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Come potare l’olivo: la procedura

Il periodo migliore per effettuare la potatura dell’olivo è tra marzo e maggio, anche se, a seconda della località, si devono evitare le gelate improvvise, quindi è meglio ritardare l’attività.

L’operatività prevede di selezionare dapprima i rami grossi e vigorosi, dall’alto verso il basso, sfoltendo la chioma, per bilanciare ogni parte dell’albero. Onde evitare la formazione di funghi  di carie, il taglio della potatura va effettuato dall’alto verso il basso e verso l’esterno, con attrezzi specifici e disinfettati, senza bisogno di mettere il mastice, poichè l’operazione così effettuata non provoca la marcescenza neanche in caso di pioggia.

La potatura dell’olivo può essere sia lieve che media che intensiva, con una riduzione della chioma del 20%, del 20%-35%, di un’intensità ancora maggiore che deve essere fatta però con cautela e solo in casi eccezionali. Tra gli obiettivi della potatura c’è la rimozione dei rami secchi e vecchi, il miglioramento dell’illuminazione all’interno della chioma, la resistenza agli attacchi dei parassiti, il miglioramento della produttività, il sostentamento della crescita vegetativa. Nei rami a medio vigore ed a portamento verticale si effettua la maggior parte della potatura, con l’intenzione di rendere i rami fruttiferi ancora più performanti e rendendo fruttifera tutta la chioma equamente.

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