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Clara Brunelli esporrà le sue creazioni in occasione di Spoleto incontra Venezia a cura di Vittorio Sgarbi

Grande attesa per le mostre di “Spoleto incontra Venezia” curate dal Professor Vittorio Sgarbi, che si svolgeranno dal 27 Settembre al 24 Ottobre, con la direzione del manager produttore Salvo Nugnes. Location ospitante è il secolare Palazzo Falier, che si affaccia sul suggestivo Canal Grande veneziano. Nel corposo elenco di presenze importanti, si inserisce Clara Brunelli, che esporrà la sua arte ispirata dal “Cosmicismo” termine particolare, con cui indica il suo modo di dipingere, con uno schema personalizzato e rivisitato, che si discosta volutamente da quello scientifico. 

Per “Cosmicismo” si intende un orientamento di pensiero, dove l’elemento astronomico e cosmologico, inteso come raffigurazione di curvatura di elevate dimensioni, dello spazio tempo, delle galassie, delle orbite dei cosmici, dell’esistenza delle meteoriti, è predominante. Ogni opera della Brunelli è certificata dall’autenticità del frammento di meteorite classificata H5/6 e chiamata Hah 296, del tipo condrite ordinaria con età approssimativa di oltre 4,5 miliardi di anni, caduta sulla Terra qualche centinaio di anni fa. I suoi quadri sono realizzati con colori ad olio ed impreziositi dalla minuta segmentazione dell’intrigante pietra, che percorrendo e attraversando nebulose, galassie, pianeti e costellazioni, è arrivata a posarsi nel deserto, in cui lei stessa l’ha rinvenuta.

Nelle creazioni non c’è nulla di casuale, i paesaggi, le tonalità cromatiche, le emozioni vissute personalmente e trasferite sulle tele, si basano su esperienze e ricordi custoditi e rielaborati in prima persona. Da autodidatta, che agisce sempre con spiccata fantasia, spontaneità e immediatezza, manifesta la fervida passione per le meteoriti e per i luoghi misteriosi da cui provengono, mediante la variegata produzione artistica a tema.

La Brunelli spiega “Raffiguro le immagini di meteoriti, che bucano l’atmosfera a velocità cosmica e che frantumandosi mentre la loro anima fonde, diventano -Polvere di stelle- , testimonianze di eventi e di mondi sconosciuti immensamente lontani. Frammenti, che precipitano in scenari desolati di rocce emergenti dalla sabbia rovente. Luci abbaglianti, miraggi incantati, gelidi cieli notturni, che sovrastano il silenzio e le incognite dell’oscurità, addolciti dal richiamo magico delle stelle e delle galassie”.

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