaria, sviluppando corsi di Formazione come previsto dal D.Lgs 81/08, offrendo tutela legale in materia di privacy e fornendo assistenza per la certificazione delle macchine.
Dopo trent’anni, migliaia di infortuni gestiti, e collaborazioni con professionisti esperti, oggi Sicuram si propone come partner ideale per la consulenza in sicurezza sul lavoro e ambiente a Brescia e Lombardia, garantendo soluzioni concrete e diminuendo i rischi di sanzioni all’interno delle proprie aziende clienti.
Qual è la durata di una campagna SEO?
Individuare quella che è la durata perfetta per una campagna SEO, e dunque il limite oltre il quale questa debba interrompersi, è oggetto di continuo dibattito all’interno della comunità dei professionisti di questo settore. In effetti le attività relative ad una campagna SEO non hanno una durata stabilita.
Le attività SEO sono legate a molti fattori: in primis, la fase di analisi dei contenuti, degli obiettivi di posizionamento, di scelta delle keyword, di valutazione del traffico e della link popularity. Solo questa potrebbe richiedere svariate settimane.
C’è da dire, poi, che i motori di ricerca hanno tempi di risposta non deterministici: basti pensare che, mediamente, Google rivaluta continuamente il pagerank assegnato a ciascuna risorsa web, sebbene non fornisca più dati in tal senso. Lo stesso Google, inoltre, può impiegare anche 3 settimane a elaborare una sitemap mentre per attività più delicate quali, ad esempio, la riconsiderazione di una pagina interessata da penalizzazione possono trascorrere anche diverse settimane.
In maniera del tutto indicativa, pertanto, si può affermare che un’attività SEO della durata inferiore ai 3 mesi è sicuramente inapplicabile. In generale, in funzione della competitività delle keyword da posizionare, le attività di una campagna SEO possono svilupparsi nell’arco di 12-24 mesi anche in funzione dell’evoluzione del web, del posizionamento dei competitor e possono richiedere attività collaterali alla campagna SEO quali attività di article marketing, brand awareness, etc.
In definitiva, va ricordato che la SEO è un’attività empirica, basata sulla determinazione delle procedure in funzione degli effetti di alcune attività. Per questo motivo è bene affidare sempre le proprie campagne SEO ad agenzie qualificate che possano realmente rappresentare un valore per il proprio sito. Elemaca è una web agency che aiuta quotidianamente i propri clienti ad ottenere quella visibilità online di cui hanno bisogno per far conoscere a tutti e vendere i propri prodotti e servizi.
Segnali di un tradimento: Cosa non sottovalutare
Esistono molteplici fattori che puoi valutare quando pensi che il tuo partner ti stia tradendo. Hai mai provato a controllare di nascosto il suo telefono per vedere con chi si messaggia, nella sia cronologia, oppure di frugare fra i suoi oggetti personali. Consigliamo sempre ai nostri lettore di affidarsi ad un team di professionisti come un’Agenzia Investigativa Padova che saprà mettervi a disposizione un Investigatore Privato Padova che attraverso le sue competenze saprà rispondere con certezza se il tuo ragazzo/ragazza ti sta tradendo.
Se ti senti in grado di investigare senza l’aiuto di un Investigatore Privato, ti devi porre un obiettivo realistico.
Se ultimamente ti è sembrato/sembrata troppo protettiva verso di esso, oppure non vuole mai lasciarlo incustodito, potresti iniziare a porti le prime domande sulla reale fedeltà del tuo partner verso i tuoi confronti, in ogni caso, non allarmarti e cerca di relazionarti nel modo più tranquillo possibile continuando con le tue indagini. Controlla le sue conversazioni private, poiché in esse leggendone qualcuna, potresti trovare dei buchi semantici evidenti, ciò starebbe a significare che il tuo ragazzo/ragazza li abbia cancellati e che non voglia mostrarteli, ma sicuramente, in questo momento delle tua investigazione, sarebbe bene affidarsi ad un professionista come un Investigatore Privato Bologna, per confutare ogni minimo dubbio.
Un’altro comportamento che potrebbe aiutarti a capire se ti stia tradendo o meno, potrebbe essere il suo improvviso imbarazzo. Un primo segnale potresti capirlo dalle domande da cui cerchi di ottenere una risposta, ad esempio se gli/le chiedi cosa ha fatto oggi, rimane sul vago, oppure cerca di guardare in basso mentre ti risponde, potrebbe essere un chiaro segnale della sua infedeltà.
La tua ultima possibilità di scoprire il suo tradimento è affidandoti ad un’Agenzia Investigativa Bologna, che metterà a disposizione i suoi investigatori per conoscere tutta la verità sul tuo rapporto.
Come scegliere i serramenti per casa propria
Scegliere i serramenti nuovi per la tua casa non è sicuramente un compito facile, perché le combinazioni sono tantissime, ed ognuna porta con sé caratteristiche piuttosto diverse.
Per questo motivo si consiglia sempre di affidarsi ad esperti del settore, come i professionisti di Fabbro Roma, che possano consigliarvi e guidarvi nella scelta più consona alle vostre esigenze.
Tuttavia, è sempre bene conoscere almeno i particolari più semplici di quello che si sta andando ad acquistare, e per questo motivo avere un’idea delle varie tipologie dei migliori serramenti da scegliere, è comunque una buona idea.
Sono infatti diversi gli elementi da considerare per poter avere un risultato soddisfacene, soprattutto in ambito di isolamento termico e acustico, tra cui il materiale, la tipologia e il vetro.
Per quanto riguarda ad esempio i materiali, possiamo trovarli in legno, in alluminio o in pvc, che combinati tra loro possono regalare risultati diversi, garantendo un isolamento migliore e soprattutto un’estetica apprezzabile.
Proprio parlando di estetica poi, per scegliere i serramenti è molto importante avere ben chiari anche i tipi di aperture.
Quella più classica è ovviamente l’apertura a battente, consigliata in particolar modo per i balconi, ma ne esistono altre ugualmente interessanti: le aperture scorrevoli e quelle a ribalta infatti, permettono di trovare soluzioni ottimali anche nelle situazioni più complesse.
Il vetro poi riveste un ruolo fondamentale, e bisogna assicurarsi che non solo sia dello spessore corretto, ma che possieda anche proprietà antinfortunistiche.
Infine, il resto del lavoro sarà lasciato alla maestria del fabbro, che aggiungerà l’ultimo tocco per un’opera perfetta.
I materiali e le loro caratteristiche
Scegliere i serramenti può risultare problematico se non si conoscono bene le proprietà dei materiali di cui sono fatti gli infissi.
Sono gli elementi che differenziano i serramenti non solo nell’estetica, ma anche nelle proprietà isolanti, e conoscerne le caratteristiche è fondamentale.
Se si prendono gli infissi in legno, questi dispongono di un forte potere isolante, e sono dotati di un’eleganza unica, che li rende la scelta più comune.
Isolano perfettamente interni ed esterni senza problemi.
L’unico inconveniente in questo caso è la manutenzione, che deve necessariamente essere molto frequente se si vogliono mantenere i materiali in ottime condizioni.
La resistenza è invece la caratteristica principale degli infissi in alluminio.
Sono sicuramente molto versatili, grazie al loro peso ridotto e alla possibilità di essere dipinti in diverse tonalità.
Rimanere insoddisfatti dal punto di vista estetico quindi, è piuttosto difficile.
Tuttavia, presentano comunque un inconveniente non di poco conto: dispongono di una capacità termica molto ridotta rispetto alle altre tipologie, e i costi sono invece più elevati.
Per questo motivo i più richiesti sono invece gli infissi in PVC, che riescono a combinare in maniera sorprendente sia i vantaggi degli infissi in legno, che quelli in alluminio.
Queste sono le nozioni fondamentali che ti serviranno quando andrai a scegliere i serramenti per la tua casa, ma ancora una volta la soluzione migliore rimane quella di rivolgersi agli esperti del mestiere, per una valutazione accurate dei costi e delle possibilità, in modo da ottenere alla fine il miglior risultato possibile.
Un webinar per un lavoro agile sicuro, bilanciato e produttivo
Comunicato Stampa
Un webinar per un lavoro agile sicuro, bilanciato e produttivo
Il 16 luglio 2020 un webinar permetterà di approfondire la gestione del lavoro agile riguardo alla sicurezza dei lavoratori e agli aspetti normativi, organizzativi e gestionali.
In tempi di emergenza COVID-19 il “lavoro agile” (o “smart working”) – una modalità flessibile di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato allo scopo di incrementare la produttività e agevolare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro (legge 22 maggio 2017, n. 81) – si dimostra sempre di più una forma organizzativa che si adatta all’evoluzione del mondo del lavoro, della tecnologia, delle esigenze dei lavoratori e delle strategie di prevenzione, comportando una diminuzione dell’esposizione rischi lavorativi classici ed emergenti.
Quali sono gli aspetti gestionali e organizzativi del lavoro agile? Cosa indica la normativa nazionale, anche in relazione all’emergenza COVID-19, su questa modalità organizzativa? Quali sono i principali rischi nelle attività di smart working?
Il nuovo webinar per un lavoro agile sicuro, bilanciato e produttivo
Per rispondere a queste domande e favorire un utilizzo idoneo e produttivo del lavoro agile, l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) organizza per il 16 luglio 2020 l’incontro in modalità webinar “Lavoro agile: sicuro, bilanciato e produttivo”.
Il nuovo webinar ha l’obiettivo di approfondire la gestione del lavoro agile, all’interno di un’organizzazione, da prospettive differenti (organizzative, gestionali, ecc.) tra cui anche quella della sicurezza sul lavoro. Tra i temi che verranno affrontati durante l’incontro ci sono, infatti, anche quelli relativi alla sicurezza e allo stress lavoro-correlato del lavoratore agile.
L’incontro si tiene a distanza e in modalità webinar, una modalità assimilabile alla videoconferenza. Ricordiamo che il termine “webinar” nasce dalla fusione dei termini “web” e “seminar” ed è utilizzato per identificare sessioni informative e formative a cui è possibile prender parte attraverso una connessione informatica.
La normativa in materia di lavoro agile e smart working
Questa particolare modalità lavorativa, che nei decreti in materia di emergenza COVID-19 è indicata come una idonea misura per il contrasto e il contenimento del diffondersi del virus SARS-CoV-2, è disciplinata dalla Legge 22 maggio 2017, n. 81.
Le disposizioni della legge n. 81/2017, recante “Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato”, promuovono infatti il lavoro agile quale modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato anche con forme di organizzazione per fasi, cicli e obiettivi e senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro, con il possibile utilizzo di strumenti tecnologici per lo svolgimento dell’attività lavorativa.
Secondo la normativa la prestazione lavorativa “viene eseguita, in parte all’interno di locali aziendali e in parte all’esterno senza una postazione fissa, entro i soli limiti di durata massima dell’orario di lavoro giornaliero e settimanale”.
Il lavoratore agile ha la possibilità di lavorare anche al di fuori del proprio ufficio di appartenenza e con minori vincoli orari, ma ha comunque la responsabilità di organizzarsi in modo da assicurare il rispetto dei tempi massimi e la tutela della salute e sicurezza nel luogo di lavoro scelto. Infatti anche questa modalità di lavoro ha specifici rischi, ad esempio di tipo ergonomico e psicosociale, che i lavoratori devono conoscere e che devono essere gestiti e prevenuti idoneamente.
Il programma del nuovo webinar sul lavoro agile
Per fornire utili informazioni su come gestire il lavoro agile e prevenirne i rischi, si terrà giovedì 16 luglio 2020 – dalle ore 15.30 alle ore 17.30 – il webinar “Lavoro agile: sicuro, bilanciato e produttivo”.
Durante il webinar verranno affrontati i seguenti argomenti:
- Il lavoro agile nella normativa italiana. Cenni e caratteristiche generali.
- La sicurezza sul lavoro e il lavoro agile: quali aspetti considerare dal punto di vista organizzativo ed ergonomico.
- Diritto alla disconnessione e isolamento del lavoratore agile: quale impatto sullo stress lavoro-correlato, come prevenire questa fattispecie di rischio.
- Test di verifica
La partecipazione al corso vale come 2 ore di aggiornamento per RSPP/ASPP e Coordinatori alla sicurezza e 2 ore di aggiornamento per Formatori qualificati area 2. Il corso è valido anche ai fini della formazione specifica prevista per il Manager HSE (UNI 11720:2018 – area organizzativa e gestionale) e ai fini della formazione necessaria per l’iscrizione al Registro Consulenti AiFOS (Legge 4/2013).
Per avere ulteriori dettagli sul corso e iscriversi, è possibile utilizzare questo link:
Per informazioni:
Sede nazionale AiFOS – via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel. 030.6595035 – fax 030.6595040 www.aifos.it – [email protected] – [email protected]
09 luglio 2020
Ufficio Stampa di AiFOS
http://www.aifos.it/
Basta code per lavori in autostrada: nasce il primo ponteggio in movimento che non ferma il traffico
La piattaforma mobile, brevetto made in Italy, creata da un team di ingegneri specializzati potrà far risparmiare su 1 chilometro di interventi in galleria 10 giorni di lavoro
La rivoluzione nel campo dei cantieri autostradali che non blocca il traffico stradale. Nasce il primo ponteggio al mondo su carro trainabile in grado di svincolare la struttura dalla classica base appoggiata a terra, rendendo veloci gli spostamenti progressivi, senza la necessità di fermare il traffico. Il tutto con una riduzione dei tempi e dei costi del lavoro anche del 30%.
Si tratta di una piattaforma di lavoro mobile, sempre produttiva, che consente di evitare i classici smontaggi e successivi rimontaggi dei ponteggi – spiega l’ingegnere Alessandro Zanatta direttore commerciale EuroEdile – per 1 km di galleria, rispetto ad una installazione fissa, permetterà di risparmiare anche 10 giorni di lavoro. Questo prodotto è impiegabile in diversi contesti: gallerie, ponti e viadotti, muri di contenimento, ma può essere utilizzato anche per la manutenzione di aeromobili”.
Il suo nome è Chimera ed è un rimorchio ad elevata portata, trainabile da qualsiasi mezzo di cantiere, progettato secondo i dettami della direttiva 2006/42/CE che garantisce agli operai di lavorare sempre in massima sicurezza grazie a un particolare sistema di controllo anti-ribaltamento, disponendo di zavorre integrate (Big Bag o casseformi per contrappesi) riempibili direttamente in cantiere, che gli consentono di realizzare strutture a sbalzo.
Chimera è una soluzione ideata, prodotta e brevettata da DEDALO.Tech, una giovane realtà veneta che sviluppa progetti specialistici per il settore delle opere provvisionali dei cantieri e utilizzata da EuroEdile, società del settore, che opera a livello europeo, specializzata nel fornire soluzioni innovative per i cantieri di grande complessità.
“In questo modo si velocizzano le lavorazioni – dichiara l’ingegnere Andrea Baron responsabile tecnico DEDALO.Tech – senza la necessità di smontare e rimontare il ponteggio all’avanzare dei lavori. Il carro è in grado di ospitare qualsiasi tipo di ponteggio e mantiene i piani di lavoro in posizione perfettamente orizzontale al variare della pendenza della base d’appoggio”.
L’idea nasce da un team di ingegneri che, dopo molte ricerche sul campo, lavorando a fianco di ponteggiatori esperti, è riuscito a creare questo innovativo sistema per rispondere alle esigenze latenti nei cantieri complessi.
Gli ingegneri di DEDALO.Tech hanno studiato un particolare sistema di stabilizzatori oleodinamici governati da PLC che consentono al carro di spostarsi lateralmente e di allinearsi al manufatto. Chimera integra un sofisticato sistema di autolivellamento che permette di mantenere il piano di lavoro perfettamente orizzontale anche nei casi di presenza di dislivelli stradali, longitudinali e trasversali, fino al 10%.
“E’ la prima soluzione – conclude Daniele Crosato della forza vendita di EuroEdile – che evita la congestione viaria perché può essere allestita fuori dalla carreggiata; questo elimina i tempi morti mettendo nella condizione di lavorare, fin da subito e contemporaneamente, più persone”.
Sanificazione del Tessile per gli Hotel
L’Organizzazione Mondiale della Sanità, nelle sue considerazioni operative per la gestione del virus COVID-19, ha preparato un documento, indirizzato ad alberghi e strutture ricettive per il turismo, che prevede raccomandazioni per le diverse attività svolte all’interno dell’hotel, al fine di proteggere la salute del personale e dei suoi clienti, essendo queste strutture caratterizzate da un alto grado di interazione tra ospiti e lavoratori.
Le misure di prevenzione che l’OMS identifica per il personale comprendono l’igiene delle mani costante e accurata, l’uso delle protezioni respiratorie in pubblico, una buona igiene respiratoria e il distanziamento sociale.
I tessuti, le lenzuola e gli indumenti devono essere riposti in appositi sacchetti contrassegnati e suddivisi per tipologia di biancheria e maneggiati con cura per evitare la generazione di aerosol, con conseguente potenziale contaminazione degli operatori e delle superfici.
La detergenza/lavaggio di tessuti, biancheria da letto, da tavola, da bagno e indumenti utilizzati nelle strutture turistico ricettive – oltre a rimuovere sporco, macchie e odori sgradevoli – deve garantire la loro sanificazione, ovvero l’eliminazione di microrganismi potenzialmente patogeni e la riduzione della carica microbica presente sugli stessi.
In questo processo – influenzato da tempo, temperatura, meccanica e chimica – i composti ossidanti, come il cloro o la candeggina con ossigeno attivato, il pH e la temperatura, garantiscono un’efficace azione disinfettante, anche nei confronti dei virus.
E’ pertanto raccomandato il lavaggio in lavatrice con temperature dell’acqua a 60° gradi o superiori
con detergente per il lavaggio industriale della biancheria, in quanto tali temperature inattivano i
microrganismi e garantiscono un elevato livello di igienizzazione dei tessuti.
Si possono utilizzare temperature più basse, ma al fine di mantenere le prestazioni antimicrobiche, la diminuzione della temperatura deve essere compensata dall’aumento di una o più delle altre variabili del processo di detergenza/sanificazione (esempio candeggianti e/o agenti disinfettanti) validato e documentabile.
BUONE PRATICHE, RACCOMANDAZIONI E FREQUENZA DI CAMBIO DEI TESSILI
Raccogliere la biancheria sporca in contenitori chiusi (sacchi o sacconi in carrelli) manipolandola e scuotendola il meno possibile nell’ambiente prima dell’inserimento nel contenitore stesso e dell’invio all’impresa qualificata (sia essa esterna o interna all’organizzazione) addetta al lavaggio e alla sanificazione.
Sostituire la biancheria da letto e da bagno utilizzata con biancheria sanificata da impresa qualificata, dotata di certificazione UNI EN 14065 , secondo un’adeguata frequenza di cambio dei tessili.
RACCOMANDAZIONI PER I PERCORSI DELLA BIANCHERIA
La Norma UNI EN 14065 garantisce il controllo della biocontaminazione dei tessili fino alla consegna al cliente. Pertanto, si raccomanda alle strutture alberghiere e strutture ricettive di avere cura di salvaguardare le qualità igieniche dei tessili sanificati, anche nelle fasi di stoccaggio presso i magazzini o carrelli di piano del prodotto pulito, fino all’utilizzo nelle camere.
Necessaria inoltre una suddivisione della biancheria sporca per tipologia in modo tale da evitare successive rischiose ed inutili manipolazioni da parte del personale.
La suddivisione standard per tipologia è la seguente:
1) Lenzuola e copripiumino (coprimaterasso in funzione del tipo e degli accordi con la lavanderia)
2) Federa (copricuscino in funzione del tipo e degli accordi con la lavanderia)
3) Piumino (coprimaterasso e copricuscino in funzione del tipo e degli accordi con la lavanderia)
4) Biancheria da bagno
Altrettanta cura la struttura ricettiva dovrà porla nel percorso della biancheria sporca dal letto o bagno, passando dall’eventuale deposito di piano fino al punto di arrivo centrale della biancheria sporca dove accede la lavanderia industriale per il ritiro della stessa.
Puo itrovare il protocollo completo nella sezione News del sito della lavanderia industriale Padana Emmedue.
Che cosa è l’attestazione SOA
L’attestazione SOA è la certificazione obbligatoria per la partecipazione a gare d’appalto per l’esecuzione di appalti pubblici di lavori, ovvero un documento necessario e sufficiente a comprovare, in sede di gara, la capacità dell’impresa di eseguire, direttamente o in subappalto, opere pubbliche di lavori con importo a base d’asta superiore a € 150.000.
L’attestato SOA attesta e garantisce il possesso da parte dell’impresa del settore delle costruzioni di tutti i requisiti previsti dalla attuale normativa in ambito di Contratti Pubblici di lavori.
Ha validità quinquennale e viene rilasciata a seguito di un’istruttoria di validazione dei documenti prodotti dall’impresa da appositi Organismi di Attestazione, ovvero società autorizzate ad operare dall’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici (AVCP).
Il decreto correttivo del Codice degli appalti (pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 47 del 26 febbraio 2011 – decreto milleproroghe) prevede la possibilità, a partire dal 17 ottobre 2008 e fino al 31 marzo 2011, di dimostrare i requisiti tecnici considerando i lavori degli ultimi 10 anni e i requisiti economici (fatturato, costo del personale ed attrezzature) scegliendo i migliori 5 anni degli ultimi 10.
L’attestazione SOA qualifica l’impresa ad eseguire appalti per categorie di opere e classifiche di importi. Le categorie di opere a cui si può richiedere di essere attestati sono 48: 13 di esse sono opere generali (edilizia civile e industriale, strade, fogne e acquedotti, restauri di beni immobili etc.) e 35 di esse sono opere specializzate (restauri di superfici decorate, impianti, scavi, demolizioni, arginature, arredo urbano, finiture tecniche, finiture in legno, in vetro e in gesso, etc.).
Le classifiche di importi a cui si può richiedere di essere attestati (inizialmente 8, riportate in lire nel DPR 25 gennaio 2000, n. 34, e successivamente 10, inserite arrotondate nel DPR 5 ottobre 2010, n. 207 art. 61 comma 4), sono, in euro:
- I fino a € 258.000
- II fino a € 516.000
- III fino a € 1.033.000
- III-bis fino a € 1.500.000
- IV fino a € 2.582.000
- IV-bis fino a € 3.500.000
- V fino a € 5.165.000
- VI fino a € 10.329.000
- VII fino a € 15.494.000
- VIII per importi oltre € 15.494.000 (convenzionalmente stabilito in € 20.658.000, relativamente al rispetto dei requisiti)
Esse abilitano l’impresa a partecipare ad appalti per importi pari alla relativa classifica accresciuta di un quinto (cioè incrementata del 20%).
La classifica di importo è ovviamente commisurata alla capacità tecnica ed economica dell’impresa.
Per Qualificazioni in classifiche maggiori alla II è necessario dimostrare il possesso di un Sistema di Qualità aziendale, certificato secondo la norma UNI EN ISO 9001.
L’Organismo di Attestazione, in sede di istruttoria di qualificazione, è tenuto a verificare la veridicità e la sostanza di tutte le dichiarazioni e di tutti i documenti prodotti dall’impresa prima del rilascio dell’Attestazione SOA, sia attraverso l’interrogazione di sistemi informativi, sia contattando direttamente l’Ente competente.
Requisiti SOA di Ordine Generale
Regolarità ai fini della normativa antimafia e requisiti di moralità professionale(assenza di condanne incidenti sulla moralità professionale per i titolari, i rappresentanti legali, i direttori tecnici, i soci di società di persone ecc. la verifica riguarda anche i soggetti cessati dalla carica nell ’anno antecedente la data di sottoscrizione del contratto con la SOA).
Iscrizione al Registro delle Imprese e assenza di procedure concorsuali(fallimento, concordato preventivo, ecc.).
Regolarità e assenza di gravi violazioni nello svolgimento della attività d’impresa(assenza di errori gravi nell’esecuzione di lavori pubblici, di irregolarità fiscali (non devono esserci cartelle esattoriali notificate oltre i 5000 euro di importo e non rateizzate) , di false dichiarazioni, di gravi infrazioni in materia di sicurezza, assenza di sanzioni interdittive, ecc.).
Non aver prodotto false dichiarazioni con dolo o colpa grave.
Regolarità ai fini della norma che disciplinano il diritto al lavoro dei disabili.
Regolarità del DURC(Documento Unico di Regolarità Contributiva).
Requisiti SOA di Ordine Speciale
Idonee referenze bancarie.
Cifra d’affari in lavori pari al 100% degli importi delle classifiche richieste nelle varie categorie.
Patrimonio netto di valore positivo riferito all’ultimo bilancio depositato (solo per i soggetti tenuti alla redazione del bilancio).
Idonea attrezzatura tecnica non inferiore al 2% della cifra d’affari in lavori (attrezzatura in proprietà, in leasing o in noleggio); l’ammontare dell’attrezzatura a nolo non può superare il 60% del valore totale.
Idoneo organico medio annuo dimostrato dal costo complessivo sostenuto per il personale dipendente non inferiore al 15% della cifra d’affari in lavori, di cui il 40% per il personale operaio; in alternativa il costo del personale assunto a tempo indeterminato non inferiore al 10% della cifra d’affari in lavori, di cui l’80% riferito a personale tecnico laureato o diplomato. In caso di società di persone o imprese individuali è possibile usufruire della “retribuzione convenzionale INAIL, solo pero’ nel caso sia prevista la presenza di un socio o piu soci lavoratore dalle scritture contabili”.
Requisiti SOA di capacità tecnica e direttore tecnico
Idonea direzione tecnica, il direttore tecnico deve essere in possesso di idoneo titolo di studio o, per classifiche fino alla III-bis, di esperienza professionale quinquennale come direttore di cantiere; deve possedere i requisiti generali previsti dalla norma ; il ruolo di direttore tecnico può essere ricoperto dal titolare dell’impresa, dal legale rappresentante, dal socio, dall’amministratore, da un dipendente o da un professionista esterno in possesso di contratto d’opera professionale regolarmente registrato.
Per imprese individuali costituite ante Marzo 2000, il ruolo del direttore tecnico può essere svolto dal titolare d’impresa senza occorrenza di dimostrazioni ulteriori.
Esecuzioni di lavori nell’arco temporale degli ultimi 15 anni, nelle singole categorie di importo non inferiore al 90%di quello della classifica richiesta.
Lavori di punta:esecuzione di un lavoro o, in alternativa, di due lavori o, in alternativa, di tre lavori in ogni categoria richiesta di importo rispettivamente pari al 40% (1 lavoro), al 55% (2 lavori), al 65% (3 lavori) di quello della classifica richiesta.
Quali sono, in concreto, i lavori di cui si occupa un fabbro?
Quali sono, in concreto, i lavori di cui si occupa un fabbro? Questa figura professionale sembra venire dal passato, da tempi ormai remoti. In realtà, è un artigiano il cui lavoro e intervento fa comodo anche nei tempi attuali. Il fabbro si occupa di lavorare con il ferro e l’acciaio, creando oggetti da queste leghe. Utilizza attrezzi a mano per martellare, tagliare, curvare o comunque dare forma al metallo quando questo non è allo stato liquido. Le sue abilità di artigiano gli permettono di lavorare anche con bronzo, alluminio, ottone e rame.
Un fabbro abile può intraprendere un progetto in autonomia oppure lavorare seguendo i disegni tecnici forniti dal cliente. Una volta scelta la tipologia di metallo più adatta e selezionate le tecniche di lavorazione, gli strumenti ed i macchinari da utilizzare, il progetto può iniziare a prendere forma. Gli attrezzi più comuni per questo tipo di artigiano sono il martello, l’incudine, la fucina (o fornace), le pinze, le forme e le presse.
Oltre alla parte artigianale, il fabbro pronto intervento si occupa di lavori di riparazione. Per esempio, sistemare cancelli, inferriate, ringhiere, porte, mobili in ferro battuto, scale, serrature, elementi d’arrendo e tanti altri oggetti (utensili in ferro e acciaio, arnesi e miniature in ferro, ecc.), richiede l’intervento del fabbro.
Una delle problematiche che il fabbro deve affrontare più spesso è il cambio della serratura di una porta blindata. Infatti, una porta di questo genere di vecchia generazione o con chiave doppia mappa, non è più sicura.
Un ladro di “nuova generazione” potrebbe facilmente aprire una porta di questo genere con le chiavi bulgare, grimaldelli speciali che ricostruiscono la mappa della chiave e consentono l’apertura della serratura in un lasso di tempo di qualche secondo. Cosa bisogna fare in questo caso? Fortunatamente, sostituire la porta blindata non sarà necessario. Sarà sufficiente aggiornare la serratura sostituendola con una di nuova generazione con cilindro europeo di sicurezza e defender di protezione adeguato alle esigenze di sicurezza del cliente. Quest’intervento non lascia segni visibili o causa danni alla porta dato che la maggior parte delle serrature vecchie possono essere sostituite agevolmente con serrature a cilindro di sicurezza.
L’unico problema che questo intervento presenta è la varietà di defender e cilindri: esistono tanti tipi di cilindri e defender di sicurezza che si distinguono in base a marche e modelli. Una persona poco esperta non avrà vita facile cercando in mezzo a questa giungla di prodotti: un buon cilindro deve essere di qualità e resistente, antitaglio, antistrappo, resistente al bumping e picking (tecniche di scasso che i ladri più esperti adottano con cilindri di sicurezza di bassa qualità), antitrapano, ecc. Inoltre, il defender esterno di protezione del cilindro è molto importante perché deve proteggerlo nel modo più efficace possibile. Un defender di qualità resiste al trapano ed allo scasso.
Un altro problema che richiede l’intervento del fabbro è dimenticare la chiave in casa dopo essere usciti. È una sensazione spiacevole e stressante che comporta delle spese. Il discorso è simile quando la serratura della porta blindata ha problemi. Nel primo caso, il fabbro dovrà sostituire la serratura mentre nel secondo le alternative sono due: la sostituzione della serratura o la riparazione della serratura.
Gli interventi fai – da – te sono fortemente sconsigliati per evitare di compromettere ulteriormente la porta e gli elementi che la compongono. Un fabbro si metterà a disposizione del cliente non appena la richiesta di pronto intervento verrà inoltrata. Questo tipo di servizio si rivolge a privati ed aziende che hanno bisogno di assistenza tecnica specializzata per sbloccare, sostituire e riparare serrature di ogni tipo. Grazie alla disponibilità di serrature di ogni tipo, la risoluzione di un problema è facilitato ed immediato in modo che al cliente venga garantita sicurezza, tranquillità e comfort, senza inutili e stressanti liste d’attesa.
Rifiuti: MUD prorogato al 30 giugno
Il MUD, Modello Unico di Dichiarazione Ambientale per le spese dei rifiuti del 2019 deve essere consegnato entro il 30 giugno 2020. A fare slittare la data di consegna del documento, l’emergenza sanitaria.
MUD: che cos’è e come si articola?
Il MUD, o Modello Unico di Dichiarazione Ambientale, è il documento che consente di denunciare i rifiuti prodotti da attività economiche o dai comuni per l’anno 2019. Il documento si articola in sette comunicazioni:
- rifiuti urbani
- rifiuti speciali
- rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche
- assimilati e raccolti in convenzione
- imballaggi
- veicoli fuori uso
- produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche
Prima che l’emergenza Coronavirus investisse anche il nostro Paese, la scadenza originaria per l’invio del modello era fissata al 30 aprile. In seguito alle nuove disposizioni del Decreto Cura Italia e al rinvio di questa e altre comunicazioni, l’invio è stato prorogato al 30 giugno.
Come inviare il proprio Modello per i rifiuti
La modalità di invio per il MUD è duplice. Gli utenti possono avvalersi della modalità online grazie alla piattaforma dedicata. Qualora gli utenti debbano invece dichiarare fino a un massimo di sette rifiuti, possono inviare il modello in formato PDF all’indirizzo mail certificato. A variare per i due metodi di invio, sono soprattutto i costi: 10 € per la prima modalità, 15 € per la seconda.
Rifiuti: chi è esonerato dall’invio
Non tutti i soggetti sono obbligati a compilare e a inviare il MUD. Alcuni soggetti infatti sono esonerati, tra questi ne ricordiamo alcuni:
- i liberi professionisti che non lavorano in forma d’impresa
- le attività agricole citate all’art. 2135 del Codice Civile
- le imprese e gli enti il cui numero di risorse non supera il numero di dieci
Fertrans Srl è un’azienda della provincia di Piacenza dotata di mezzi specializzati nel trasporto rifiuti. I trasporti transfrontalieri di rifiuti di tutti i codici CER, pericolosi e non e in ADR, rappresentano il core operativo dell’azienda.
Trasporto su pallet: superata l’emergenza sanitaria
Il settore della logistica è stato uno di quelli messi più alla prova durante questi mesi di emergenza sanitaria globale. Operatori e aziende hanno però saputo sostenere il peso dell’emergenza e si sono organizzati al meglio per affrontare questo momento di crisi. Anche One Express e le aziende affiliate hanno continuato a garantire il servizio di trasporto su pallet
One Express: il network di trasporti che viaggia in tutta Europa
One Express, network specializzato nel trasporto su pallet con sede a Bologna e le sue oltre 120 aziende affiliate su tutto il territorio nazionale, hanno mantenuto operativa l’intera filiera anche durante i mesi di emergenza sanitaria. Una notizia non da poco, se pensiamo all’importanza di questo network di aziende di trasporti operative lungo le principali direttive del continente europeo.
Un vero e proprio lavoro di squadra, reso possibile dalla collaborazione di operatori e affiliati che con grande impegno e responsabilità hanno continuato a lavorare anche dopo l’approvazione del Decreto Ministeriale del 22 marzo. Certo, il lavoro è continuato anche grazie all’adozione tempestiva delle più adeguate misure di sicurezza illustrate dal Governo con l’obiettivo di contenere i contagi. In questi mesi l’intera filiera e in particolare le aziende associate si sono adoperate affinché venissero adottate strategie di prevenzione e contenimento, come la fornitura di dispositivi di protezione individuale e la sanificazione regolare di uffici e magazzini.
One Express e i suoi associati hanno dimostrato di essere una squadra, una squadra vincente anche nelle difficoltà. Ora arriva il lavoro più grande: ripartire insieme per costruire un futuro migliore.
Transmart: una realtà giovane e dinamica affiliata One Express
Transmart Srl è un’azienda affiliata One Express specializzata nel trasporto pallet a Parma e Piacenza sia a livello nazionale che internazionale. Oltre 18 mila sono i pallet movimentati dall’azienda in questi anni: capillarità , presenza sul territorio, tariffe chiare e tempistiche certe sono i punti di forza dell’azienda. Transmart mette a disposizione dei propri clienti due formule di consegna per venire incontro alle esigenze di tutti:
– Formula Fast: servizio espresso per consegne in 24 ore
– Formula Flex: servizio standard per consegne in 48 / 72 ore
Il trasloco di una attività commerciale
Cambiare sede ad una attività commerciale è una fase che richiede particolare impegno e che è in grado di incidere, o interrompere per qualche giorno, le normali attività lavorative di un ufficio, azienda o impresa. Per questo motivo è bene che le attività di trasloco relative ad un’attività commerciale vengano completate nella maniera più rapida possibile. Questo è il motivo principale per il quale bisogna rivolgersi ad una ditta specializzata in questo caso, ma non è l’unico.
Bisogna infatti ricordare che all’interno di una sede lavorativa molto probabilmente ci saranno delle attrezzature e dispositivi delicati che vanno trasportati con una certa cura, per evitare che vadano danneggiati. Pensiamo ad esempio ai monitor, ai server, a computer, stampanti e qualsiasi altro tipo di dispositivo che possa danneggiarsi con notevoli costi economici.
È bene per questo affidarsi ad una ditta con una buona esperienza alle spalle, che possieda tutti i mezzi e le attrezzature necessarie a garantire che le operazioni di trasloco possano completarsi nel minore tempo possibile, e soprattutto in maniera sicura, così da poter offrire al cliente tutta la serenità del sapere che le sue attrezzature sono in buone mani e che il lavoro sarà completato rapidamente, così da poter tornare velocemente alle normali attività lavorative.
Le operazioni di trasloco possono diventare complicate nel caso in cui si parli di una grande città come Roma, in cui il traffico, la zona a traffico limitato, gli edifici storici e le autorizzazioni da richiedere come quella per l’uso del suolo pubblico possono rappresentare un ulteriore livello di difficoltà per chiunque necessiti di spostare una attività o ufficio da una sede all’altra.
A tal proposito, la ditta Traslochi Roma Easy è la risorsa che è perfetta per quanti hanno questa necessità, sia perché ha grande esperienza nel settore e conosce bene il territorio di Roma, sia perché può procurarsi autonomamente tutte le autorizzazioni necessarie. Questa ditta di traslochi a Roma dispone inoltre di un importante parco mezzi ed attrezzature che consentono di completare ogni tipo di trasloco in maniera rapida e sicura.
Il Noleggio Auto a Lungo Termine
Quanti sono soliti percorrere un gran numero di km ogni anno con la propria auto, diciamo dai 15000 km in poi, stanno dimostrando di apprezzare sempre più la possibilità di ricorrere al noleggio auto a lungo termine piuttosto che utilizzare una vettura di proprietà. Considerando infatti il gran numero di chilometri che vengono percorsi ogni anno, è facile pensare che in questa maniera un’auto possa avere durata sicuramente inferiore rispetto un’altra che viene utilizzata solo per muoversi all’interno della città, dato il numero sicuramente minore di chilometri percorsi ogni anno.
A questi vanno aggiunti ovviamente i costi relativi alla manutenzione, sia quella ordinaria che quella straordinaria, il bollo, assicurazione e tutte quelle piccole voci di spesa che comunque si presentano piuttosto spesso nel corso dell’anno, soprattutto quando si fa un utilizzo intenso della propria vettura. A tal proposito invece, il noleggio a lungo termine consente di poter usufruire di una automobile nuova e ben manutenzionata, semplicemente pagando un canone mensile che non includa semplicemente l’utilizzo del mezzo ma anche tutti gli oneri quali bollo, assicurazione e anche la manutenzione ordinaria e straordinaria.
A carico del cliente resta dunque solamente il carburante, ed è possibile in qualsiasi momento restituire la vettura e prenderne un’altra se lo si preferisce. È anche possibile riscattare quella che si utilizza al momento e acquisirla del tutto, al termine del contratto. La grande comodità del noleggio lungo termine dunque, è quella di poter sfruttare al massimo un veicolo senza acquisirlo definitivamente ma al contrario avendo la possibilità di utilizzarlo solo un periodo di tempo da noi predefinito e restituirlo quando si preferisce. Il canone di noleggio mensile include dunque ogni tipo di spesa eccezion fatta per il carburante, e sul sito zorro.it è possibile verificare quelle che sono al momento le tariffe proposte dai più importanti operatori del settore.
È NATA COSTANZA, LA APP PER LA DISTANZA. IL BADGE/BRACCIALETTO MADE IN ITALY PER IL SOCIAL DISTANCING È GIA’ REALTÀ PER OLTRE 1000 DIPENDENTI
Un badge o braccialetto collegato ad una App per aiutare le aziende a mantenere i dipendenti al sicuro. Smart Beacon lancia COSTANZA – la App per la distanza. Ad adottarla per i suoi oltre 1000 dipendenti SMAT, la prima azienda in Italia a dotare i propri lavoratori di una App che tuteli la loro salute monitorando costantemente il distanziamento durante lo svolgimento delle quotidiane attività lavorative.
Le persone sono la risorsa più importante per qualsiasi organizzazione ed in questo periodo le aziende sono concentrate a trovare soluzioni efficienti per tutelare al meglio i propri dipendenti. Le idee per aiutare il mondo del lavoro a ripartire sono tante. Una delle soluzioni lanciate dal mondo IT, e già attiva per gli oltre 1000 dipendenti SMAT, arriva dall’azienda italiana Smart Beacon che da sempre studia e realizza applicazioni della tecnologia Beacon per il mondo del turismo e delle aziende.
Sfruttando la tecnologia Beacon l’azienda torinese ha creato COSTANZA – La App per la distanza, che consente ai lavoratori di acquisire comportamenti socialmente corretti e all’azienda di implementare e automatizzare il protocollo di distanziamento.
Ogni dipendente è dotato di un badge o braccialetto associato anonimamente ad un numero di matricola. La applicazione installata sul device aziendale avvisa l’utente qualora si trovi troppo vicino ad un altro collega e, nel pieno rispetto della privacy, traccia in maniera anonima i contatti fra i dispositivi consentendone la ricostruzione precisa in caso di contagio.
Il sistema prevede l’utilizzo combinato di uno smartphone e di un dispositivo (Tag BLE) indossato dal lavoratore. Qualora venga meno la prevista distanza di sicurezza di circa 2 metri fra i due devices, il cellulare emetterà un segnale acustico ed una vibrazione. Nel caso in cui un Tag rimanga nel raggio d’azione di uno smartphone per un periodo di tempo prolungato, l’avviso acustico sarà ripetuto ogni 60 secondi e, se il tempo di contatto ravvicinato supererà i 10 minuti, COSTANZA registrerà l’evento. Le registrazioni, che riguarderanno esclusivamente il numero di matricola dei lavoratori entrati in “contatto”, l’identificativo del cellulare, l’eventuale disattivazione dell’APP ed i riferimenti temporali di data e ora, resteranno disponibili per 60 giorni. Le informazioni raccolte consentiranno, nel caso si verificasse un caso di positività Sars-Cov2 tra i lavoratori, di identificare efficacemente e tempestivamente i cosiddetti “contatti stretti”.
“La nuova era post contagio – ha spiegato Simona Caudera di Smart Beacon – ha richiesto di ripensare rapidamente soluzioni per garantire la sicurezza in azienda. Tutti i luoghi di lavoro devono rispettare i protocolli ma esistono situazioni dove è più difficile mantenere la distanza: pensiamo agli ambienti produttivi e ai cantieri. Siamo partiti da questo tipo di esigenza per creare COSTANZA. Sfruttando la tecnologia Beacon COSTANZA consente alle persone all’interno di una organizzazione di sentirsi sicure di tornare al lavoro. La App aiuta le persone a capire cosa significa la distanza sociale e l’esposizione, li responsabilizza come parte della nuova normalità nelle operazioni di business. Attraverso un avviso sul proprio cellulare il dipendente viene avvisato se si trova in uno spazio ristretto troppo vicino ad un altro utente, mettendo a repentaglio la sicurezza di entrambi. Dal punto di vista aziendale consente invece all’ufficio del personale, in caso di contagio, di ricostruire i contatti avvenuti e quindi di circoscrivere la quarantena a chi è potenzialmente venuto in contatto con il virus, garantendo la continuità della produzione. La prima azienda ad adottare COSTANZA è stata la SMAT di Torino, che ha dotato tutti gli oltre 1000 dipendenti del nostro badge. La dirigenza dell’azienda, sempre attenta nei confronti della salute dei propri dipendenti, ha dimostrato grande spirito di sensibilità adottando quanto di più innovativo offre il mercato. Il sistema è efficiente, poco invasivo e facilmente implementabile e per questo abbiamo già altre richieste da tutta Europa. Il collegamento con la App consente anche di offrire agli utenti una user experience personalizzata; le aziende possono implementarla con contenuti relativi alla sicurezza, indicazioni dei comportamenti da seguire ed il corretto utilizzo delle dotazioni individuali; per i siti di interesse artistico archeologico di offrire informazioni e contenuti utili alla visita”.
Smart Beacon è da sempre attiva anche nella realizzazione di soluzioni IT per il turismo, come per esempio la APP La Venaria, realizzata per La Venaria Reale in provincia di Torino e sta lavorando anche ad uno sviluppo del progetto in campo turistico, per consentire l’accesso ai musei, alle chiese e ai siti archeologici in tutta sicurezza.
“Investimenti per il futuro” Il Gal l’Altra Romagna dedica una rubrica di approfondimento televisiva sui bandi destinati a microimprese extra-agricole
Il GAL L’Altra Romagna, rappresentato dal Presidente Bruno Biserni e dal Direttore Mauro Pazzaglia, all’interno della rubrica televisiva di approfondimento “Investimenti per il futuro” approfondisce i contenuti di due bandi rivolti all’aiuto all’avviamento e alla qualificazione di microimprese extra-agricole, che mettono a disposizione complessivamente € 360.000 di contributi a fondo perduto, che potranno arrivare fino a € 600.000,00, all’interno del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Emilia Romagna.
La rubrica di approfondimento, condotta da Pier Giorgio Valbonetti, andrà in onda sui canali 11 e 14 di Teleromagna nelle seguenti giornate:
- Sabato 6 giugno 2020 alle ore 10,00 sul canale 14
- Sabato 6 giugno 2020 alle ore 14,30 sul canale 11
- Domenica 7 giugno 2020 alle ore 18,00 sul canale 14
- Domenica 7 giugno 2020 alle ore 20,30 sul canale 11
- Mercoledì 10 giugno 2020 alle ore 21 sul canale 11
L’applicabilità territoriale di entrambi i bandi comprende i 25 Comuni collinari-montani delle Province di Forlì-Cesena e Ravenna, riconosciuti tali nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Emilia Romagna.
Il bando pubblico azione specifica 7 “Aiuto all’avviamento di imprese extra-agricole in zone rurali” è rivolto a persone fisiche che possono costituire esclusivamente microimprese extra agricole ai sensi del Reg. UE n. 702/2014 nelle modalità quali ditta individuale, società di persone, società di capitali e in libera professione, quest’ultima purchè in forma individuale.
Il bando pubblico azione specifica 8 “Qualificazione delle microimprese extra-agricole in zone rurali” è rivolto a microimprese non agricole, che non esercitino le attività previste dall’art. 2135 del C.C. (imprenditore agricolo) e ai liberi professionisti in forma individuale.
In entrambi i bandi, gli investimenti riportati in domanda di sostegno, dovranno avere importo superiore a 15.000,00€ fino ad un massimo di 50.000,00€
Il contributo di sostegno è concesso nella percentuale del 60% sull’ammontare complessivo della spesa ammissibile per il bando “Aiuto all’avviamento di imprese extra agricole in zone rurali”, mentre per il bando “Qualificazione delle microimprese extra-agricole in zone rurali” tale contributo ricade tra il 40% e il 60%.
Tra le spese ammissibili figurano:
- Ristrutturazione di immobili destinati all’attività aziendale (eccetto la manutenzione ordinaria);
- Arredi funzionali all’attività;
- Strumenti, apparecchiature, macchinari, attrezzature, impianti;
- Costi di informazione e comunicazione;
- Realizzazione siti web entro il limite massimo del 10% della spesa;
- Acquisizione di hardware e software nel limite del 20% dell’importo della spesa;
- Acquisizione/sviluppo programmi informatici, acquisizione di brevetti/licenze, entro il limite massimo del 10% della spesa
- Spese generali nel limite massimo del 10% dell’importo della spesa
- Spese di consulenze, progettazione, spese notarili o altre spese sostenute nei 24 mesi antecedenti la presentazione della domanda di sostegno e fino alla costituzione della società
“Con questi due bandi vogliamo contribuire alla nascita di imprese nel nostro Appennino romagnolo – dichiara il Presidente Bruno Biserni – con l’intento di creare nuova occupazione, incentivare nuove iniziative imprenditoriali, potenziare la fornitura di servizi alla popolazione residente, ma anche supportare la riqualificazione e l’ammodernamento delle imprese già esistenti; in questo momento in particolare riteniamo doveroso ed “etico” aiutare le imprese che più hanno sofferto per l’emergenza sanitaria dovuta al COVID-19”.
Il 24 settembre 2020 è il termine per la presentazione delle domande di sostegno relative al bando “Qualificazione delle microimprese extra-agricole in zone rurali”, mentre per il bando “Aiuto all’avviamento di microimprese extra-agricole in zone rurali” il termine è fissato al 9 novembre 2020.
I due bandi con i relativi allegati sono consultabili e scaricabili dal sito www.altraromagna.it.
L’ufficio stampa
GAL L’ALTRA ROMAGNA
Prestiti cambializzati: cosa sono e come funzionano
I prestiti cambializzati sono finanziamenti personali non finalizzati che vengono rimborsati mensilmente con cambiali. Spesso vengono richiesti da soggetti che non riescono ad ottenere un altro tipo di prestito e hanno grande urgenza di liquidità.
Cosa sono i prestiti cambializzati
I prestiti cambializzati sono una forma di finanziamento che viene restituita con cambiali. Questa tipologia viene molto richiesta in caso di grande urgenza di liquidità e quando non sono presenti le condizioni necessarie per ottenere un’altra tipologia di prestito. Sul portale prestiti-cambializzati.com possiamo trovare tutte le informazioni necessarie per capire come funziona, come richiederlo, come ottenere un preventivo gratuito per prestiti con cambiali.
Si tratta di un prestito personale non finalizzato, ciò significa che non bisognerà presentare alla banca o finanziaria, una documentazione che attesti come verrà utilizzata la liquidità del finanziamento.
In molte situazioni potrebbe essere complicato presentare la documentazione necessaria per dimostrare la finalità del prestito perchè non sempre la liquidità serve per l’acquisto di una casa, ristrutturazione, spese mediche o di altro tipo. In alcuni casi è necessaria ulteriore liquidità, semplicemente per affrontare le spese di tutti i giorni, difficilmente dimostrabili con una documentazione.
Come funzionano i prestiti con cambiali
Al momento della concessione di un prestito con cambiali, è richiesta la firma delle cambiali, o pagherò.
Le cambiali sono dei titoli di credito con valore legale che assicurano il pagamento a chi ha concesso il prestito. Il finanziamento cambializzato viene rimborsato tramite rate mensili, con importo fisso. In realtà è possibile cambiare l’importo delle rate e la durata, durante il corso del finanziamento quindi possiamo dire che si tratta di un prestito flessibile.
La durata massima del prestito cambializzato è di 10 anni e l’importo può variare da 500 € fino a 50.000 €.
A chi si rivolgono i prestiti cambializzati
Essendo una tipologia di prestito particolare, che non richiede particolari garanzie e documentazioni è spesso richiesta da cattivi pagatori, protestati, lavoratori autonomi, soggetti senza busta paga. In alcuni casi però può essere richiesta la presenza di un garante.
Quando si richiede un prestito con cambiali bisogna fare molta attenzione perchè se si saltano delle rate si può facilmente diventare protestati, rischiando il pignoramento dei beni.
Conclusione
I finanziamenti cambializzati non sono molto convenienti ma in alcuni casi sono l’unica soluzione per ottenere liquidità in tempi veloci. Se si ha la possibilità, è consigliabile valutare altre opzioni più convenienti di prestito.
Per alcuni soggetti, come protestati, cattivi pagatori, lavoratori autonomi, freelance, liberi professionisti, partite iva, soggetti senza busta paga i prestiti cambializzati potrebbero essere l’unica possibilità di ottenere un finanziamento in tempi rapidi.
Per valutare questa opzione è possibile anche richiedere preventivi online tramite i comparatori di prestiti e finanziarie online.
Richiedere più preventivi, quando si è alla ricerca di finanziamenti con cambiali, è consigliabile per confrontare le varie proposte e scegliere la soluzione più conveniente.
Si riparte: l’efficace gestione dei lavoratori e dei loro comportamenti
Comunicato Stampa
Si riparte: l’efficace gestione dei lavoratori e dei loro comportamenti
Il 9 giugno 2020 una videoconferenza offrirà una visione psicologica e comportamentale per favorire una migliore comprensione e gestione del rischio da SARS-COV-2 nei luoghi di lavoro che riprendono le attività.
Nel nostro Paese l’evoluzione della situazione epidemiologica correlata alla diffusione del virus SARS-COV2 ha finalmente reso possibile la riapertura di molte delle attività che erano state sospese o ridotte durante la prima fase di lockdown. E molte delle normative nazionali e regionali di queste settimane hanno fornito indicazioni sui tempi e sui modi di queste riaperture segnalando misure operative, come il distanziamento interpersonale, la sanificazione e l’uso dei dispositivi di protezione, ma senza fornire indicazioni su come gestire il rischio biologico anche dal punto di vista psicologico e comportamentale.
Esistono dei corsi in videoconferenza in grado di comprendere come gestire le emozioni connesse alla pandemia? Ci sono strumenti che si soffermano sulla percezione del rischio e permettono di gestire e supportare meglio i lavoratori in questa seconda fase dell’emergenza COVID-19?
La videoconferenza sulla gestione dei lavoratori nella fase 2
Proprio per favorire una migliore gestione dei lavoratori in questa seconda fase emergenziale, l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) organizza il 9 giugno 2020 una videoconferenza di 6 ore, dal titolo “Si riparte: l’efficace gestione dei lavoratori e dei loro comportamenti”.
Il corso si pone l’obiettivo di offrire una visione psicologica e comportamentale per la gestione dell’emergenza del nuovo coronavirus con riferimento al sistema delle emozioni correlato all’emergenza, allo stress generato e al modo di fronteggiarlo, alla percezione del rischio, ai processi decisionali e ai modi di comunicare.
Il docente del corso in videoconferenza è Sandra Frigerio, psicologa cognitiva e Formatrice AiFOS.
La normativa e le indicazioni per la fase 2 dell’emergenza
Sono ormai molte le norme, a livello nazionale e regionale, che si sono succedute in queste settimane per regolamentare la cosiddetta fase 2 dell’emergenza COVID-19 e la riapertura di molte attività.
Ad esempio ricordiamo, a livello nazionale, il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, il DPCM del 26 aprile 2020 che ha richiesto, che per le attività non sospese, il rispetto dei contenuti del “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”.
O possiamo citare il successivo Decreto-Legge 16 maggio 2020, n. 33 recante “Ulteriori misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19” e il successivo DPCM del 17 maggio 2020 “Disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19, e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, recante ulteriori misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19”. Decreti che fanno riferimento a numerosi protocolli e linee guida, spesso allegate alle norme stesse, che forniscono obblighi, indicazioni e indirizzi operativi per la riapertura di molte attività.
Tuttavia se molte attività, rispettando correttamente la normativa nazionale e locale, possono ripartire, è necessario fornire alle aziende strumenti idonei per la gestione dei lavoratori.
Gli argomenti della videoconferenza per la fase di ripartenza
Per offrire idonei strumenti alle aziende si terrà il 9 giugno 2020 – dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 16.00 – il corso in videoconferenza di 6 ore dal titolo “Si riparte: l’efficace gestione dei lavoratori e dei loro comportamenti”.
Questi alcuni degli argomenti che saranno trattati nel corso:
- Il sistema delle emozioni: differenze tra paura, panico e ansia. Perché le esperiamo e come possiamo gestirle
- Lo stress generato dall’emergenza: come si manifesta e come fronteggiarlo attraverso strategie di coping e resilienza
- La percezione del rischio: l’interpretazione della pandemia Coronavirus
- Le euristiche e i processi decisionali: come si comporta il nostro cervello
- La comunicazione ai tempi del Coronavirus: quando le restrizioni e l’isolamento modificano il modo di comunicare.
La partecipazione al corso vale come 6 ore di aggiornamento per RSPP/ASPP e Coordinatori alla sicurezza e 6 ore di aggiornamento per Formatori qualificati area 3. Il corso è valido anche ai fini della formazione specifica prevista per il Manager HSE (UNI 11720:2018 – area organizzativa e gestionale) e ai fini della formazione necessaria per l’iscrizione al Registro Consulenti AiFOS (Legge 4/2013).
Per avere ulteriori dettagli sul corso e iscriversi, è possibile utilizzare questo link:
Per informazioni:
Sede nazionale AiFOS – via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel. 030.6595035 – fax 030.6595040 www.aifos.it – [email protected] – [email protected]
04 giugno 2020
Ufficio Stampa di AiFOS
http://www.aifos.it/
Le migliori tariffe per il noleggio auto a breve termine
Oggi sono tanti gli utenti che preferiscono noleggiare un’auto per fare un weekend fuori dalla propria città o comunque una settimana di vacanza, spostandosi anche di qualche centinaio di chilometri. Le ragioni stanno nel cercare di evitare di stressare la propria auto facendole percorre così tanti chilometri, optando dunque per un autonoleggio che consentirà di lasciare la propria auto parcheggiata in casa e contemporaneamente usufruire di un mezzo sicuro ed efficiente per la propria vacanza.
Esistono per questo apposite tipologie di noleggio: in particolar modo gli utenti interessati a questa soluzione ricorrono al noleggio a breve termine anche per più di una volta l’anno. In questo settore esistono davvero tante aziende che offrono auto moderne e ben curate ad ottimi prezzi, ma la cosa difficile è riuscire ad individuare chi fra tutti offre le migliori condizioni e quale possa essere l’auto giusta che consenta a tutta la famiglia di spostarsi senza far rimpiangere la propria auto. Da questo punto di vista, il sito zorro.it rappresenta uno strumento davvero valido in quanto consente rapidamente di riuscire ad individuare le migliori offerte per il noleggio auto a breve termine, anche per il weekend, consentendo a tutti di trovare l’auto giusta e al prezzo giusto. Tutte le offerte a disposizione sono davvero semplici da consultare, così come lo è individuare quella che si ritiene più adatta alle proprie necessità o alle abitudini di tutta la famiglia.
All’interno dell’apposita categoria è possibile scegliere se optare per un noleggio a breve o a lungo termine, così come un noleggio giornaliero o mensile, potendo visionare direttamente le varie auto a disposizione ed il relativo prezzo, così da individuare esattamente la tipologia di veicolo di proprio interesse al miglior prezzo.
Per la riapertura in sicurezza degli aeroporti italiani ParkinGo lancia il protocollo anti covid-19
Manca pochissimo alla riapertura degli aeroporti italiani e, con essa, a quella di tutte le attività complementari, a partire dai parcheggi. Mercoledì 3 giugno, così come previsto da decreto ministeriale, infatti, terminerà ufficialmente il periodo di stop forzato imposto dall’emergenza Coronavirus e si potrà tornare a volare, a patto che si adottino tutte le misure di sicurezza previste dalle nuove direttive. Misure che ParkinGO, il più importante network di parcheggi per aeroporti, porti e stazioni, ha deciso di rafforzare con uno specifico protocollo.
Distanziamento sociale, sanificazione degli ambienti, scanner biometrici: sono solo alcune delle misure che modificheranno profondamente il modo di volare. Comportamenti pensati per far sentire più sereni i viaggiatori, sia a bordo dell’aereo che nelle fasi che accompagnano la partenza. Una sicurezza che, si spera, possa favorire la ripresa del traffico aereo e, di conseguenza, dell’intero comparto del turismo italiano. Il lockdown, infatti, ha sostanzialmente azzerato il traffico dei cieli, portando il settore in una situazione di estrema difficoltà. Gli aeroporti italiani che hanno chiuso il 2019 con oltre 193 milioni di passeggeri e che avevano stimato per il 2020 il superamento dei 200 milioni di passeggeri, si trovano invece a dover fronteggiare una crisi epocale che fa stimare per l’anno in corso una perdita di circa 130 milioni di passeggeri e una riduzione del fatturato di oltre 1,6 miliardi di euro rispetto all’anno precedente.
«La riapertura degli aeroporti è una grande sfida per tutti gli operatori. Una sfida che potremo vincere solo se i viaggiatori torneranno a sentirsi al sicuro. E la gestione dell’auto privata rientra in questo scenario visto che si ipotizza che l’auto possa essere il modo preferito per arrivare e ripartire dagli aeroporti. Per questo – dichiara il fondatore di ParkinGO, Giuliano Rovelli – abbiamo deciso di sviluppare un protocollo ad hoc con una serie di azioni che ci consentiranno di rendere l’auto più sicura di quanto lo fosse al suo arrivo nei nostri parcheggi. Oggi più che mai siamo determinati a lavorare per garantire la migliore esperienza di viaggio, in tutta sicurezza».
Le 5 misure di sicurezza prevedono la sanificazione di tutte le aree di parcheggio, accettazioni e spazi comuni, mascherine certificate e dispositivi di protezione individuali per tutti gli operatori del servizio, Sanification Point con gel detergenti per le mani a base alcolica, barriere in crystal pvc sugli shuttle bus. Compresa nel prezzo la sanificazione di tutte le parti di contatto dei veicoli, come maniglie, volante, cruscotto, cambio e portabagagli. Il tutto grazie alla partnership siglata da ParkinGO con due aziende specializzate: FreeHands e Immunocar, rispettando così i più alti standard di sicurezza.
ParkinGO nasce nel 1995 per soddisfare la crescente domanda di aree di sosta nei pressi dell’aeroporto di Milano Malpensa e diviene ben presto il primo network di parcheggi dedicato a tutti i viaggiatori. ParkinGO cresce negli anni attraverso la gestione diretta dei parcheggi presso gli aeroporti più importanti e con formule di affiliation e franchising negli altri aeroporti. Oggi il Gruppo, un vero e proprio hub della mobilità a 360° conta oltre 90 strutture in Europa, è in continua espansione. www.parkingo.com
FreeHands Gel nasce dalla startup brianzola Freeshape Srl ed è un gel 100% italiano a base alcolica ideale per detergere a fondo le mani senza necessità di risciacquo. www.freehandsgel.com
Immunocar nasce dall’esperienza ventennale dei suoi ideatori nell’industria automotive ed è specializzata nel fornire ai clienti il protocollo e gli strumenti necessari per la sanificazione delle auto con un servizio e una linea prodotti d’eccellenza completa a 360°. https://www.immunocar.com
Le proposte per la Versilia: contrastare Covid-19 con macchinari all’avanguardia che garantiscono sicurezza e risparmio
Parola d’ordine: sanificare. Con questo obiettivo, gli stabilimenti balneari di tutta Italia sono alla ricerca di soluzioni agili e sicure per contrastare il rischio Covid-19 e preservare la salute dei bagnanti. Si va dai termoscanner trasportabili alle capsule di sanificazione: macchinari che consentono ai gestori dei lidi di rispettare le direttive emesse da Inail in collaborazione con l’Istituto superiore di sanità (Iss).
A seguito dell’emergenza Coronavirus, anche gli stabilimenti balneari della Versilia sono infatti costretti a una vera e propria rivoluzione. Per limitare al massimo il rischio del contagio, dovranno applicare criteri rigorosi: bisognerà rilevare la temperatura corporea degli utenti, limitando l’accesso a chi ha più di 35,7, sarà necessario privilegiare l’accesso su prenotazione agli stabilimenti, gli spazi dovranno essere riorganizzati in modo da assicurare almeno 1m di separazione tra gli utenti, gli ombrelloni dovranno occupare una superficie di 10 m2 ciascuno, sdraio e lettini dovranno essere posizionati a una distanza di almeno 1,5 m e dovranno essere disinfettati a ogni cambio di persona o nucleo familiare. E per vigilare, saranno operativi degli “steward da spiaggia”: personale appositamente formato per rispondere alle domande dei clienti, per far rispettare il distanziamento sociale, per contingentare gli ingressi e contribuire al rispetto generale delle nuove normative.
Ma, è possibile mettersi in regola senza gravare eccessivamente sui costi del personale e senza limitare troppo la libertà dei bagnanti? La risposta arriva da GSI Security, brand della società Protevo Group operante nel campo della sicurezza, che per far fronte ai nuovi protocolli anti Covid-19, propone l’adozione di macchinari certificati CE che agiscono senza bisogno di operatori. Sono apparecchi molto semplici da usare che si aprono e si chiudono come degli ombrelloni e agiscono da vere e proprie attrezzature sanitari, sanificando persone e materiali e rilevando e memorizzando le temperature corporee.
Si tratta, in particolare, di: totem per la sanificazione che, senza bisogno di alcun presidio da parte degli operatori, garantiscono la corretta igienizzazione in entrata e in uscita (si azionano direttamente, tramite sensore, e disinfettano mani e suole); termoscanner trasportabili che effettuano uno screening della temperatura in meno di 5 secondi, lanciando un allarme in caso di rilevazioni sospette; capsule di sanificazione che si attivano automaticamente al semplice ingresso della persona, nebulizzando una sostanza igienizzante su tutti i lati; tunnel di sanificazione, pratici da spostare, utilizzabili anche al chiuso con un sensore ad attivazione automatica, disponibili sia nella versione fissa che espandibile; varchi automatizzati per la disinfezione delle mani, la rilevazione della temperatura e la sanificazione e minitunnel adatti a tutti gli oggetti trasportabili come zaini, borse da spiaggia, cestini e molto altro.
Soluzioni pratiche e “leggere” che consentono ai gestori dei lidi di adottare misure efficaci nel contrasto alla diffusione del virus e che, contemporaneamente, danno la possibilità ai bagnanti di raggiungere i propri lettini in riva al mare senza lunghe attese per i controlli. Il tutto, con la massima sicurezza per chi li istalla e per chi ne usufruisce.
«La Versilia è uno dei luoghi di villeggiatura più famosi e apprezzati al mondo. In un contesto così complicato ci siamo chiesti cosa avremmo potuto fare per aiutare tutti coloro che ogni anno assicurano un’estate ricca di divertimento a migliaia di turisti italiani e stranieri. Dopo una serie di riflessioni, guardando anche a ciò che è stato fatto nel resto del mondo, abbiamo capito che la risposta giusta è nell’innovazione. Con strumentazioni all’avanguardia, possiamo assicurare la giusta sicurezza ai bagnanti, il rispetto delle regole per i proprietari degli stabilimenti e, al tempo stesso, un risparmio nei costi di gestione. Trattandosi di macchinari che lavorano in autonomia, infatti, non si rende necessaria la presenza di un operatore fisico, dando così la possibilità ai gestori dei lidi di poter impiegare in altro modo le proprie risorse. Aspetto questo fondamentale in una fase economica così delicata con la stagione estiva ormai alle porte» – dichiara Antonella Beretta, Responsabile GSI per la direzione della regione toscana
Catering, la Ristorazione Anti Covid è Servita
Il catering moderno, per chi non lo sapesse, nasce all’inizio del 1900, quando una delle prime compagnie telefoniche negli Stati Uniti, la Illinois Bell, sperimenta la realizzazione di una mensa interna per i propri dipendenti.
L’idea viene poi successivamente raccolta anche dalle compagnie ferroviarie che per dare cibo e bevande calde sulle tratte a lunga percorrenza realizzano vagoni adibiti a servizi di catering che possano rendere confortevole ai viaggiatori più facoltosi usufruire di una forma di ristorazione simile a quella dei ristoranti.
Potremo elencare innumerevoli altri esempi pratici per i quali il catering ha fornito una soluzione ideale in grado di soddisfare sia le necessità alimentari che quelle più conviviali.
Soluzioni che hanno permesso di poter consumare cibo e bevande in comune superando ostacoli di spazio e di altra natura in contesti spesso privi di ogni requisito logistico.
Anche per quanto riguarda le nuove norme restrittive introdotte dal lockdown da coronavirus dalle autorità, il catering è in grado di fornire qualsiasi tipo di adeguamento sia per quanto riguarda i distanziamento sociale imposto che per tutte le norme igieniche necessarie che già vengono da anni garantite dal settore al pari delle classiche forme di ristorazione.
Una volta che sarà possibile riunirsi il catering sarà in grado di realizzare soluzioni ad hoc per eventi come matrimoni, dove eccellano servizi come i catering Firenze, feste, meeting ed ogni altro genere di ricevimento dove sarà prevista una fornitura di cibo e bevande.
Partendo dall’individuazione delle location adeguate che potranno essere scelte in base al numero dei partecipanti e di tutte le altre esigenze richieste dalle autorità.
In questo contesto i servizi di catering hanno un know How unico nel loro genere, in quanto la capacità di adattarsi alle richieste più diverse e varie tra loro è sempre stata una prerogativa del settore del catering, che nel corso del tempo ha dimostrato con i fatti di essere una eccellenza nel contesto della flessibilità della ristorazione.
Al via i bandi del Gal L’Altra Romagna destinati a microimprese extra-agricole
All’interno del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Emilia Romagna, il Gal L’Altra Romagna rende nota la pubblicazione di due bandi rivolti all’aiuto all’avviamento e alla qualificazione di microimprese extra-agricole, che mettono a disposizione complessivamente € 360.000 di contributi a fondo perduto, che potranno arrivare fino a € 600.000,00.
L’applicabilità territoriale di entrambi i bandi comprende i 25 Comuni collinari-montani delle Province di Forlì-Cesena e Ravenna, riconosciuti tali nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Emilia Romagna.
Il bando pubblico azione specifica 7 “Aiuto all’avviamento di imprese extra-agricole in zone rurali” è rivolto a persone fisiche che possono costituire esclusivamente microimprese extra agricole ai sensi del Reg. UE n. 702/2014 nelle modalità quali ditta individuale, società di persone, società di capitali e in libera professione, quest’ultima purchè in forma individuale.
Il bando pubblico azione specifica 8 “Qualificazione delle microimprese extra-agricole in zone rurali” è rivolto a microimprese non agricole, che non esercitino le attività previste dall’art. 2135 del C.C. (imprenditore agricolo) e ai liberi professionisti in forma individuale.
In entrambi i bandi, gli investimenti riportati in domanda di sostegno, dovranno avere importo superiore a 15.000,00€ fino ad un massimo di 50.000,00€
Il contributo di sostegno è concesso nella percentuale del 60% sull’ammontare complessivo della spesa ammissibile per il bando “Aiuto all’avviamento di imprese extra agricole in zone rurali”, mentre per il bando “Qualificazione delle microimprese extra-agricole in zone rurali” tale contributo ricade tra il 40% e il 60%.
Tra le spese ammissibili figurano:
- Ristrutturazione di immobili destinati all’attività aziendale (eccetto la manutenzione ordinaria);
- Arredi funzionali all’attività;
- Strumenti, apparecchiature, macchinari, attrezzature, impianti;
- Costi di informazione e comunicazione;
- Realizzazione siti web entro il limite massimo del 10% della spesa;
- Acquisizione di hardware e software nel limite del 20% dell’importo della spesa;
- Acquisizione/sviluppo programmi informatici, acquisizione di brevetti/licenze, entro il limite massimo del 10% della spesa
- Spese generali nel limite massimo del 10% dell’importo della spesa
- Spese di consulenze, progettazione, spese notarili o altre spese sostenute nei 24 mesi antecedenti la presentazione della domanda di sostegno e fino alla costituzione della società
“Con questi due bandi vogliamo contribuire alla nascita di imprese nel nostro Appennino romagnolo – dichiara il Presidente Bruno Biserni – con l’intento di creare nuova occupazione, incentivare nuove iniziative imprenditoriali, potenziare la fornitura di servizi alla popolazione residente, ma anche supportare la riqualificazione e l’ammodernamento delle imprese già esistenti; in questo momento in particolare riteniamo doveroso ed “etico” aiutare le imprese che più hanno sofferto per l’emergenza sanitaria dovuta al COVID-19”.
Il 24 settembre 2020 è il termine per la presentazione delle domande di sostegno relative al bando “Qualificazione delle microimprese extra-agricole in zone rurali”, mentre per il bando “Aiuto all’avviamento di microimprese extra-agricole in zone rurali” il termine è fissato al 9 novembre 2020.
I due bandi con i relativi allegati sono consultabili e scaricabili dal sito www.altraromagna.it.
L’ufficio stampa
GAL L’ALTRA ROMAGNA
COVID-19: un corso su pulizia e sanificazione degli ambienti di lavoro
Comunicato Stampa
COVID-19: un corso su pulizia e sanificazione degli ambienti di lavoro
Il 26 maggio 2020 una videoconferenza fornirà le competenze necessarie per redigere ed eseguire procedure di pulizia e sanificazione efficaci e sicure dell’ambiente lavorativo con particolare riferimento all’emergenza COVID-19.
Se la situazione epidemiologica attuale, correlata all’emergenza COVID-19, ha permesso in queste settimane un allentamento del lockdown e la ripartenza di molte attività, è evidente che deve comunque rimanere mantenere alta l’attenzione e devono ancora essere applicate idonee misure di contenimento e prevenzione del contagio.
Per quanto riguarda i luoghi di lavoro uno degli interventi che si sono dimostrati di maggior efficacia per il contrasto al contagio da COVID-19, al di là del rispetto della distanza minima di sicurezza e delle regole di igiene, è la pulizia e sanificazione degli ambienti.
Tuttavia anche per la pulizia e sanificazione degli ambienti necessitano precise competenze e procedure, in particolare per eliminare il virus SARS-COV 2 e per tutelare idoneamente la salute dei lavoratori.
La videoconferenza sulla pulizia e sanificazione degli ambienti di lavoro
Proprio per fornire idonee competenze e procedure l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) organizza il 26 maggio 2020 un corso, in videoconferenza, di 3 ore, dal titolo “La pulizia e la sanificazione degli ambienti di lavoro nell’emergenza Covid-19”.
Il corso – rivolto a RSPP/ASPP, formatori della sicurezza e consulenti – si pone l’obiettivo di fornire:
- ai formatori le competenze per formare ed informare i lavoratori sulle corrette modalità di pulizia e sanificazione,
- ai consulenti ed agli RSPP le competenze per redigere procedure di pulizia e sanificazione efficaci e sicure.
Il corso permette dunque di acquisire competenze per capire quale sia il miglior modo per pulire e sanificare, in base alle caratteristiche dell’ambiente lavorativo e del microrganismo da colpire. E fornirà idonee procedure di intervento per eliminare il virus SARS COV 2.
Normativa e indicazioni nazionali per la pulizia e sanificazione
Per le attività che possono continuare o riprendere il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, il DPCM 26 aprile 2020 richiede il rispetto dei contenuti del “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”.
Riguardo alla pulizia e sanificazione degli spazi si indica che su deve prevedere, precisandolo nel Protocollo aziendale anti-contagio, gli interventi, la tempistica, i prodotti da utilizzare e chi incaricare per svolgere la pulizia.
Riprendiamo alcune indicazioni tratte dal protocollo:
- l’azienda assicura la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni e di svago
- nel caso di presenza di una persona con COVID-19 all’interno dei locali aziendali, si procede alla pulizia e sanificazione dei suddetti secondo le disposizioni della circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020 del Ministero della Salute nonché alla loro ventilazione
- occorre garantire la pulizia a fine turno e la sanificazione periodica di tastiere, schermi touch, mouse con adeguati detergenti, sia negli uffici, sia nei reparti produttivi
- nelle aree geografiche a maggiore endemia o nelle aziende in cui si sono registrati casi sospetti di COVID-19, in aggiunta alle normali attività di pulizia, è necessario prevedere, alla riapertura, una sanificazione straordinaria degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni.
Il programma della nuova videoconferenza
Il 26 maggio 2020 si terrà – dalle 9.00 alle 12.00 – il corso in videoconferenza di 3 ore “La pulizia e la sanificazione degli ambienti di lavoro nell’emergenza Covid-19”.
Questi alcuni degli argomenti che verranno trattati:
- Microrganismi
- Virus e batteri
- Caratteristiche del SARS COV 2
- COVID19, sintomi, incubazione, modalità trasmissione, cura e guarigione
- Definizioni di pulizia, detersione, disinfezione, sanificazione e sterilizzazione
- Classificazione dei prodotti disinfettanti
- Strutture dei microrganismi che influenzano l’efficienza e l’azione dei disinfettanti
- Tipologie di disinfettanti chimici e fisici
- Etichetta dei prodotti chimici
- Informazioni specifiche sulla sanificazione anti SARS COV 2
- Fasi operative
- Misure di prevenzione e protezione individuali e collettive
La partecipazione al corso vale come 3 ore di aggiornamento per RSPP/ASPP e 3 ore di aggiornamento per Formatori qualificati area 2.
Per avere ulteriori dettagli sul corso e iscriversi, è possibile utilizzare questo link:
Per informazioni:
Sede nazionale AiFOS – via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel. 030.6595035 – fax 030.6595040 www.aifos.it – [email protected] – [email protected]
Ufficio Stampa di AiFOS
http://www.aifos.it/
Acciaio: tutto quello che non sapevi
Considerato ancora oggi un materiale prezioso per la vastità delle sue applicazioni, non tutti ne conoscono le proprietà e l’elevata riciclabilità che ne fanno ancora oggi uno dei prodotti più amati dalla siderurgia
Acciaio, un materiale eco-friendly
Una delle caratteristiche che più ne fanno un materiale da non sottovalutare è senza dubbio la sua riciclabilità. L’acciaio viene infatti definito in gergo un materiale “verde”, dotato cioè di una riciclabilità al 100%. Sono 300 milioni le tonnellate di acciaio che ogni anno vengono riciclate in tutto il mondo. Un prodotto in acciaio può infatti essere riciclato un numero infinito di volte al termine del proprio ciclo di vita. È proprio questa caratteristica che ne fa uno dei materiali più amati dalla siderurgia, anche alla luce di una svolta sostenibile dell’intero settore.
Le proprietà dell’acciaio: perché è così importante?
Pochi altri materiali offrono le possibilità dell’acciaio. Utilizzato nei più disparati settori produttivi, ne viene apprezzata soprattutto la capacità di essere plasmato per forme e usi differenti. Tra le proprietà meccaniche che più lo rendono un materiale adatto a ogni situazione troviamo infatti:
- la duttilità: ovvero la capacità dell’acciaio di resistere a una deformazione prima di arrivare a una completa rottura
- la resistenza: intesa come capacità di resistere alle più svariate sollecitazioni, come temperatura, pressione, agenti corrosivi e climatici
Se siete alla ricerca di un’azienda per il trasporto acciaio affidabile e competente, Fertrans è quello che fa per voi!
Azienda con sede nella provincia di Piacenza, Fertrans ha fatto negli anni del trasporto acciaio un impegno costante, ripagato dai risultati raggiunti.
Oggi il trasporto acciaio rappresenta il 25% del fatturato dell’azienda.
In Italia la prima certificazione covid free per le aziende
MILANO – Arriva per la prima volta in Italia la nuova Certificazione Covide Free, e promette di diventare uno strumento indispensabile per le aziende che vogliono ripartire in piena sicurezza, garantendo clienti, fornitori e dipendenti.
La Fase 2 è appena scoccata, anche se sono ancora tante le aziende costrette a rimanere chiuse, ma è fondamentale riprendere le attività nel rispetto delle stringenti normative in materia di contenimento del rischio Covid-19. Ed è proprio questo l’obiettivo della nuova certificazione: garantire l’adozione di tutte le misure necessarie al contenimento del rischio Covid-19 all’interno degli ambienti di lavoro.
Le aziende certificate potranno così dimostrare con un bollino covid-free di adottare scrupolosamente tutte le misure richieste dalla normativa, e di operare in luoghi di lavoro salubri e sicuri, e nei quali il rischio di contagio è stato abbattuto.
A rilasciare la prima Certificazione Covid-Free in Italia è l’azienda Acsq Certification Body, ente certificatore con sede a Milano, che si occupa del rilascio di certificazioni di sistema. Partendo dalla normativa italiana in materia di contenimento del rischio Covid-19 e della sicurezza sui luoghi di lavoro (D.Lgs.81/08), Acsq ha elaborato un Disciplinare Tecnico proprietario che condensa e armonizza le norme, e la cui applicazione crea un Sistema di gestione atto a verificare ciclicamente l’esistenza delle condizioni minime di sicurezza necessarie.
Uno strumento doppiamente utile, in quanto le aziende certificate potranno, da una parte, conoscere e implementare in azienda tutte le disposizioni previste dalla normativa, e dall’altra parte, garantire non solo clienti e fornitori, ma anche le pubbliche amministrazioni e le Autorità circa gli elevati livelli di sicurezza raggiunti in materia di abbattimento del rischio Covid-19.
Uno strumento per ripartire in maniera consapevole di quelle che sono le norme previste per la propria attività specifica, visto che esistono differenze sostanziali tra un negozio di frutta e verdura e un’attività di ristorazione.
Distanziamento sociale, utilizzo di mascherine e guanti e sanificazione dei locali rappresentano solo la punta di un iceberg che grazie a questa certificazione viene riportato a galla.
Per implementare il Sistema di gestione Covid-free in azienda è possibile anche ricorrere alla consulenza di una società specializzata, come Safetyone Ingegneria che da anni si occupa di Salute e sicurezza sul lavoro. L’azienda anch’essa milanese, fornisce assistenza per tutte le fasi dell’operazione.
Scopo prioritario di Safetyone Ingegneria è quello di supportare l’azienda nell’individuazione delle misure più coerenti ed efficaci in linea con le indicazioni del Governo, dell’Istituto Superiore di Sanità e dell’OMS fino all’ottenimento della Certificazione Covid-Free. Solo una volta implementato il Sistema di gestione in azienda, sarà necessario chiedere e ottenere la conformità al disciplinare tecnico e quindi la Covid-Free Certification.
Di seguito i link diretti alle società che erogano i servizi:
- Consulenza e Implementazione del Sistema di Gestione : Safetoyne Ingegneria
- Verifica di Conformità e rilascio Certificazione: Acsq Certification Body
Traslochi Roma: pianoforti e altri oggeti ingombranti e/o delicati
Scopriamo insieme alla ditta di traslochi di Roma Bagaglini, le procedure da seguire per i traslochi di oggetti ingombranti come i pianoforti
Se è arrivato il momento di cambiare casa vi sono alcuni oggetti, in genere molto ingombranti, che richiedono particolare attenzione. Fra tutti il trasloco del pianoforte, per via delle notevoli dimensioni e del peso, è tra le operazioni più complicate. Già spostarlo da una stanza all’altra richiede molto prudenza ma, se sarete scrupolosi, potrà non sorgere la necessità di rivolgersi a una ditta di traslochi specializzata. Se invece si tratta di spostarlo in un’altra abitazione, magari anche ai piani superiori di un palazzo, non è possibile rinunciare a una ditta attrezzata adeguatamente per i trasporti eccezionali. Questo perché, per darvi un’idea, un pianoforte verticale ha un peso che varia dai 170 ai 250 kg, peso che cresce ulteriormente se parliamo di una mezza coda o di un pianoforte a coda. Inoltre, il prestigio dei materiali e la meccanica particolarmente complessa necessitano di metodi di trasporto molto accurati.
Spostare il pianoforte da una stanza all’altra
Innanzitutto, è necessario sgomberare l’aria da tutto quello che può intralciare il trasporto, compresi animali domestici e bambini. Il primo consiglio è evitare di trascinare il pianoforte sul pavimento anche se dotato di rotelle perché potrebbe comunque rovinare il pavimento, soprattutto il parquet. È preferibile smontare le gambe, in modo da alleggerire lo strumento e avere la comodità di poterlo spostare verticalmente facilitando il passaggio nelle porte. Bisogna essere almeno in due, ma invece che caricarsi tutto il peso dello strumento vi consigliamo di usare delle coperte su cui adagiare il pianoforte e far scivolare quelle mentre contemporaneamente da dietro qualcuno spinge il pianoforte. In questo modo sarà molto più facile spostare lo strumento senza danneggiarlo e senza arrecare danni ai pavimenti.
Traslocare il pianoforte in una nuova casa
Il trasloco di un pianoforte da una casa all’altra non ammette improvvisazioni e deve essere necessariamente gestita da una ditta di traslochi a Roma che abbia la giusta professionalità e soprattutto la strumentazione necessaria. Innanzitutto, il legno del pianoforte risente moltissimo dei cambiamenti di temperatura e umidità quindi anche durante il trasporto da una casa all’altra bisognerà ricreare condizioni climatiche favorevoli a che lo strumento non si deformi. Il prezzo del trasloco di un pianoforte naturalmente varia a seconda del grado di difficoltà del percorso e della distanza tra un posto e l’altro. Vi consigliamo di rivolgervi a ditte specializzate che rispettano tutti i crismi in termini di sicurezza e garanzie assicurative per non incorrere in truffe o danni gravi al vostro strumento. Bagaglini traslochi a Roma è una azienda che dispone dei mezzi e del personale adatti a questo tipo di traslochi, prendendosi cura del vostro pianoforte senza recargli alcun tipo di danno.
Richiedi subito un preventivo per i traslochi a Roma di pianoforti o altri oggetti ingombranti e delicati
Cosa aspetti? Richiedi subito un preventivo trasloco gratuito e senza impegno specificando la tua esigenza, verrai al più presto contattato dagli esperti di Bagaglini traslochi per individuare la soluzione di trasloco che più si adatta alle tue esigenze.
FASE 2. UN SEGNALATORE PER REGOLAMENTARE GLI INGRESSI NEI PUNTI VENDITA
SMART-Q è il “semaforo” per le code che ha conquistato il mondo
Un sistema acustico-luminoso per la gestione delle code all’ingresso dei negozi e dei supermercati; un vero e proprio semaforo per permettere ai commercianti di regolamentare l’accesso e a chi è in coda di capire quando è possibile l’ingresso nel locale.
Un’idea tanto semplice quanto indispensabile per questa “Fase 2” dell’emergenza Coronavirus, in cui le parole d’ordine sono turni di ingresso, distanza di sicurezza e dispositivi di protezione.
Potrebbe sembrare poca cosa ma forse non tutti sanno che esiste un’unica azienda in Italia che produce sirene e lampeggianti nel settore industriale e automotive. È Sirena, azienda di Rosta in provincia di Torino: oltre 46 anni di esperienza, 130 dipendenti, oltre 1 milione di pezzi all’anno venduti in 72 paesi in tutto il mondo, con un fatturato di 20 milioni di Euro e un export pari al 50% del totale.
Dal medicale alla GDO, dalla vendita al dettaglio all’automotive, sono tantisismi i settori con i quali collabora Sirena, non solo in Italia ma in tutto il mondo.
Durante l’emergenza Sirena ha rifornito alcuni ospedali italiani con i segnalatori delle macchine per la respirazione artificiale delle terapie intensive.
Sono Made in Italy anche le sirene della scorta del Primo ministro Cinese e di molteplici veicoli prioritari quali ambulanze, Polizia municipale, protezione civile ma anche i segnalatori per tutti i mezzi agricoli e industriali della John Deere, Bosch, Manitu, CNH, Valeo, Toyota.
È Sirena a lanciare in questi giorni SMART-Q, un sistema acustico-luminoso autoalimentato per la gestione delle code, facilissimo da installare ed economico.
Proprio come un piccolo semaforo il sistema fornisce un’indicazione, a chi si trova in attesa all’ingresso di punti vendita, farmacie e supermercati, sulla possibilità di entrare o meno, considerando il numero di persone che sono presenti all’interno. Un controllo a distanza regola il semaforo, consentendone l’utilizzo anche se nel punto vendita, per le limitazioni Covid, è presente un solo operatore.
Già prevista la possibilità di installare più di un semaforo per aiutare le persone a rispettare le distanze di sicurezza in coda e sono in arrivo anche le versioni più avanzate, che consentono il conteggio automatico di ingressi e uscite per regolare automaticamente il flusso all’interno del locale.
L’idea è piaciuta sia alla GDO sia a piccoli esercizi commerciali italiani e ha già conquistato anche l’estero. Nella sede di Rosta stanno arrivando richieste e ordini dalla Germania, dal Belgio, dalla Francia e dagli Stati Uniti oltre che dal territorio nazionale.
Il mondo del commercio sa che nella Fase 2 il rispetto delle norme sarà fondamentale, sia per tutelare la salute di personale e clienti sia perché i trasgressori rischiano la chiusura o la sospensione della licenza. L’imperativo categorico è rispettare le distanze di sicurezza e garantire l’ingresso contingentato all’interno degli esercizi commerciali. I locali di 40 metri quadri potranno consentire l’accesso di una persona alla volta, oltre ad un massimo di due operatori. Se il negozio è più piccolo si dovrà rispettare il rapporto di un lavoratore e un cliente mantenendo la distanza di almeno un metro.
“Le restrizioni dovute alle disposizioni di legge per il contenimento del COVID-19 potrebbero complicare il lavoro di molti commercianti che, in locali di piccole dimensioni, devono vigilare attentamente i flussi d’ingresso ma spesso non possono permettersi di assumere personale extra per farlo”. – Dichiara Fabio Salomone, direttore generale di Sirena S.p.A. – “Nel progettare SMART-Q è anche a loro che abbiamo pensato, la semplicità di funzionamento e gestione, oltre al costo contenuto, sono i punti di forza di uno strumento che può diventare una soluzione immediata ad un problema più che mai attuale. Ma SMART-Q è utilizzabile anche in realtà più grandi e complesse, penso a supermercati e centri commerciali con code anche in cassa; si possono collegare e sincronizzare più dispositivi per l’avanzamento ordinato della coda negli uffici postali, nelle farmacie, nelle banche, nei CAF e in tutte le aziende di servizi che hanno uffici con accesso al pubblico”.
Il sistema autoalimentato di SMART-Q è composto da una colonna di segnalazione, con luce verde fissa più suono e luce rossa lampeggiante, montata su prolunga, base di appoggio e corredata di radiocomando.
Il dispositivo può essere utilizzato dallo staff interno in modo automatico oppure manuale, gestendo al meglio l’accensione del modulo rosso e del modulo verde tramite l’apposito radiocomando.
L’alimentazione del sistema avviene tramite batteria (alloggiata nella base) che garantisce 8 ore di funzionamento continuo oppure tramite la rete 230Vac/50Hz. Il sistema non richiede installazione e, grazie alla base di appoggio, è facilmente posizionabile.
Obbligo di aggiornamento del DVR e della formazione obbligatoria
Con l’attuale situazione di emergenza venutasi a creare con il virus CoVID-19, scopriamo, insieme all’esperto consulente in sicurezza sul lavoro Riccardo P. quali sono le mosse da adottare per redigere il documento di valutazione dei rischi (DVR).