La diarrea e la sindrome dell’intestino irritabile sono due disturbi per i quali non esiste una cura farmacologia specifica. Studi scientifici hanno tuttavia dimostrato che una dieta equilibrata, unita all’uso di probiotici, può aiutare a prevenire e a limitare i fastidi, soprattutto in età pediatrica.
13 dicembre 2012 – I bambini e i ragazzi sono più soggetti ai disturbi che riguardano l’intestino, che generalmente si manifestano attraverso l’evacuazione frequente sotto forma di diarrea. Questo fenomeno è causato, nella maggior parte dei casi diagnosticati su pazienti in età pediatrica, da infezioni gastrointestinali, la cui eziologia può essere riconducibile a più fattori, quali batteri, virus, agenti infettivi o parassiti che il sistema immunitario non riesce a contrastare.
La matrice virale di tali disturbi rende questi ultimi particolarmente contagiosi: di conseguenza, a scuola e nei luoghi di incontro è più frequente la nascita di vere e proprie epidemie, che si ripetono stagionalmente e in alcuni casi costringono il piccolo paziente al ricovero ospedaliero. La diarrea può essere accompagnata da una sintomatologia molto varia caratterizzata da crampi, vomito, nausea e febbre. Fondamentale diventa, in queste circostanze, il reintegro di sali minerali e acqua con alimenti che non sovraccarichino l’intestino.
La diarrea non presenta una cura farmacologica: il più delle volte bisogna aspettare che sia l’organismo stesso a reagire. Fortificare il sistema immunitario, da questo punto di vista, diventa una priorità. Per ottenere risultati positivi, l’assunzione di fermenti probiotici può essere un valido aiuto per sollecitare il sistema immunitario, come dimostrato da più studi scientifici condotti da vent’anni a questa parte. In particolare, in tempi recenti è stata dimostrata l’efficacia del VSL#3, un probiotico che si caratterizza per l’elevata concentrazione di fermenti lattici, nella prevenzione della diarrea infettiva. Il VSL#3, somministrato durante la fase acuta, diminuisce la durata e gli episodi di diarrea, contrastando, di conseguenza, anche la perdita di liquidi, e favorendo il ripristino della funzionalità dell’intestino.
Questo tipo di prodotto può essere utilizzato nella cura della sindrome dell’intestino irritabile, migliorando la qualità della vita del paziente. La Sindrome dell’Intestino Irritabile, IBS, è un disturbo abbastanza diffuso che colpisce il tratto finale dell’intestino, quindi il colon. La malattia si manifesta a qualsiasi età, ma tende a presentarsi con più frequenza in età pediatrica. I sintomi più frequenti sono crampi, stipsi e diarrea: questi ultimi due spesso si alternano in base all’evoluzione della sindrome stessa. Questo tipo di sintomatologia causa un grande disagio nel piccolo paziente, poiché la vita ne è completamente condizionata.
Le cause della IBS non sono state definite con precisione, per cui la diagnosi non avviene tempestivamente. Il fattore comune a tutti coloro che ne soffrono è la sensibilità del colon allo stress e a determinati alimenti. La ricerca non ha ancora individuato una cura definitiva; nell’attesa che ciò accada, i rimedi più utili per attenuare la IBS sono una dieta povera di grassi e ricca di fibre, e soprattutto la gestione dell’ansia e dello stress. A questi accorgimenti va necessariamente aggiunta l’assunzione di probiotici. È stato dimostrato come il VSL#3, infatti, possa migliorare considerevolmente la condizione dei pazienti che soffrono di IBS, e grazie alla sua tollerabilità, può costituire un vero aiuto per tutti coloro che soffrono di questa patologia, in attesa che si elabori una cura definitiva.
La redazione di Media for Health