Dopo aver parlato di temi importanti connessi al mondo della magia, come i legamenti d’amore o la cartomanzia, oggi affrontiamo un’altra importante materia le cui origini sono altrettanto antiche: l’astrologia. Tra le tante discipline connesse al mondo della magia e dell’esoterismo, l’astrologia è certamente la più antica e diffusa. Le sue origini possono infatti essere rintracciate nella prima metà della dinastia Hammurabi in Babbilonia, ovvero più di 3500 anni fa. Nella sua odierna forma l’astrologia asserisce che la posizione dei pianeti del sistema solare, all’epoca della nascita di un individuo, possano in qualche modo essere correlati alla sua personalità, ai suoi gusti, alle sue inclinazioni e preferenze, potendo in alcuni casi addirittura legarsi ai più importanti avvenimenti che accadranno nel corso della sua vita.
Bisogna però precisare che non esiste alcun tipo di accordo tra gli astrologi sul modo in cui ciò possa verificarsi, non essendovi nemmeno un parere unanime su quale sia la precisa posizione dei pianeti che possa produrre specifici effetti o avvenimenti.
Per quanto concerne le sue origini si è accertato che già i Babilonesi, che già possedevano una scienza abbastanza sviluppata in materia di astronomia, utilizzata soprattutto per la compilazione di un calendario necessario per la semina e il raccolto, svilupparono i primi fondamenti dell’astrologia. Fu proprio l’osservazione dei pianeti a dar vita ad una considerevole letteratura relativa ai cosiddetti “presagi planetari”, cosa che, nel 600 a.C., permise ai Babilonesi di inventare i dodici segni dello zodiaco, ovvero segnali nel cielo lungo il percorso del sole, della luna e dei pianeti che corrispondono ai mesi dell’anno. Durante l’età classica dominata dai Greci e poi dai Romani, gli astrologi babilonesi, detti Caldei, si diffusero ma subirono anche l’avversità dei Greci che consideravano la loro scienza assurda. Le cose peggiorarono con l’avvento del Cristianesimo, visto che i cristiani erano ostili alle religioni pagane. Furono le Crociate a riportare l’astrologia in Europa, dove questa disciplina riuscì a coesistere difficilmente con il Cristianesimo. La crescita esponenziale dell’astronomia scientifica andò di pari passo con il declino dell’astrologia che conobbe una nuova fortuna solo dopo la Prima Guerra Mondiale, quando l’astrologo inglese R.H. Naylor inventò la colonna quotidiana di astrologia sui giornali.