Molte volte ci si perde in acquisti inutili o si spende tempo pensando a come si potrebbe aiutare qualcuno di meno fortunato concretamente, ma non si trova la soluzione. Da anni l’UNICEF porta avanti una campagna per la vendita di quelle che vengono chiamate “pigotte”, quelle che nel dialetto lombardo sono le bambole di pezza con cui hanno giocato molte generazioni di bambini. Le Pigotte messe in vendita dall’Unicef si possono acquistare tutto l’anno e sono sempre diverse perché fatte a mano: i volti possono riprodurre quelli dei vari continenti e così pure i costumi. Inoltre quest’anno è stata creata anche una speciale Pigotta per festeggiare i 150 anni dall’Unità d’Italia.
Per acquistarla basta andare sul sito dell’Unicef e cercare le piazze più vicine dove vengono vendute le bambole, oppure anche adottare la bambola online e riceverla a casa propria. Basta una donazione di minimo 20 euro per aiutare l’Unicef a fornire vaccini, vitamine, kit ostetrici per i parti sicuri, antibiotici contro la malaria. Molti personaggi dello spettacolo sono stati testimonial della Pigotta, da Lino Banfi a Nicoletta Romanoff, da Ilary Blasi a Kledi Kadiu, per citarne alcuni, presenti sul sito tra gli amici della Pigotta. Si può inoltre ricevere gratis a casa il notiziario della Pigotta, per essere sempre aggiornati sulle novità e le iniziative collegate alla bambola e all’Unicef. Adottare una Pigotta vuol dire aiutare subito i bambini e le mamme di quelle zone del mondo in cui manca tutto, con un piccolo gesto si può fare molto.