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I risultati del monitoraggio sull’applicazione del D.Lgs. 81/2008

Comunicato Stampa

I risultati del monitoraggio sull’applicazione del D.Lgs. 81/2008

Presentati e pubblicati i risultati del monitoraggio che l’associazione AiFOS ha realizzato in relazione all’applicazione del D.Lgs. 81/2008: la norma in alcuni casi è applicata bene ma i punti inevasi e migliorabili restano ancora molti.

 

Capire come è applicata una legge, verificare i problemi degli operatori che devono applicarla, non è solo utile, ma è necessario per avere un quadro realistico dell’efficacia di una norma e comprendere come migliorarla.

Tuttavia, per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro, il primo ed unico monitoraggio è stato realizzato diversi anni fa dopo l’entrata in vigore del D. Lgs. 626/94. Un monitoraggio che – promosso dal Coordinamento tecnico delle Regioni, allora presieduto da Marco Masi – aveva permesso di constatare nel 2003, tra le altre cose, le carenze in materia di valutazione dei rischi. Ad oggi è invece ancora assente un monitoraggio istituzionale dell’attuale Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, il D.Lgs. 81/2008.

 

Ad undici anni dalla sua promulgazione qual è la situazione applicativa del Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81?

 

Il monitoraggio del D.Lgs. 81/2008 realizzato dall’Associazione AiFOS

Se sono state più volte segnalate e riscontrate, in questi anni, difficoltà pratiche ed interpretative del D.Lgs. 81/2008, per comprendere la situazione attuale della normativa e fornire utili informazioni per un suo reale miglioramento, l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) ha realizzato un vero e proprio monitoraggio relativo all’applicazione del Testo Unico.

Il monitoraggio ha coinvolto ben 2494 intervistati ed è stato possibile attraverso le risposte fornite a diversi questionari dai principali soggetti della sicurezza: lavoratori, Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), Addetti antincendio ed al Primo soccorso, Responsabili del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), Coordinatori CSP/CSE e Formatori.

 

La presentazione e la pubblicazione del Rapporto AiFOS 2019

La ricerca, che parte dalla realtà quotidianamente vissuta dai soggetti coinvolti e non dalle analisi di esperti e studiosi, costituisce il Rapporto AiFOS 2019. Un Rapporto che è stato pubblicato sui “Quaderni della Sicurezza” ed è stato presentato nel convegno “Monitoraggio D.Lgs. 81/2008. Rapporto Aifos 2019” che si è tenuto il 4 dicembre 2019 a Roma.

Il monitoraggio assume grande rilevanza sia per l’alto numero di soggetti coinvolti, che per le successive analisi, presenti nel Rapporto, delle risposte relative a obblighi e adempimenti previsti dal D. Lgs. 81/2008.

I risultati della ricerca mostrano – come indicato da Rocco Vitale, Presidente di AiFOS – “come siamo lungi dal vedere i soggetti operanti a pieno regime all’interno del quadro normativo”. E le risposte segnalano “in alcuni casi, una buona applicazione della norma”, ma anche che “i punti inevasi sono e restano ancora molti”.

 

Il link per poter leggere il Rapporto AiFOS 2019 e i risultati del monitoraggio:

http://bit.ly/Monitoraggio-Testo-Unico-AiFOS

 

I problemi e le carenze della valutazione dei rischi

Per quanto riguarda i risultati ci soffermiamo brevemente sul tema della valutazione dei rischi, uno dei principali assi portanti di ogni politica e strategia di prevenzione.

 

Dal monitoraggio si evince che al di là degli RSPP, che per compito hanno proprio quello di contribuire alla valutazione dei rischi, esiste ancora una scarsa partecipazione degli attori della sicurezza aziendale alla valutazione dei rischi.

Riguardo agli RLS solo il 32% viene sempre coinvolto, mentre un altro 30% dichiara di venire coinvolto qualche volta ed il 10% dichiara di non essere mai coinvolto.

 

Il dato generale racconta poi che il 62% dei lavoratori non è minimamente coinvolto nella valutazione e il 21% dice di esserlo solo qualche volta. Pensando ai lavoratori con contratto a tempo indeterminato che operano in aziende di grandi dimensioni, si evince che la cosiddetta “partecipazione condivisa” nella valutazione dei rischi, che coinvolge per ora solamente il 17%, deve fare ancora molta strada.

 

La funzione e gli obiettivi del monitoraggio del D.Lgs. 81/2008

Concludiamo con le parole di Marco Masi, Presidente del Comitato Scientifico AiFOS, che ricorda come la ricerca non si proponga di modificare il D.Lgs. 81/2008, compito che spetta al legislatore, ma di fornire una lettura ed una interpretazione sull’andamento complessivo del decreto, al fine di poterne trarre utili indicazioni per un suo aggiornamento e revisione.

Anche perché “la profonda trasformazione del rapporto tra la produzione, sempre più on demand e sempre meno programmata, ed il mercato appare ormai un fatto strutturale che impone la necessità di adattare l’organizzazione del lavoro alle nuove esigenze non sempre perfettamente prevedibili. Le nuove forme contrattuali, l’ingresso e la rilevanza di nuove categorie di lavoratori, i processi di decentramento ed esternalizzazione di cicli o di interi segmenti produttivi, oltre a richiedere un’opera costante di monitoraggio e nuovi strumenti di analisi e di intervento anche normativo, hanno fatto emergere nuovi condizionamenti dovuti a fattori molteplici e complessi che si aggiungono ai rischi ‘tradizionali’ e ‘conosciuti’”.

In questo senso il miglioramento della normativa in materia di salute e sicurezza, nonché  le politiche di emersione e di contrasto al lavoro irregolare ed insicuro, nel binomio legalità e sicurezza, “debbono necessariamente passare attraverso la promozione e il sostegno ad un diffuso sistema di qualificazione delle imprese, anche attraverso lo strumento della certificazione sociale, e di una formazione professionale efficace, quali elementi fondanti e di crescita sostenibile per tutto il nostro Paese”.

 

Il link per poter leggere il Rapporto AiFOS 2019 e i risultati del monitoraggio:

http://bit.ly/Monitoraggio-Testo-Unico-AiFOS

 

 

Per informazioni sul Rapporto AiFOS 2019 e sulle attività dell’associazione

Sede nazionale AiFOS – via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel.030.6595035 – fax 030.6595040 www.aifos.it  – [email protected][email protected]

 

 

12 dicembre 2019

 

Ufficio Stampa di AiFOS

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Conoscere la normativa estera in materia di salute e sicurezza

Comunicato Stampa

Conoscere la normativa estera in materia di salute e sicurezza

Un corso a Brescia il 28 gennaio 2020 si pone l’obiettivo di fornire ai corsisti adeguate conoscenze sulla normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro nei paesi esteri.

 

Non c’è dubbio che un’adeguata prevenzione e tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro non possa prescindere da una conoscenza adeguata di quanto prescritto dalla normativa in materia. Normativa che non solo richiede vari adempimenti da parte degli attori della sicurezza aziendale, ma che spesso fornisce anche i valori di riferimento per analizzare i rischi e specifiche indicazioni sulle modalità di prevenzione.

Tuttavia in un mondo del lavoro fluido, con la possibilità di spostamento da parte di aziende e lavoratori all’interno e all’esterno dell’Unione Europea, spesso la conoscenza della normativa di riferimento in materia di salute e sicurezza nei vari paesi non è facile.

Ricordiamo che anche a livello di Unione Europea le direttive stabiliscono le norme minime per la sicurezza e la salute sul posto di lavoro. E gli Stati membri sono liberi di adottare, mantenendo la conformità ai requisiti minimi comunitari, anche norme più severe per la tutela dei lavoratori.

 

Come riuscire a conoscere la normativa estera in materia di salute e sicurezza? Ci sono dei corsi che forniscono agli operatori queste importanti informazioni?

 

Il corso per conoscere la normativa estera

Proprio partendo dalla necessità di conoscere la legislazione dei vari paesi, in materia di sicurezza, l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) organizza per il 28 gennaio 2020 a Brescia un corso di 8 ore in presenza dal titolo “La normativa estera in materia di salute e sicurezza”.

 

Il percorso formativo – rivolto ai manager HSE, ai Responsabili e Addetti del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP/ASPP), ai consulenti e ai formatori che operano nel mondo delle imprese – si propone di trasferire precise conoscenze sulla normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro nei paesi esteri.

Il docente del corso sarà Gianpaolo Natale, consulente senior in materia di sicurezza e di conformità legale per l’industria, docente nei corsi di Security Risk Management.

 

La normativa in materia di sicurezza nell’Unione Europea

Come indicato in premessa anche in Europa ci possono essere molte differenze nella normativa in materia di salute e sicurezza.

Ricordiamo, ad esempio, che in Francia, che ha una lunga tradizione di attenzione ai temi della sicurezza, la norma cardine è l’attuale Codice del lavoro (CT – Code du Travail), che come in Italia, affronta in modo unitario le varie tematiche seguendo tutti i principi cardine della direttiva quadro comunitaria 89/391/CE.

In Germania la direttiva quadro è stata recepita attraverso diverse normative, ad esempio la legge nazionale per la sicurezza e la salute sul lavoro (ArbSchG), e il monitoraggio del sistema prevenzionistico aziendale avviene attraverso un sistema duale dove sono presenti sia le autorità di vigilanza che gli organi satellite dell’istituto assicurativo tedesco.

Concludiamo questo breve excursus europeo segnalando che in Spagna la direttiva europea è stata portata nella legislazione nazionale con la legge 31 dell’8 novembre 1995 «Prevenzione dei rischi professionali» pubblicata sul Boletín Oficial del Estado n. 269 del 10 novembre 1995.

 

Gli argomenti del corso e le informazioni per iscriversi

Il corso “La normativa estera in materia di salute e sicurezza”, organizzato dall’Associazione AiFOS, si terrà il 28 gennaio 2020 – dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 14.00 alle ore 18.00 – a Brescia presso Aifos Service in via Branze n. 45.

 

Durante la giornata verranno affrontati i seguenti argomenti:

  • Comparazione normativa tra Italia e sistemi assimilabili
  • Principali leggi nazionali e europee in materia di HSE e loro sviluppo
  • Multinazionale con unità produttive sparse in sistemi di Common law e Civil Law
  • Differenti concezioni di Occupation Safety nel’ambito internazionale
  • La differente concezione in ambito aziendale di lavoratore e di Human Resource
  • Trasferimenti lavorativi Italia estero e inverso
  • Sorveglianza Sanitaria e gestione infortuni

 

La partecipazione al corso vale come 6 ore di aggiornamento per RSPP/ASPP e Coordinatori alla sicurezza e 6 ore di aggiornamento per formatori qualificati prima area tematica. Il corso è valido anche ai fini della formazione specifica prevista per il Manager HSE (UNI 11720:2018 – area organizzativa e gestionale) e ai fini della formazione necessaria per l’iscrizione al Registro Consulenti AiFOS (Legge 4/2013).

 

Per avere ulteriori dettagli sul corso e iscriversi, è possibile utilizzare questo link: https://aifos.org/home/formazione/corsi-qualificati/normativa/normativa/la_normativa_estera_in_materia_di_salute_e_sicurezza

 

Per informazioni e iscrizioni:

Sede nazionale AiFOS – via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel.030.6595035 – fax 030.6595040 www.aifos.it  – [email protected][email protected]

 

 

05 dicembre 2019

 

 

 

Ufficio Stampa di AiFOS

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Etica e Società

Investigazioni private : consigli per la scelta

Scegliere l’investigatore privato Roma significa affidarsi ad una persona capace di trasmettere la massima fiducia, dato che le informazioni di cui verrà messo a conoscenza sono estremamente riservare e delicate. Per questo la scelta deve essere fatta con grande attenzione e non deve basarsi esclusivamente sull’aspetto economico e finanziario, ma anche sulla storia del professionista e la sua reale esperienza.

Infatti, l’investigatore privato Roma gestirà informazioni confidenziali che se mal conservate possono portare a violazioni della privacy e anche a danni economici. Vediamo allora quali sono le competenze fondamentali che ogni investigatore privato deve possedere.

Investigatore privato Roma: le competenze

La prima qualità che un buon investigatore privato deve possedere è la perseveranza, a cui si uniscono la duttilità, una solida formazione e la capacità di adeguarsi alle innovazioni tecnologiche e alla normativa, frequentando anche corsi e seminari per l’aggiornamento professionale.

Possiamo, infatti, assimilare gli investigatori privati a bravi consulenti che devono essere capaci di consigliare ciascun cliente, sia che si tratti di un’azienda sia di privato cittadini. Non solo: l’investigatore privato deve saper rinunciare a un incarico se il committente richiede un servizio illegale o che potrebbe ripercuotersi sull’immagine dell’agenzia.

In questo caso, la migliore garanzia della professionalità dell’investigatore privato Roma è l’esperienza acquisita negli anni e i casi trattati, che gli permettono di trovare sempre la migliore soluzione al problema del cliente e di arrivare alla scoperta della verità. I casi trattati, infatti, sono tutti diversi e richiedono sempre nuove ricerche, osservazioni statiche e dinamiche, aggiornamenti: magari la problematica da affrontare è sempre la stessa, ma cambiano di volta in volta gli attori coinvolti e, per questo, ogni investigazione va studiata in modo personalizzato e deve avere un “taglio sartoriale”.

Investigatore privato Roma: altre qualità essenziali

La scelta dell’Agenzia Investigativa Roma è, in qualche modo, simile a quella di un avvocato che viene coinvolto, ad esempio, in un caso di separazione o licenziamento di un dipendente e che viene valutato in primo luogo sulla base delle referenze.

Accanto a tali competenze, il bravo investigatore privato si caratterizza per umiltà e voglia di apprendere, date anche le collaborazioni con studi legali e professionisti che richiedono un continuo aggiornamento sulle nuove leggi e sentenze. Infine, ultima ma non meno importante, è la competenza tecnologica dato che la moderna agenzia investigativa utilizza le moderne innovazioni, dalla strumentazione satellitare alle apparecchiature per le bonifiche da microspie.

I tre consigli per iniziare un’indagine investigativa

Nella scelta del migliore investigatore privato Roma è importante fare attenzione a questi tre consigli:

  • evitare sempre i pedinamenti e le indagini fai da sé, ma soprattutto di improvvisarsi investigatori privati e chiedere l’intervento di amici, parenti e colleghi;
  • non rivelare mai l’intenzione di rivolgersi ad un investigatore privato ad altri, ma è bene confrontarsi solo con il legale di fiducia o persone di comprovata riservatezza;
  • rivolgersi solo a investigatori professionisti muniti di regolare licenza rilasciata dal prefetto ai sensi dell’art. 134 del T.U.L.P.S.

Oggi il mercato delle agenzie investigative è molto ampio e sono tante le scelte possibili, sulla base delle caratteristiche e della natura del problema e dell’indagini investigative Roma da svolgere. Ci sono, infatti, agenzie investigative settorializzate che si occupano di un solo ramo di indagine ed agenzie più strutturate, come ARGO, che propongono ai clienti diversi ambiti di intervento e affrontano con efficienza innumerevoli circostanze.

Da noi troverai solo investigatori altamente preparati e con una solida esperienza sul campo, con ottima capacità di analisi, ma anche caratteristiche morali e personali ben definite unite ad intuito e senso tattico per gestire l’investigazione e le informazioni acquisite.

Come vedi, scegliere l’investigatore privato Roma, è complesso se si vuole essere certi di ottenere il risultato desiderato.

 

Argo Investigazioni | Investigatore Privato Milano

 

 

 

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Progetti di sicurezza 2020 per promuovere e supportare la prevenzione

Comunicato Stampa

Progetti di sicurezza 2020 per promuovere e supportare la prevenzione

Fino al 31 dicembre 2019 è possibile inviare i progetti, cofinanziabili dalla Fondazione Aifos, per lo sviluppo della cultura della sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro.

 

La Fondazione AiFOS, fondata nel 2016 dalla società cooperativa Aifos Service e da AiFOS (Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro), persegue finalità di sostegno sociale, di supporto e sensibilizzazione nel settore della salute e sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro. Supporto che si è concretizzato, nel 2018 e nel 2019, attraverso la realizzazione, con il sostegno della Fondazione, di ben 32 progetti che hanno riguardato: istituzioni scolastiche ed enti del terzo settore, organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, enti filantropici, imprese e cooperative sociali, reti associative, società di mutuo soccorso, associazioni e fondazioni senza scopo di lucro per il perseguimento di finalità civiche, solidaristiche e di utilità.

 

Il nuovo bando per la cultura della sicurezza

Proprio partendo da queste finalità la Fondazione AiFOS ha lanciato la terza edizione del Bando “Progetti di sicurezza – Sostegno allo sviluppo della cultura della sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro”.

Lo scopo del bando è quello di fornire supporto economico alla realizzazione di progetti a scopo sociale, culturale, sportivo, educativo, di prevenzione diretti a giovani e adulti, con un particolare focus sul terzo settore, sulla protezione civile e sulle istituzioni scolastiche, universitarie e di ricerca.

 

I destinatari del bando progetti di sicurezza

Il bando Progetti di sicurezza è destinato a:

  • istituzioni scolastiche ed enti del terzo settore,
  • organizzazioni di volontariato,
  • associazioni di promozione sociale,
  • enti filantropici,
  • imprese sociali, incluse le cooperative sociali,
  • reti associative,
  • società di mutuo soccorso,
  • associazioni, riconosciute o non riconosciute,
  • fondazioni e altri enti di carattere privato diversi dalle società costituiti per il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale mediante lo svolgimento di una o più attività di interesse generale in forma di azione volontaria o di erogazione gratuita di denaro, beni o servizi, o di mutualità o di produzione o scambio di beni o servizi (Art. 4, decreto legislativo n. 117 del 2017).

 

I progetti finanziabili devono riguardare interventi promossi da enti del terzo settore o da istituzioni scolastiche, orientati alla promozione della cultura della sicurezza negli ambienti di vita e lavoro. E dovranno essere diretti a:

  • accrescere la cultura dei giovani e degli adulti nell’ambito della salute e sicurezza nei luoghi di vita e lavoro, attraverso progetti formativi ed informativi (esclusi quelli obbligatori ai sensi di legge), pensati appositamente per accrescere la consapevolezza ed il patrimonio di conoscenze in materia.
  • migliorare le condizioni di salute e sicurezza all’interno delle comunità suddette con interventi di miglioramento degli ambienti di vita e lavoro, mediante l’implementazione delle strutture, dei sistemi, delle procedure di salute e sicurezza e di benessere, introduzione di nuovi materiali o strumentazioni volti al perfezionamento delle condizioni lavorative.

 

Scadenze e informazioni sulla presentazione delle domande

La Fondazione sostiene la realizzazione dei progetti con le risorse messe a disposizione per un importo complessivo di € 40.000,00. Si ricorda che l’importo totale dei progetti o di fasi dei progetti per cui viene richiesto il finanziamento, non deve essere inferiore a € 1.000,00 e non può superare €5.000,00. Il contributo erogato dalla Fondazione non potrà superare il 50% dell’importo del progetto medesimo o di fase dello stesso, fino ad un massimo di € 2.500,00.

 

Manca solo un mese alla scadenza! Le domande di contributo devono essere presentate entro le ore 12.00 del 31 dicembre 2019 (salvo eventuali proroghe).

 

Ricordiamo che livello operativo è necessario scaricare dal sito della Fondazione il formulario del bando ed inviarlo, debitamente compilato, unitamente a tutta la documentazione richiesta, all’Ufficio di Segreteria della Fondazione alternativamente agli indirizzi [email protected], oppure [email protected]. Si segnala che l’ente proponente dovrà fornire alla Fondazione un piano finanziario analitico relativo alla realizzazione del progetto ed ogni singola voce di tale piano dovrà essere rendicontata con documentazione fiscalmente valida al termine del progetto. La mancata o non corretta compilazione di tutte le parti del modulo di richiesta e la mancata presentazione di tutti i documenti indicati come necessari è causa di irricevibilità della domanda.

 

La Fondazione pubblicherà sul proprio sito l’elenco dei progetti approvati e beneficiari del contributo entro il 31 gennaio 2020. I progetti dovranno essere avviati non prima della comunicazione di accettazione della domanda di contributo ed essere realizzati entro il 31 ottobre 2020.

 

Il link della Fondazione AiFOS per avere informazioni e scaricare il bando 2020: https://www.fondazioneaifos.org/index.php/bando-sicurezza

 

Per informazioni:

Fondazione AiFOS – Palazzo CSMT – via Branze, 45 – 25123 Brescia – tel. 030.6595037 – https://www.fondazioneaifos.org/ – [email protected]

 

 

28 novembre 2019

 

Ufficio Stampa Fondazione AiFOS

[email protected]

www.fondazioneaifos.org

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Etica e Società Eventi

Lega Serie A in collaborazione con WeWorld Onlus per #UNROSSOALLAVIOLENZA

La Lega Serie A e WeWorld Onlus rinnovano il proprio impegno nella difesa dei diritti delle donne e contro ogni forma di sopruso verso l’universo femminile presentando, in vista della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, la terza edizione della campagna di sensibilizzazione nazionale #UNROSSOALLAVIOLENZA.

In Italia e nel Mondo una donna su tre è vittima di violenza. La situazione è drammatica e ancor più grave è il fatto che agli abusi ci si abitua, fino a credere che siano la normalità. La violenza è subdola e silenziosa e non è facile vederla

“Siamo in prima linea per accrescere la consapevolezza nell’opinione pubblica di un fenomeno drammatico e inaccettabile. La campagna che abbiamo ideato tre anni fa serve proprio per porre sotto i riflettori questo tipo di violenza, con la quale non è possibile convivere. Il nostro messaggio lo scorso anno ha raggiunto dieci milioni di persone, la Serie A è pronta a fare la sua parte e per questo ringrazio tutti i calciatori che scenderanno in campo con il segno sul viso per dare un cartellino rosso alla violenza sulle donne”, ha dichiarato il Presidente della Lega Serie A, Gaetano Miccichè.

“Uno dei problemi più difficili di chi lavora con le donne vittime di violenza è proprio riuscire a intercettarle e farle uscire allo scoperto. Per contrastare il problema serve intervenire sugli effetti della violenza, fisica ed economica, e stare al fianco delle donne che vogliono costruirsi una vita nuova, ma è altrettanto importante accendere un riflettore, parlarne, far sentire a queste donne che non sono sole. Per questo sono così orgoglioso di poter avere al nostro fianco un alleato come Lega Serie A perché insieme possiamo innescare movimento potente che dica a queste donne che un’altra vita è possibile”, ha commentato Marco Chiesara, Presidente di WeWorld Onlus.

Il mondo del calcio è pronto a dare il suo contributo, per questo le gare della 13ª Giornata di Andata della Serie A TIM 2019/2020 si coloreranno di rosso. Il simbolo della campagna #unrossoallaviolenza, infatti, richiama il cartellino rosso per esorcizzare insieme a tutte le donne vittime di violenza la paura che vivono ogni giorno.

Concretamente i calciatori e gli arbitri scenderanno sul terreno di gioco con un segno rosso sul viso, accompagnati all’ingresso in campo da bambine che indosseranno la maglietta dell’iniziativa. Segnale forte anche dai capitani di tutte le squadre, che indosseranno la fascia simbolo della giornata. In ogni campo sarà, inoltre, esposto uno striscione e sui maxischermi verrà trasmesso lo spot della campagna, per sensibilizzare il pubblico presente sugli spalti e i telespettatori che il cartellino rosso da mostrare è quello verso la violenza sulle donne.

L’impegno di Lega Serie A e WeWorld Onlus non si ferma qui. Anche i social si coloreranno di rosso con le foto dei calciatori insieme alle loro compagne e degli altri testimonial che, da soli o in coppia, dichiareranno il proprio impegno pubblicando una foto con il simbolo della campagna, esortando i propri followers a fare lo stesso con l’hashtag #unrossoallaviolenza.

Quest’anno i testimonial della campagna saranno gli sportivi Marco Materazzi, Bernardo Corradi, Alessandro Del Piero, Elisa Di Francisca, Marta Pagnini e Rossella Brescia, che insieme a Lega Serie A e WeWorld Onlus lanceranno un appello con uno spot per dare tutti insieme #unrossoallaviolenza. Ma non sarà soltanto il mondo dello sport ad essere protagonista poiché un importante supporto all’iniziativa arriverà dal mondo del cinema, dalle tv, dalle aziende e dalle istituzioni, attraverso i volti tra gli altri di Benedetta Porcaroli, Camilla Filippi, Francesca Senette, Francesco Mandelli, Federico Russo, Giorgia Cenni e Giulia Elettra Gorietti.

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Violenza di genere: a San Martino Buon Albergo un appuntamento aperto a tutti

Il fenomeno della violenza di genere sta assumendo negli ultimi anni dimensioni sempre più allarmanti: per affrontare questa vera e propria emergenza contemporanea, occorre mettere in campo azioni di sensibilizzazione e affrontare i pregiudizi legati ai ruoli maschili e femminili e promuovere una cultura delle pari opportunità.

Domenica 24 novembre alle ore 17.30 si terrà presso la Sala Consiliare del Municipio di San Martino Buon Albergo una serata dal titolo “Non chiamiamolo amore” organizzata dal Comune in collaborazione con l’Associazione Volontarie del Telefono Rosa di Verona.

In programma, dopo l’intervento della presidente Lorella Don e della volontaria Alessia Franzoso del Telefono rosa, il monologo “Lo stupro” di Franca Rame recitato dall’attrice Rachele Pesce.

«Come Amministrazione Comunale abbiamo il dovere di tutelare i nostri cittadini, in particolare le categorie più deboli come le donne in questo caso – dichiara Roberta Scaravelli, Assessore alle Politiche sociali del Comune di San Martino Buon Albergo -. È importante tanto intervenire a posteriori, fornendo un sostegno alle donne vittime di violenza, quanto a priori con un’indispensabile attività di prevenzione. Dobbiamo intervenire prima, affinché nessuna donna sia più vittima. Quello del 24 è il primo di una serie di incontri sul tema che intendiamo organizzare e aprire al più ampio pubblico».

 

 

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Etica e Società

Educazione, rispetto, parità: giornata di approfondimento sulle differenze e gli stereotipi di genere

Sabato 23 novembre
ore 9.30-16
Università degli Studi di Bergamo, Piazzale sant’Agostino 2

Il fenomeno della violenza contro le donne o violenza di genere sta assumendo negli ultimi anni dimensioni sempre più allarmanti: per affrontare questa vera e propria emergenza contemporanea, occorre mettere in campo un approccio multi-strategico, entro il quale riveste un ruolo di primaria importanza l’attività di prevenzione che deve necessariamente affrontare i pregiudizi legati ai ruoli maschili e femminili e promuovere una cultura delle pari opportunità.

Di tutto questo si parlerà sabato 23 novembre, in una giornata di approfondimento – organizzata dal Dipartimento di Scienze Umane e Sociali dell’Università di Bergamo, in partnership con l’Associazione Aiuto Donna Uscire dalla Violenza Onlus – sul tema delle differenze e degli stereotipi di genere.

“Il nostro obiettivo – spiega Roberta Di Pasquale, docente del Dipartimento e coordinatrice dell’evento – è divulgare ad un pubblico eterogeneo strumenti riflessivo-operativi per decodificare e decostruire gli stereotipi di genere e, quindi, per educare alla parità ed al rispetto tra uomini e donne nella vita familiare, sociale, e lavorativa.”

“Anche come centro Antiviolenza – dichiara la presidente Oliana Maccarini – sentiamo l’esigenza di combattere il fenomeno, non solo intervenendo a posteriori – fornendo un sostegno alle donne vittime di violenza – ma anche avviando un’indispensabile attività di prevenzione. Dobbiamo intervenire prima, affinché nessuna donna sia più vittima, e quindi agire già dall’infanzia per diffondere la cultura del rispetto”.

L’iniziativa è aperta a tutta la cittadinanza, con particolare attenzione al corpo docente, ai genitori, agli studenti ed alle studentesse, agli operatori, alle operatrici, ai volontari ed alle volontarie dei servizi sociali, educativi, di ascolto e dei Centri Anti Violenza.

Al mattino sono previsti contributi volti ad inquadrare il tema delle differenze e degli stereotipi di genere in alcuni degli ambiti più rilevanti dell’esperienza individuale e collettiva. Nel pomeriggio verranno proposte attività laboratoriali in piccolo gruppo, finalizzate al coinvolgimento diretto dei partecipanti sui temi affrontati durante la sessione del mattino.

L’evento è organizzato in collaborazione con il Sistema Bibliotecario Urbano.

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Etica e Società

Agenzia Investigativa Milano : Licenziamento per giusta causa

Dopo aver visto in breve in cosa consiste il lavoro dell’investigatore privato Milano, analizziamo in questo articolo la figura e il ruolo dell’investigatore privato nel caso di licenziamento per giusta causa. Partiamo dal fatto che in Italia il licenziamento senza valide ragioni è vietato e non si può mandare a casa un dipendente all’improvviso. Esistono, tuttavia, due tipologie di licenziamento:

  • Il licenziamento disciplinare che può avvenire “in tronco” per un motivo giustificato ed è il cosiddetto licenziamento con preavviso, disciplinato dai contratti nazionali;
  • Il licenziamento per giusta causa, ovvero per valido motivo.

Nel primo caso rientrano tutte le situazioni in cui il dipendente è licenziato perché ha compiuto gravi violazioni nello svolgere i compiti a lui assegnati o se si è comportato in modo da far venire meno la fiducia nei confronti del datore di lavoro. Nel secondo caso, ovvero il “licenziamento per giustificato motivo oggettivo” abbiamo, ad esempio, una crisi aziendale o l’esternalizzazione delle mansioni aziendali.

Il ruolo dell’investigatore privato Milano nel caso di licenziamento

Servizi Investigativi Milano : Probabilmente ti starai chiedendo cosa centri la figura dell’investigatore privato Milano in caso di licenziamento. Devi sapere che negli ultimi anni l’investigatore privato è diventato sempre più importante e sono tante le sentenze della Cassazione che hanno dato ragione al datore di lavoro quando incarica le agenzie investigative per indagare i comportamenti scorretti dei dipendenti nei confronti dell’azienda.

Nel campo del licenziamento, dunque, l’investigatore privato Milano è incaricato di documentare le violazioni commesse dal dipendente in modo da giustificare un licenziamento in tronco, producendo prove valide a portare in tribunale i dipendenti infedeli.

L’investigatore privato Milano è autorizzato, infatti, ad analizzare i tabulati telefonici e le chat di WhatsApp, a differenza del datore di lavoro per cui tali azioni sono perseguibili penalmente. Allo stesso modo le prove ottenute in modo illecito non sono producibili in giudizio, anche qualora confermino l’infedeltà del dipendente.

Per questo è fondamentale contattare un investigatore privato Milano serio e competente, che sappia consigliarvi la migliore strategia per licenziare dipendenti sleali e improduttivi in modo lecito e nel rispetto della legge.

Investigatore privato Milano: la legittimità delle indagini sui dipendenti

Con la sentenza n.15091 del giugno 2018 la Corte Suprema e la Cassazione hanno stabilito la possibilità per l’imprenditore di avvalersi di un investigatore privato per condurre indagini sui dipendenti e, in particolare, “per la tutela del patrimonio aziendale o per accertare mancanze specifiche da parte dei lavoratori”.

Questo a patto che l’attività dell’agenzia investigativa non analizzi inadempienze nello svolgimento delle mansioni lavorative. In poche parole, il datore di lavoro può chiedere l’intervento di un investigatore privato solo fuori dalle mura aziendali e al termine dell’orario di lavoro, ad esempio per accertare l’utilizzo dei permessi della legge 104 o la non violazione del divieto di concorrenza.

Si tratta di situazioni in cui l’investigatore privato non viola la privacy, a patto che l’indagine non avvenga nei luoghi di dimora privata. Un altro caso aziendale in cui si coinvolge l’investigatore privato Milano e che è ritenuto legittimo dalla Cassazione è la mancata fiscalizzazione di una vendita da parte del dipendente, ovvero l’emissione o meno dello scontrino fiscale.

Concludiamo ricordando, invece, che le indagini svolte nel luogo di lavoro spettano esclusivamente al datore di lavoro, come dichiarato dallo Statuto dei lavoratori e che l’investigatore privato Milano non può analizzare se il lavoratore svolga bene la sua mansione oppure no, anche quando l’attività è svolta fuori dalle mura aziendali e in contesti che vengono, pertanto, equiparati alla sede dell’azienda. Tali indagini sono possibili solo in caso di ipotesi di reato da parte del lavoratore, come l’esercizio di attività retribuita in favore di terzi in orario lavorativo.

 

ArgoInvestigazioni | Agenzia Investigativa Milano

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Etica e Società

Tradimenti 2.0 al giorno d’oggi

Con l’avvento dei Social Network si moltiplicano i casi di tradimenti on line e non,Facebook,Instagram,Chat di incontri non facilitano certo una relazione monogama alla base della quale ci dovrebbe essere il rispetto per l’altra persona o coniuge. Oggi giorno tradire o essere traditi sembra quasi essere la norma, le statistiche indicano che con l’avvento dei Social Network sono aumentate a livello esponenziale le separazioni e spesso a farne le spese sono, sfortunatamente, gli eventuali figli che devono subire la fine di un amore da parte dei genitori.

Ma spesso i tradimenti non vengono mai scoperti, lo subiscono quasi tutti ma c’è chi riesce a scoprirlo e chi no.

A chi affidarsi a questo punto se si hanno dubbi sul proprio rapporto coniugale o se si vuole dimostrare in un eventuale processo di separazione, con prove inconfutabili, l’eventuale tradimento?

Quando si parla di investigatore privato Milano, il primo pensiero è il caso di tradimento e pochi sanno che in realtà l’agenzia investigativa si occupa anche di molte altre situazioni, compresi i casi aziendali. Sicuramente, infatti, se le situazioni di infedeltà coniugale sono molto comuni, non sono l’unico motivo per cui è consigliabile rivolgersi a un’agenzia di investigazioni piuttosto che indagare da soli. Vediamo quindi perché affidarsi a un investigatore privato sia per questioni personali, sia per questioni aziendali.

Perché scegliere un’agenzia investigativa

I professionisti del settore sanno portare avanti un’indagine nel rispetto delle leggi e, in particolare, delle leggi sulla privacy che è molto rigida e di cui il privato non conosce in tutti i dettagli. Spesso all’agenzia investigativa spetta il compito di raccogliere le prove da portare in tribunale e, se il caso è complesso, lavorano anche più detective privati.

Si tratta di un settore in cui si può lavorare solo dopo un determinato percorso di studi e una formazione ulteriore per ottenere la licenza, ma i limiti sono numerosi e l’intervento dell’investigatore è previsto solo in caso di lesione dei diritti della persona.

L’attività di indagine privata è, quindi, possibile solo con una licenza rilasciata dalla prefettura e sulla base di alcuni requisiti che prevedono il costante aggiornamento del professionista e la presenza di determinati titoli di studio. Questo perché la relazione finale dell’investigatore ha carattere probatorio e può essere usata dall’avvocato in sede legale.

Tale valenza probatoria è stata confermata in varie sentenze (n.1166 del 2012, n.1329 del 2013 e n. 11516 del 2014), che confermano la validità legale delle informazioni acquisite da un investigatore privato. Pertanto è consigliabile rivolgersi a un’agenzia professionale tutte le volte che si è in presenza di una lesione dei propri diritti e si vuole agire nel rispetto della legge.

I casi privati in cui interviene l’agenzia investigativa

Come abbiamo detto, in ambito privato, l’infedeltà coniugale è il caso principale in cui interviene l’agenzia investigativa Milano, ma non è l’unico, anche se cresce il numero di persone che temono il tradimento. In questi casi è meglio rinunciare all’istinto di pedinare il partner e rivolgersi a un investigatore professionista, che analizzerà la situazione con un punto di vista obiettivo e  conosce le leggi in materia.

Altri ambiti di intervento dell’agenzia investigativa sono l’assegno di mantenimento o la raccolta di prove su comportamenti scorretti da parte di uno dei coniugi o in famiglia, ma anche  il controllo dei giovani in caso di comportamenti devianti. Un genitore può richiedere all’investigatore di scoprire abitudini e compagnie di amici frequentate dal figlio, mentre nel caso di minori le agenzie si occupano anche di affidamento.

Agenzia investigativa: i casi aziendali

Pochi sanno che anche le aziende possono rivolgersi a un’agenzia investigativa per indagini sui dipendenti, per verificare la condotta delle persone o per fare accertamenti in caso di malattia. Naturalmente per tenere sotto controllo i lavoratori è necessario avere motivazioni davvero serie, che possono portare alla raccolta di documentazione e, addirittura, al licenziamento per giusta causa.

Un altro caso in cui si chiede l’intervento dell’investigatore privato è il recupero crediti, soprattutto se il debitore è irreperibile o per indagini di natura patrimoniale.

Esistono, infine, i casi in cui le aziende ricorrono ad agenzie investigative per concorrenza sleale, in particolare per scoprire se soci o dipendenti rivelano informazioni riservate. Si può arrivare addirittura allo spionaggio aziendale, vero reato, o agli interventi di bonifica su telefoni e dispositivi informatici per accertarsi che non contengano spie.

Non mancano le bonifiche ambientali, per scovare cimici o microcamere negli uffici dell’azienda, dato che questo tipo di minaccia è oggi comune.

Il consiglio è, quindi, non agire da soli ma affidarsi ad agenzie investigative a Roma competenti e professionali, che aiutano la persona a far valere i suoi diritti nel rispetto della normativa vigente.

Argo Investigazioni | Agenzia Investigativa Milano

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Comunicati Etica e Società

La gestione del comportamento, come fattore di successo negli investimenti finanziari

L’Ordine dei Commercialisti e degli Esperti Contabili di Bergamo, Confindustria Bergamo e l’Unione dei Giovani Commercialisti ed Esperti Contabili di Bergamo, organizzano un incontro formativo sulla finanza comportamentale dal titolo: “La gestione del comportamento, come fattore di successo negli investimenti finanziari. Una nuova opportunità per i professionisti e una nuova risorsa per gli imprenditori”.

Come muoversi in caso di crescita o calo improvviso dei mercati? Che azioni intraprendere? Esperti del settore aiuteranno i partecipanti a comprendere i meccanismi dei mercati finanziari, complessi e volatili, e gli orizzonti temporali nonché gli obiettivi per investire con successo.

Interverranno:

SIMONA BONOMELLI: Presidente Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Bergamo

ANIELLO ALIBERTI: Presidente Comitato Piccola industria Confindustria Bergamo

MICHELA PELLICELLI: Presidente Unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Bergamo

ANDREA CORTINOVIS: Consigliere dell’ODCEC di Bergamo, Delegato della Commissione “Finanza Aziendale”

STEFANO FABBRI: Dottore commercialista Partner Studi Skema Rimini, Presidente My Mind My Investment

FRANCO BULGARINI: Esperto nel settore della finanza comportamentalePresidente 9dots srl

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Etica e Società

Willis Towers Watson scende in campo con Make-A-Wish Italia per realizzare i desideri dei bambini

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  • 20 Settembre 2019

I dipendenti dell’azienda saranno impegnati nella Wish Challenge, un’iniziativa coinvolgente e solidale di Team Building, volta a realizzare i desideri dei bambini affetti da gravi patologie.

Willis Towers Watson, una delle principali società di consulenza e brokeraggio a livello globale, si è messa in gioco con i suoi dipendenti per Make-A-Wish Italia, Associazione no profit che realizza i desideri di bambini e ragazzi tra i 3 e i 17 anni, affetti da gravi malattie.

Oltre cinquanta dipendenti dell’azienda, provenienti da diversi uffici distribuiti sul territorio nazionale, si sono riuniti a Milano e a Torino per una “Wish challenge”. Divisi in squadre, sotto la guida dello staff di Make-A-Wish, hanno lavorato per organizzare e realizzare il sogno di due bambini affetti da gravi patologie: Chiara, 17 anni, con il sogno di poter visitare un parco faunistico e di potersi prendere cura di cuccioli e animali rari e Gabriel, 11 anni, che desidera un computer di alta qualità, per diventare un tecnico informatico.

Trasformandosi in Wish Granter per un giorno, i partecipanti si sono occupati del Wish Journey, il percorso che prepara ed impegna il bambino in attività funzionali al suo desiderio, oppure del Wish Day, la giornata in cui il sogno finalmente si avvera.

Siamo felici di scendere in campo in prima persona per questa bellissima iniziativa che ci consente di fare la differenza per i bambini, aiutandoli nel percorso terapeutico” commenta Gianmarco Tosti, Country Manager per l’Italia di Willis Towers Watson. “Come Partner di Make-A-Wish Italia, proseguiamo nel nostro percorso di impegno sociale che portiamo avanti con convinzione già da diversi anni”.

Make-A-Wish Italia Onlus è stata fondata nel 2004 da Fabio e Sune Frontani, in ricordo della loro figlia primogenita Carlotta, scomparsa all’età di dieci anni, a causa di una grave malattia. Dal 2004 a oggi ha realizzato più di 2.000 desideri, facendo la differenza nella vita di tantissimi bambini e famiglie.

Questa collaborazione ci rende particolarmente felici”, dichiara Sune Frontani, Presidente e Co-Fondatrice Make-a-Wish Italia. “Avere il sostegno di realtà aziendali come Willis Towers Watson è un segno importante: significa avere una comunanza di obiettivi nell’aiutare bambini che soffrono di gravi patologie ad affrontare con più forza la malattia”.

“Un desiderio che si realizza – continua Sunepermette al bambino di vivere un’intensa esperienza emotiva che, secondo i principi della psicologia positiva, è complementare alle cure mediche: sono sempre più numerose le ricerche che mettono in relazione gli aspetti emotivi con la possibilità di guarigione e dimostrano che realizzare il proprio desiderio del cuore ha un “potere terapeutico”.

WILLIS TOWERS WATSON

Willis Towers Watson (NASDAQ: WLTW) è una società leader a livello globale nella consulenza, nel brokeraggio e nell’offerta di soluzioni alle imprese e alle istituzioni di tutto il mondo, al fine di trasformare i rischi in opportunità di crescita. Nata nel 1828, Willis Towers Watson oggi conta 45.000 dipendenti in oltre 140 paesi e mercati. “Progettiamo e forniamo soluzioni che permettano di gestire il rischio, ottimizzare i benefici, coltivare talenti ed utilizzare capitale esistente per proteggere e rafforzare imprese e istituzioni e individui. “La nostra prospettiva ci permette di individuare le interconnessioni tra talenti, risorse e idee – per guidare dinamicamente la business performance”. “Insieme, liberiamo il potenziale”. Per ulteriori informazioni willistowerswatson.com.

 

MAKE-A-WISH® ITALIA ONLUS

Make-A-Wish® Italia Onlus è un’Associazione non profit riconosciuta dallo Stato Italiano, con sede a Genova e un ufficio a Milano, che realizza i desideri di bambini e ragazzi tra i 3 e i 17 anni, affetti da gravi malattie, per offrire loro un’esperienza che è in grado di cambiare la loro vita. È presente su tutto il territorio nazionale attraverso un network di 250 volontari, e riceve segnalazioni dai più importanti ospedali pediatrici del nostro Paese. Make-A-Wish Italia è affiliata a Make-A-Wish International, nata negli Stati Uniti nel 1980, oggi tra le organizzazioni non profit più note e conosciute al mondo, presente in 50 Paesi, con più di 45.000 volontari e 480.000 desideri realizzati.

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Comunicati Etica e Società Scienza e Tecnologia

Sostituire la Caldaia Dove Acquistarla e a chi Rivolgersi per Installazione

Sostituire la caldaia è una spesa di non poco conto sia per il costo della caldaia stessa che per quello della manodopera di un idraulico Siena o di qualsiasi altra città italiana.
Quando dobbiamo sostituire la caldaia oltre all’aspetto economico dobbiamo anche prestare attenzione a quello funzionale anche acquistando la migliore caldaia questa deve corrispondere alle nostre esigenze e a quelle dell’abitazione dove dovrà essere installata.
Sostituire la caldaia necessita anche di una installazione adeguata e corretta in mancanza della quale la caldaia potrebbe non solo avere una resa ed un consumo maggiore ma anche andare incontro a malfunzionamenti e ad una durata minore dell’impianto, oltreché ad una minore sicurezza.
Per evitare brutte sorprese perciò non solo dovremo scegliere una caldaia nuova e sicura ma dovremo anche affidarsi anche un idraulico competente nel sostituire una caldaia.
Per quanto riguarda i costi di installazione dobbiamo tenere conto che il lavoro di manodopera per il montaggio di una caldaia in una situazione standard che non necessiti di ulteriori lavori extra è di circa trecento euro, questo è comunque un prezzo non fisso che potrebbe aumentare a seconda della zona e di eventuali lavori di adattamento.
Se non avete un idraulico di fiducia che sia in grado di sostituire la caldaia potremo scegliere tra uno dei vari fornitori di caldaie che sono spesso provvisti di centri assistenza autorizzati che offrono pacchetti dove oltre alle caldaie è compresa la installazione completa di messa in funzione a costi vantaggiosi.
Questi forniranno anche l’assistenza necessaria post installazione in modo da poter sempre offrire la migliore soluzione su impianti di cui hanno una profonda conoscenza.
In questo modo anche se spenderete qualcosa in più rispetto ad altre offerte che potrete trovare girando su Internet o presso installatori autonomi sarete comunque garantiti sia per la qualità della nuova caldaia che sulla buona installazione dell’impianto.

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Comunicati Etica e Società Volontariato e società

Volontariamente …contro le dipendenze

Entusiasti più che mai, per una cultura libera dalla droga, i volontari marchigiani di Mondo libero dalla droga son sempre più soddisfatti dell’interesse che riescono a creare nei giovani con la campagna La verità sulla droga.

Domenica ritorneranno a Porto Recanati per distribuire materiale informativo sul soggetto alcol, marijuana, droghe da strada e farmaci prescritti.

I volontari, riconoscibili delle loro magliette verdi, cappellini e borsette La verità sulla droga, sono diventati un faro nella comunità, che indica la strada verso una cultura libera dalla droga.

Lo fanno instancabilmente mettendo nelle mani di migliaia di giovani, copie di opuscoli informativi, che come le famose “figurine che usano i bambini” creano interesse e ulteriore richiesta da parte dei ragazzi per ulteriori tipi di informazioni.

In totale sono 13 gli opuscoli che vengono distribuiti. Trattano principalmente i fatti e nude verità sulle droghe e sostanze maggiormente in uso, tipo marijuana, eroina, cocaina, LSD, ecstasy, farmaci prescritti, antidolorifici, droghe sintetiche, Crystal Meth, inalanti, Crack, e alcol.  Uno di questi espone nella totalità ogni tipo di sostanza.

Dopo tanti eventi, quello che è emerso è che i ragazzi in effetti apprezzano molto il fatto che nessuno dica loro che cosa “devono o non devono fare”.

Nessuno fa prediche sul pericolo di abusare o fare uso di sostanze, ma semplicemente fornisce informazioni chiare e semplici con testimonianze che possono essere utili a prendere le corrette decisioni.

In effetti, con le corrette informazioni, è sufficiente che i ragazzi capiscano che le droghe, prese per liberarsi da dolore, insofferenza o solo per divertimento, alla lunga privano la vita delle sensazioni e delle gioie, che sono, in ogni caso, le uniche ragioni di vita, proprio come sosteneva l’umanitario L. Ron Hubbard.

Per questo continua costante l’impegno dei volontari che settimanalmente raggiungono le principali città marchigiane per diffondere La verità sulla droga.

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Etica e Società

Essere sexy con l’Abbigliamento giusto

Oggi i sexy shop sono ancora un tabù, nonostante siano ormai entrati nel panorama dei negozi di una qualsiasi città. All’interno si trovano articoli erotici e materiale pornografico; per questo nella percezione comune restano luoghi misteriosi dediti ai vizi e all’assenza di freni inibitori, frequentati da persone poco raccomandabili.

Nella realtà possono rivelarsi la soluzione ideale, anche per chi non mette in atto particolari pratiche sessuali: in questi punti vendita si trova anche intimo e abbigliamento sexy perfetto per sedurre il proprio uomo, grazie ad un ampia gamma di proposte, per tutte le taglie e adatte ad ogni personalità che normalmente i negozi convenzionali non hanno.

Grazie allo sviluppo delle tecnologie, negli ultimi anni sono sorti anche numerosi e-commerce che vendono questa merce, eliminado l’imbarazzo che molti individui provano quando si recano in un negozio fisico di questa tipologia.

Abbigliamento sexy: perché compralo

Cosa indossare è da sempre una scelta ardua per le donne, soprattutto quando si deve sedurre un uomo.

Molto spesso si ha paura di risultare volgari o di essere giudicate come donne facili, se si indossano proposte più accattivati, che vengono scartate solo per antiquati pregiudizi.

Si pensa erroneamente che gli individui di genere maschile non prestino attenzione a come una persona è vestita e soprattutto cosa porta sotto gli abiti. Niente di più sbagliato: una giusta scelta valorizza la figura, e rende più sensuali, risultando così la strategia vincente per conquistare l’uomo che si desidera.

L’ abbigliamento sexy è fondamentale anche dopo anni di relazione per continuare a mantenere vivo il rapporto. Basta pigiami o muntande extra-large che coprono tutto: anche in un solido rapporto, non si deve dare mai per scontato il proprio amato, ma renderlo felice indossando lingerie provocante.

Inoltre se ben indossato, ci si sentirà più attraenti, avendo maggiore positività e fiducia in sé stesse.

Come scegliere l’intimo sexy

Il compito della biancheria intima è quello di valorizzare le forme e rendere ancora più femminile la persona che lo indossa. Anche se nella maggior parte dei casi invisibile ad occhi esterni, la lingerie seducente ha un reale effetto sul fascino che una donna sente di avere.

Se scegliere l’abito o il vestito ideale è facile e istintivo, decidere per quale intimo optare è assai più complesso. Vi sono delle regole di base da seguire, ma in ogni caso con il pizzo non si sbaglia mai!

·         Taglia: deve esaltare la fisicità. Capi di biancheria intima troppo stretti rendono evidenti le imperfezioni, lasciando segni evidenti di elastici che stringono sul corpo. Quelli troppo larghi, non mettono in risalto le forme.

·         Colore: quando si deve scegliere, si deve tenere sempre in considerazione il proprio incarnato. Con una carnagione chiara, si deve evitarle colori come giallo, arancione, rosso. Se si è scure di pelle, si deve preferire tonalità che non siano nude.

·         Tessuto: è consigliabile privilegiare fibre naturali, più piacevoli di quelle sintetiche, soprattutto con temperature elevate.

·         Modello: vi sono innumerevoli proposte e per questo vanno sempre tenute in mette le caratteristiche del proprio seno e del lato b.

 

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Comunicati Etica e Società Volontariato e società

Incredibile scoperta sull’apprendimento!

Incredibile scoperta sull’apprendimento!

Corso gratuito online per imparare a studiare qualsiasi soggetto

Al giorno d’oggi ci sono persone che, quando finiscono la scuola, non sono neanche capaci di leggere o scrivere a un livello adeguato per mantenere un lavoro o affrontare la vita con successo. E’ un problema enorme. Non è che sia impossibile imparare le materie di studio; il fatto è che a scuola non insegnano come impararle. Questa è la fase mancante di tutta l’istruzione.

Ron Hubbard ha colmato questa lacuna con la prima e unica tecnologia che insegna come studiare. Egli ha scoperto le leggi dell’apprendimento e ha ideato metodi efficaci che chiunque può mettere in pratica. Ha chiamato questa scoperta “Tecnologia di Studio”.

Questa tecnologia insegna le basi dell’apprendimento e fornisce metodi precisi per superare tutte le insidie che si possono incontrare durante lo studio.

La Tecnologia di Studio non ha niente a che vedere con la cosiddetta “lettura veloce” o con altri artifici mnemonici (relativi alla memoria). Tali metodi si sono dimostrati inefficaci nell’aumentare la capacità di capire l’argomento studiato  o la capacità di leggere e scrivere. La Tecnologia di Studio spiega come si deve studiare per capire una materia e metterla in pratica.

Nell’ambito di un progetto realizzato a Brixton, in Inghilterra (alla periferia di Londra), un gruppo di studenti dagli 8 ai 13 anni ha seguito un corso speciale di lettura basato sulla tecnologia di studio di L. Ron Hubbard. Il corso prevedeva la ricerca di parole mal comprese nei loro studi più recenti, impegnandoli solo dalle otto alle dieci ore distribuite nell’arco di dieci giorni. Basato sui test di lettura standard, ha portato i partecipanti a recuperare in media una capacità di apprendimento pari a quella che avrebbero acquisito in più di 1,3 anni. Un gruppo di riferimento, composto da studenti che non avevano seguito questo corso, ha manifestato nello stesso periodo un calo nel rendimento nella lettura, perdendo una media di 0,03 anni, un fenomeno da attribuire alle parole mal comprese.

Puoi ricevere la formazione gratuita on line per migliorare la capacità di studiare, clicca sul sito: www.it.volunteerministers.org

 

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Editoriali Etica e Società Musei di Roma News Scienza e Tecnologia Volontariato e società

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Etica e Società

La storia degli Hotel in Italia

È molto difficile attribuire una data certa alla nascita dei primi hotel in Italia. Sappiamo attraverso scritti che delle prime strutture di accoglienza nacquero durante importanti manifestazioni sportive e religiose risalenti all’età classica.

Sono giunti a noi documenti più dettagliati e descrittivi dei primi “Hotel a Roma” sviluppati lungo le Vie consolari che servivano a fornire vitto, alloggio e un ricovero per i cavalli.

Si dovevano mostrare al loro interno scarni ed essenziali, gestiti da persone che molto spesso non godevano di un ottima fama e provenivano dai ceti più bassi della società. Il bere troppo diffuso e il vizio del gioco, portarono nell’alto Medioevo queste taverne ad un grande declino e solamente nel basso medioevo, con la nascita delle prime Hosterie si ebbe una ripresa di questo tipo di attività.

Fino ai primi del settecento, veniva spesso preferita soprattutto dagli alti ranghi della società l’ospitalità privata, poi con l’intensificarsi degli scambi commerciali e del commercio, divenne necessario sviluppare una vera e propria industria alberghiera atta a dare accoglienza ad una clientela più eterogenea dovuta a un turismo in grande espansione.

Il turismo di massa si e affermato in Italia alla fine degli anni ’50 favorendo l’uniformazione dei modelli culturali delle diverse classi sociali e determinando una nuova trama, più completa e complessa, del tessuto sociale. Per la prima volta anche le classi più deboli disposero di tempo libero, con la possibilita’ di occuparlo in vacanze organizzate che ricalcavano gli schemi dei servizi fino ad allora riservati al turismo d’élite.

Negli anni ‘6O del Novecento il “boom economico” italiano e il riassetto finanziario di molti Paesi europei, finalmente usciti dalle devastazioni causate dalla seconda guerra mondiale, coincise con un rinnovato interesse per la nostra penisola.

Scandinavi, inglesi, francesi, svizzeri, americani e tanti giapponesi affollarono l’Italia, che agli occhi del visitatore sembrava un’immensa pinacoteca, un unico museo con testimonianze archeologiche e reperti di tutti i secoli, un’enorme fonte termale, un formidabile ventaglio di colorite tradizioni, e così via.

Con la presenza di tanti stranieri cominciarono a circolare il marco tedesco, il dollaro americano e molte altre valute, definite nel loro insieme “valuta forte”.

In quegli anni si registrarono l’avanzamento della societa tecnologica, l’aumento dei consumi, la crescita del reddito nazionale.

Da allora il turismo ha fatto registrare una crescita costante nel movimento dei viaggiatori, negli arrivi alle frontiere, nelle presenze negli esercizi alberghieri ed extralbeghieri.

Padana Emmedue, lavanderia industriale con oltre 50 anni di esperienza nel noleggio biancheria, è in grado di offrire un servizio puntuale, 7 giorni su 7, per hotel, centri benessere e ristoranti delle province di Brescia, Verona, Bergamo, Milano, Mantova e Piacenza.

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Comunicati Etica e Società

Un corso e una norma tecnica per prevenire la corruzione

Comunicato Stampa

Un corso e una norma tecnica per prevenire la corruzione

Un corso a Brescia il 24 settembre 2019 per fornire le conoscenze di base relative ai sistemi di gestione per la prevenzione della corruzione certificabili secondo la norma UNI ISO 37001.

La corruzione è un fenomeno ancora molto diffuso nel nostro Paese. Un fenomeno che non solleva solo problemi di ordine etico e politico, ma anche di tipo economico distorcendo la concorrenza e aumentando notevolmente i costi di ogni affare, bene e servizio.

E se la corruzione è un ostacolo per la qualità di beni e servizi e per lo sviluppo economico di organizzazioni piccole e grandi, la sua prevenzione può avvenire attraverso l’implementazione di un idoneo Sistema di Gestione per la Prevenzione della Corruzione, anche con riferimento a quanto previsto dai modelli organizzativi relativi al D.Lgs. 231/2001.

 

Come implementare un sistema di gestione anticorruzione? Ci sono normative tecniche che possono supportare le aziende? Esistono corsi in Italia in grado di aiutare la prevenzione della corruzione?

 

Un corso a Brescia per prevenire la corruzione

In relazione alla pubblicazione della UNI ISO 37001 “Sistemi di gestione per la prevenzione della corruzione – Requisiti e guida all’utilizzo” e per favorire nelle aziende un adeguato contrasto dei fenomeni corruttivi, l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) organizza a Brescia il 24 settembre 2019 un corso di 8 ore in presenza dal titolo “Prevenire la corruzione: la norma UNI ISO 37001”.

La norma UNI ISO 37001 specifica i requisiti e fornisce una guida per stabilire, mettere in atto, mantenere, aggiornare e migliorare un sistema di gestione per prevenire la corruzione.

Il corso fornisce ai partecipanti le conoscenze di base relative ai Sistemi di Gestione per la Prevenzione della Corruzione certificabili secondo la norma UNI ISO 37001.

 

La norma tecnica UNI ISO 37001

Il Sistema di Gestione descritto nella UNI ISO 37001, che può essere anche integrato in un sistema di gestione complessivo, fornisce indirizzi in relazione a varie possibili attività dell’organizzazione:

  • corruzione nei settori pubblico, privato e no-profit;
  • corruzione da parte dell’organizzazione;
  • corruzione da parte del personale dell’organizzazione che opera per conto dell’organizzazione o a beneficio di essa;
  • corruzione da parte dei soci in affari dell’organizzazione che operano per conto dell’organizzazione o a beneficio di essa;
  • corruzione dell’organizzazione;
  • corruzione del personale dell’organizzazione in relazione alle attività dell’organizzazione;
  • corruzione dei soci in affari dell’organizzazione in relazione alle attività dell’organizzazione;
  • corruzione diretta e indiretta (per esempio una tangente offerta o accettata tramite o da una parte terza).

 

Le informazioni per partecipare al corso

Il 24 settembre 2019 si terrà, dunque, a Brescia – presso Aifos Service, Via Branze n. 45 – un corso di 8 ore (9.00/13.00 – 14.00/18.00) dal titolo “Prevenire la corruzione: la norma UNI ISO 37001”.

 

Questi alcuni degli argomenti affrontati durante il percorso formativo:

  • il Sistema di Gestione per la Prevenzione della Corruzione;
  • la valutazione del rischio di corruzione
  • ruoli, responsabilità e autorità
  • azioni per affrontare rischi e opportunità
  • obiettivi per la prevenzione della corruzione e pianificazione
  • risorse
  • informazioni documentate
  • pianificazione e controllo operativi
  • due diligence
  • controlli finanziari
  • controlli non finanziari
  • attuazione dei controlli da parte dei soci in affari
  • impegni per la prevenzione della corruzione
  • regali, ospitalità, donazioni e benefici simili
  • gestione dell’inadeguatezza dei controlli
  • segnalazione di sospetti
  • indagini e gestione della corruzione
  • monitoraggio, misurazione, analisi e valutazione
  • audit interno
  • riesame di direzione
  • riesame da parte della funzione di conformità
  • non conformità e azioni correttive
  • miglioramento continuo

 

La partecipazione al corso vale come 6 ore di aggiornamento per RSPP/ASPP, Formatori qualificati (area 1) e Coordinatori alla sicurezza. Il corso è valido anche ai fini della formazione specifica prevista per il Manager HSE e ai fini della formazione necessaria per l’iscrizione al Registro Consulenti AiFOS (Legge 4/2013).

 

Per avere ulteriori dettagli sul corso e iscriversi, è possibile utilizzare questo link: https://aifos.org/home/formazione/corsi-qualificati/normativa/normativa/prevenire_la_corruzione_la_nuova_norma_uni_iso_37001

 

 

Per informazioni e iscrizioni:

Sede nazionale AiFOS – via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel.030.6595035 – fax 030.6595040 www.aifos.it  – [email protected][email protected]

 

 

25 luglio 2019

 

 

Ufficio Stampa di AiFOS

[email protected]

http://www.aifos.it/

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Comunicati Etica e Società Salute e Benessere

I convegni e workshop di AiFOS ad Ambiente Lavoro 2019

Comunicato Stampa

I convegni e workshop di AiFOS ad Ambiente Lavoro 2019

Dal 15 al 17 ottobre l’Associazione AiFOS organizza ad Ambiente Lavoro di Bologna numerosi convegni e workshop: logistica, rischio chimico, sicurezza eventi, vie respiratorie, processi formativi, multitasking, manager HSE, diversity management, …

 

Come ogni anno e con tutta la forza dell’esperienza accumulata in questi anni, di organizzazione di eventi, di elaborazione di nuovi strumenti di formativi, di ricerche e monitoraggi, l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) partecipa alla manifestazione “Ambiente Lavoro” che si terrà a Bologna dal 15 al 17 ottobre 2019 presso il quartiere fieristico.

Ricordiamo che “Ambiente Lavoro”, il Salone della Salute e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro, è ormai uno dei punti di riferimento per gli operatori del settore e un’occasione preziosa per un’Associazione come AiFOS per presentare nuove strategie di prevenzione e formazione e promuovere e diffondere una reale cultura della sicurezza.

 

I convegni di AiFOS ad Ambiente Lavoro 2019

L’Associazione AiFOS ad “Ambiente Lavoro” presenta due diversi convegni.

 

Convegno – Rischio chimico: buone prassi ed esperienze di prevenzione

AiFOS in qualità di partner nazionale della Campagna Europea salute e sicurezza nei luoghi di lavoro propone un convegno relativo alla delicata tematica rischio chimico negli ambienti di lavoro. L’intento è quello di sensibilizzare i partecipanti circa questo problema molto diffuso e di illustrare esperienze di buone prassi circa la gestione del rischio connesso.

Martedì 15 ottobre – 14.00/17.00

Sala da definire – Pad. 21/22

Convegno gratuito riservato a massimo 100 partecipanti con iscrizione obbligatoria.

Evento valido per n. 2 crediti di aggiornamento valevoli per le seguenti figure professionali: Formatore (area 2), RSPP/ASPP, CSP/CSE, RLS

 

Convegno – La sicurezza tra eventi e manifestazioni

A seguito dei fatti di cronaca verificatisi negli ultimi anni riguardanti la safety e la security nel corso di eventi sportivi, musicali e di pubblico interesse, diviene sempre più importante comprendere quali siano le competenze che i tecnici del settore debbano sviluppare in tale ambito. Il convegno si pone l’obiettivo di ampliare le conoscenze dei partecipanti circa il quadro normativo di riferimento, le relative opportunità nel settore manifestazioni/eventi e le attività di plan, monitoring, review che occorre espletare per una buona gestione delle molteplici attività che si realizzano durante un evento pubblico.

Mercoledì 16 ottobre – 14.00/17.00

Sala da definire – Pad. 21/22

Convegno gratuito riservato a massimo 100 partecipanti con iscrizione obbligatoria.

Evento valido per n. 2 crediti di aggiornamento valevoli per le seguenti figure professionali: Formatore (area 1), RSPP/ASPP, CSP/CSE, RLS

 

I workshop di AiFOS ad Ambiente Lavoro 2019

Sono dieci i workshop organizzati a Bologna dall’Associazione AiFOS su diversi temi in materia di gestione della salute e sicurezza sul lavoro.

 

Workshop – Logistica di magazzino: manutenzione periodica e verifica delle scaffalature

Durante il workshop verranno fornite indicazioni sulla gestione di un magazzino, sulla manutenzione delle scaffalature e sui metodi di segnalazione delle anomalie e dei danneggiamenti. Si farà luce sulla nomina e formazione del responsabile della sicurezza dell’attrezzature di immagazzinaggio e del responsabile tecnicamente competente per svolgere le ispezioni periodiche.

Martedì 15 ottobre – 9.15/11.15

Sala da definire – Pad. 21/22

Evento valido per n. 2 crediti di aggiornamento valevoli per le seguenti figure professionali: Formatore (area 2), RSPP/ASPP, CSP/CSE, RLS.

 

Workshop – I processi cognitivi nella sicurezza sul lavoro

Creare una solida cultura della sicurezza significa porre l’attenzione non solo sugli aspetti tecnici del lavoro, ma soprattutto sui processi cognitivi. Dietro ad un atteggiamento apparentemente attento del lavoratore si potrebbe individuare, invece, un automatismo psicologico non sempre consapevoli che determina azioni che permettono, da un lato di compiere svariate attività lavorative, ma possono anche determinare i cosiddetti infortuni comportamentali.

Martedì 15 ottobre – 11.30/13.30

Sala da definire – Pad. 21/22

Evento valido per n. 2 crediti di aggiornamento valevoli per le seguenti figure professionali: Formatore (area 3), RSPP/ASPP, CSP/CSE, RLS.

 

Workshop – La flessibilità come opportunità: nuove forme contrattuali

Lo scopo del workshop è comprendere quali siano le regole di riferimento e le migliori procedure di gestione della salute e sicurezza nel lavoro agile, con particolare riguardo alla necessità di valutare i rischi prevenzionistici della prestazione lavorativa svolta all’esterno rispetto alla sede usuale di lavoro.

Mercoledì 16 ottobre – 9.15/11.15

Sala da definire – Pad. 21/22

Evento valido per n. 2 crediti di aggiornamento valevoli per le seguenti figure professionali: Formatore (area 1), RSPP/ASPP, CSP/CSE, RLS.

 

Workshop – Lo speaker efficace

La comunicazione è uno dei fattori cardine nel campo della salute e sicurezza sul lavoro. Un formatore dotato di talento è in grado di emozionare e coinvolgere i propri interlocutori. Il carisma è la forza di attrazione che una persona produce sugli altri attraverso i suoi comportamenti, la sua storia e il suo modo di relazionarsi.

Mercoledì 16 ottobre – 11.30/13.30

Sala da definire – Pad. 21/22

Evento valido per n. 2 crediti di aggiornamento valevoli per le seguenti figure professionali: Formatore (area 3), RSPP/ASPP, CSP/CSE, RLS.

 

Workshop – Il FIT-TEST: la protezione efficace delle vie respiratorie

I DPI per le vie respiratorie sono considerati di terza categoria, hanno quindi la funzione di proteggere il lavoratore da danni gravi o permanenti e dal rischio di morte. Dopo aver individuato il DPI più idoneo è necessario passare alla fase di validazione dello stesso ed all’addestramento dei lavoratori. La prova di tenuta tramite FIT-TEST è in grado di valutare se il DPI scelto abbia un’aderenza corretta sul viso del lavoratore e quindi se sia in grado di proteggerlo adeguatamente dai rischi presenti. Il FIT- TEST permette anche al lavoratore di apprendere il modo corretto di utilizzo del dispositivo fornito.

Mercoledì 16 ottobre – 14.30/16.30

Sala da definire – Pad. 21/22

Evento valido per n. 2 crediti di aggiornamento valevoli per le seguenti figure professionali: Formatore (area 2), RSPP/ASPP, CSP/CSE, RLS.

 

Workshop – La gestione dei processi formativi: dall’analisi dei bisogni alla verifica delle ricadute formative

L’efficacia della formazione si concretizza nel trasferimento al lavoro di quanto appreso e nell’uso delle conoscenze e delle capacità in maniera coerente con gli obiettivi dell’organizzazione. Il corso si propone, attraverso un percorso metodologico, di verificare quanto l’iniziativa formativa sia stata efficace per lo sviluppo ed il miglioramento delle competenze in termini di apprendimento, variazione positiva dei comportamenti, gradimento e di quantizzare, attraverso appositi ed appropriati indicatori, il miglioramento del livello di performance dell’organizzazione aziendale raggiunto a distanza di tempo grazie all’iniziativa formativa.

Mercoledì 16 ottobre – 9.30/11.30

Saletta AiFOS – Pad. 21/22

Evento valido per n. 2 crediti di aggiornamento valevoli per le seguenti figure professionali: Formatore (area 3), RSPP/ASPP, CSP/CSE, RLS.

 

Workshop – Multitasking: valore o rischio per il lavoratore?

Il workshop analizza come nascono le worst practices ed evidenzia, attraverso esercizi metaforici, alcune modalità per arginare le attività limitanti/negative così da poterle sostituirle con quelle positive e coerenti per promuovere operativamente il miglioramento della salute e sicurezza nel proprio contesto lavorativo.

Giovedì 17 ottobre – 9.15/11.15

Sala da definire – Pad. 21/22

Evento valido per n. 2 crediti di aggiornamento valevoli per le seguenti figure professionali: Formatore (area 3), RSPP/ASPP, CSP/CSE, RLS.

 

Workshop – Il manager HSE: formazione e ruolo

A distanza di alcuni mesi dall’entrata in vigore della norma UNI 11720:2018 è giunto il momento di fare chiarezza sulla figura del manager HSE – Health, Safety Environment. Il gruppo di Lavoro UNI ha identificato un percorso formativo per la qualificazione di tale figura che prevede il raggiungimento di un monte ore minimo in ciascuna delle cinque aree di riferimento: area organizzativa e gestionale, area giuridica, area sicurezza sul lavoro, area salute occupazionale ed area ambientale. Durante il workshop si entrerà nel merito della questione e nei contenuti della norma.

Giovedì 17 ottobre – 11.30/13.30

Sala da definire – Pad. 21/22

Evento valido per n. 2 crediti di aggiornamento valevoli per le seguenti figure professionali: Formatore (area 1), RSPP/ASPP, CSP/CSE, RLS.

 

Workshop – Diversity Management: un’opportunità per un’organizzazione sana e produttiva

Le formatrici si soffermeranno su ricerche, dati e strumenti, anche normativi, che possono rendere un’organizzazione più sana, sicura e produttiva, proprio grazie alla adeguata gestione di ciò che è diverso, con interventi mirati a rafforzare la cultura di appartenenza, a fornire strumenti pratici che migliorino anche le relazioni interpersonali e quindi riducano lo stress percepito.

Giovedì 17 ottobre – 14.30/16.30

Sala da definire – Pad. 21/22

Evento valido per n. 2 crediti di aggiornamento valevoli per le seguenti figure professionali: Formatore (area 2), RSPP/ASPP, CSP/CSE, RLS.

 

 

Workshop – Yin e Yang della sicurezza: comunicare in modo dinamico e integrato

Quando si parla di sicurezza spesso ci si imbatte nella logica degli opposti, le dissonanze del sistema secondo cui c’è antitesi tra dire e non dire, tra produzione e sicurezza, tra formazione teorica ed esperienziale. Come uscirne?

Giovedì 17 ottobre – 10.30/12.30

Saletta AiFOS – Pad. 21/22

Evento valido per n. 2 crediti di aggiornamento valevoli per le seguenti figure professionali: Formatore (area 3), RSPP/ASPP, CSP/CSE, RLS.

 

Ricordiamo che i workshop sono riservati a massimo 30 partecipanti con iscrizione obbligatoria e pagamento della quota di partecipazione pari a € 20,00.

 

Questo è il link per avere informazioni e iscriversi agli eventi:

https://aifos.org/home/eventi/fiere/ambiente_lavoro_2019

 

 

Alla manifestazione modenese AiFOS sarà presente anche con uno stand espositivo dedicato ai soci, alle aziende e a tutti coloro che vogliano conoscere le attività di questa realtà associativa.

 

 

Per informazioni:

Sede nazionale AiFOS: via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia tel.030.6595031 – fax 030.6595040 www.aifos.it   – [email protected]  – [email protected]

 

 

18 luglio 2019

 

 

Ufficio Stampa di AiFOS

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Comunicati Etica e Società Salute e Benessere

Come partecipare al primo monitoraggio del D.Lgs. 81/2008

Comunicato Stampa

Come partecipare al primo monitoraggio del D.Lgs. 81/2008

Sono già oltre 2000 i questionari compilati per il monitoraggio nazionale organizzato da AiFOS sull’applicazione del D.Lgs. 81/2008. Disponibili dieci questionari destinati alle diverse figure della sicurezza individuate dal Testo Unico.

 

I dati forniti dall’Inail sugli infortuni e sulle malattie professionali denunciate nel 2018 mostrano come ci sia stato un incremento sensibile, rispetto al 2017, sia di infortuni mortali che di malattie. E anche i primi dati del 2019 non sono rassicuranti: nei primi quattro mesi dell’anno, rispetto al 2018, si è registrato anche un incremento del numero complessivo delle denunce di infortunio.

Di fronte a questi dati negativi è ormai indispensabile iniziare una seria opera di analisi dello stato della salute della nostra normativa attraverso il monitoraggio dell’applicazione del Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, il Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, recante “Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”.

 

Il monitoraggio del D.Lgs. 81/2008

Ecco perché in occasione del decennale del D.Lgs. 81/2008 (e del successivo decreto correttivo D.Lgs. 106/2009), l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) ha avviato da qualche mese un vero e proprio monitoraggio relativo alla sua applicazione attraverso i dati forniti dalle figure della sicurezza individuate dal Testo Unico.

Con questa nuova e importante attività di ricerca, che verrà a costituire il Rapporto AiFOS 2019, l’Associazione AiFOS non si propone, chiaramente, di modificare direttamente il D.Lgs. 81/2008, ma di fornire un’attenta lettura e interpretazione sull’andamento complessivo del decreto al fine di fornire utili indicazioni per un suo idoneo aggiornamento e revisione. Una revisione coerente e razionale in grado di cogliere tutte le modifiche operate da altre norme, di risolvere le eventuali lacune, anche in relazione all’evoluzione del mondo del lavoro, e di colmare i ritardi delle norme applicative mancanti.

Come si articola il monitoraggio?

Il monitoraggio elaborato dall’Associazione AiFOS si concretizza in dieci questionari riferiti ciascuno ad una delle figure della sicurezza individuate dal Testo Unico: RSPP/ASPP, Formatori, Coordinatori della sicurezza, Medici Competenti, Datori di lavoro, Dirigenti, Lavoratori, RLS, Addetti al Primo Soccorso, Addetti Antincendio.

I dati raccolti nei questionari sono elaborati e analizzati esclusivamente in forma anonima e aggregata – nel pieno rispetto della normativa sulla privacy – e non sono riconducibili a singoli operatori o singole aziende.

 

A questo link è possibile accedere ai singoli questionari:

https://aifos.org/home/associazione/int/comunicazioni_associati/monitoraggio_aifos_81_2008

 

I risultati di questo monitoraggio si basano essenzialmente sulle risposte e sui dati forniti dalle figure della sicurezza individuate dal Testo Unico che in questi dieci anni hanno operato all’interno delle aziende con riferimento alle tutele e agli obblighi previsti dal decreto.

Come già raccontato anche nell’articolo di lancio del monitoraggio, l’efficacia di questa attività di ricerca si basa proprio su un’inversione di tendenza rispetto alle più usuali indagini accademiche: si parte direttamente dalla realtà vissuta dei soggetti coinvolti. E successivamente i dati emersi dal monitoraggio saranno messi a disposizione degli esperti, degli studiosi e di quanti inizieranno un’opera di analisi per una attenta revisione ed aggiornamento della normativa.

 

L’ottima partenza del monitoraggio

A distanza di pochi mesi dell’attività di monitoraggio sono già arrivati ben 2101 questionari compilati da vari professionisti, a conferma dell’attesa, anche da parte degli operatori, di un serio lavoro di ricerca sui possibili problemi correlati all’applicazione del D.Lgs. 81/2008.

Tuttavia per rendere questa attività di ricerca ancora più significativa e per raccogliere il maggior numero di dati utili ad una corretta revisione del D.Lgs. 81/2008, l’Associazione AiFOS invita tutti gli operatori che ancora non l’hanno fatto a contribuire attivamente al monitoraggio.

 

 

Chi volesse avere informazioni su come visionare, ricevere, utilizzare i questionari può fare riferimento a AiFOS via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia tel.030.6595031 – fax 030.6595040 www.aifos.it – [email protected].

 

 

11 luglio 2019

 

 

Ufficio Stampa di AiFOS

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http://www.aifos.it/

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Etica e Società

Storia del matrimonio

Sposarsi al giorno d’oggi non è una cosa facile. Spesso, nel rapporto matrimoniale, non è sufficiente l’amore reciproco ma assumono notevole importanza circostanze economiche, che, in ogni caso, costituiscono la base della pianificazione familiare.

Ma, per conoscere a fondo tutti gli aspetti del matrimonio può essere interessante andare indietro nel tempo e capire cosa è cambiato nel corso degli anni.

La parola matrimonio deriva dal latino matrimonium che ha per radice mater (madre). Nell’antica Roma, il matrimonio era un’istituzione fondata sul diritto naturale, definita come unione sessuale di un uomo e di una donna.

In una prima fase, presupponeva la sottomissione della donna all’autorità (manus) dell’uomo: questa forma di matrimonio, cum manu, riconosceva all’uomo, nei confronti della moglie, un potere analogo a quello esercitato sui figli e sugli schiavi.

Successivamente, al matrimonio cum manu subentrò il matrimonio sine manu, fondamentalmente libero e basato sul consenso degli sposi. Dal fatto che il matrimonio non si basi più su unione fisica ma sul consenso, derivano alcune importanti conseguenze, tra cui la legittimazione del divorzio, sia consensuale sia su iniziativa di uno dei due coniugi.

Nel passato si riteneva che il matrimonio fosse uno strumento per il marito per assoggettare la moglie al suo controllo: Infatti, la donna nel momento in cui si sposava, veniva considerata di proprietà del marito. E fu con il diritto romano che il matrimonio venne cominciò ad essere considerato un libero accordo tra due persone che decidono di vivere insieme.

La situazione cambiò poi radicalmente con l’avvento del cristianesimo. Il matrimonio divenne infatti un sacramento e venne considerato come fine principale quello della procreazione dei figli; fu anche previsto che l’unione tra marito e moglie fosse indissolubile ed inammissibile qualsiasi forma di scioglimento volontario.

Detta impostazione del matrimonio è rimasta valida in Italia fino alle soglie di questo secolo.Nel corso della storia del matrimonio furono spesso applicate diverse restrizioni, in alcuni casi molto particolari.

In tal senso va detto dell’endogamia, che limitava la scelta del coniuge esclusivamente all’interno della stessa cerchia etnica, religiosa, tribale o all’interno della stessa classe sociale. Venne universalmente proibito poi l’incesto, ossia i rapporti, siano essi matrimoniali o solo sessuali, tra genitori e figli.

Invece, il matrimonio tra fratelli e sorelle , solitamente vietato, fu permesso, o addirittura imposto in alcune civiltà quali l’Antico Egitto, in Persia, in Uganda, fra gli Incas, alla Hawaii e nello Sri Lanka. Nella maggior parte delle società il matrimonio fu comunque ” esogamo “, ossia proibito anche entro gradi di parentela più estesi (ad esempio, fra cugini).

A seguito della Riforma protestante, della Rivoluzione industriale e della diffusione dell’ideologia individualista, tipica delle società moderne, il matrimonio, visto come istituzione, subì diversi mutamenti.

Attualmente, ad esempio, la scelta del coniuge avviene principalmente per amore ma vi sono casi in cui, pur apparendo una scelta del tutto individuale, essa viene fortemente influenzata da numerosi fattori, come le diseguaglianze sociali, le pressioni etniche e religiose, quelle socioeconomiche.

In molti paesi, il matrimonio, riconosciuto indissolubile ad eccezione di casi particolari dalla Chiesa cattolica, ortodossa ed induista, è divenuto revocabile mediante la separazione legale ed il divorzio.

La Chiesa cattolica concede lo scioglimento del vincolo matrimoniale solo in particolari casi e dopo l’intervento del tribunale della Sacra Rota.Secondo la religione induista la moglie doveva seguire il marito anche dopo la morte.

Esisteva infatti un rito, detto suttee, vietato nel 1829 ma ancora diffusi nei primi del Novecento, nel quale la vedova era costretta a morire arsa sul rogo che avrebbe bruciato il corpo del marito defunto.Nei tempi antecedenti la rivoluzione industriale quando le famiglie erano considerate unità dedite al lavoro, la scelta del coniuge, spesso non era determinata dall’amore, bensì dagli interessi.

I proprietari terrieri, ad esempio, influenzavano la scelta del coniuge dei loro dipendenti, in quanto li consideravano una loro proprietà. Tra i nobili esisteva la regola che il marito e la moglie dovevano appartenere alla stessa classe sociale, mentre in India, il presupposto era appartenere alla stessa casta.

In tal modo la ricchezza portava ricchezza e chi era povero lo diventava sempre più.In questo senso, in alcuni paesi orientali (Malaysia, India, Giappone ecc.), sono molto comuni i fidanzamenti o i matrimoni tra bambini, in cui è ovviamente determinante la scelta dei genitori.

In Cina, fino agli anni Cinquanta, spesso accadeva addirittura che lo sposo e la sposa si incontrassero per la prima volta il giorno delle nozze.

Fino a poco qualche tempo fa, l’età in cui la donna arrivava al matrimonio era, mediamente, 23 anni, mentre, per l’uomo, si attestava intorno ai 26 anni.Ultimamente, la tendenza è in notevole rialzo.

Detto aumento dell’età media, se da un lato è dovuto al prolungamento degli anni di studio, dall’altro dipende dalla maggiore libertà a disposizione dei e dal miglior tenore di vita di cui godono.

Questo articolo è stato offerto da Blanca Riso e Perle. Ti aspettiamo da Blanca Riso e Perle, un moderno atelier a Rovato (BS) in cui potrete progettare il vostro giorno più bello scegliendo tra gli splendidi abiti da sposa in esposizione.

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Comunicati Etica e Società Salute e Benessere

Salute, sicurezza e sostenibilità: il concorso per le tesi di laurea

Comunicato Stampa

Salute, sicurezza e sostenibilità: il concorso per le tesi di laurea

 Fino al 31 ottobre è ancora possibile inviare gli elaborati per partecipare al premio 2019 indetto dalla Fondazione AiFOS per le migliori tesi di laurea su salute, sicurezza sul lavoro e sostenibilità.

 

Sono già oltre 50 gli elaborati ricevuti dall’organizzazione del “Premio Tesi di laurea nell’ambito della salute, sicurezza sul lavoro e sostenibilità”, un premio che offre l’opportunità agli studenti di raccontare, nel proprio percorso scolastico, la necessità, nel mondo del lavoro, di sviluppare e conciliare i temi della salute, della sicurezza sul lavoro e della sostenibilità dal punto di vista ambientale, economico e sociale.

Sottolineando che la partecipazione al premio è completamente gratuita, segnaliamo che gli studenti hanno tuttavia ancora molto tempo per l’invio delle tesi: il termine ultimo per l’invio degli elaborati è fissato al 31 ottobre 2019.

 

Il Premio 2019 Tesi di laurea su salute, sicurezza sul lavoro e sostenibilità

Per favorire l’analisi sul tema sicurezza e sostenibilità e creare un ponte tra elaborazione teorica e applicazione pratica delle proposte universitarie, la Fondazione AiFOS, in collaborazione con l’Associazione AiFOS e il patrocinio di Global Compact Network Italia, ha indetto il Bando Tesi di Laurea 2019 riservato agli studenti per tesi, discusse tra il primo novembre 2018 ed il 31 ottobre 2019, che trattino i seguenti temi:

  • Salute e sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, declinata in uno dei seguenti ambiti:
    • ambito giuridico, normativo, organizzativo;
    • ambito tecnico, ingegneristico, medico;
    • ambito psicologico, educativo, formativo, relazionale.
  • Sostenibilità ambientale, economica e/o sociale.

 

Ricordiamo che la Fondazione AiFOS nasce nel 2016 con l’intenzione di dar vita ad una realtà filantropica attenta ai temi di promozione della cultura della sicurezza sul lavoro, dell’istruzione e della formazione, con particolare attenzione allo sviluppo ed all’uso di buone prassi.

L’attività della Fondazione si pone l’obiettivo di sviluppare un modello di intervento che, attraverso la cultura, l’educazione, la formazione possa portare alla consapevolezza che vivere in un mondo sano e sicuro, ricco di sapere, di coscienza riguardo i temi comuni e di benessere sociale sia la base per uno sviluppo sostenibile della comunità.

 

Il bando del premio e la commissione valutatrice

Al “Premio Tesi di laurea nell’ambito della salute, sicurezza sul lavoro e sostenibilità” possono partecipare gli studenti laureati/laureandi autori di tesi di laurea triennale, specialistica, magistrale, dottorati di ricerca o master di primo livello e secondo livello, che non siano già risultati tra i vincitori nelle precedenti edizioni del premio.

Quest’anno saranno premiati 8 diversi elaborati e agli studenti meritevoli del premio verrà assegnato un riconoscimento economico del valore di 500 euro.

 

Il link per poter scaricare il bando del premio e la domanda di partecipazione:

https://www.fondazioneaifos.org/index.php/premio-tesi-di-laurea

 

La Commissione valutatrice, nominata dal Presidente della Fondazione AiFOS e coadiuvata dalla segreteria tecnica della Fondazione, selezionerà:

  • 3 tesi di lauree triennali in materia di salute e sicurezza sul lavoro, una per ciascuno dei tre ambiti individuati (ambito giuridico, normativo, organizzativo; ambito tecnico, ingegneristico, medico; ambito psicologico, educativo, formativo, relazionale);
  • 3 tesi di lauree magistrali/master di primo livello in materia di salute e sicurezza sul lavoro, una per ciascuno degli ambiti individuati;
  • 1 tesi di dottorato/master di secondo livello in materia di salute e sicurezza sul lavoro rientrante in uno degli ambiti individuati;
  • 1 tesi in materia di sostenibilità ambientale, economica e/o sociale.

 

Oltre al riconoscimento economico le 8 tesi selezionate avranno diritto a:

  • pubblicazione della tesi sul sito della Fondazione AiFOS, di AiFOS, di Fondazione Global Compact Network Italia (per la sezione sostenibilità ambientale, economica e/o sociale);
  • attestato di partecipazione al concorso;
  • abbonamento annuale ai “Quaderni della Sicurezza”, la rivista scientifica AiFOS.

 

La partecipazione al premio 2019

Coloro che intendono partecipare al premio devono inviare la domanda di partecipazione debitamente compilata e la tesi in formato digitale (formato pdf) alla mail [email protected] entro la data del 31 ottobre 2019.

Entro il mese di dicembre 2019 verrà comunicato l’elenco delle tesi vincitrici del premio.

 

Convinti che il futuro appartenga a coloro che credono nella bellezza e nella forza dei propri sogni e idee, invitiamo i laureandi di tutte le università italiane ad elaborare e presentare le proprie tesi alla segreteria del Premio e i docenti a valorizzare i lavori dei propri studenti tramite la diffusione del bando di concorso.

 

 

Segreteria del Premio: Fondazione AiFOS c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia, via Branze, 45 – 25123 Brescia Tel. 030.6595037 Fax 030.6595040 [email protected]

 

 

27 giugno 2019

 

 

 

Ufficio Stampa Fondazione AiFOS

[email protected]

www.fondazioneaifos.org

 

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Etica e Società

Controllo giovani: quando rivolgersi ad un’agenzia investigativa

Quando si è giovani si entra in una fase molto delicata della propria vita ed il ruolo di genitori non è sempre semplice nell’età dello sviluppo. Infatti ci si trova spesso a dover fare i conti con le omissioni e le bugie dei propri figli.

Se si evidenziano dei forti sospetti che i propri figli possano frequentare delle persone sbagliate o anche solamente se si pensa che i propri figli abbiano dei problemi gravi riguardo ai quali non si confidano, si può pensare di affidarsi ad una agenzia investigativa Roma.

Durante la fase della gioventù si ha una percezione dei problemi e del rischio alterata e si innesca comunemente un senso di invincibilità e di invulnerabilità rispetto al mondo ed alle persone che ci circondano. Questa alterazione della percezione del rischio e del pericolo può portare tal volta a frequentare delle persone poco raccomandabili e a mettersi in situazioni che sarebbe meglio evitare per non incorrere in problemi ancora più gravi.

Quando affidarsi ad un’agenzia investigativa?

Quando è necessario chiedere l’aiuto di un investigatore privato Roma per il controllo giovani? E’ questa la domanda a cui cercheremo di dare risposta, cercando di valutare cosa può fare un investigatore privato professionista e quali sono i benefici e le prove che si possono ottenere rivolgendosi a lui.

Iniziamo dicendo che rivolgersi ad un investigatore privato Roma equivale alla certezza di avere al proprio fianco un professionista, che sappia come muoversi discretamente nella sua zona di competenza e cosa fare per garantire ai suoi clienti un corretto controllo dei figli o dei giovani.

Quando chiedere l’aiuto di un investigatore privato?

In qualità di genitori bisogna seguire attentamente il percorso di crescita dei propri figli, cercando di fare di tutto per il loro bene. Questo talvolta significa anche essere costretti a prendere una scelta drastica, quella di rivolgersi ad un professionista affinché vengano fatte delle indagini investigative. Il controllo giovani è la tipologia di investigazione che viene messa in atto in questo caso e che consiste in appostamenti, pedinamenti ed altre misure per verificare dove si trovino i figli e quali persone frequentino.

Le investigazioni private sono utili per controllare i giovani?

Quando si pensa  al ruolo del detective privato vengono di solito in mente le indagini condotte per scoprire un tradimento e le indagini aziendali. Va detto fin da subito che i detective privati sono in grado di fare molto altro e che la gamma di servizi da loro offerta è vasta.

Non tutti sanno che anche i giovani rientrano nel settore di competenza dei professionisti di investigazioni private e che dunque i genitori hanno la possibilità di scegliere un detective competente per risolvere i misteri che riguardano i figli. Non bisogna vergognarsi di chiedere di aiuto, piuttosto bisogna pensare che lo si sta facendo per il bene dei propri figli e con l’unico scopo di proteggerli da loro stessi e dalle compagnie pericolose.

E’ meglio intervenire in maniera tempestiva e prevenire situazioni peggiori, invece di far finta che il problema non esista e trovarsi poi a dover affrontare delle situazioni di gravità maggiore, con conseguenze talvolta molto pesanti.

Le investigazioni private per controllo giovani sono attualmente uno strumento molto potente per proteggere i propri figli e per assicurarsi che crescano seguendo le giuste compagnie e con i valori corretti. La gioventù è un periodo di crescita non solo per il corpo, ma anche per il carattere e per gli ideali, sarebbe un peccato non dare una mano ai propri figli.

 

Able Agency | Agenzia Investigativa Roma

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Etica e Società

Sposarsi a dicembre: info utili

Il matrimonio è sempre un momento prezioso e unico, nella vita degli sposi e di tutti coloro che partecipano a questa gioia. Quando però si deve decidere la data per il proprio matrimonio, si possono prendere in considerazione anche mesi che magari possono risultare più insoliti, ma che regalano invece intense emozioni. Dicembre, per esempio.

Perché sposarsi a dicembre

Dicembre è il mese del Natale, dell’atmosfera calda di famiglia, Dicembre è il mese anche della neve, del freddo più intenso, delle sensazioni più intime. Perché dunque non sposarsi a dicembre? Sembrerebbe uno dei mesi più belli per decidere di pronunciare il proprio sì. A dicembre, si possono avere anche delle giornate splendide, con un cielo terso e l’aria frizzantina che rende tutto più limpido. Che sia al mare oppure in montagna, questo mese può regalare dei colori molto vivi oppure qualcosa di rarefatto, in entrambi i casi, Dicembre può comporre un’atmosfera da sogno. Rivolgiti ad un fotografo matrimonio Lecce per ricevere preziosi ulteriori consigli.

Dicembre in famiglia e con gli amici

A dicembre poi spesso ci si riunisce proprio con la famiglia e con gli amici, per trascorrere insieme le feste. Quindi scegliere di sposarsi a dicembre può risultare anche molto più semplice per tutti, più vantaggioso e pratico, specialmente per coloro che vivono solitamente lontano dal proprio luogo di origine. Dicembre avvolge di calore, con abiti invernali, con ambienti riscaldati magari dalla magia di un camino acceso, anche un matrimonio organizzato a dicembre potrebbe godere della stessa bellezza. Si tratta certamente di un mese più insolito, rispetto a quelli primaverili o estivi, ma sicuramente è un periodo dell’anno che offre un’atmosfera da sogno che saprà lasciare traccia di sé, nel cuore di tutti..

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Comunicati Etica e Società Eventi News

La Sirena Liberty, testimonial per il Bel Canto della Citta’ di Napoli

La Sirena Liberty,testimonial per il Bel Canto di Noi per Napoli

nella foto il soprano Olga De Maio

Una Sirena Parthenope dal carattere Liberty, testimonial del Bel Canto della Città di Napoli, l’immagine che l’Associazione Culturale Noi per Napoli ha scelto per pubblicizzare i prossimi Eventi dedicati al Bel Canto presso il Maschio Angioino, uno dei luoghi simbolo della città di Napoli, già proposto per il Maggio dei Monumenti 2019 con il grande successo del Recital Bel Canto al Castello e presso altri siti Storici di Napoli, della Campania e di altre Regioni che hanno richiesto la realizzazione di alcuni appuntamenti del format Luoghi Storici &Musica.

L’Associazione che ha lanciato da due anni questo Format con i prestigiosi riconoscimenti dei Patrocini dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli e della Presidenza del Consiglio Regionale della Campania, in cui,ricordiamolo, alla visita guidata ed alla scoperta dei Luoghi Storici più o meno conosciuti, si abbina sempre il Recital lirico dei suoi artisti, rappresentanti ed ideatori, il soprano Olga De Maio, il tenore Luca Lupoli, nel cast anche il tenore Lucio Lupoli ed il giornalista e storico Giuseppe Giorgio, ha eletto ad ambasciatrice del Bel Canto, italiano,in generale, ma anche partenopeo, in cui il primo affonda le sue radici, come proprio patrimonio culturale ed artistico, nonché, come presto ci auguriamo, dell “Unesco”,l’immagine di una Sirena Parthenope, in costume d’Epoca Liberty,raffigurata dalla raffinata artista Olga De Maio,con lo sfondo del Castel dell’Ovo, il castello che sorge sull’isolotto di tufo di Megaride (greco: Megaris), propaggine naturale del monte Echia, unito alla terraferma da un sottile istmo di roccia: questo è il luogo dove venne fondata Parthènope nell’VIII secolo a.C., per mano cumana.

Una Sirena della Belle Époque, come simbolo della continuità storica dell’antica e mitologica discendenza del canto delle sirene, protrattosi fino ai grandi ed immortali capolavori dei generi musicali dagli antichi ” canti neapolitani, fino a quelli della scuola operistica del ‘700 napoletano, dell’ottocento e primo novecento che ha visto la Città di Napoli come capitale europea della musica e della cultura.

Il repertorio eseguito dei Recital di Luoghi Storici e Musica infatti comprende sempre i generi dell’aria da camera, la romanza da Salotto dell’ 800/900, dell’opera, operetta e della tradizione classica napoletana, un vero e proprio excursus storico in cui il Bel Canto è protagonista e fruibile ai più, intenditori o meno, appassionati e coloro che desiderano avvicinarsi e conoscere questo genere di musica.

Vi invitiamo quindi a tenervi aggiornati per tutti i nostri appuntamenti sui nostri canali web e social .

Associazione Culturale Noi per Napoli

https://www.facebook.com/AssociazioneNoiPerNapoli/

https://olgademaio.it/

https://www.lucalupoli.it/

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Mostra Convegno Expocomfort annuncia i risultati della charity “Justa a Drop”

Collaborazione e Sostenibilità è il tema scelto dal Global Exhibitions Day per l’edizione 2019, la giornata annuale di riferimento del settore fieristico.

Milano, 5 giugno 2019Il primo mercoledì di giugno, ricorre il tradizionale appuntamento con il Global Exhibitions day, la giornata celebrativa del mondo fieristico nata nel 2016 per iniziativa di UFI-Unione Mondiale delle Fiere che quest’anno cade nella giornata mondiale dell’ambiente. MCE – MOSTRA CONVEGNO EXPOCOMFORT, la fiera biennale leader mondiale nell’impiantistica civile e industriale, nella climatizzazione e nelle energie rinnovabili, in calendario dal 17 al 20 marzo 2020 in Fiera Miano, ha scelto proprio questa occasione per annunciare i risultati dell’iniziativa benefica “Just a Drop” alla quale contribuisce per la realizzazione di progetti volti a portare migliori condizioni di vita nelle Comunità più povere e lontane del mondo.

Just a Drop, Associazione senza scopo di lucro, sostiene, infatti, le Comunità in particolare nelle aree più disagiate della Cambogia, India, Kenya, Nicaragua, con progetti volti a portare l’accesso, con soluzioni sostenibili, all’acqua potabile, la realizzazione di strutture igienico sanitarie, la conoscenza delle pratiche igieniche e attività di educazione sul corretto utilizzo delle risorse, con l’obiettivo di trasformare completamente il loro livello di vita.  Dal 1998 i progetti di Just a Drop hanno raggiunto 1,5 milioni di persone in 32 paesi.

MCE – MOSTRA CONVEGNO EXPOCOMFORT ha partecipato, grazie ad una percentuale dei proventi della vendita di inviti agli espositori dell’edizione 2018 della manifestazione, a realizzare il progetto di Kwa Voki Sand Dam per il villaggio Kilanga nell’area di Mumbuni in Kenya.  Più in dettaglio, il contributo di MCE 2018 ha permesso di  portare acqua potabile, servizi igienico sanitari e formazione sulla sicurezza del cibo a 5,497 persone di questa Comunità, grazie alla costruzione di una diga di sabbia che consentirà di gestire l’acqua durante i periodi di siccità, la realizzazione di un pozzo per raccogliere, più facilmente, l’acqua dalla sabbia e ancora, di formare la Comunità su come organizzare in modo razionale la produzione agricola e la sicurezza alimentare riuscendo a migliorare la qualità e la salute del loro vivere quotidiano, Un progetto importante che ha permesso alle donne e ai bambini di non perdere più tra le 6 e le 12 ore della loro giornata per procurarsi l’acqua.

“Just a Drop – dichiara Massimiliano Pierini, Managing Director di Reed Exhibitons Italia –  è un progetto importante che si collega perfettamente con i temi della sostenibilità, del rispetto dell’ambiente e dell’attenzione alle risorse energetiche da sempre al centro del mondo produttivo di MCE – MOSTRA CONVEGNO EXPOCOMFORT”.  Una fiera produce ricchezza, ottimizza gli incontri, stimola l’innovazione ma può diventare anche un volano per promuovere iniziative benefiche con l’obiettivo di contribuire anche attraverso questi strumenti a migliorare la qualità della vita e dell’ambiente della nostra società. Siamo molto contenti quindi di annunciare proprio in questa ricorrenza il risultato della Charity, frutto di un impegno condiviso con i nostri espositori che continueremo a portare avanti anche per le prossime edizioni.”

L’attenzione al comfort abitativo, alla qualità dell’aria, alla quantità delle risorse, all’efficienza energetica e al rispetto dell’ambiente saranno ancora i driver del prossimo appuntamento con MCE – MOSTRA CONVEGNO EXPOCOMFORT che si svolgerà dal 17 al 20 marzo 2020 in concomitanza con BIE – BIOMASS INNOVATION EXPO, la fiera dedicata alle biomasse legnose, in Fiera Milano. Tutti gli aggiornamenti sono disponibili sui profili Facebook, Twitter, Instangram e Liknedin.

MCE – Mostra Convegno Expocomfort
Mostra Convegno Expocomfort è la manifestazione internazionale biennale rivolta ai settori dell’impiantistica civile e industriale: riscaldamento, condizionamento dell’aria, refrigerazione, componentistica, valvolame, tecnica sanitaria, ambiente bagno, trattamento dell’acqua, attrezzeria, energie rinnovabili e servizi. Ideata nel 1960 come prima mostra specializzata in Italia, MCE è da oltre 50 anni leader di settore grazie alle comprovate capacità di seguire l’evoluzione dei mercati di riferimento creando momenti di incontro, confronto e dibattito tecnico, culturale e politico. Mostra Convegno Expocomfort è una manifestazione fieristica di proprietà di Reed Exhibitions, il leader mondiale nell’organizzazione di fiere e congressi che gestisce oltre 500 eventi in 30 Paesi che hanno registrato più di 7 milioni di partecipanti nel 2018. Reed Exhibitions conta 38 sedi in tutto il mondo a disposizione di 43 settori industriali. Reed Exhibitions fa parte di RELX Group plc,  eader mondiale nella fornitura di soluzioni e servizi per clienti professionali in numerosi comparti di business. Ufficio Stampa: Flaminia Parrini, Reed Exhibitions Italia, tel.+39 02/43517038, [email protected]
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Diversity management: la gestione della diversità in azienda

Diversity management: la gestione della diversità in azienda

Il 2 luglio si terrà a Padova un convegno gratuito per sottolineare l’importanza di una strategia di gestione delle risorse umane finalizzata alla creazione di un ambiente di lavoro inclusivo.

 

Fino a non molto tempo fa nel mondo del lavoro era dominante una prospettiva che tendeva ad annullare le differenze e le diversità tra i lavoratori secondo un modello in cui il lavoratore tipo era identificato con una persona sana, di pelle bianca e di sesso maschile. Successivamente i mutamenti culturali e i cambiamenti intervenuti in termini di globalizzazione, flussi migratori, internazionalizzazione dei mercati, allargamento del lavoro femminile e sviluppo di nuove tecnologie, hanno contribuito ad aumentare la eterogeneità del mercato del lavoro. Un mercato del lavoro in cui ora troviamo al centro i temi dell’inclusione e dell’equità.

 

Come affrontare questi mutamenti nel mondo del lavoro? Esiste un approccio nuovo, efficace e vantaggioso per tutti, aziende e lavoratori?

 

In questa prospettiva il diversity management si può definire come un approccio diversificato alla gestione delle risorse umane che, finalizzato alla creazione di un ambiente di lavoro inclusivo (genere, etnia, nazionalità, appartenenza locale, cultura, religione, abilità fisica, generazione, ruolo, …), può favorire l’espressione del potenziale individuale dei lavoratori utilizzandolo come leva strategica per il raggiungimento degli obiettivi di un’organizzazione. Il diversity management si configura, dunque, come una modalità di azione per la costruzione di un maggior benessere per tutti: azienda, lavoratori, territorio, società civile.

 

Il convegno a Padova sulla gestione delle diversità

Proprio con l’intento di far conoscere e diffondere le strategie, le caratteristiche e i vantaggi di questo nuovo approccio alla gestione delle risorse umane, l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) organizza per il 2 luglio 2019 a Padova il convegno gratuito “Diversity Management. La gestione della diversità in azienda per salute, sicurezza e benessere”.

Il convegno affronterà molti temi correlati alle politiche di inclusione: l’inclusione nelle aziende, la correlazione tra sicurezza e prevenzione delle discriminazioni, le strategie in materia di genere e disabilità ecc…

 

Il programma del convegno

Per migliorare la gestione delle diversità nel mondo del lavoro si terrà a Padova il 2 luglio 2019 – dalle ore 14.30 alle ore 17.30 – il convegno di studio e approfondimento “Diversity Management. La gestione della diversità in azienda per salute, sicurezza e benessere” presso la sede di ENAIP Veneto, in via Ansuino da Forlì 64/A.

L’incontro è organizzato in collaborazione con ENAIP Veneto e Forum Terzo Settore Veneto con il patrocinio dell’Università degli studi di Trieste e del Global Compact Network Italia.

 

Saluti istituzionali:

  • Giorgio Sbrissa, Amministratore Delegato Enaip Veneto
  • Paolo Alfier, Responsabile Civil Protection Enaip Veneto
  • Mirella Zambello, Presidente Ordine Assistenti Sociali Veneto
  • Gianluca Grossi, Consigliere Nazionale AiFOS

 

Moderatore:

  • Maria Frassine, Responsabile Ufficio Relazioni Esterne AiFOS

 

Interventi:

  • Global Compact Network Italia (in attesa di conferma)
  • Sara Santilli, Psicologa, PhD Università degli studi di Padova “Traiettorie per l’inclusione nei contesti aziendali
  • Chiara Vannoni, Avvocato – Studio Legale Rosiello e Associati, “La stretta correlazione tra tutele della SSL e prevenzione delle discriminazioni
  • Paola Favarano, Consigliere Nazionale AiFOS – Presidente Comitato Donne SOFiA, “Donne che lavorano in ambienti maschili: lavorare “diversamente” è una scelta?
  • Mauro Giannelli, Responsabile Formazione Forum Terzo Settore, “Lotta alle disparità nel terzo settore
  • Giorgio Sclip, Responsabile Servizio Prevenzione, Protezione e Disabilità Università di Trieste, “Disabilità e sicurezza: orientamento e mobilità in emergenza – il caso dell’Università di Trieste
  • Nevio Meneguz, Direttore Centro di Servizio per il Volontariato Belluno, “Disabilità fisica, intellettiva e inclusione – Il progetto Sicuramente Abili

 

Il link per iscriversi al convegno:

https://aifos.org/home/eventi/intev/convegni_aifos/diversity_management

 

Si ricorda che il convegno è gratuito, ma con iscrizione obbligatoria. E ai partecipanti al convegno verrà consegnato un attestato di presenza valido per il rilascio di 2 crediti di aggiornamento per formatori (area 1 – normativa/organizzativa), addetti e responsabili del servizio di prevenzione e protezione (ASPP/RSPP). L’evento è in fase di accreditamento presso l’Ordine Assistenti Sociali Veneto.

 

Per informazioni e iscrizioni al convegno:

Direzione Nazionale AiFOS: via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel.030.6595031 – fax 030.6595040 www.aifos.it[email protected]

 

 

06 giugno 2019

 

 

Ufficio Stampa di AiFOS

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Sviluppo della sostenibilità: la leadership e la catena di fornitura

Comunicato Stampa

Sviluppo della sostenibilità: la leadership e la catena di fornitura

Due videoconferenze gratuite il 27 maggio e il 6 giugno 2019 organizzate da AiFOS nel contesto del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2019: la catena di fornitura sicura e sostenibile e la spinta gentile della leadership sostenibile.

Con un chiaro giudizio sull’insostenibilità dell’attuale modello di sviluppo – sul piano non solo ambientale, ma anche economico e sociale – il 25 settembre 2015, le Nazioni Unite hanno approvato l’Agenda Globale per lo sviluppo sostenibile e i relativi 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs), articolati in 169 Target da raggiungere entro il 2030. E partendo dalla sottoscrizione di questa “Agenda 2030”, in tutto il mondo enti, associazioni e società civile si stanno mobilitando per progettare politiche e strategie per raggiungere gli obiettivi stabiliti.

 

Il festival dello sviluppo sostenibile e le videoconferenze

Sulla scia di questa spinta globale per portare il mondo su un sentiero sostenibile, l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) ha promosso la terza edizione del “Festival dello sviluppo sostenibile”, una iniziativa di sensibilizzazione diffusa su tutto il territorio nazionale dal 21 maggio al 6 giugno 2019 attraverso varie tipologie di eventi.

Nel contesto di questo festival l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS), che da diversi anni promuove iniziative per affrontare correttamente il tema della sostenibilità rimarcando l’interazione con i temi della salute e sicurezza sul lavoro, organizza due diverse videoconferenze gratuite, il 27 maggio e il 6 giugno 2019, su questi specifici argomenti:

  • la catena di fornitura sicura e sostenibile
  • la spinta gentile della leadership sostenibile.

Ricordiamo che la videoconferenza è una pratica modalità comunicativa che permette di erogare corsi sincroni tramite una piattaforma informatica che garantisce l’interazione reciproca di audio, video e dati tra due o più persone.

 

La gestione della catena di fornitura

La prima delle due iniziative organizzate da AiFOS, dal titolo “La catena di fornitura sicura e sostenibile”, si terrà il 27 maggio 2019 dalle ore 14.00 alle ore 16.00.

Nella videoconferenza si sottolineerà come lo sviluppo di un’economia sempre più globale e la conseguente crescita dei rischi relativi alla perdita di controllo su filiere ampie e disaggregate porti un’attenzione crescente sul tema della gestione ottimale e complessiva della catena di fornitura.

In questo senso controllare i fornitori è un tema sempre più strategico ed importante per le imprese. Alla verifica sui temi legati alla salute ed alla sicurezza si sta affiancando la tendenza delle organizzazioni – spinte dalle pressioni dei clienti e dal desiderio di tutelare la propria reputazione – ad occuparsi di sostenibilità degli approvvigionamenti anche dal punto di vista ambientale e dei diritti umani.

Si ricorda che la videoconferenza è gratuita, con iscrizione obbligatoria, e vale come 2 ore di aggiornamento per RSPP/ASPP, formatori qualificati seconda area tematica e coordinatori della sicurezza.

 

Per avere informazioni e iscriversi alla videoconferenza è possibile utilizzare questo link: https://aifos.org/home/formazione/videoconferenza/rischi-tecnici-igenico-sanitari/area2/la_catena_di_fornitura_sicura_e_sostenibile

 

L’importanza di una leadership sostenibile

La seconda iniziativa, dal titolo “La spinta gentile della leadership sostenibile”, si terrà invece il 6 giugno 2019, sempre dalle ore 16.00 alle ore 18.00.

L’organizzazione della videoconferenza parte dalla constatazione che pensare e gestire le organizzazioni verso una leadership sostenibile significa comprendere come coinvolgere le direzioni aziendali sui temi della sostenibilità e garantire investimenti verso strategie di comprovata efficacia.

Nella modalità di sviluppo delineata dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite l’azienda è concepita come un sistema che interagisce con l’ambiente sociale in cui è immerso. E sempre di più i consumatori fanno affidamento e premiano aziende orientate alla gestione etica e sostenibile del proprio business.

In questo quadro di riferimento, una direzione coinvolta, e in grado a sua volta di coinvolgere l’intera azienda, si rivela un fattore fondamentale per creare e trasmettere una cultura della sostenibilità all’interno e all’esterno, consapevole del vantaggio competitivo che essa è in grado di garantire.

Nella videoconferenza saranno presentati i risultati di una ricerca universitaria che ha analizzato le motivazioni che spingono alla gestione sostenibile di un’impresa e alcune iniziative vincenti che hanno permesso un percorso efficace verso una leadership sostenibile.

Anche questa videoconferenza è gratuita, con iscrizione obbligatoria, e vale come 2 ore di aggiornamento per RSPP/ASPP e formatori qualificati terza area tematica.

 

Per avere informazioni e iscriversi alla videoconferenza è possibile utilizzare questo link: https://aifos.org/home/formazione/videoconferenza/relazioni-comunicazione/area3/la_spinta_gentile_della_leadership_sostenibile

 

Le videoconferenze si inseriscono, dunque, nel contesto del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2019 e hanno l’obiettivo di mobilitare cittadini, imprese, associazioni e istituzioni sui temi della sostenibilità economica, sociale e ambientale, diffondendo la cultura della sostenibilità e realizzando un cambiamento culturale e politico che consenta all’Italia di attuare l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

 

Per informazioni:

Sede nazionale AiFOS – via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel.030.6595035 – fax 030.6595040 www.aifos.it  – [email protected][email protected]

 

 

 

 

16 maggio 2019

 

Ufficio Stampa di AiFOS

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Formazione a RoyalSafety su credito d’imposta e sicurezza in montagna

Comunicato Stampa

Formazione a RoyalSafety su credito d’imposta e sicurezza in montagna

 L’associazione AiFOS partecipa alla manifestazione RoyalSafety a Druento (Torino) dal 9 all’11 maggio con due seminari gratuiti sulla gestione della salute e sicurezza in alta quota e sul credito d’imposta alle imprese.

In una fase che sappiamo essere critica per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori in Italia, con un aumento nel 2018, rispetto al 2017, di denunce di infortunio, di malattie professionali e anche di infortuni mortali (+10,1%), sono molto importanti i momenti di incontro che permettono di migliorare le strategie di prevenzione nelle aziende.

 

La manifestazione RoyalSafety dal 9 all’11 maggio

È il caso della manifestazione ROYALSAFETY che si terrà a Druento (Torino) dal 9 all’11 maggio 2019 con 3 giornate di manifestazione organizzate in 40 eventi formativi, alcuni gratuiti, 4 seminari tecnici e numerosi project work e attività pratiche all’aperto.

In particolare, ROYALSAFETY è un appuntamento, con obiettivi educativi e formativi, utile per tutti coloro che desiderano confrontarsi sulle tematiche dell’ambiente, della sicurezza e salute sul lavoro, dell’igiene della produzione e della somministrazione degli alimenti destinati al consumo umano.

È un appuntamento progettato per favorire lo scambio professionale tra addetti ai lavori che possono partecipare ad eventi formativi residenziali – monotematici e di breve durata – ed effettuare anche il proprio aggiornamento professionale acquisendo nuove competenze e conoscenze.

 

Le attività di AiFOS a RoyalSafety

A raccogliere le tante sfide aperte in materia di gestione della sicurezza e salute nelle aziende è l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) che partecipa a ROYALSAFETY con due diversi workshop formativi gratuiti in materia di rischi e prevenzione nel lavoro in ambiente montano e in materia di credito d’imposta, un beneficio fiscale a cui possono accedere tutte le imprese che effettuano investimenti in ambito di ricerca e sviluppo.

La partecipazione attiva di AiFOS, anche a questa nuova manifestazione, testimonia la volontà dell’Associazione di continuare ad essere un elemento attivo di promozione della cultura della sicurezza nel paese partendo non solo dalla necessaria consapevolezza dei rischi, ma anche dalle opportunità che le aziende hanno per investire in sicurezza e nel proprio miglioramento organizzativo e tecnologico.

 

La gestione della salute e sicurezza in alta quota

Il primo evento formativo, organizzato da AiFOS il 10 maggio (16.00/18.00 Sala Blu), si intitola “La gestione della salute e sicurezza in alta quota” ed è dedicato al tema della prevenzione di infortuni e malattie professionali negli ambienti montani.

Come è possibile lavorare in alta quota? Quali sono i rischi? Quali sono le problematiche da affrontare nei lavori in alta quota per un’adeguata tutela della salute e sicurezza dei lavoratori? Il workshop affronta i vari aspetti relativi alla sicurezza del lavoro in quota partendo da esperienze reali come la realizzazione della funivia Skyway Montebianco, al fine di individuare le migliori soluzioni per affrontare le criticità del lavoro in sicurezza degli ambienti montani.

 

Il programma dell’evento:

  • Presentazione e Saluti Istituzionali di AiFOS
  • Antonella Grange, Consigliere Nazionale AiFOS – Referente del Gruppo di Progetto “AiFOS Montagna” – “Rischi e prevenzione nel lavoro in ambiente montano. Con AiFOS Montagna per accrescere conoscenze e consapevolezza di lavoratori e datori di lavoro”
  • Sergio Ravet, Coordinatore Sicurezza cantiere SkyWay M. Bianco – “Lavoro in alta quota e gestione delle emergenze – l’esperienza del cantiere SkyWay M. Bianco per la realizzazione del nuovo impianto e l’esperienza del cantiere per la costruzione, in galleria, del tratto autostradale Aosta-Courmayeur”

 

A tutti i partecipanti al workshop verrà consegnato un attestato di presenza valido per il rilascio di n. 2 crediti per Formatori area tematica n.2 (rischi tecnici), RSPP/ASPP, Coordinatori della Sicurezza (CSP/CSE).

 

Il credito d’imposta per le imprese

Nell’evento “IMPRESA 4.0: credito d’imposta per Ricerca e Sviluppo”, organizzato il 9 maggio (14.00/18.00 Sala Arancio) da Setter s.r.l. in collaborazione con AiFOS, si presenta una reale opportunità per le aziende.

 

Infatti il credito d’imposta è un beneficio fiscale destinato a diminuire le imposte dovute e possono accedervi tutte le imprese che effettuano investimenti di Ricerca e Sviluppo, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico in cui operano, nonché dal regime contabile adottato. Le attività correlate al beneficio fiscale possono essere svolte anche in ambiti diversi da quelli scientifici e tecnologici quali ad esempio in ambito storico, organizzativo, informatico, comunicazione e marketing.

 

Il programma dell’evento:

  • Industria 4.0 e sicurezza sul lavoro (Prof. Nicoletto Raimondo)
  • I benefici fiscali di Ricerca e Sviluppo (Dott. Francesco Petralia)
  • Ambiti e definizione di Ricerca e Sviluppo (Dott. Ing. Sirio Cividino)
  • Ruolo del ricercatore scientifico (Dott. Ing. Sirio Cividino)

 

La partecipazione all’evento dà diritto a vari crediti formativi – con iscrizione dal sito di Setter srl – sia per gli ingegneri (4 CFP) sia per RSPP/ASPP (4 ore).

 

Per avere informazioni e iscriversi agli eventi è possibile utilizzare questo link: https://www.royalsafety.eu/eventi/

 

Ricordiamo che gli incontri si terranno a Druento (TO), Parco La Mandria, edificio “La Rubbianetta” sito in Strada Rubbianetta.

 

 

Per informazioni:

Sede nazionale AiFOS: via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel.030.6595031 – fax 030.6595040 www.aifos.it[email protected]

 

 

02 maggio 2019

 

Ufficio Stampa di AiFOS

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Tutelare la sicurezza dei tecnici nei sopralluoghi post sisma

Comunicato Stampa

Tutelare la sicurezza dei tecnici nei sopralluoghi post sisma

Un corso a Brescia l’8 maggio 2019 per conoscere le misure di autotutela per i tecnici impegnati nei sopralluoghi degli edifici e nei rilievi di agibilità necessari dopo gli eventi sismici.

 

Sappiamo che il territorio italiano è caratterizzato, con l’esclusione di poche aree, da un’elevata sismicità che provoca ogni anno decine di terremoti che, nella maggior parte dei casi, non provocano danni o vittime.

Ci sono, tuttavia, anche crisi sismiche più intense, come quella del 2016, che arrivano a colpire duramente superfici molto ampie e centinaia di piccoli comuni.

E nella fase post sisma in questi comuni, a volte sede di ingenti patrimoni storico-culturali, i cantieri di ricostruzione sono spesso caratterizzati da un rischio infortunistico molto alto.

Per poter operare in sicurezza è, dunque, necessario che tecnici qualificati operino adeguati sopralluoghi negli edifici e precisi rilievi di agibilità sismica.

 

Quali sono le misure di prevenzione e protezione adatte per tutelare la sicurezza di questi tecnici? Quali sono le misure di autotutela più adeguate?

 

Il corso sull’autotutela dei tecnici nei sopralluoghi

Proprio per rispondere a queste domande e fornire utili informazioni per tutelare la salute e l’incolumità dei tecnici, l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) organizza per l’8 maggio 2019 a Brescia un corso di 8 ore dal titolo “Autotutela dei tecnici nei sopralluoghi post sisma. Misure da attuare”.

Partendo dalla costatazione dell’esposizione dei tecnici ai rischi connessi allo stato degli edifici visitati, durante i sopralluoghi e i rilievi di agibilità, il corso ha l’obiettivo di approfondire il tema dell’autotutela, con riferimento anche all’utilizzo di dispositivi di protezione individuale (DPI).

Durante l’incontro, della durata di 8 ore in presenza, saranno segnalate le misure di autotutela da adottare al fine di tutelare la sicurezza e la salute dei tecnici.

 

L’importanza dell’autotutela

Ricordiamo che il Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro (D.Lgs. 81/2008) sottolinea, nell’articolo 20, il principio di autotutela dei lavoratori: “ogni lavoratore deve prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui ricadono gli effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente alla sua formazione, alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro”. E il nuovo approccio alla sicurezza richiede la partecipazione di tutti i lavoratori che operano in un ambiente lavorativo, anche gli eventuali lavoratori autonomi.

Senza dimenticare poi che per “lavoratori” devono intendersi tutte le persone che “indipendentemente dalla tipologia contrattuale” svolgano un’attività lavorativa “nell’ambito dell’organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione”.

E gli interventi sugli edifici danneggiati, come ricordato anche nei decreti emanati per gli interventi urgenti nelle fasi post sisma, devono essere comunque realizzati nel rispetto delle norme di sicurezza del D.Lgs. 81/2008.

 

Il programma del corso sull’autotutela dei tecnici

Il corso di 8 ore “Autotutela dei tecnici nei sopralluoghi post sisma. Misure da attuare” si terrà, dunque, a Brescia l’8 maggio 2019 – dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00 – presso AiFOS Protezione Civile in via Branze 45, c/o CSMT, Università degli studi di Brescia.

 

Ricordiamo che durante il corso saranno affrontati i seguenti argomenti:

  • Le attività di sopralluogo (ordinario, anomalo, in emergenza)
  • Il sistema di protezione civile (cenni)
  • I dispositivi di protezione individuale:
    • cosa sono, a cosa servono e come si usano
    • limiti invalicabili nel loro utilizzo
  • Cosa ci possiamo aspettare:
    • I sopralluoghi in edifici abbandonati e similari
    • Gli scenari tipici post sisma
    • Gli edifici abitati ed i rapporti con gli abitanti
  • Le misure di autotutela
  • Lavoro d’aula con esempi pratici di situazioni reali e comportamenti da tenere

 

Il docente del corso sarà il geometra Stefano Farina, Formatore Qualificato AiFOS, consulente in materia di salute e sicurezza sul lavoro e nei cantieri, coordinatore per la sicurezza nei cantieri ed RSPP.

 

Il corso è valido come aggiornamento relativo a 6 ore per RSPP e ASPP di tutti i macrosettori ATECO, 6 ore per Formatori qualificati seconda area tematica e 6 ore per Coordinatori alla sicurezza

 

Per avere informazioni e iscriversi al corso è possibile utilizzare questo link: https://aifos.org/home/formazione/corsi-qualificati/rischi-specifici/rischi-specifici/autotutela_dei_tecnici_nei_sopralluoghi_post_sisma

 

Per informazioni:

Sede nazionale AiFOS: via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel.030.6595031 – fax 030.6595040 www.aifos.it[email protected]

 

 

11 aprile 2019

 

 

 

Ufficio Stampa di AiFOS

[email protected]

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