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Classificazione dei rifiuti agricoli

Il mondo dei rifiuti è molto variegato e diviso in diverse categorie ed ognuna di loro presenta delle modalità di smaltimento differenti e una lunga pratica burocratica, fondamentale soprattutto per quei rifiuti come quelli agricoli.

I rifiuti agricoli  vengono classificati attraverso il  D.Lgs. 152/ 06 che li caratterizza come rifiuti speciali, a cui viene applicata la direttiva ministeriale dell’Ambiente del 9 aprile del 2002.

La prima distinzione che viene fatta per quel che riguarda i rifiuti agricoli speciali è quella tra non pericolosi e pericolosi.

Tra quelli non pericolosi, che risultano essere la maggior parte troviamo:

Per quello che riguarda i rifiuti pericolosi abbiamo:

Obblighi per i rifiuti speciali agricoli

 

I rifiuti speciali obbligatori hanno bisogno di essere raggruppati in uno specifico  luogo per non essere dispersi nell’ambiente,in modo da evitare l’inquinamento del suolo delle acque.

E’ molto importante che i rifiuti siano riuniti in base al  gruppo di loro appartenenza, senza essere mischiati.

I rifiuti non pericolosi vanno raccolti e mandati allo smaltimento seguendo le specifiche modalità, che comprendono:

Per quel che riguarda lo smaltimento i rifiuti agricoli non pericolosi vanno eliminati:

Il trasporto dei rifiuti è molto importante e deve rispettare delle regole specifiche che includono la presenza  del nome e dell’indirizzo del detentore, l’origine e la tipologia del rifiuto,  quello che sarà l’impianto di destinazione con il suo relativo indirizzo e infine le date e il percorso che seguirà lo stesso.

Questo formulario, chiamato registro di carico e scarico dei rifiuti deve essere compilato in quattro copie, che vanno firmate e datate  dal produttore dei rifiuti e poi controfirmate dal trasformatore.

Una copia deve rimanere al produttore, mentre le altre tre vanno al destinatario e tenute per almeno 5 anni.

 

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