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Le tecnologie del futuro al servizio della formazione

Comunicato Stampa
Le tecnologie del futuro al servizio della formazione

I progressi della piattaforma DynDevice per una gestione sempre più completa, flessibile, efficace e moderna dei corsi di formazione.

 

È evidente che con il continuo progredire della tecnologia digitale, lo sviluppo e pervasività di connessioni e interconnessioni alla rete e la rapida evoluzione del mercato del lavoro, anche la formazione deve continuamente adeguarsi e rinnovarsi per rendere i processi di apprendimento sempre più efficaci.

 

La piattaforma DynDevice

Con questi obiettivi Mega Italia Media, un’azienda con grande esperienza nella formazione alla sicurezza e nello sviluppo di applicazioni tecnologicamente avanzate per la formazione, ha sviluppato DynDevice, una piattaforma e-Learning personalizzabile per la creazione, l’erogazione e la gestione della formazione in e-Learning, in aula, e in modo misto (con sessioni in aula e parti in e-Learning).

DynDevice è una piattaforma innovativa che consente non solo di controllare l’intero ciclo di vita di produzione e di erogazione delle attività di formazione, ma anche di progettare e creare contenuti didattici, tramite il formato SCORM™ 2004 3rd Edition e xAPI (Tin Can API), pienamente compatibile con la piattaforma.

 

Cosa è possibile fare con DynDevice?

DynDevice è composta da sei diverse soluzioni attivabili secondo le proprie esigenze:

  • Gestione formazione: gestione centralizzata di tutta la formazione in e-Learning, in aula, aula virtuale, blended; creazione di archivio unico di tutta la documentazione;
  • Erogazione corsi in formato SCORM™ o xAPI: formazione fruibile da qualsiasi dispositivo, in qualsiasi momento, 7 giorni su 7; accesso immediato ad un vasto catalogo di corsi; sistema perfettamente aderente alla normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro;
  • Creazione corsi: realizzazione di corsi di formazione con propri contenuti e mirati a proprie esigenze; possibilità di distribuire i propri corsi su altre piattaforme DynDevice; controllo delle attività di programmazione e gestione di qualsiasi tipo di corso;
  • Gestione HR: controllo degli obblighi di formazione; assegnazione di mansioni ai collaboratori in base alle skills; programmazione del miglioramento continuo del personale; gestione visite mediche e anagrafica;
  • E-Commerce corsi: vendita immediata dei corsi direttamente dal proprio sito internet; facile gestione dei contenuti dell’e-commerce e del sito internet;
  • Intranet aziendale: strumenti per una maggiore e migliore collaborazione e comunicazione tra i collaboratori.

 

La gestione dei webinar

Con la piattaforma sviluppata da Mega Italia Media è possibile organizzare webinar in live streaming, anche per una vasta platea di iscritti, ed includerli nei propri corsi e-Learning o “in aula/misti”, rendendoli parte integrante degli stessi.

Ricordiamo che i webinar sono sessioni informative e formative a cui è possibile prender parte attraverso una connessione informatica mantenendo, come tra le pareti di un’aula, la possibilità di interagire con i docenti e con gli altri partecipanti all’evento in diretta.

 

La nuova evoluzione di DynDevice 4.0

La piattaforma ha poi avuto un recente aggiornamento (DynDevice 4.0) che l’ha resa ancora più moderna e funzionale.

Oltre a rendere ancora più semplice l’utilizzo della piattaforma e del pannello di controllo, sono stati implementati nuovi strumenti avanzati.

Ad esempio sfruttando l’intelligenza artificiale con moderni algoritmi di Deep-Learning e DNN (Deep Neural Network), DynDevice è ora in grado di garantire il 98% di precisione nella trascrizione del parlato presente nei video e nei file audio caricati nei corsi e-Learning (creati ed erogati tramite lo stesso DynDevice).

Grazie a questa trascrizione automatica che supporta l’italiano e l’inglese è possibile:

  • rendere accessibili i propri corsi anche ai learner privi di udito
  • indicizzare i propri corsi tramite il contenuto effettivo
  • ricercare tra i propri corsi e tra i propri learning object tramite il contenuto effettivo
  • consigliare i corsi opportuni ai learner (e ai gestori della piattaforma) in modo più personalizzato e puntuale.

 

Sono inoltre disponibili negli store dei dispositivi Android e iOS, o direttamente nella propria piattaforma e-Learning, le app “DynDevice OnP” e “DynDevice OffP” con cui fruire dei corsi a cui si è stati iscritti tramite DynDevice.

 

Altre novità riguardano poi la possibilità di:

  • gestire le iscrizioni e verificare lo stato di fruizione dei corsi su DynDevice tramite la nota suite di HR e HCM SAP® SuccessFactors;
  • importare ed erogare dei learning object in formato xAPI (Experience API, altrimenti detto Tin Can), che si aggiungono quindi ai learning object in formato SCORM™ per cui DynDevice è certificato da anni.

E in ambito e-Commerce è ora possibile permettere l’accesso alla piattaforma e-Learning o sito web tramite SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale, o tramite smart-card quali CNS e CIE (carta d’identità elettronica).

 

Link alle novità di DynDevice 4.0:

https://www.dyndevice.com/it/news/disponibile-dyndevice-4.0!-iNews1-475.php

 

Con il nuovo aggiornamento DynDevice è sempre di più la piattaforma migliore per la formazione del futuro!

 

 

Per informazioni sulla piattaforma DynDevice: sito internet www.dyndevice.com, telefonare al 030/2650661, inviare una mail a [email protected].

 

 

 

26 febbraio 2019

                                                                                                                        

 

Ufficio stampa di Mega Italia Media

[email protected]

http://www.megaitaliamedia.com/it/

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Orologi di Lusso Simboli di Prestigio e Benessere

Gli orologi di lusso sono oggetti che in molti casi mantengono il proprio valore nel tempo, tra quelli più ricercati e apprezzati ci sono Rolex, Cartier e Patek.
Esiste un mercato fiorente di questi famosi marchi di orologi di lusso, questi oggetti oltre ad essere conosciuti per la loro bellezza ed il loro valore rappresentano dei veri simboli di ricchezza e di prestigio.
Il mercato degli orologi Rolex è sostenuto da una richiesta crescente, spesso sono gli stessi compratori a ricercare deliberatamente modelli dai prezzi proibitivi per la maggioranza delle persone.
Il mercato di questi orologi di lusso è sempre molto dinamico, è sufficiente vedere le tante scritte pubblicitarie come Rolex usati Firenze, Milano, Roma che si possono vedere nelle strade delle maggiori città italiane.
I negozi che acquistano orologi Rolex, Cartier o Patek di seconda mano è estremamente esigente per quanto riguarda l’originalità di questi oggetti.
Per poter vendere un orologio Rolex usato al prezzo del suo valore reale è necessario avere un certificato di garanzia che ne certifichi sia l’originalità che la lecita provenienza.
Solo con questi requisiti si potrà ottenere il giusto valore dell’oggetto, al di la delle certificazioni di originalità chi compra questo genere di orologi deve basarsi anche su una analisi effettuata da un vero esperto che in base ad alcune caratteristiche uniche, conosciute solo dai veri esperti, dovrà confermare l’originalità dell’oggetto.
Il grande valore di questi orologi non sta solo nella loro bellezza e nella perfezione dei loro meccanismi o nei materiali con i quali sono realizzati.
Il loro valore è sostenuto da un mercato caratterizzato da una richiesta costante sostenuta da collezionisti e ricchi appassionati che con la loro domanda di acquisto mantengono il valore di questi orologi di lusso ai massimi livelli facendoli divenire dei veri oggetti da investimento al apri dell’oro.
Alcuni di questi orologi sono stati venduti ad un valore che supera di gran lunga quello dell’oggetto e dei materiali con i quali sono stati realizzati, uno dei casi più eclatanti è stato un orologio Rolex indossato dal famoso attore americano Pawl Newman che è stato venduto ad un’asta ad un valore di quasi quindici milioni di dollari.

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Conoscere i rischi nella logistica e nel trasporto merci

Comunicato Stampa

Conoscere i rischi nella logistica e nel trasporto merci

Il 15 marzo 2019 AiFOS organizza una videoconferenza gratuita per conoscere la normativa e migliorare la gestione dei rischi nella logistica e nel trasporto merci.

Nel settore del trasporto merci e, più in generale, nella logistica sono numerosi i fattori di rischio per la salute e la sicurezza degli operatori.

Si parte, ad esempio, dai rischi di investimento su strada e in magazzino, fino ad arrivare ai problemi correlati alle operazioni di carico e scarico, all’utilizzo di specifiche attrezzature di lavoro e allo stoccaggio delle merci. Senza dimenticare i vari rischi dipendenti dall’elettricità, dal rumore e dalle vibrazioni, dal contatto con agenti chimici e biologici, …

Di fronte a tutti questi fattori di rischio, a volte dipendenti anche dalle specificità degli ambienti lavorativi e dall’utilizzo di strumenti carenti di manutenzione, è necessaria non solo un’attenta valutazione di tutte le fasi lavorative, ma anche un’idonea formazione e un’adeguata conoscenza della normativa.

 

Come affrontare la gestione della sicurezza nei settori della logistica e dei trasporti?

 

La videoconferenza su logistica e trasporti

Per migliorare la prevenzione degli infortuni in questi settori, l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) organizza per il 15 marzo 2019 una videoconferenza gratuita dal titolo “Logistica e trasporti in sicurezza”.

Durante la videoconferenza due docenti (Stefano Farina e Simona Ziliotti), esperti nelle tematiche oggetto del webinar, si alterneranno trattando le seguenti tematiche:

  • introduzione alla normativa di riferimento;
  • la sicurezza nei trasporti;
  • la corretta disposizione dei carichi sui mezzi;
  • la gestione della sicurezza nel mondo della logistica.

Ricordiamo che la videoconferenza è una modalità di telecomunicazione che permette di erogare corsi sincroni tramite una piattaforma informatica che garantisce l’interazione reciproca di audio, video e dati tra due o più persone.

Questa modalità didattica presuppone una comunicazione simultanea: i partecipanti all’evento devono poter comunicare ed essere presenti nello stesso momento. E, in base al loro ruolo, hanno facoltà di prendere parola con uno o più partecipanti e condividere con loro informazioni sui canali audio/video/dati.

 

L’importanza della manutenzione delle attrezzature

In merito alla sicurezza nella logistica e nei trasporti non bisogna dimenticare che gli incidenti stradali rappresentano spesso, nei dati raccolti dall’Inail, circa la metà del totale delle morti sul lavoro in Italia. E uno dei tanti fattori di vulnerabilità delle attività di trasporto è rappresentato dallo stato delle attrezzature di lavoro utilizzate.

È dunque necessaria una idonea manutenzione di tutte le attrezzature usate nella logistica e nei trasporti, al fine di garantire nel tempo la permanenza dei requisiti di sicurezza.

In particolare, i veicoli utilizzati per il trasporto delle merci devono necessariamente essere sottoposti a controlli e interventi periodici volti ad assicurare il buono stato di conservazione e l’efficienza a fini di sicurezza, sia da parte degli utilizzatori che da personale qualificato.

 

Le informazioni per iscriversi

Il corso in videoconferenza “Logistica e trasporti in sicurezza”, organizzato dall’Associazione AiFOS, si terrà dunque il 15 marzo 2019, dalle ore 10.00 alle ore 12.00 (2 ore).

Si ricorda che la videoconferenza è gratuita, ma con iscrizione obbligatoria. E vale come 1 ora di aggiornamento per:

  • RSPP/ASPP
  • Formatori qualificati seconda area tematica
  • coordinatori della sicurezza

 

Per iscriversi alla videoconferenza è possibile utilizzare questo link: https://register.gotowebinar.com/register/525902305606181891

 

 

Per informazioni:

Sede nazionale AiFOS – via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel.030.6595035 – fax 030.6595040 www.aifos.it  – [email protected][email protected]

 

 

 

21 febbraio 2019

 

Ufficio Stampa di AiFOS

[email protected]

http://www.aifos.it/

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Cantiere Donna: quando le donne lavorano nei cantieri edili

Comunicato Stampa

Cantiere Donna: quando le donne lavorano nei cantieri edili

In occasione dell’8 marzo, giornata internazionale della donna, un convegno a Brescia affronta le difficoltà ed evidenzia il valore e l’opportunità della presenza delle donne in cantiere.

Se un vecchio decreto del 1956 (DPR n. 164 del 7 gennaio 1956) vietava ancora la presenza di lavoratrici sui ponti sospesi, nel tempo sono profondamente cambiati sia la normativa, che la società e il mondo del lavoro: oggi il lavoro femminile in cantiere è una realtà sempre più diffusa.

Se un cantiere è sinonimo di duro lavoro e occorrono capacità tecniche, di adattamento, di conoscenza profonda delle dinamiche di cantiere, capacità umane e relazionali che portano a creare un team coeso, queste capacità possono essere infatti presenti sia nelle lavoratrici che nei lavoratori, senza alcuna differenza di genere.

 

Tuttavia qualche problema ancora oggi persiste. Le lavoratrici nei cantieri si trovano a volte a doversi confrontare e scontrare con preclusioni culturali o con pregiudizi e atteggiamenti maschilisti. E le difficoltà possono aumentare se il ruolo ricoperto dalla donna è di coordinamento del lavoro in cantiere.

 

Il convegno a Brescia sulle donne in cantiere

Per affrontare queste tematiche, far conoscere le difficoltà e le opportunità del lavoro femminile nei cantieri, l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) e il Comitato Donne AiFOS SOFiA organizzano a Brescia in occasione della prossima “giornata internazionale della donna”, l’8 marzo 2019, un convegno di studio e approfondimento dal titolo “Cantiere Donna”.

 

Il convegno, nato da un’iniziativa del Giornale dei Coordinatori (pubblicazione riservata ai soci AiFOS iscritti ai registri professionali), vuole innanzitutto evidenziare il valore della presenza delle donne in cantiere, la loro capacità di mantenere i ritmi produttivi, di risolvere gli inevitabili imprevisti derivanti dai problemi di progettazione, di confrontarsi idoneamente con utenti, aziende e direzione, di adottare comportamenti sicuri.

 

Nell’incontro si affrontano poi alcuni aspetti particolari come il ruolo del coordinatore di cantiere, la presenza femminile in cantiere in Italia e all’estero, le problematiche correlate alla sicurezza sul lavoro e alcune specifiche esperienze associative in materia di noleggio di macchine per i cantieri.

 

Il Comitato Donne AiFOS SOFiA

SOFiA, dea della saggezza, è il nome del Comitato Donne AiFOS che ha l’obiettivo di sviluppare e promuovere i temi della tutela della salute e sicurezza, della prevenzione, protezione e miglioramento nel tempo, seguendo principalmente, ma non in modo esclusivo, 3 focus:

  • la saggezza nel gestire il precario equilibrio stress e benessere, che si traduce nell’attenzione a preservare il delicato equilibrio della donna poliedrica protagonista nella famiglia, nel mondo del lavoro e nella società;
  • la saggezza nel valutare tutti i rischi durante l’attività lavorativa anche dal punto di vista femminile, in base alle caratteristiche proprie di ogni settore di attività e di ogni professionalità e ai rischi specifici associati ad ogni mansione;
  • la saggezza del valorizzare il ruolo educativo e propulsivo della donna nella famiglia, nella scuola, nei luoghi di lavoro e nella società, per stimolare la sensibilità di genere, il cambiamento e il miglioramento dei comportamenti con l’obiettivo di promuovere la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro e la prevenzione dei rischi.

 

Quando il coordinatore di cantiere è una donna

Sappiamo che nei cantieri edili una delle principali figure per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori è il coordinatore per la sicurezza.

E il coordinatore, che in molti casi può essere anche una “coordinatrice”, è una figura chiave che occupa una difficile posizione intermedia tra committenti e progettisti e che ha il compito di pianificare e organizzare la sicurezza in cantiere.

 

Questi alcuni compiti dei coordinatori per la sicurezza:

  • coordinatore della sicurezza in fase di progettazione (CSP): redazione del piano di sicurezza e coordinamento; redazione del fascicolo tecnico sulle procedure di sicurezza che dovranno osservare coloro che provvederanno alla successiva manutenzione dell’opera; coordinamento nelle fasi di progettazione per assicurarsi che vengano applicate le misure generali di salvaguardia della sicurezza nei cantieri;
  • coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione (CSE): verifica, coordinamento e controllo di tutte le imprese e i lavoratori autonomi che partecipano all’esecuzione dell’opera.

 

Il programma del convegno dell’8 marzo 2019

È stato dunque organizzato a Brescia per l’8 marzo 2019 il convegno gratuito “Cantiere Donna” che si terrà dalle ore 9.30 alle ore 12.30, presso il Palazzo CSMT, via Branze 45, Università degli studi di Brescia.

 

Questi i relatori:

  • Stefano Farina, Curatore del Giornale dei registri AiFOS – Coordinatori, “Apertura lavori e introduzione al tema”
  • Rosanna Cipolla, Architetto e coordinatore di cantieri, “Com’è cambiato il ruolo del coordinatore di cantiere”
  • Pamela Cerminara, Coordinatore di cantieri in Italia e all’estero, “Una donna in cantiere in Italia e all’estero”
  • Daniela Dal Col, Presidente Associazione Nazionale Noleggi Autogrù, “Autogrù e affini: l’esperienza dell’associazione ANNA”
  • Stefania D’Onofrio, Senior Technical Specialist Stantec S.p.A., “Mamma, cos’hai in cantiere? Le opportunità della sicurezza”
  • Paola Favarano, Consigliere Nazionale AiFOS e Presidente AiFOS Sofia, “Possiamo essere tutti Safety Umarell?”

La moderatrice del convegno sarà Paola Favarano (Consigliere Nazionale AiFOS e Presidente AiFOS Sofia).

 

Il link per il programma e l’iscrizione all’evento:

https://aifos.org/home/eventi/intev/convegni_aifos/cantiere_donna

 

Si ricorda che il convegno è gratuito, ma con iscrizione obbligatoria, e che a tutti i partecipanti al convegno verrà consegnato un attestato di presenza valido per il rilascio di n. 2 crediti per Formatori area tematica n.2 (rischi tecnici), RSPP/ASPP e CSP/CSE.

 

Per informazioni e iscrizioni al convegno:

Direzione Nazionale AiFOS: via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel.030.6595031 – fax 030.6595040 www.aifos.it[email protected]

 

 

14 febbraio 2019

 

Ufficio Stampa di AiFOS

[email protected]

http://www.aifos.it/

 

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Etica e Società

Marilisa D’Amico: le iniziative dell’Università degli Studi di Milano per la Giornata della Memoria

Un convegno e un docufilm dedicati all’Italia nel ventennio fascista: così l’Università degli Studi di Milano ha preso parte alle numerose iniziative organizzate nel capoluogo lombardo in occasione della Giornata della Memoria. Tra i presenti Marilisa D’Amico, docente e Prorettore con Delega alla Legalità, Trasparenza e Parità dei Diritti.

Marilisa D'Amico

Marilisa D’Amico introduce il docufilm “Memoria: i sopravvissuti raccontano”

In occasione dell’annuale Giornata della Memoria, domenica 27 gennaio 2019, anche l’Università degli Studi di Milano ha dato vita a diverse iniziative dedicate all’argomento. Di particolare rilevanza è stata la proiezione del docufilm di Ruggero Gabbai Memoria. I sopravvissuti raccontano, tenutasi il 28 gennaio presso l’Aula Magna dell’Ateneo milanese, in via Festa del Perdono. Marilisa D’Amico, in qualità di Prorettore con Delega alla Trasparenza, Legalità e Parità dei Diritti, ha partecipato all’incontro prendendo parte ai saluti istituzionali che hanno preceduto la proiezione. Il documentario si concentra sul racconto della Shoah italiana presentando le interviste a 90 ebrei italiani sopravvissuti al campo di sterminio di Auschwitz: attraverso la viva voce dei testimoni, il docufilm illustra le fasi della Shoah in Italia. Oltre a Marilisa D’Amico hanno partecipato all’incontro altre figure di spicco come l’Assessore alla Partecipazione Lorenzo Lipparini e Liliana Segre, Senatrice a vita, che si è espressa con un suo personale messaggio. La proiezione si è rivelata anche un’importante occasione di dialogo tra gli studenti, i docenti e il regista Ruggero Gabbai, che ha risposto alle domande a conclusione dell’incontro.

Marilisa D’Amico: le iniziative dell’Università degli Studi di Milano per la Giornata della Memoria

A margine della proiezione del docufilm, in seguito agli interventi di Marilisa D’Amico e Lorenzo Lipparini, Liliana Segre ha espresso le proprie personali considerazioni legate all’attualità: “Avendo provato a essere una persona che è stata annegata nel mare dell’indifferenza con la mia famiglia intera, da cui solo io sono tornata a raccontare, sono certamente più sensibile a una nave che non trova attracco; ma come non ho trovato allora le risposte perché il mondo intero, non solo i nazisti, è stato indifferente, trovo che quest’indifferenza si ripeta anche oggi”. Quella del docufilm non è stata l’unica iniziativa dell’Università: la serata della proiezione è stata preceduta da un convegno intitolato “L’Italia ai tempi del ventennio fascista tra storia, scienza e diritto. A ottant’anni dalla promulgazione delle leggi antiebraiche”. Il Convegno, aperto dai saluti del rettore Elio Franzini, ha poi visto l’intervento di diversi esperti e studiosi, tra cui il presidente emerito della Corte Costituzionale Valerio Onida e Marilisa D’Amico, anche docente di Diritto costituzionale.

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Graffiti METROpolitani II edizione

Premio Nazionale di Poesia Graffiti METROpolitani seconda edizione – scadenza 15 aprile 2019
Torna Graffiti METROpolitani, la Poesia sulle pagine del quotidiano Metro, l’invito a raccontare in versi il viaggio metropolitano e la sfida a scrivere la precisissima “Poesia lunga un Metro”.

Quanta ispirazione e creatività possono contenere 600, né uno di più né uno di meno, caratteri spazi compresi? “Poesia lunga un Metro” è la nuova sezione che si aggiunge alle altre due nella seconda edizione del concorso Graffiti METROpolitani.

Ideato dall’Associazione culturale YOWRAS Young Writers & Storytellers, il Premio Nazionale di Poesia “Graffiti METROpolitani” è realizzato in collaborazione con Metro e con la partecipazione di Lavazza.

Pubblicazione su Metro

I vincitori del concorso, che comprende oltre a “Poesia lunga un Metro” le sezioni “Viaggio metropolitano” e “Tema libero”, vedranno le loro opere pubblicate sulle pagine di Metro, il quotidiano free più diffuso nel mondo che è presente, ogni giorno, a Torino, Milano e Roma.
Fra le opere meritevoli di attenzione sarà selezionata una poesia che riceverà il “Premio METRO”. Saranno inoltre assegnate dieci menzioni speciali.

La premiazione

Durante la premiazione, ai vincitori saranno consegnati i premi messi a disposizione da Lavazza.
Su Metro verranno pubblicate le prime 10 poesie di ciascuna sezione, le menzioni speciali, la poesia “Premio METRO”. Le 100 migliori poesie verranno inserite in una raccolta.

Scadenza e regolamento di Graffiti METROpolitani

I contributi poetici devono essere inoltrati entro il 15 aprile 2019 con le modalità descritte all’interno del regolamento che è pubblicato su www.yowras.it

Le tre sezioni del concorso

Le sezioni della seconda edizione di Graffiti METROpolitani a cui possono partecipare anche gli autori minorenni:

“Viaggio metropolitano” è l’invito a raccontare le sensazioni particolari legate allo spostamento breve, spinto dalla frenesia degli impegni della giornata. Un incontro casuale alla fermata, uno scambio di parole, il silenzio o il frastuono lungo i binari, l’attesa in coda al semaforo: un viaggio metropolitano può riservare sorprese e ispirare pensieri, riflessioni, fantasie legate a tempi e spazi lontani.
“Tema libero”, il componimento poetico che permette all’autore di esprimere la sua arte su un argomento a sua scelta.
“Poesia lunga un Metro” è la sezione dedicata a chi vuole contrapporre alla totale libertà che il poetare porta con sé un limite preciso da raggiungere e da non superare.
Si tratta di una poesia a tema libero che deve misurare esattamente un metro di lunghezza. Ogni Poesia lunga un Metro dovrà essere composta esattamente da 600 caratteri spazi inclusi.
Su un foglio A4 con margine 2 cm, una riga in Times New Roman 12 misura 17 cm. Il testo “Nel mezzo del cammin di nostra vita/mi ritrovai per una selva oscura,/ché la diritta via era smarrita.” conta 102 caratteri spazi inclusi. Pertanto una poesia lunga un metro, con i suddetti parametri, corrisponde a 600 caratteri spazi inclusi.

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Etica e Società

Cantico dei cantici single: anima gemella, fede e web

cantico dei cantici single: relazioni oggi

Il Cantico dei cantici è un libro che appartiene all’Antico Testamento e parla dell’amore umano. Questo libro così antico è ancora estremamente attuale e può insegnare molto ai single che cercano l’anima gemella. La frase chiave “Cantico dei cantici single“, infatti, vuole mettere in relazione i single e la bellezza dell’amore vero.

Questo Cantico deve essere letto ed interpretato alla luce del Nuovo Testamento per esprimere tutta la sua potenzialità: infatti la Bibbia e i suoi libri non possono essere considerati in modo isolato poiché si fanno luce a vicenda.

In questo Cantico l’amore umano è sottolineato dall’armonia, dalla purezza, dalla gentilezza, dal dialogo e dalla ricerca del benessere del partner. Non c’è traccia di violenza né di egoismo.

In Questo Cantico la bellezza dell’amore umano è un raggio delle perfezioni divine: infatti possiamo veramente vedere l’amore umano così come è stato “pensato” da Dio nella Creazione.

Le relazioni oggi nascono sul web e al di fuori di esso. Ecco, allora, che anche online dovrà essere portato e cercato lo spirito di questo bellissimo Cantico per avere maggiori possibilità di costruire relazioni autentiche.

cantico dei cantici single, web e relazioni

Oggi il mondo è cambiato poiché il web è entrato nella vita quotidiana delle persone. Il web è diventato una nuova dimensione della società dove le persone cercano notizie in tempo reale, fanno acquisti, esprimono la loro opinione, studiano, lavorano e si incontrano.

Il linguaggio online è diverso da quello che può essere sviluppato al di fuori del web. Infatti sul web i messaggi corrono molto velocemente portando un rilevante carico di informazioni e anche di emozioni.

In tale contesto, tutti coloro che cercano l’anima gemella e nuove amicizie, possono trovare nella rete una nuova opportunità. Il web riflette la società “reale” nei suoi pregi e difetti: tutti coloro che vogliono costruire relazioni serie, devono fare le ricerche giuste per raggiungere l’obiettivo desiderato.

Anche sul web la frase chiave “Cantico dei cantici single” può esplicitare tutte le sue potenzialità. Questo, però, può accadere solo se la rete è utilizzata per cercare relazioni dove la bellezza e l’armonia del vero amore sono presenti.

Oggi più che mai, tutti i single che vogliono costruire relazioni serie, sono chiamati ad incarnare lo spirito del Cantico dei cantici negli incontri fatti sul web. In questo modo anche la rete potrà essere una nuova opportunità per costruire autentiche relazioni di coppia dove la violenza, la sopraffazione, l’egoismo e la falsità sono banditi per lasciare spazio ad un amore puro, bello, sereno e armonico dove i sessi si incontrano per collaborare, aiutarsi e costruire una società migliore.

Pierpaolo Paolini ( Amicizie Cattoliche )

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Firenze Culla della Civiltà e della Giustizia nel Mondo

Firenze culla della civiltà, non solo arte cultura ma anche molti altri progressi importanti sono nati in questa città che per secoli è stata uno dei centri della civiltà europea che hanno illuminato il cammino dell’umanità fuori dal buio del medioevo fino alla luce della rinascita del rinascimento.

Uno degli ambiti, meno noti alla maggioranza delle persone ma non per questo di minor importanza, in cui Firenze è stata tra le fautrici del progresso della umanità è quello della legge e nel modo in cui questa fosse amministrata tenendo conto dei diritti umanitari.

Ancora oggi Firenze è culla della civiltà essendo custode di documenti e testimonianze storiche uniche ed anche se le leggi attuali non sono più decise in riva all’Arno ci sono alcuni tra i migliori studi legali.

La tradizione dello studio legale Firenze è il modo in cui oggi la città del giglio contribuisce a rendere più umana e civile una giustizia nazionale troppo spesso amministrata in modo non equo e senza l’adeguata conoscenza che solo dopo secoli di buon governo può essere regolata in modo di essere degna di un paese civile.

Non tutti sanno che fu proprio Firenze con una legge che ebbe valore per tutto il Granducato di Toscana ad essere il primo stato a bandire la pena di morte come pena massima anche per i reati più gravi commessi dai criminali di allora.

Fu grazie ad una riforma penale del 1786 ad opera dal Granduca di Toscana  Pietro Leopoldo di Lorena che sul suolo italiano nacquero le prime leggi al mondo che segnarono un solco tra le ingiustizie e le atrocità di una legge che fino a quel momento era prevista in ogni luogo del mondo.

L’abolizione della pena di morte nel Granducato di Toscana rese ancor più Firenze culla della civiltà, esempio e gloria nel mondo nel saper amministrare una giustizia civile degna di una civiltà che andava spedita verso il progresso dei secoli successivi.

Un progresso che come per molti altri ambiti anche in quello civile Firenze e la Toscana tutta fu fautrice determinante, una oasi di civiltà in mezzo ad un mondo ancora troppo barbaro per potersi elevare a faro dell’umanità.

La grande tradizione civile non inizio certo con il Granducato di Toscana che fu comunque degno erede di una grande eredità lasciata dalla illuminata dinastia dei Medici e ancor prima della Repubblica di Firenze che si ispiro alla grandezza di antiche città immortali come Atene e Roma.

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Etica e Società Salute e Benessere

Portare gli Occhiali da Vista è Sempre più di Moda

Portare gli occhiali nel modo corretto permette di beneficiare a pieno di questi dispositivi che servono a correggere la vista rendendoci una visuale più nitida.
Oltre a permetterci di vedere bene gli occhiali svolgono anche una importante funzione protettiva per quanto riguarda la giusta schermatura dai raggi solari per mezzo di lenti adeguatamente realizzate per filtrare i raggi uv.
Gli occhiali da vista forniti delle lenti correttive necessarie a correggere i difetti visivi prevengono il peggioramento della vista che si accentua nel caso i nostri occhi privi delle giuste correzioni si sforzino continuativamente per mettere fuoco ciò che ci circonda.
Portare gli occhiali oggi è divenuto comodo ed anche piacevole grazie ai grandissimi passi avanti che sono stati fatti sia da un punto di vista ergonomico sia da un punto di vista estetico, entrando in un qualsiasi negozio di ottica Firenze o di altre città potremo scegliere tra un vasto numero di modelli di tutti i colori e le forme in grado di soddisfare qualsiasi gusto ed esigenza funzionale..
I progressi dell’industria ottica ha portato alla creazione di lenti correttive sempre più performanti per correggere difetti della vista anche diversi tra loro per mezzo di lenti bifocali che permettono di vedere bene da vicino e da lontano.
Parallelamente a questi enormi passi avanti da un punto di vista funzionale sono stati fatti grandi miglioramenti anche esteticamente, lo spessore delle lenti un tempo molto accentuato attualmente a raggiunto finezze sempre maggiori dando a chi li indossa un aspetto più piacevole.
Anche le montature di un tempo pesanti e invasive da indossare oggi sono estremamente leggere e realizzate con design decisamente accattivanti che permettono a chi li indossa di assumere un aspetto estetico piacevole.
Anche molti brand della moda hanno dedicato intere linee per la realizzazione di modelli caratterizzati da forme che danno agli occhiali un grande valore aggiunto per quanto riguarda il design.
Questo ha portato oggi gli occhiali ad essere considerati non solo dei supporti visivi necessari a correggere i difetti della vista ma piuttosto accessori di moda sempre più desiderati ed indossati anche da chi non ne ha una primaria necessità.

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L’orto botanico di Bergamo: un tesoro da scoprire tra passato, presente e futuro

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  • 9 Gennaio 2019

È stato un anno straordinario per l’Orto botanico di Bergamo e tante sono le iniziative in programma per il 2019. Con un obiettivo: far conoscere sempre di più a grandi e piccini, a esperti e neofiti, le meraviglie dell’universo green colmando il gap tra uomo e natura e dando il giusto riconoscimento alla biodiversità. Ecco cosa è stato fatto e cosa si farà.

 

Nel 2018 stati proposti al pubblico ben 143 appuntamenti tra corsi, visite guidate, conferenze, laboratori, attività ludiche, teatrali, musicali. Proposte che hanno suscitato l’interesse dei ben 65.000 visitatori delle 3 sezioni espositive dell’Orto botanico (Astino, Città Alta e Sala Viscontea), di cui quasi 7.000 studenti. E proprio per rafforzare sempre più il rapporto con i giovani, sono stati attivati progetti di tirocinio, di alternanza, di Dote Comune e di volontariato oltre ad alcuni progetti speciali come “MateOrto”, percorso matematico-botanico con il Centro MateMatita dell’Università agli Studi di Milano e un progetto di inserimento lavorativo in convenzione con il Comune di Stezzano.
Inoltre, è in corso di approvazione la convenzione con il CSE per l’autismo per un progetto di prevenzione dalle infestazioni degli erbari e per la manutenzione dell’Orto Botanico.

 

Con i suoi servizi educativi, l’Orto ha coinvolto 6.942 studenti delle scuole di Bergamo, Brescia, Mantova, Milano, Sondrio, ha seguito 10 progetti di formazione dal Nido al Liceo e ha formato i Ludotecari della città per una migliore fruizione del patrimonio presente nei parchi cittadini. Con l’Associazione Amici dell’Orto Botanico sviluppa numerose iniziative come corsi di agricoltura biologica o di coltivazioni biointensive,
visite guidate ed esperienze conoscitive. Inoltre, nel biennio 2017 – 2018 ha partecipato al progetto Orti Scolastici coinvolgendo 1.068 alunni in attività educative scolastiche. Inoltre, l’Orto botanico di Bergamo è l’unico partner italiano del progetto europeo BigPicnic, focalizzato sulla sicurezza alimentare e la ricerca e l’innovazione responsabili. L’Orto bergamasco è ben connesso in una fitta rete di relazioni non solo in Europa ma anche in casa: solo nel 2018, infatti, ha collaborato con più di 60 realtà tra progetti, manifestazioni, percorsi e azioni con obiettivi comuni. Un numero che dimostra la rilevanza di un luogo come questo per la società.

 

«Vogliamo un Orto aperto, plurale, multidisciplinare, capace di avvicinare il pubblico di tutte le età al mondo vegetale. Laboratori, mostre, conversazioni, proiezioni, concerti, spettacoli: sono modi diversi per comunicare le innumerevoli relazioni tra l’uomo e le piante, per creare sensibilità e farci contagiare dal fascino che solo questi organismi sanno suscitare. Per questo, negli ultimi anni stiamo potenziando la funzione di museo di relazione, promuovendo la coesione e l’inclusione sociale anche attraverso progetti di volontariato che portano nei nostri spazi persone diversamente abili e favoriscono l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Il tutto, mettendo sempre al primo posto la conoscenza, il valore dell’incontro, la creazione di uno scambio basato su esperienze dirette e coinvolgenti. Un metodo che ormai ci contraddistingue e che porteremo con noi anche nel 2019» – dichiara il direttore dell’Orto Botanico di Bergamo, Gabriele Rinaldi.

 

«Abbiamo lavorato tanto per un orto botanico che sia un luogo vissuto e che sia aperto alla città e ai suoi cittadini, superando l’idea del museo delle piante che molti hanno di luoghi come questo. – aggiunge l’assessore all’ambiente del Comune di Bergamo Leyla Ciagà Un grande lavoro è stato fatto anche per costruire una didattica efficace sul valore della biodiversità e del diritto al cibo, entrando anche in una rete internazionale che ha visto il nostro orto accanto ai poi importanti orto delle principali capitali europee. I numeri che presentiamo oggi sono dimostrazione che la strada che abbiamo intrapreso è quella giusta. Continuiamo a lavorare in questa direzione, non solo con l’ampliamento della valle della biodiversità, ma anche con il progetto di recupero della polveriera di Colle Aperto, spazio che sarà a servizio della sezione Dell’Orto di città alta e che consentirà di migliorare la fruizione di uno dei luoghi più suggestivi di Bergamo, ma anche di intensificare le proposte dell’Orto alla città».

 

Così ecco qualche piccola anticipazione sulle iniziative previste per il nuovo anno. La natura incontrerà l’arte con il ciclo «Paesaggi dipinti»: una serie di sei incontri per indagare l’evoluzione del paesaggio tra storia, botanica e arte. Il corso è organizzato da Orto Botanico di Bergamo, Ateneo di Scienze Lettere e Arti di Bergamo, Centro di Ateneo di Arti Visive dell’Università degli Studi di Bergamo, in collaborazione con Rete Orti Botanici Lombardia, Ufficio Scolastico per la Lombardia, Ass. Amici dell’Orto Botanico e vede per ogni incontro la partecipazione di uno storico, un botanico e uno storico dell’arte. Dopo il successo del primo incontro tenutosi lo scorso dicembre con circa 200 partecipanti, il prossimo appuntamento, in programma giovedì 24 gennaio presso l’Auditorium di piazza della Libertà a Bergamo, sarà dedicato a “Il paesaggio svelato. XV secolo”.

Infine, l’Orto sta lavorando per sviluppare un frutteto biodiverso nella Valle della Biodiversità, per riqualificare l’Orto Botanico in Città Alta e per digitalizzare circa 40.000 campioni di erbario che saranno messi a disposizione del pubblico on line, nell’ambito del progetto BDL- Biblioteca Digitale Lombarda.

 

L’ingresso alle conferenze «Paesaggi dipinti» è libero e gratuito ma è richiesta la prenotazione all’indirizzo [email protected]

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Etica e Società

Cantico cantici single, web, amore e relazioni autentiche oggi

Cantico cantici single: amore e relazioni

La relazione tra amore umano e ricerca dell’anima gemella è stato sempre un argomento molto importante per le persone in generale. Anche oggi questo tema riempie le pagine di molti giornali, trova spazio nelle radio e in altri mezzi di comunicazione come il web. Per approfondire questo argomento possiamo utilizzare diverse frasi chiave che, una volta analizzate, possono aprire nuovi orizzonti e donare chiavi di interpretazione diverse. La frase chiave che vogliamo, anche se brevemente, affrontare oggi è “Cantico cantici single”.

Cantico cantici single“è una frase composta da tre parole importanti che, se unite insieme, iniziano a lavorare in sinergia rinforzandosi a vicenda.

Questa frase chiave è molto adatta per parlare della relazione tra amore umano e ricerca dell’anima gemella. Infatti il Cantico dei cantici è un libro della Bibbia che fa parte dell’ Antico Testamento. Questo libro parla diffusamente dell’amore umano e, più in particolare, dell’amore tra uomo e donna.

L’ultima parola della frase chiave è “single”. I single che cercano l’anima gemella vogliono costruire relazioni che diano risposte efficaci al profondo desiderio di affetto e di amore che alberga nel loro cuore.

Cantico dei cantici e single: una relazione attuale

La frase chiave “Cantico cantici single”, come detto sopra, mette in relazione l’amore umano e i single che cercano l’anima gemella.

Il Cantico dei cantici, infatti, è un libro che, anche se scritto prima della venuta di Cristo, mantiene tutta la sua attualità. In questo Cantico viene celebrato l’amore umano con la “a”maiuscola. L’amore che viene cantato in questo bellissimo libro della Bibbia sottolinea come il vero amore debba avere le dimensioni del dialogo, della fiducia, del desiderio, del rispetto reciproco, della gentilezza.

Nel Cantico dei cantici l’amore tra uomo e donna rifiuta l’egoismo, la guerra, la violenza e la sopraffazione. L’amore celebrato in questo cantico è armonia. L’amore descritto nel Cantico dei cantici è un raggio della bellezza e della purezza esistenti in Dio.

Ecco, allora, che anche i single di oggi possono trarre alimento e insegnamento da questo stupendo Cantico così antico. Realizzare nella vita di coppia la qualità dell’amore presente in questo Cantico significa costruire relazioni belle e appaganti dove l’amore è finalmente armonia e bellezza.

Tutto questo vale anche per le relazioni cercate sul web. Infatti il web oggi è una nuova dimensione della società dove tutto quello che facciamo ha un valore e delle conseguenze.

Pierpaolo Paolini

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Vorrei diventare un fotografo professionista

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  • 4 Gennaio 2019

Fotografare significa immortalare attimi e portarli con sé per sempre. Emanuele, ragazzo di 13 anni affetto da Ganglioma Cerebrale, una rara forma di tumore che ha compromesso la sua vista, porterà con sé molto più del ricordo di un attimo, ma un intero viaggio nel mondo dei desideri. Grazie a Make-A-Wish® Italia, Onlus con sede a Genova che dal 2004 opera su tutto il territorio nazionale per realizzare i desideri di bambini e ragazzi affetti da gravi patologie, ha infatti potuto coronare il suo sogno: sentirsi per un giorno un fotografo professionista esponendo una propria retrospettiva di 20 scatti alla Galleria di Arte Moderna e Contemporanea di Roma.

Quando i volontari di Make-A-Wish® Italia hanno incontrato Emanuele hanno compreso fin da subito quanto per lui fosse importante la fotografia. Emanuele ha chiesto di poter frequentare un corso di fotografia e ricevere una nuova macchina fotografica con degli accessori. Ha quindi iniziato un percorso coinvolgente che lo ha fatto crescere artisticamente, stimolando la sua fantasia e portando nella sua vita esperienze positive che lo hanno aiutato a essere emotivamente più forte. Ecco il percorso più coinvolgente di sempre: il Wish Journey di Make-A-Wish® Italia.

Perché un desiderio non è un regalo fugace: è un viaggio pianificato con cura, progettato per dare a ogni bambino che lo riceve la forza e la gioia di cui ha bisogno per combattere la malattia. La stessa preparazione del desiderio genera attesa, emozione, energia positiva. Aiuta a costruire la speranza di cui i bambini e loro famiglie hanno bisogno per sentirsi ancora più uniti e invincibili. E quando il desiderio si realizza lascia dietro di sé un impatto straordinario, destinato a durare a lungo e a coinvolgere tutti coloro che hanno partecipato alla sua realizzazione.

«Un desiderio che si realizza permette al bambino di vivere un’intensa esperienza emotiva che secondo i principi della psicologia positiva è complementare alle cure mediche. Sono sempre più numerose le ricerche che mettono in relazione gli aspetti emotivi con la possibilità di guarigione e dimostrano che realizzare il proprio desiderio del cuore ha un potere terapeutico. Sviluppa resilienza e aiuta i bambini ad affrontare meglio la malattia. Il beneficio si allarga all’intera famiglia, nella quale diminuiscono le ansie e le paure e, al contrario, crescono ottimismo, speranza e voglia di lottare. Così è stato anche per Emanuele che ha visto a poco a poco il suo desiderio prendere forma in un crescendo di emozioni» – ha dichiarato Sune Frontani, direttore generale e co-fondatrice di Make-A-Wish® Italia – Onlus.

Il desiderio di Emanuele, infatti, non si è esaurito con la frequentazione del corso professionale di fotografia ma ha dato vita alla realizzazione di una vera e propria retrospettiva presso la Galleria D’Arte Moderna e Contemporanea di Roma organizzata venerdì 28 dicembre 2018. Emanuele, in qualità di Direttore Artistico, ha scelto 20 scatti per lui significativi e disponibili con un’offerta per raccogliere fondi per Make-A-Wish Italia. La mostra è stata quindi la conclusione perfetta per rendere indimenticabile il suo desiderio, poiché ha fatto sì che un ragazzo che ama la vita e il mondo che lo circonda potesse mostrare a tutti la sua crescita personale e professionale sentendosi per un giorno un vero fotografo.

«Nonostante le pesanti cure Emanuele non ha mai smesso di guardare il mondo con grande interesse e la sua passione per la fotografia ne è la dimostrazione. Questa bellissima esperienza lo ha reso felice e ha fatto felici tutti noi. I mesi in cui ha frequentato il corso sono stati per Emanuele molto intensi. Tutti i giovedì seguiva le lezioni e durante la settimana metteva in pratica quello che gli avevano spiegato. Durante quel periodo, e ancora adesso, Emanuele non parla d’altro. La realizzazione di questo suo desiderio lo accompagnerà per sempre e lo stesso sarà per noi. Grazie Make-A-Wish Italia per aver reso tutto questo possibile» – ha commentato la mamma di Emanuele.

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Comunicati Etica e Società News

Auguri di natale con un click solidale

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  • 21 Dicembre 2018

Fino al 6 gennaio 2019 è possibile inviare le cartoline solidali a sostegno delle missioni bergamasche

 

Augurare buone feste e fare del bene è possibile grazie alla cartolina solidale, iniziativa  nell’ambito dalla campagna di Natale “Affidati alla stella!…incontra la missione” promossa dal Centro Missionario Diocesano in collaborazione con Ascom Bergamo, Telaio della missione-onlus e Websolidale.

 

Inviare gli auguri di Natale ad amici e parenti è molto semplice: basta andare sul sito www.websolidale.org scegliere il biglietto che più piace, aggiungere il testo e inviare.  Per ogni cartolina inviata, gratuitamente, verrà donato 1€ ai tre progetti missionari coinvolti: Bolivia, Terra Santa e Repubblica Domenicana del Congo.

 

Le cartoline sono state realizzate dai bambini e ragazzi di diversi istituti della città di Bergamo e provincia: scuole dell’infanzia, scuole primarie e scuole secondarie di primo e secondo grado, oltre ad oratori e gruppi di associazioni. Alcuni disegni provengono anche da Chiese lontane dove sono presenti i missionari bergamaschi. Ogni giovane artista ha realizzato un elaborato, con diverse tecniche artistiche che potesse esprime al meglio il vero valore del Natale. Ad oggi sono state inviate oltre 7mila cartoline per augurare un buon Natale!

 

In otto anni l’associazione Websolidale, nata con l’obiettivo di sostenere attraverso il web le missioni diocesane nel mondo, ha inviato 101678 cartoline pari a 101678euro versati a sostegno di diversi progetti missionari.

 

Per ulteriori informazioni sui progetti consultare i siti: www.cmdbergamo.org ; www.websolidale.org ; www.iltelaiodellamissione.org

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La sicurezza di tutti i lavori: auspici per un anno nuovo

Comunicato Stampa

La sicurezza di tutti i lavori: auspici per un anno nuovo

Gli auspici per un 2019 in cui si possa pensare alla sicurezza di tutti i lavori e di tutti gli ambienti lavorativi. L’importanza di una formazione diffusa e partecipata. A cura di Rocco Vitale, presidente di AiFOS e sociologo del lavoro.

Per coloro che, costantemente, si interessano ed operano per la salute e la sicurezza sul lavoro il 2018 si conclude con un aumento degli infortuni e degli incidenti. La questione nel suo complesso deve essere letta in un contesto complessivo che non è più circoscritto alla “fabbrica” quale luogo di lavoro ma nel contesto del lavoro. Basti pensare all’ultima tragedia della discoteca di Corinaldo dove i giovani ragazzi sono morti a causa della mancata messa in sicurezza dell’ambiente. Sempre più, nel mondo, le feste ed i mercatini di Natale sono occasione di preoccupazione per possibili attentati terroristici. Tra la safety e la security vi è ormai un filo conduttore che deve trovare all’interno del sistema legislativo una coerente parola d’ordine nella formazione diffusa e partecipata.

 

Si tratta di sviluppare una formazione sui comportamenti. In molti casi, ancor oggi, la formazione rappresenta un aspetto formale che si conclude con un pezzo di carta (spesso anche acquistato in varie forme) che non risponde alle esigenze della società nel suo insieme.

 

Deve essere dedicata più attenzione alla valutazione dei rischi che non si può esaurire nella formuletta “Rischio=Probabilità*Gravità”. A ciò bisogna aggiungere l’elemento umano della percezione del rischio. L’innovazione tecnologia e le nuove tecnologie rappresentano sicuramente un traguardo importante ma stiamo attenti a voler pensare ad una prevenzione scientifica dei rischi che, da sola, sia in grado di prevedere e determinare i risultati delle azioni anche se sono ben programmate e pianificate.

 

Un notevole contributo della ricerca sarà lo sviluppo dell’Internet of Things (IoT- Internet delle cose) nell’ottica della fabbrica intelligente e dei prodotti intelligenti: ricordiamo però che questi strumenti sono nelle mani dell’uomo e, quindi, dei suoi comportamenti e della sua consapevolezza che deriva, sempre più, da una maggiore conoscenza ed applicazione della percezione del rischio.

 

Oggi, però, anche se la fabbrica non si è estinta molti lavori si svolgono in altri ambienti e con approcci differenti. Pensare alla sicurezza solo nei luoghi di lavoro è riduttivo e forse bisogna iniziare a pensare alla sicurezza sul lavoro. Di tutti i lavori. E gli ambienti sono anche il mezzo di trasporto, la strada, per le feste all’aperto, le discoteche, le piste di sci, le spiagge e via dicendo. Anche in tutti questi spazi si devono applicare le norme sulla sicurezza. Sono ambienti dove alcuni lavorano ed altri – dal lavoro altrui – ne traggono rilassamento, vacanza, divertimento. I partecipanti devono essere coinvolti nella sicurezza che non riguarda solo ed esclusivamente gli organizzatori.

 

Un mondo sempre più complesso e difficile dove la formazione svolge un ruolo fondamentale e determinante per modificare, cambiare, responsabilizzare i comportamenti delle persone. Sta cambiando il mondo del lavoro, vi è una diffusa crisi della rappresentanza, e quindi dalla cultura della sicurezza bisogna passare alla cultura del lavoro di cui la sicurezza non ne rappresenta una parte ma è parte integrante.

 

In questo mondo complesso e (dis)articolato l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) cerca di fare la sua parte nell’ambito della formazione. E con la Fondazione AiFOS, nei primi due anni, abbiamo contribuito con 100.000,00 € alla realizzazione di progetti sulla sicurezza a favore di enti, associazioni e nel campo della disabilità.

 

Un grazie a tutti certi di trovarci assieme col nuovo anno ad affrontare le sfide che ci attendono.

 

Il link per conoscere eventi, corsi e iniziative organizzati dall’associazione AiFOS: http://www.aifos.it

 

Per informazioni e iscrizioni:

Direzione Nazionale AiFOS – via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel.030.6595031 – fax 030.6595040 www.aifos.it  – [email protected]

 

 

 

19 dicembre 2018

 

Ufficio Stampa di AiFOS

[email protected]

http://www.aifos.it/

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Etica e Società

Assenteismo? È legittimo il ricorso all’agenzia investigativa

Il datore di lavoro può ricorrere ad un’agenzia investigativa per accertare le cause dell’assenza dal luogo di lavoro e, quindi, il mancato svolgimento dell’attività lavorativa da parte del dipendente. È la conclusione a cui è giunta la Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, con la sentenza n. 8373 pubblicata il 4 aprile scorso. Quando è legittimato, in sostanza, il datore di lavoro a rivolgersi ad un’agenzia investigativa?

La Cassazione ha di fatto, precisato che l’art. 2 dello Statuto dei lavoratori non preclude all’azienda di chiedere l’intervento dell’agenzia investigativa, purché questa “non sconfini nella vigilanza dell’attività lavorativa vera e propria riservata dall’art. 3 dello Statuto direttamente al datore di lavoro e ai suoi collaboratori e giustifichi l’intervento in questione non solo per l’avvenuta prospettazione di illeciti e per l’esigenza di verificarne il contenuto, ma anche in ragione del solo sospetto o della mera ipotesi che illeciti siano in corso di esecuzione (cfr. Cass. 14.2.2011 n. 3590)”.

Le garanzie dei sopra citati articoli dello Statuto dei Lavoratori, si legge ancora nella sentenza, “operano esclusivamente con riferimento all’esecuzione dell’attività lavorativa in senso stretto, non estendendosi, invece, agli eventuali comportamenti illeciti commessi dal lavoratore in occasione dello svolgimento della prestazione che possono essere liberamente accertati dal personale di vigilanza o da terzi”.

“Orbene – spiega la Cassazione nel respingere il ricorso dell’ex dipendente licenziato per giusta causa – nella fattispecie il convincimento della Corte territoriale si è basato sull’esito di un’attività investigativa, oggetto anche di prova testimoniale degli investigatori, rientrante nei poteri di controllo datoriale, in quanto esercitata in luoghi pubblici, onde è stato accertato, per 10 giorni, non solo il mancato rispetto dell’orario giornaliero di lavoro ma anche che, in orario di lavoro, al di fuori dell’ufficio, il dipendente non aveva svolto alcuna attività lavorativa”.

Secondo i giudici di merito, nel caso in oggetto, l’attività degli investigatori rientrava quindi tra i poteri di controllo del datore di lavoro in quanto esercitata in luoghi pubblici. La Suprema Corte ha, quindi, condiviso la decisione della Corte d’appello secondo la quale il controllo effettuato dagli investigatori non era finalizzato ad accertare le modalità dell’adempimento dell’obbligazione lavorativa bensì “le cause dell’assenza del dipendente dal luogo di lavoro concernenti appunto il mancato svolgimento dell’attività lavorativa da compiersi anche all’esterno della struttura aziendale”.

 

Argo2001New

Agenzia Investigativa Roma

Investigatore privato Roma

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Etica e Società

ICE CUBE PARTECIPA MY SPIRITS MILANO 2018

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  • 22 Novembre 2018

I migliori drink nascono solo da ingredienti eccellenti, a partire dal ghiaccio. Per questo Ice Cube, azienda leader in Italia nel ghiaccio alimentare confezionato, partecipa, lunedì 26 novembre al Museo Storico Alfa Romeo, alla giornata conclusiva di My Spirits Milano 2018, il ciclo di appuntamenti interamente dedicato al mondo degli Spirits e pensato specificamente per gli addetti ai lavori e per tutti gli appassionati del mondo dell’Ho.Re.Ca.

Ice Cube firmerà il ghiaccio che sarà utilizzato nelle numerose iniziative in programma, come per il cocktail inedito che sarà creato da Bruno Vanzan, tra i TOP10 bartender al mondo, vice campione del mondo WFA e vincitore del premio “miglior cocktail” al campionato mondiale IBA, nonché testimonial di Ice Cube. Il ghiaccio, infatti, è un ingrediente fondamentale per preparare drink di qualità e quello di Ice Cube è certificato IFS (International Food Standard) secondo le vigenti normative igienico sanitarie CE. Un ghiaccio prodotto con acqua oligominerale, microbiologicamente puro, inodore e insapore che con un 1kg di cubetti consente di realizzare circa 10 cocktail o 20 drink, diventando a tutti gli effetti il partner ideale per ogni bevanda.

I partecipanti a My Spirits Milano, tra exhibition flair e seminari come “Il ritorno dell’Aperitivo” e “Il Gin è italiano” in cui approfondire la cultura della mixology ed essere aggiornati sulle nuove tendenze del mercato degli Spirits, avranno la possibilità di «toccare con mano» la qualità e l’innovazione del ghiaccio Ice Cube conoscendo da vicino i suoi prodotti nel corner dedicato. Qui potranno trovare, accanto ai più tradizionali ghiaccio in cubetti e ghiaccio crushed, anche i prodotti della linea premium – Ice Deluxe (cubi di ghiaccio purissimo 5x5x5cm), Iceball (eleganti sfere del diametro di 6 cm) e Ice Block (il maxi cubo da 25cm di lato) -, nonchè i nuovissimi Ice Brick, per realizzare cubetti e sfere a un prezzo notevolmente inferiore, e le Ice Cup, i bicchieri fatti su misura contenenti cubetti di ghiaccio puro Ice Cube ideali per gustare bevande take away.

Un evento da non perdere per scoprire tutti i segreti sul ghiaccio alimentare confezionato più innovativo e autentico che ci sia e per essere perfettamente aggiornati sulle nuove tendenze del magico mondo degli Spirits.

ICE CUBE è il primo produttore in Italia di ghiaccio puro per uso alimentare. Il ghiaccio ICE CUBE è prodotto con acqua oligominerale pura, cristallina, inodore e insapore, ottenuta dalle sorgenti di Scillato, nel gruppo montuoso delle Madonie, in Sicilia. L’elevata qualità è assicurata dalla conformità del processo produttivo e del prodotto finale alle normative vigenti CE sulla produzione di alimenti.

ICE CUBE copre tutto il territorio nazionale, comprese le isole, avvalendosi di operatori specializzati e piattaforme dedicate. Si rivolge al canale Ho.Re.Ca e al canale G.D.O. con una propria rete di vendita e numerosi intermediari. Il canale Ho.Re.Ca è quello di maggiore ricettività e semplicità di penetrazione, tanto che oggi ICE CUBE conta più di 140 distributori lungo tutto lo stivale con una produzione di 3mila tonnellate di ghiaccio l’anno.

Il ghiaccio ICE CUBE può essere acquistato anche nei supermercati, nei centri commerciali, negli alimentari della GDO e nel canale Cash&Carry dove è presente nel 90% dei punti vendita sul territorio nazionale, con un incremento delle vendite del 35% nei C&C e del 172% nella GDO tra il 2015 e il 2017.

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Comunicati Etica e Società

ZEROUNO: L’IMPRESA SOCIALE CHE RENDE LA DIGITAL ECONOMY INCLUSIVA

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  • 2 Novembre 2018

Il profit incontra il no profit. Il sociale si unisce al digitale. E nascono nuove opportunità di lavoro. Cresce a Bergamo l’impegno di ZeroUNO, la prima impresa sociale costituita ai sensi della nuova riforma del terzo settore per iniziativa delle cooperative sociali L’Impronta, Generazioni FA, Ecosviluppo e della Srl MIDA Informatica che, insieme al Patronato San Vincenzo, hanno deciso di investire sull’innovazione e sulla propensione all’imprenditorialità per aiutare i giovani under 30 che vivono situazioni di difficoltà famigliare, relazionale o con disabilità, ad entrare, con autonomia e con nuove e solide competenze, nel mondo del lavoro.

ZeroUNO, che conta già 5 dipendenti e 9 tirocinanti, si occupa di digitalizzare gli archivi cartacei, audio, video e i fondi fotografici, rivolgendosi ad aziende, biblioteche, fondazioni bancarie ed enti pubblici e privati che hanno l’esigenza di trasformare i dati in archivio in linguaggio digitale così da poterli salvaguardare e catalogare. Lavoro sempre più importante oggi come testimoniato anche dalle diverse commesse ricevute in questi primi mesi di vita da ZeroUNO, come il Museo delle Storie di Bergamo, che intende digitalizzare 200 mila fotografie in tre anni, e un noto marchio del fashion italiano che, dovendo trasferire gli archivi all’estero, ha richiesto a ZeroUNO di digitalizzare fotografie, bozzetti e cataloghi che hanno fatto la storia dell’atelier dagli anni ‘50 ad oggi.

L’attività per il Museo delle Storie di Bergamo, in particolare, vedrà, nel corso dei tre anni di progetto, l’avvio al lavoro di circa 30 ragazzi, il cui operato concorrerà all’apertura del Polo della fotografia storica nel convento di San Francesco in Città Alta che sarà inaugurato entro la prima metà di novembre. I ragazzi saranno formati dal Patronato San Vincenzo che metterà a disposizione dell’impresa sociale la propria esperienza per orientamento, corsi di formazione specialistica e continua, stage ed elaborazione dei curricula. L’obiettivo, infatti, è far sì che i giovani impegnati con ZeroUNO possano ottimizzare le competenze acquisite spendendole anche per altre opportunità professionali.

Fondamentale, a tal fine è l’esperienza fornita dal partner del mondo profit: MIDA Informatica, azienda specializzata in progetti di gestione e valorizzazione dei beni culturali e sviluppo di soluzioni informatiche che, tra gli altri, ha realizzato interventi di digitalizzazione sui 1.119 fogli del Codice Atlantico di Leonardo da Vinci per la Biblioteca Ambrosiana di Milano. La Cooperativa Sociale L’Impronta, invece, si occupa della selezione e del tutoring dei ragazzi, Ecosviluppo ne incrementa il potenziale di inserimento lavorativo e Generazioni FA individua all’interno dei propri servizi giovani che possano candidarsi a svolgere percorsi di formazione e di inserimento lavorativo.

In particolare, nei progetti di ZeroUNO sono coinvolti giovani under 30 e persone che vivono situazioni di svantaggio, difficoltà familiare o relazionale o che abbiano una disabilità, garantendo loro una retribuzione e una possibilità di crescita. La formazione, infatti, è centrale nei progetti di ZeroUNO. Le persone inserite vengono avviate a percorsi di formazione di informatica di base e di formazione tecnica, con attività specifiche sugli strumenti tecnologici da usare per la digitalizzazione del materiale in oggetto. Ogni persona coinvolta è poi inserita in azienda attraverso un’esperienza “on the job” durante la quale sarà affiancata da un tutor della cooperativa sociale e da un tutor aziendale così da poter proseguire la propria formazione anche a lavoro.

«ZeroUNO è capitale, fiducia e opportunità. Tre parole chiave che descrivono perfettamente questa esperienza: capitale, dato dal fatto che le varie realtà che compongono questa impresa sociale hanno messo a disposizione le loro migliori risorse. Fiducia, perché è questo il valore alla base di ZeroUNO, e opportunità perché diamo delle possibilità concrete ai ragazzi coinvolti, alle aziende che richiedono i nostri servizi e all’intera società» commenta il presidente Stefano Rota, ricordando che in breve tempo ZeroUno è già cresciuta moltissimo: «Oggi abbiamo 5 ragazzi assunti e 9 tirocinanti, ci siamo già spostati dalla prima sede, all’interno di MIDA Informatica, perché avevamo bisogno di maggiori spazi, e siamo nuovamente alla ricerca di una location più grande. Abbiamo già ricevuto commesse importanti e sono in corso delle interlocuzioni con realtà molto sfidanti, con il desiderio di crescere sì, ma sostenibilmente».

«Con ZeroUNO la responsabilità sociale si fa impresa. È un’esperienza innovativa, una scommessa avanzata ancora prima che venisse varata la nuova legge sul terzo settore. Parliamo direttamente ai ragazzi, li facciamo mettere in gioco, creiamo nuovo valore, rigeneriamo le loro competenze. E lo facciamo attraverso il digitale, mostrando che l’interesse economico può andare di pari passo con quello sociale e che attraverso l’impresa si può perseguire il benessere di un’intera comunità» dichiara Sergio Bellini, responsabile commerciale di MIDA Informatica. «Invito quindi le realtà del territorio bergamasco, sia pubbliche che private, a dare fiducia a ZeroUNO perché è un’esperienza che restituisce al territorio valori e servizi, unendo all’alta qualità dei progetti realizzati quella delle sue persone. È un sistema win-win, in cui non solo si genera un servizio di valore per le aziende che ne fanno richiesta, ma si crea anche un arricchimento per tutto il territorio e per i ragazzi direttamente coinvolti».

 

ZEROUNO Impresa Sociale. ZeroUno è un’impresa sociale che promuove progetti e servizi ad alto contenuto tecnologico per la conservazione dei patrimoni culturali e degli archivi documentali, realizzati con attenzione alla qualità e alla sostenibilità, assicurando inserimento lavorativo per persone in condizioni di svantaggio sociale. Costituita nel gennaio 2017 per iniziativa delle cooperative sociali L’impronta, Generazioni FA, Ecosviluppo e della Srl MIDA Informatica che, insieme al Patronato San Vincenzo, hanno deciso di investire sull’innovazione e la propensione all’imprenditorialità, ZeroUno è la prima impresa sociale costituita a Bergamo ai sensi della nuova riforma del terzo settore. Rivolgendosi ad Aziende, Biblioteche, Fondazioni bancarie, Enti pubblici e privati che abbiano necessità di archiviare dati, immagini, fotografie, testi, ZeroUno vuol fare della qualità dei prodotti offerti il marchio distintivo della responsabilità sociale e della promozione del lavoro come luogo di realizzazione, raccogliendo la sfida della digitalizzazione del lavoro e dell’economia per un’innovazione inclusiva, intelligente e sostenibile.

www.zerounoimpresasociale.it

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Etica e Società Eventi News

«Equilibrio Sottile» la terra oggi, per un futuro domani

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  • 21 Ottobre 2018

È l’«Equilibrio Sottile» di un ambiente incontaminato ed affascinante ma sempre più degradato e molestato dall’azione incurante dell’uomo il tema scelto per la seconda edizione di «Fotografica. Festival di Fotografia Bergamo», la rassegna biennale promossa a Bergamo dall’ Associazione FOTOGRAFICA e con la consulenza artistica di Denis Curti, in programma dal 27 ottobre all’11 novembre 2018.

Diciassette giorni di mostre fotografiche, incontri e dibattiti nella splendida cornice di Città Alta, presso il Monastero del Carmine, con la partecipazione di maestri entrati nel gotha internazionale della fotografia e di giovani emergenti dalle straordinarie capacità. Vissuti e sguardi diversi accomunati da un unico filone narrativo: la denuncia dei danni irreparabili provocati dal cambiamento climatico, testimoniati da scatti rigorosi, sinceri, a volte persino brutali nella loro efficacia comunicativa. Immagini che, riprendendo gli avvenimenti drammatici dei giorni nostri, dimostrano al tempo stesso la bellezza del pianeta Terra, stimolando una nuova e più risoluta presa di coscienza rispetto al futuro sviluppo.

A essere esposti saranno i lavori di: Gianni Berengo Gardin, fotografo di fama internazionale, con scatti in bianco e nero che ritraggono il quotidiano passaggio delle navi da crociera nella laguna di Venezia, mostra curata da Alessandra Mauro; Alessandro Grassani, autore di documentari su temi sociali in oltre 30 Paesi e per l’Organizzazione Internazionale per la migrazione, le cui foto accenderanno i riflettori sulle migrazioni climatiche.

Ancora: Andrea Frazzetta, reporter con incarichi in oltre 50 Paesi al mondo, esporrà scatti dedicati a laghi dai colori psichedelici, vulcani attivi, distese di sale, ritraendo la terra in continua evoluzione come fosse Paradiso e Inferno al tempo stesso, un luogo ancestrale dov’è ancora possibile osservare fenomeni che hanno dato origine al mondo; Fabio Cuttica, fotografo dell’Agenzia Contrasto che, in collaborazione con CESVI, si soffermerà sull’Amazzonia con il reportage realizzato tra miniere d’oro illegali, distruzione ambientale e lavoro appassionato di chi cerca di difendere il territorio; Luca Locatelli, multimedia visual story-teller, vincitore del prestigioso premio World Press Photo 2018 per la categoria Environment, affronterà invece il volto oscuro del progresso tecnologico che tuttavia appare inevitabile; per questa ragione diventano fondamentali pianificazione ed impegno nel suo utilizzo; Fausto Podavini, fotografo di reportage per varie Onlus, presenterà fotografie che ritraggono i devastanti sconvolgimenti causati dalla costruzione di una diga in Etiopia, un’indagine iniziata nel 2011 per raccontare gli effetti di come investimenti imponenti mettano a rischio un equilibrio tra uomo e Natura consolidato in centinaia di anni, modificando irreparabilmente aspetti socio-antropologici e socio economici; e poi Jessica Bizzoni, designer, ricercatrice e fotografa che indaga su problemi ambientali causati dal comportamento contemporaneo analizzando la connessione con l’arte e il design come mezzo di espressione e critica.

Infine, l’overview fotografica dedicata all’Artico, con la straordinaria rassegna di ARTICO. ULTIMA FRONTIERA, firmata da tre maestri della fotografia di reportage, Ragnar Axelsson, Carsten Egevang e Paolo Solari Bozzi e curata da Denis Curti e Marina Aliverti: 65 immagini in bianco e nero, per indagare come gli abitanti in Groenlandia, Siberia e Islanda gestiscono quotidianamente un ambiente ostile, ricordando l’importanza della difesa di uno degli ultimi ambienti naturali non (ancora) sfruttati dall’uomo. Con COLD IS HOT, la serie che viene presentata all’interno di ARTICO. ULTIMA FRONTIERA, Marina Aliverti ci presenta uno scorcio molto personale e sereno dei luoghi estremi della Groenlandia, dove ha vissuto per due mesi nell’inverno del 2016 con i pescatori-cacciatori Inuit e i fotografi della mostra, riportando in maniera disincantata e giocosa la quotidianità di questo popolo che vive tra i ghiacci, purtroppo non più eterni.  La rassegna include infine un potente documentario arricchisce la narrazione delle regioni del Nord: SILA and the Gatekeepers of the Arctic, realizzato dalla regista e fotografa svizzera Corina Gamma.

Inoltre, la rassegna ospiterà la proiezione del film “My Life in a Click” dedicata a uno dei più grandi fotografi contemporanei, Gianni Berengo Gardin, raccontato dalla sua fedele compagna con la regia di Max Losito, che ha seguito il maestro per otto anni.

Uno sguardo a 360 gradi, dunque, sulla fragile e potente bellezza della Natura per aprire una riflessione sul rapporto sempre più spesso squilibrato tra uomo e ambiente, in cerca di una nuova pacificazione fatta di rispetto, tutela e sostenibilità.

 

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Etica e Società Salute e Benessere

Sempre più Belli Grazie a Centri Estetici Sempre più Tecnologici

In italia sono presenti moltissimi centri estetici dalle grandi città ai paesi più piccoli come l’ estetista Poggibonsi un centro all’avanguardia che propone trattamenti estetici avanzati.
La cultura della cura del corpo negli ultimi decenni ha conosciuto una crescita costante che ha retto anche alla diminuzione dei consumi provocata dalla crisi.
A contribuire alla crescita dei centri estetici ci sono l’introduzione di nuovi trattamenti estetici che di fatto hanno offerto risultati sorprendenti rispetto a quelli che erano i classici servizi estetici di base come la depilazione e la cura di mani e piedi.
La costante ricerca supportata dai progressi della tecnologia e finanziata da importanti società internazionali ha permesso di commercializzare trattamenti estetici che fino a pochi anni fa erano appannaggio di poche persone come personaggi del mondo dello spettacolo o persone ricche da poter permettersi di pagare cifre molto elevate.
Tra i trattamenti estetici avanzati più importanti di cui oggi si può usufruire nei centri estetici a prezzi economici rispetto a quelli del passato ci sono sicuramente quelli che riguardano la cura della pelle.
Creme realizzate con elementi innovativi le cui proprietà sono state scoperte grazie a ricerche internazionali all’avanguardia oggi non solo migliorano la qualità della pelle rendendola più compatta e luminosa ma attenuano i segni del tempo in modo quasi miracoloso ed in alcuni casi riescano a curare inestetismi e macchie della pelle per le quali prima esisteva solo la possibilità di coprire con prodotti cosmetici coprenti.
Alcuni di questi trattamenti necessitano di apparecchiature molto costose che per mezzo di tecnologie come il laser che riesce a curare la pelle in modo profondo dove non era possibile arrivare con un semplice massaggio o con un qualsiasi prodotto.
Anche per quanto riguarda la depilazione i nuovi trattamenti estetici riescono a dare risultati sorprendenti rispetto al classico metodo delle cerette e degli strappi, oggi grazie all’introduzione di macchinari laser realizzati da multinazionali dell’estetica di livello internazionale molti centri estetici possono fornire trattamenti di depilazione definitiva che risolvono in modo permanente uno dei problemi estetici più sentiti dalle donne.
L’introduzione della tecnologia laser e a luce pulsata offre una soluzione sicura e permanente che permette alle donne di risparmiare non solo tempo e denaro ma anche di sottoporre la pelle agli arrossamenti e al pericolo delle vene in superficie che le continue cerette e strappi potevano provocare in alcuni soggetti con la pelle delicata e fine.
Queste sono solo alcune delle soluzioni estetiche innovative che oggi possano trovare nei migliori centri estetici, oltre a questi esiste una classe di servizi e trattamenti sempre più apprezzati come i massaggi rilassanti effettuati in ambienti rilassanti con aromi e musiche che aiutino la mente a rilassarsi e ritrovare quell’equilibrio necessario per completare e rendere duraturi gli effetti dei trattamenti estetici del corpo.

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Etica e Società

I chiari segni che il tuo partner ti sta tradendo

Fine della storia: i segnali di un matrimonio che sta andando a rotoli

Tradimento o infedeltà, chiamalo come vuoi, ma è di certo uno dei problemi più difficili che possano sorgere in un matrimonio. La fiducia vacilla e nella maggior parte dei casi ha difficoltà a tornare come lo era un tempo, così come il rapporto che, seppur con l’aiuto di uno specialista, avrà sempre nascosta una ferita aperta. Ma quali sono quei segnali di pericolo che ci fanno comprendere che c’è qualcosa che non va? Se non ti senti in grado di indagare da te, l’unica soluzione è un investigatore privato. A ParmaElinvest di Paolo Elpini ha aiutato tanti, come te, a mettere la parola fine a un rapporto oramai divenuto malato…

Dopo anni di felice matrimonio ti accorgi che qualcosa non è più come prima. Certo, il tempo passa e i sentimenti si affievoliscono. Eppure, c’è qualcosa oltre all’aspetto fisico, che ovviamente cambia con il tempo, che deve per forza rimanere forte e ancorare la coppia: complicità, rispetto, intimità, comprensione. Quando per un motivo o per un altro questi aspetti cominciano a svanire, va da sé che uno dei due li andrà a cercare da qualcun altro. E non si parla di essere egoisti, menefreghisti o qualsiasi atro aggettivo negativo tu voglia utilizzare per definire quell’essere immondo che ha deciso di rovinare la tua vita. No, non si tratta di nulla di tutto ciò. Il tutto sta semplicemente nel fatto che tutti noi abbiamo bisogno di qualcuno che ci comprenda e quando, per un motivo qualsiasi, l’altro non è più in grado di darci questo, il risultato è che, anche inconsciamente iniziamo a cercarlo altrove, fino a farci travolgere da qualcosa di più grande di noi. Ecco che una semplice attenzione in più diventa un tradimento: un disastro per la vita di una coppia.

E da qui la situazione non fa che naufragare, perché non ci metterai molto a comprendere che il tuo partner ti sta tradendo. Vi conoscete da anni, lo comprendi subito quando c’è qualcosa di enormemente diverso. Nella maggior parte dei casi, anche quando affronti il ​​tuo partner con accuse di inganno, ti verrà negato tutto o ti si farà sentire come pazzo/a. A meno che tu non abbia prove concrete e inconfutabili, la maggior parte dei partner non ammette quasi mai di avere una relazione extra coniugale.

Ma quali potrebbero essere i segnali di allarme dell’esistenza di una relazione extra coniugale?

  • Il tuo partner sembra annoiato, annoiato con te e con i bambini, del lavoro e della vita in generale.
  • Il tuo partner sembra alla ricerca di sensazioni forti nella sua vita.
  • C’è molta meno intimità e la tua vita sessuale è praticamente inesistente.
  • Il tuo partner comincia a mostrare bassa autostima, un senso di confusione su sé stesso
  • Il tuo partner non mostra alcuna gelosia di te
  • Il tuo partner è diventato pigro, soprattutto in casa
  • Il tuo partner è molto più critico nei tuoi confronti.
  • Il tuo partner diventa molto difensivo se parli di infedeltà o affari.
  • Il tuo partner è improvvisamente più attento del solito.
  • Il tuo partner sta lavorando più ore del solito.
  • C’è un improvviso interesse per l’aspetto.
  • Si notano addebiti senza senso sulla carta di credito.
  • Il tuo partner è indifferente agli eventi familiari come i compleanni e le vacanze.
  • Trovi che il tuo partner ti abbia mentito su una varietà di cose.
  • Ti senti come se venissi evitato.

Se ti ritrovi in almeno la metà di questi punti, c’è una buona probabilità che la tua intuizione stia percependo che l’infedeltà, sia fisica che emotiva, è in corso. Ora devi prendere la situazione in mano e decidere cosa fare. Non è semplice, ed è forse per questo che l’unica persona che può venirci in aiuto è un investigatore privato. A Parma Elinvest di Paolo Elpini ti aiuterà a raccogliere le prove del tradimento del tuo partner, mettendo fine ad una relazione che è oramai finita.

Non attendere oltre e contatta Elinvest al 342 8075137

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Dieta e Alimentazione Etica e Società

Il Chianti la Perla Verde della Campagna Toscana

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  • 5 Agosto 2018

Alle porte di Firenze esiste una zona collinare immersa nella natura che si estende fino alle province di Siena ed Arezzo, questo luogo è conosciuto come la zona del Chianti una zona di campagna che ha le caratteristiche tipiche della campagna Toscana.
Il Chianti oltre ad essere una zona di campagna bellissima è anche un luogo di produzione vinicola tra le più rinomate del mondo, nel Chianti da secoli vengano coltivati vigneti dai quali si ottiene eccellenti vini per mezzo di metodologie tradizionali antiche di secoli.
I vini del Chianti rappresentano una vera eccellenza nel panorama della produzione vinicola, i vini provenienti da questa zona della Toscana sono molto apprezzati tanto da essere tra i prodotti più serviti nei ristoranti e durante i migliori catering Firenze.
Oltre alla produzione vinicola nel Chianti si producano anche altre eccellenze gastronomiche come l’olio, i salumi, i formaggi e molti atri cibi tipici della tradizione Toscana, queste eccellenze gastronomiche non sono solo consumate in questi luoghi ma vengano esportate in tutto il mondo in considerazione delle richieste provenienti da tutto il mondo.
Questi prodotti sono anche una delle attrazioni che alimentano il turismo nel Chianti, sono moltissimi i turisti che soprattutto durante il periodo estivo partecipano a veri e propri tours dedicati ad assaggiare il vino e le altre eccellenze gastronomiche di questa zona della Toscana alle porte di Firenze.
Oltre alle produzioni enogastronomiche il turismo è una delle attività principali del Chianti, questa stupenda zona collinare immersa nella natura è caratterizzata dalla presenza di molte strutture ricettive di ottima qualità.
Le strutture ricettive del Chianti oltre ad essere di ottima qualità sono caratterizzate dai tratti tipici della tradizione toscana che si possano ritrovare sia negli arredi sia nell’architettura tipica delle costruzioni della tradizione Toscana.
La scelta della struttura ricettiva nel Chianti è molto variegata si va dai semplici b&b, ai residence, agli hotel di lusso, molte di queste strutture sono attrezzate con piscine, gazebo ed anche ottimi ristoranti dove i turisti possano degustare gli ottimi vini e cibi toscani.
Queste strutture sono degli ottimi luoghi dove trascorrere ore di relax e divertimento soprattutto durante la stagione estiva, queste strutture sono anche un punto ideale di partenza per effettuare le molte escursioni che si possano fare in questo stupendo territorio della Toscana.
Il Chianti è una zona della campagna Toscana famosa in tutto il mondo, sono moltissime le persone provenienti che amano passare nel Chianti le proprie vacanze e che tornano spesso in questi luoghi.
A testimonianza di ciò sono molti anche i cittadini stranieri che hanno acquistato in questa zona della Toscana una residenza dove trascorrere le proprie vacanze, tra questi ci sono anche importanti personaggi che hanno acquistato palazzi, ville storiche ed anche vere e proprie tenute agricole per il grande amore per questa stupenda zona di italia.

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Etica e Società

Le 4 regole per la scelta del giusto arredamento per ufficio

Parla l’esperto in arredamento per ufficio di Napoli, Ercole Mirabella

Trascorrere 8 o più ore al giorno su una sedia scomoda a fissare un computer stordito su una scrivania piccola e ingombra non migliorerà di certo la tua produttività. Eppure, è dimostrato che il giusto arredamento d’ufficio ha un ruolo molto importante nell’incrementare la produttività dei dipendenti. Specializzato in arredamento per ufficio, a Napoli potrai affidarti alla professionalità di Ercole Mirabella.

Tutti siamo appassionati di arredamento quando si tratta di scegliere i mobili e i complementi d’arredo per la nostra casa, ma non sembriamo ugualmente profondi e seri quando dobbiamo arredare un ufficio. Proprio per questo abbiamo deciso di mettere insieme alcuni dei consigli rilasciati dal nostro esperto in arredamento per ufficio di Napoli, per creare il tuo ufficio perfetto, quello dove creatività e produttività viaggiano alla velocità della luce!

4 regole per ottimizzare il tuo spazio-ufficio:

1_Rendi la comodità una priorità

Fare in modo che tutti in ufficio si trovino in un ambiente di lavoro confortevole dovrebbe essere il top della lista dei criteri per l’acquisto dei mobili per ufficio. Se i dipendenti soffrono di dolore al collo e rigidità a causa di mobili scomodi e sedute non ergonomiche, è probabile che si sentano letargici e dunque è improbabile che lavorino al meglio.

Mobili da ufficio comodi e spaziosi manterranno la forza lavoro rilassata e pronta allo sprint.

2_Scegli un arredamento che rifletta il tuo marchio

I mobili per ufficio dovrebbero riflettere l’immagine, il marchio e la personalità della tua azienda. Acquista mobili che non siano solo comodi e pratici, ma che riflettano il tuo marchio nel loro design.

3_Soluzioni di archiviazione documenti

Gli uffici sono generatori naturali di orde di documenti accatastati su tavoli fino ad arrivare ai pavimenti. Per controllare i documenti, è necessario disporre di adeguati archivi, per fare in modo che nulla vada perduto. La scrivania non può essere il tuo archivio, almeno non per troppo tempo!

4_Considera sempre le dimensioni

L’acquisto di mobili voluminosi occuperà un enorme spazio nel tuo ufficio. Lo spazio angusto limiterà te e i vostri dipendenti dal muoversi liberamente. Prima di acquistare qualunque cosa dovrai conoscere le dimensioni del tuo ufficio e, da lì, ottimizzare gli spazi per massimizzare il loro utilizzo. Una giusta organizzazione potrà rendere il tuo ufficio più spazioso.

Per tutte le tue esigenze di arredamento per ufficio, a Napoli Ercole Mirabella è la soluzione ideale per scelte di stile. Tutti i mobili proposti sono realizzati in Italia con materiali di alta qualità, secondo standard rigorosi.

Per qualsiasi informazione, non esitare a contattare Ercole Mirabella allo 081 19360064

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Etica e Società

Smaltimento Cartucce Toner: Prink ECOBox, se ci guadagna l’ambiente, ci guadagni tu

Il rispetto per l’ambiente e l’attenzione verso la natura sono la sintesi della filosofia aziendale di Prink, azienda leader nel campo di consumabili per stampanti. Ed è proprio per il corretto smaltimento di cartucce e toner, rifiuti speciali, che Prink offre il servizio gratuito Prink ECOBox.


 

Prink Loves Nature, Prink ECOBox: la filosofia aziendale di Prink per l’impegno ambientale
Prink Loves Nature! – Prink ECOBox: la filosofia aziendale di Prink per l’impegno ambientale

I rifiuti creati dall’intervento umano, secondo la loro origine, si suddividono in rifiuti urbani e rifiuti speciali. In particolare, i rifiuti speciali non sono altro che scarti provenienti dai cicli produttivi aziendali.

E nonostante l’Italia sia al primo posto in Europa per l’impegno nel riciclo dei rifiuti speciali, secondo l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (IPSRA), quelli prodotti sono ben 135,1 milioni di tonnellate circa l’anno.

Rifiuti speciali che la coscienza ambientale impone di smaltire nelle apposite isole ecologiche, attivandosi in prima persona nella lotta all’inquinamento ambientale.

Per esempio, basti pensare allo smaltimento di cartucce e toner delle stampanti: ogni giorno ne vengono consumati a centinaia, sia in ufficio che a casa. Una volta finiti, contenendo polveri sottili e inchiostri liquidi non possono essere gettati insieme ai rifiuti indifferenziati.

In particolare, smaltire toner risulta un procedimento più semplice rispetto a quello utilizzato per le cartucce, in quanto formati da materiali più facilmente smontabili. Tuttavia, se entrambi non vengono trattati correttamente una volta finiti, il pericolo che rilascino sostanze inquinanti, creando seri danni all’ecosistema, è altissimo.

Ma spesso le apposite isole ecologiche sono fuori mano o gli impegni quotidiani non ci permettono di spostarci liberamente come vorremmo.

Così, per venire incontro alle esigenze e agli impegni dei propri clienti, Prink ha lanciato il servizio Prink ECOBox , ovviando alla problematica del doversi recare in discarica o presso un’isola ecologica per smaltire i rifiuti speciali quali cartucce e toner.

Il servizio Prink ECOBox è gratuito per i clienti Prink e consiste nella consegna di un apposito contenitore in cui smaltire toner e cartucce quotidianamente usati. Prink poi si impegnerà a ritirare il contenitore, previa chiamata al numero verde gratuito dedicato al servizio Prink ECOBox800 555 050.

Chi è Prink? La catena numero uno in Europa per la distribuzione di toner e cartucce per stampanti aziendali che, grazie all’iniziativa Prink ECOBox, ribadisce la propria volontà di lavorare nel rispetto delle norme ambientali, promuovendo un’attività massiccia di riutilizzo, riciclo e di smaltimento cartucce e toner.

Perché, come recita lo stesso slogan di Prink: ci guadagna l’ambiente, ci guadagni tu.

 

Fonte: marketinginformatico.it

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Comunicati Etica e Società

Come attuare una gestione attenta ed ottimale del condominio

Per una gestione attenta ed ottimale del condominio, risulta indispensabile iniziare con un’attenta scelta dell’amministratore, ponendo particolare attenzione alle caratteristiche dell’aspirante candidato.

Al momento della richiesta di un preventivo, solitamente vengono poste dai condòmini richieste che manifestano preoccupazione derivante da un’insoddisfacente capacità organizzativa della precedente amministrazione: i condòmini temono infatti di nominare un nuovo amministratore che prosegua l’inefficiente operatività del precedente amministratore di condominio.

Le richieste di maggior interesse che i condòmini sono soliti rivolgere al potenziale amministratore al fine di sondarne la professionalità sono, solitamente, la reperibilità e la disponibilità all’esibizione e/o consegna dei documenti del condominio. Molti amministratori sono inclini a rapportarsi direttamente con i condòmini e tendono a negare la possibilità ai condòmini di prendere visione o ottenere copia dei documenti inerenti l’amministrazione del condominio (es. verbali, estratti conto bancari, fatture etc.).

Per scegliere un buon amministratore di condominio, i condòmini dovrebbero selezionare una lista di candidati da sottoporre all’assemblea, sottoporre una serie di domande ai futuri potenziali amministratori condominiali, invitarli separatamente in assemblea e farsi consegnare i loro preventivi con la lista delle prestazioni e dei costi. Al termine della loro presentazione, i condòmini sono così in grado di valutare il migliore candidato.

Un amministratore di condominio professionale, prima di stilare un preventivo in genere esegue un primo sopralluogo del condominio che gli consentirà di stilare un preventivo aderente alla realtà visionata e rispondere ad eventuali domande dei condòmini sulla situazione dell’immobile.

Nonostante ciò, valutare un amministratore di condominio non è tuttavia una scelta molto facile giacché tutti i condòmini devono essere concordi nello stabilire i punti fondamentali su cui focalizzare l’attenzione. Purtroppo, spesso ci si trova di fronte a condòmini che in realtà non hanno alcun interesse a scegliere un amministratore di condominio affidabile ed imparziale, bensì preferiscono un amministratore condominiale che compia i loro interessi personali, non provveda al recupero del mancato pagamento degli oneri condominiali, eviti di occuparsi della manutenzione e degli atti di conservazione del condominio.

Per valutare correttamente un amministratore di condominio basta seguire questi semplici consigli per restringere il campo ed evitare errori comuni :

  • Un amministratore di condominio deve possedere una adeguata formazione, esperienza, capacità organizzativa. Essere amministratore di condominio comporta la conoscenza di norme giuridiche nonché di quelle amministrative e fiscali. E’ indispensabile che il vostro amministratore di condominio si avvalga dell’aiuto di consulenti professionisti esperti del settore.
  • L’offerta predisposta dall’aspirante amministratore deve essere il più dettagliata possibile, nel senso che deve riportare l’entità del compenso annuo per la gestione ordinaria, l’onorario previsto per adempimenti tributari e per la convocazione delle assemblee condominiali straordinarie, la percentuale prevista per i lavori straordinari, le ulteriori spese accessorie (es. fax, cancelleria) e comunque ciò che concerne la straordinaria amministrazione. E’ pertanto consigliabile valutare attentamente l’offerta, diffidando di coloro che richiedono un compenso senza specificare le attività oggetto di remunerazione. Il compenso deve essere adeguato: un compenso troppo basso potrebbe essere indice di poca serietà dell’amministratore di condominio e nascondere comportamenti poco chuati se non addirittura illegali.
  • Un amministratore di condominio deve dimostrarsi corretto non soltanto nei confronti dei condòmini ma anche nei confronti dei fornitori di beni e servizi nonché dei professionisti che prestano la loro attività per il condominio.
  • Un amministratore di condominio non deve tollerare ritardi nei pagamenti degli oneri condominiali in quanto ciò pregiudicherebbe la fornitura di beni e servizi per il condominio e quindi per i singoli condòmini.
  • L’amministratore di condominio non deve avere relazioni privilegiate con alcune ditte, se non per piccoli lavori o interventi urgenti: un buon amministratore invita i condòmini a portare preventivi e li guida, durante l’assemblea condominiale, nella scelta della ditta o del professionista. Un eventuale rifiuto dell’amministratore desterebbe sospetto in quanto egli potrebbe avere un interesse personale nello scegliere imprese esterne.
  • Un amministratore si reca personalmente e con cadenza periodica presso il condominio per effettuare sopralluoghi.
  • L’amministratore comunica la propria reperibilità telefonica, l’orario di ricevimento, l’organizzazione di sostituzione nelle assenze. Principalmente in caso di emergenza, i condòmini devono poter fare affidamento su una persona fidata e reperibile 24 ore su 24, 365 giorni l’anno.
  • Alla scadenza del mandato, l’amministratore deve richiedere una riconferma formale dell’incarico, convocando l’assemblea dei condòmini, consentendo ai condòmini di esaminare e valutare l’argomento. Può infatti accadere che amministratori poco seri, pur inserendo nella convocazione, tra gli argomenti all’ordine del giorno, la voce “riconferma dell’amministratore”, tendono a pilotarne la discussione omettendone totalmente il dibattito, perché implicitamente data per scontata. La presenza dell’amministratore di condominio, quando si deve decidere sulla sua nomina, conferma o revoca e in genere sul suo operato è certamente inopportuna. Ovviamente è corretto, anche se non obbligatorio, che egli venga sentito per giustificare il suo operato e rendere note le proprie ragioni, ma altrettanto corretto è che si assenti allorché l’assemblea deve procedere al voto.
  • Nonostante l’assenza di disposizioni, è consigliabile non nominare, come amministratore, un condomino dello stesso condominio, anche se la soluzione potrebbe sembrare la migliore per economicità, in particolar modo nel caso in cui il condomino si offrisse di svolgere le mansioni a titolo gratuito. Anche se in un primo momento i condòmini fossero d’accordo per tale soluzione, in futuro l’amministratore potrebbe trovarsi in situazioni di conflitto d’interessi e non sarebbe in grado di assolvere al suo compito più importante: l’imparzialità
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Etica e Società

Congresso aziendale dopo l’estate? Organizza con Food Valley Travel!

Il congresso aziendale di inizio autunno ti preoccupa? Affidati a Food Valley Travel e scopri il vantaggio di avere un partner di eccellenza per il tuo evento aziendale.

Sei in vacanza ma pensi già all’evento aziendale da organizzare in autunno, quello al quale parteciperanno anche i colleghi d’oltralpe. Non vuoi fare brutta figura, né con loro e soprattutto con il tuo capo, che ti ha affidato un compito così importante per metterti alla prova e dimostrare che sei pronto alla promozione.

Non hai la minima idea di come incastrare tra loro le centinaia di pezzi del puzzle: location, ospiti, service, catering, viaggi, pernottamenti e programma dell’evento. Il budget è quello giusto per portare a casa un congresso con i fiocchi, di quello che resterà nella memoria dell’azienda per molti anni: perché non spenderlo in maniera strategica e redditizia?

Food Valley Travel: la risposta alle tue esigenze

In Emilia Romagna opera un tour operator all’avanguardia, che ha saputo sfruttare le sue capacità organizzative rivolgendole anche all’organizzazione di congressi aziendali in esclusive location disseminate sul territorio. Food Valley Travel ha sede a Parma: l’azienda è nata, non a caso, nella Food Valley d’Italia, dove tradizione gastronomica e cultura si intrecciano indissolubilmente. Proprio a Parma e nella sua provincia, infatti, Food Valley Travel organizza pacchetti turistici rivolti soprattutto a turisti stranieri, con i quali abbina gastronomia e scoperta del territorio.

Grazie alla spiccata conoscenza del territorio in cui opera e alle preziose collaborazioni con enti privati e pubblici della provincia, Food Valley Travel si è specializzata anche nell’organizzazione di congressi a Parma, in attività di team building aziendali e nella realizzazione di corsi di cucina per aziende.

Food Valley Travel sa individuare, tra le decine di location sul territorio, quella più adatta al tuo meeting: dal palazzo storico in città, alla villa in campagna; dal castello in collina a quello in pianura. Se volessi arricchire il congresso con delle attività pensate per gli ospiti, Food Valley Travel può correre in tuo aiuto: sono davvero tantissime le tipologie di team building offerte alle aziende: dal paintball alla caccia al tesoro, dalla cena con delitto all’orienteering, Food Valley Travel pensa a tutto. Tu devi solo mettere la tua voglia di stupire colleghi e capi!

Per maggiori informazioni: www.foodvalleytravel.com.

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Etica e Società

Pavolucci campagna RAEE per sensibilizzare la raccolta dei rifiuti tecnologici

È partita in questi giorni la campagna radiofonica di sensibilizzazione al corretto trattamento dei rifiuti elettrici ed elettronici. E dal 15 di agosto cambiano le regole.
Francesco Pavolucci CEO di Energo Logistic: l’ampliamento della categoria RAEE porterà molti benefici al sistema in termini di raccolta e riciclo.

La raccolta dei RAEE (i rifiuti elettrici ed elettronici) in Italia è in crescita (il 5% nell’ultimo anno), ma non quanto chiederebbero i vincoli dell’Europa. Attualmente siamo intorno a una raccolta del 40% dell’immesso mentre la richiesta europea è al 45 %.

Il Centro di Coordinamento RAEE per cercare di raggiungere l’obiettivo ha lanciato in questi giorni una campagna di informazione radiofonica per sensibilizzare la popolazione rispetto all’importanza di inviare i prodotti a fine vita verso un percorso di trattamento adeguato.

La campagna radio ideata dal CdC RAEE è molto originale, soprattutto perchècoinvolge importanti DJ italiani (da Ringo di Virgin a Paoletta di Radio Italia, da Anna Pettinelli di Rds a La Pina di Radio Deejay) che si sono prestati come testimonial a dimostrazione del fatto che questa è una campagna di dimensione sociale.

Questa campagna arriva in un momento importante: il prossimo 15 agosto infatti cambierà a livello europeo la categorizzazione dei RAEE che si amplierà e ricadranno nel novero dei RAEE praticamente tutti gli oggetti con una spina da collegare alla corrente.

“Questa campagna è molto importante – commenta Francesco Pavolucci, CEO di Energo Logistic azienda leader nella consegna e installazione a privati di elettrodomestici e altri prodotti voluminosi con ritiro e smaltimento RAEE –Sicuramente inoltre l’ampliamento della categoria RAEE porterà molti benefici al sistema in termini di raccolta e riciclo. Con questa Campagna poi aumenterà la consapevolezza che la raccolta in particolare nell’uno contro uno – ritiro RAEE eseguito gratuitamente dalla grande distribuzione, in virtù dell’acquisto da parte del consumatore di un nuovo prodotto – è molto importante per il futuro del nostro pianeta.
La previsione di Energo Logistic è di poter eseguire nel 2018 circa 95.000 ritiri RAEE, in prevalenza grandi elettrodomestici usati”.

La raccolta e il trattamento dei RAEE sono dunque attività importanti, non solo perché i rifiuti elettronici non vengono così dispersi nell’ambiente ma anche e soprattutto perché vengono correttamente riciclati diventando materia prima seconda per nuove produzioni, liberando quindi nuove risorse utili.

Compito di tutti quindi, quello di cercare di raggiungere gli obiettivi, non solo perché ce lo chiede l’Europa ma perché recuperare materiale che può essere nuovamente immesso nei cicli produttivi con conseguente risparmio energetico e diminuzione di emissioni C02 è un dovere civico e va a favore della salute dell’ambiente.

Redazione
Ufficio Stampa Laura Ravasio – Nuova Comunicazione
cell. 348 9330574
ravasio@nuovacomunicazione.com
http://www.nuovacomunicazione.com

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Etica e Società News Notizie dal mondo

Cercatori d’oro di Frodo in Malesia Senza Scrupoli nelle Miniere Abbandonate

Quella dei cercatori d’oro di frodo è un’attività illegale particolarmente pericolosa che si sta diffondendo tra le vecchie miniere d’oro abbandonate nei territori del Borneo malese. In Malesia sono molti i cercatori d’oro di frodo che senza scrupoli si improvvisano in minatori che non esitano a sfidare il pericolo, le operazioni effettuate da questi minatori non autorizzate e senza alcun criterio per la sicurezza sfociano spesso in incidenti mortali o casi di avvelenamento sia riguardo le persone che l’ambiente. Questi cercatori d’oro si calano negli anfratti più impervi alla ricerca del metallo prezioso, richiamati dalle elevate quotazioni che gli investitori pagano per attuare le proprie strategie compro oro che soprattutto durante i periodi di crisi finanziaria possono arrivare a valere moltissimo sia sul mercato reale che in quello azionario. “Vai dentro e cerchi un posto per cominciare – dice questo cercatore che preferisce non rivelare il suo nome per evitare conseguenze con le autorità anonimo – ognuno si dà da fare per guadagnarsi il proprio spazio, a volte ci sono troppe persone e si finisce per non trovare nulla”. Secondo la compagnia mineraria North Borneo Gold, titolare della licenza estrattiva in questa zona, nel sottosuolo c’è ancora più di una tonnellata d’oro, tanto che in futuro si pensa di riaprire la miniera. Ma per ora la preoccupazione è per la salute dei cercatori di frodo”Il problema principale – spiega Murrey Stephens della compagnia – non è quanto oro rubano ma la loro sicurezza. Il sito è molto pericoloso e i cercatori non hanno alcuna conoscenza mineraria su come tenersi al sicuro quando sono sottoterra”. “Non mi preoccupo mai di quello che potrebbe accadere – conferma questo cercatore di frodo – potresti morire ovunque, anche a casa tua. Prego solo di stare bene e al sicuro”. Questa zona della Malesia è una delle più povere del mondo. Trovare un lavoro ben pagato è molto difficile. I minatori di frodo, però, spiegano che con soli tre viaggi sottoterra tra le miniere si può portare a casa l’equivalente di un mese di stipendio, troppo conveniente… anche se si rischia la vita.

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Comunicati Etica e Società

Investire nell’investigatore: i dubbi delle aziende

Assenteismo, abuso dei permessi 104, furto in azienda, infedeltà di dipendenti e soci, concorrenza sleale, utilizzo non autorizzato del marchio; sono solo alcune delle circostanze in cui un imprenditore, un manager o un HR possono incappare nei rispettivi ruoli di responsabilità. Come gestire, quindi, queste scomode e complesse situazioni? Se partiamo dal presupposto che ognuno di questi comportamenti genera un danno economico e d’immagine – in molti casi precisamente stimabile – l’azienda può, di contro, tutelarsi investendo in professionalità, con un ritorno – inestimabile in questo caso – in termini di sicurezza e produttività. In che modo? Rivolgendosi ad un team multidisciplinare di esperti, capaci di gestire, affrontare e dare risposte.

Ma quali sono i dubbi più frequenti che imprenditori, manager e HR hanno nel chiedere aiuto ad un investigatore privato Roma?

Perché far seguire un dipendente o un socio?

Le ragioni possono essere diverse. Nel caso del dipendente, perché, ad esempio, il datore di lavoro ha il grave sospetto che si assenti simulando la malattia, oppure abusando delle ore o dei giorni di permesso previsti dalla legge 104/1992 per scopi personali, anziché utilizzarle per prestare assistenza al familiare invalido. In sostanza, perché ha il dubbio che il dipendente stia venendo meno al rapporto fiduciario che è alla base del rapporto lavorativo. Nel caso del socio, per verificare la lealtà e l’affidabilità delle persone con le quali si è avviata un’attività imprenditoriale.

E’ legale far seguire un dipendente o un socio?

Si, purché l’azienda incarichi un investigatore privato titolare di licenza regolarmente rilasciata dalla Prefettura, come stabilito dal Testo Unico delle Leggi in materia di Pubblica Sicurezza (articolo 134). L’investigatore privato può, infatti, effettuare pedinamenti, anche a mezzo di rilevazioni elettroniche con apparecchiature GPS (secondo quanto previsto dalla recente giurisprudenza).

Perché scegliere un’agenzia investigativa multidisciplinare?

Nel corso degli anni, il mercato ha subito un’evoluzione dal punto di vista dell’organizzazione e della qualità del lavoro. Un tempo l’investigatore era un factotum, cioè un libero professionista che si occupava di tutto ciò che riguardava un’indagine. Con gli anni si è andato, però, delineando un modo più efficiente ed efficace di fare investigazioni e sono nate società composte da una pluralità di specialisti che operano, invece, in un’ottica multidisciplinare, assicurando competenze tecniche specifiche e sempre aggiornate.

Quanto dura, in genere, l’attività investigativa?

Il tempo varia a seconda del caso e della sua complessità ma, mediamente, da una a due settimane.

Ad un’azienda conviene investire in un’indagine investigativa?

Sì, perché il costo dell’indagine è solo una percentuale minima rispetto alle perdite generate dal problema. Facciamo un esempio: l’impatto economico delle assenze dei dipendenti è notevole secondo i dati del Barometro Europeo sull’Assenteismo (indagine realizzata da Ayming, gruppo internazionale di consulenza sulle business performance); un punto percentuale del tasso di assenteismo, dicono le stime, genera un costo che varia dallo 0,3% all’1,87% del totale della retribuzione dei collaboratori. Ma “l’assenteismo – si legge nella ricerca – ha anche dei costi indiretti che riguardano un peggioramento nella qualità del lavoro (che, ove possibile, deve essere svolto da un sostituto), l’interruzione della routine (specie in caso di interdipendenza dei compiti) e l’insoddisfazione da parte di chi deve sostituire un collega assente”.

Che prove servono e come è possibile utilizzarle?

  • La tipologia di prove dipende dal tipo di investigazione ma, in ogni caso, a conclusione del lavoro viene redatto un report dettagliato dell’indagine svolta composto dal materiale video/fotografico/audio, dalle prove informatiche, documentali, visure, ecc.. ; tutto il materiale raccolto va a formare il dossier investigativo. Questo ha valore probatorio ed è, quindi, utilizzabile in sede giudiziaria; può, inoltre, essere accompagnato da testimonianze da parte degli stessi investigatori in fase processuale.
  • Secondo l’orientamento giurisprudenziale, il dossier investigativo non ha di per sé valore probatorio dei fatti che vengono narrati. I documenti formati dall’investigatore possono essere qualificati come “scritti provenienti da un terzo” e costituiscono una prova atipica che può, cioè, essere contestata dalla controparte. Ma la giurisprudenza, negli anni, ha ritenuto possibile integrare la prova con la testimonianza orale dello stesso investigatore. In altre parole, quest’ultimo potrà essere chiamato a confermare i fatti che ha visto coi propri occhi, così da avvalorare le dichiarazioni contenute nel report, rendendo “pienamente provati” i fatti documentati.

Cosa succede quando ho le prove?

  • Se, ad esempio, un dipendente si assenta dal lavoro ingiustificatamente o se abusa dei giorni e/o delle ore di permesso previsti dalla legge 104/1992 per scopi personali (anziché utilizzarli interamente per prestare assistenza al familiare invalido), può esser licenziato per giusta causa, senza quindi obbligo da parte del datore di dare congruo preavviso. Infatti, secondo l’art. 2119 del Codice Civile, le parti possano recedere dal contratto di lavoro a tempo indeterminato senza necessità di preavviso qualora si verifichi, appunto, una causa così grave da non consentire la prosecuzione, neanche provvisoria, del rapporto medesimo.
  • In caso di licenziamento per giusta causa, l’azienda rientra del danno economico provocato dal dipendente assenteista o che ha abusato della legge 104. Infine, l’azione portata avanti nei confronti del dipendente/socio infedele rappresenta un deterrente per gli altri dipendenti/soci, potenzialmente coinvolti nelle stesse problematiche.

Perché scegliere l’agenzia investigativa Roma Argo 2001 New?

  • Perché l’agenzia, oltre ad essere regolarmente autorizzata dalla Prefettura di Roma, ha ottenuto importanti certificazioni in materia di Gestione del Sistema di Qualità (ISO 9001) e di Gestione per la Sicurezza delle Informazioni in riferimento alla raccolta dei dati relativi alle attività investigative (ISO 27001);
  • perché è presente sul mercato dal 1989; quasi 30 anni di esperienza e di successi. Punti cardine della politica aziendale sono: la formazione continua di dipendenti e collaboratori, l’aggiornamento costante di soci e dirigenti sulle normative di settore, la selezione del personale tramite test attitudinali e, infine, linvestimento nel campo della ricerca, dello sviluppo e della strumentazione tecnologica;
  • perché L’investigatore privato Roma dell’agenzia investigativa Argo 2001 New dispone di un team di professionisti ed esperti in giurisprudenza, ingegneria informatica per la cyber security, tecnici per le bonifiche ambientali, dottori in psicologia, criminologi, biologi forensi. Si tratta, quindi, di un’agenzia che lavora con un approccio multidisciplinare.

 

 

 

 

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Chernobyl-Samarate 1700 km di solidarietà

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  • 18 Giugno 2018

A più di 30 anni dal disastro nucleare di Chernobyl continuano i cosiddetti “soggiorni di risanamento”, periodi di tempo che i bambini della zona trascorrono lontano da casa per trarre benefici fisici e mentali dalla permanenza nel Belpaese.

L’Amministrazione Comunale di Samarate con l’indispensabile collaborazione dell’Associazione Noi con voi Onlus di Gornate Olona nella persona del Presidente Squizzato Rolando e il Vice Presidente Alfonso Sapia , ha incontrato nei mesi scorsi i cittadini informandoli e raccontando UNA FAMIGLIA PER TUTTI, il progetto che propone di ospitare i bambini delle zone colpite dal disastro del 1986 durante il periodo estivo (5 settimane) permettendo loro di risanarsi.

Da questi momenti di confronto è scaturita una forte sensibilità nelle famiglie samaratesi che lo scorso 9 giugno hanno accolto 10 bambini originari di Chernobyl.

Il Sindaco Leonardo Tarantino e l’Assessore ai Servizi Sociali Nicoletta Alampi, sostenitori del progetto gin dalla nascita, si sono aggiunti alle famiglie ospitanti dando un caloroso benvenuto ai bambini non appena atterrati all’aeroporto di Orio al Serio.

I ragazzini, accompagnati in volo da Natalia Skopych, referente a supporto delle famiglie italiane durante la permanenza italiana, hanno volato con la compagnia Ernest Airlines che ha dimostrato attenzione e sensibilità verso questo e altri progetti simili. La forte sinergia, nata tra la referente della compagnia aerea Maria Rosa Boldrini, Comune di Samarate e Associazione Noi con voi Onlus, ha permesso inoltre un contenimento dei costi. Ernest Airlines ha in programma di introdurre a partire da fine giugno la nuova tratta Malpensa – Leopoli (Ucraina), creando così un ponte solidale ancora più “stretto”.

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