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CiboAmico: nel 2014 Hera ha donato circa 10.500 pasti

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  • 10 Aprile 2015

Alle sette onlus coinvolte il progetto ha portato lo scorso anno un risparmio complessivo di quasi 42.000 euro

Nel 2014 sono state circa 4,5 le tonnellate di cibo recuperate da Hera grazie al progetto CiboAmico, attraverso una rete solidale, sostenibile e a km zero. Il progetto, che il Gruppo Hera ha avviato da dicembre 2009 in cinque mense aziendali per recuperare i pasti preparati ma non consumati, ha permesso di ridistribuire il cibo a persone in situazione di difficoltà, attraverso onlus che operano sul territorio. Nell’arco dello scorso anno i pasti complessivamente recuperati sono stati 10.425. L’attività è realizzata con il supporto di Last Minute Market, società spin-off dell’Università di Bologna che promuove la lotta allo spreco e la sostenibilità ambientale, e la collaborazione di Elior, la società che gestisce le mense di Hera.

CiboAmico: oltre 48.000 pasti recuperati in cinque anni
Il progetto è ora attivo nelle mense aziendali Hera di Bologna (viale Berti Pichat e via del Frullo) e in quelle di Imola, Rimini e Ferrara.
Nel 2014 CiboAmico ha portato al recupero quotidiano di 42 pasti completi, donati a sette associazioni onlus attive sul territorio (l’Opera di Padre Marella, la Comunità Arcobaleno dell’Associazione Arca e la Comunità educativa dell’Associazione Piccolo Principe a Bologna; l’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII a Rimini e Imola; l’Associazione Viale K di Ferrara; Porta Aperta a Modena) che gestiscono strutture d’assistenza in cui sono ospitate complessivamente 191 persone. I benefici di questa azione sono sociali, economici e ambientali: dalla prevenzione della produzione di rifiuti (4,5 tonnellate corrispondono alla capienza di circa 10 cassonetti), al riutilizzo delle eccedenze e al risparmio di risorse, come acqua, energia e terreno, necessarie alla loro produzione.
Dall’inizio del progetto, in cinque anni, CiboAmico ha permesso il recupero di 48.400 pasti, per un valore economico complessivo che ha superato i 192.200 euro (circa 42.000 euro solo nel 2014).

I numeri dello spreco
Secondo le stime della Confederazione Italiana Agricoltori, solo in Italia ogni anno finiscono nella pattumiera 5 milioni di tonnellate di prodotti alimentari, per un valore che sfiora i 9 miliardi di euro. Ogni mese ciascuna famiglia italiana butta nei rifiuti l’equivalente di 28 euro di alimenti ancora commestibili.
A livello globale la situazione è ancora più drammatica: 1,3 miliardi di tonnellate di cibo finiscono annualmente in discarica, equivalenti a circa un terzo della produzione totale. Lo spreco è ovviamente caratteristico dei Paesi ricchi; il valore pro-capite degli sprechi alimentari per consumatore in Europa e in Nord America si aggira tra i 95 e i 115 chili l’anno, contro i 6-11 chili annui a persona registrati nell’Africa sub-sahariana e nel Sud-Est asiatico.

A Modena, obiettivo raggiunto: eliminate le eccedenze nelle mense di CNH Italia
A fronte dei positivi risultati raggiunti nelle proprie mense, Hera, in collaborazione con il Comune di Modena, si è resa promotrice dell’adesione al progetto CiboAmico anche da parte di aziende del territorio, come CNH Italia, nelle cui mense modenesi nel 2014 sono stati recuperati 624 pasti.
Da quest’anno il recupero del cibo dalle mense CNH non verrà più svolto perché è stato raggiunto uno dei principali obiettivi del progetto: grazie alla consapevolezza acquisita dai lavoratori, alla loro collaborazione e alle misure messe in atto di contenimento degli sprechi sono state eliminate le eccedenze e tutto il cibo servito nelle mense viene consumato.

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