Sono sempre di più le mamme che, mouse o libri alla mano, si documentano sulla cosiddetta “conservazione cellule staminali“. La consapevolezza di avere l’opportunità unica di raccogliere e conservare le cellule staminali del cordone ombelicale al momento della nascita di un bambino è sempre più diffusa.
È però importante conoscere bene gli argomenti di base: cosa sono le cellule staminali? Dove si trovano? Perché sono così importanti? Proviamo a rispondere a queste domande.
Le staminali sono cellule indifferenziate, non svolgono cioè una funzione definita all’intero dell’organismo. Questo tipo di cellule possiede due importanti caratteristiche che sono alla base dell’interesse medico nei loro confronti: sono in grado di replicarsi, cioè di dare origine ad altre cellule staminali, e di generare tutti i tipi di cellule che compongono un organismo adulto.1 Attenzione però, esistono diversi tipi di cellule staminali, suddivisi a seconda del tipo di cellule che sono in grado di generare. Le staminali totipotenti, infatti, hanno la capacità di differenziarsi in tutte le cellule che formano un individuo mentre le staminali pluripotenti possono dare origine a tutte le cellule di un individuo adulto, escluse le cellule dei tessuti extraembrionali come la placenta. Le staminali multipotenti, infine, possono originare diversi tipi di cellule limitatamente a una funzione specifica: fanno parte di questo gruppo le staminali del sangue (ematopoietiche), la cui potenzialità è quella di dare origine a tutte le cellule della linea ematica.
Ma dove si trovano le cellule staminali? Virtualmente, questo tipo di cellule è presente in tutti i tessuti di un individuo. A seconda della loro sede le staminali si suddividono in embrionali, cordonali o adulte. Le staminali embrionali sono presenti nell’embrione e sono cellule pluripotenti2, la raccolta di questo tipo di cellule causa però la distruzione dell’embrione e non può quindi che sollevare dubbi di natura etica. Le staminali cordonali,invece, vengono prelevate dal cordone ombelicale al momento della nascita attraverso una procedura del tutto indolore e sicura sia per la mamma che per il neonato.
Questo tipo di staminali desta in particolar modo l’interesse della medicina rigenerativa perché si tratta di cellule con notevoli proprietà differenziative3. Le staminali cordonali inoltre sono immature dal punto di vista immunologico3,4: questa loro caratteristica fa si che anche in caso di trapianto allogenico (quando cioè le staminali infuse non provengono dal paziente) sia minimizzato, rispetto ad altri tipi di staminali, il rischio di reazioni immunitarie come il rigetto.
Le staminali adulte, infine, sono virtualmente presenti in ogni tessuto di un individuo adulto5, ma spesso il loro prelievo è vincolato all’esecuzione di procedure invasive e soggette a qualche rischio.
Questi sono i concetti di base, le fondamenta dalle quali partire per costruire una solida conoscenza in tema di cellule staminali, una conoscenza che potrà guidare ogni genitore verso una decisione serena e consapevole in merito alla conservazione del cordone.
A cura di: Ufficio Stampa Sorgente
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Note
1 Thomson, J.A., et al., Embryonic stem cell lines derived from human blastocysts. Science, 1998. 282(5391): p. 1145-7.
2 Menendez, P., et al., Human embryonic stem cells: potential tool for achieving immunotolerance? Stem Cell Rev, 2005. 1(2): p. 151-8.
3 Francese, R. and P. Fiorina, Immunological and regenerative properties of cord blood stem cells. Clin Immunol, 2010. 136(3): p. 309-22.
4 Harris, D.T., Non-haematological uses of cord blood stem cells. Br J Haematol, 2009. 147(2): p. 177-84.
5 Ikada, Y., Challenges in tissue engineering. J R Soc Interface, 2006. 3(10): p. 589-601