Nelle scorse settimane gli esperti ritenevano che solamente verso la metà del mese di novembre l’influenza della stagione 2015/2016 avrebbe fatto la sua comparsa in Italia.

E invece, pochi giorni fa, è arrivata una notizia shock: all’ospedale Sant’Orsola di Bologna è stato isolato il virus A/H3 che quest’anno è destinato a mettere a letto milioni di italiani.

Questo anticipo di un mese e mezzo circa sulla prevista ‘tabella di marcia’ della diffusione del virus influenzale sottolinea ancora una volta l’importanza di vaccinarsi tempestivamente (la campagna inizierà ai primi di novembre), cosa che però purtroppo molte persone scelgono di non fare a causa di campagne di terrorismo mediatico, luoghi comuni e false credenze.

In Emilia Romagna, ad esempio, la scarsa propensione nei confronti del vaccino antinfluenzale fa che questa regione sia una delle più colpite dall’influenza: lo scorso anno si sono ammalate oltre 572 mila persone, alcune anche in modo grave per via di problemi di salute gravi pregressi.

Si sottolinea quindi l’importanza di vaccinarsi, in quanto la pratica ha solo vantaggi e nessun pericolo per la salute, ma anche di fare il possibile per non entrare a contatto con il virus.

Questo comporta, ad esempio, l’utilizzo assiduo dei dispenser di sapone liquido o in schiuma che si trovano nelle toilette pubbliche, buona pratica che consente di igienizzare le mani e di proteggersi dal potenziale contagio.