Sono molti i momenti nella nostra vita in cui non ci sentiamo a nostro agio nella nostra pelle, in cui senza apparente motivo non siamo felici o anche peggio, soffriamo di attacchi di panico e depressione che spesso non sappiamo spiegare.
La (PNL) programmazione neurolinguistica tenta di risolvere questi problemi con metodi diversi dalla psichiatria scientifica tradizionale, postulando concetti differenti ed innovativi per aiutarci a sciogliere questi nodi che ci turbano così tanto.
Gli attacchi di panico sono periodi di paura o disagio intensi, tipicamente con un inizio improvviso e solitamente della durata inferiore ai trenta minuti. I sintomi includono tremore, respirazione superficiale, sudore, nausea, vertigini, iperventilazione, parestesie (sensazione di formicolio), tachicardia, sensazione di soffocamento o asfissia. Gli attacchi sono improvvisi e spesso non sembrano provocati da alcunché e i sintomi sono debilitanti.
Gli attacchi di panico sono spesso provati dalle persone che soffrono di diversi disturbi d’ansia, come l’agorafobia, claustrofobia, fobia sociale, ipocondria e altre condizioni psicologiche che comprendono l’ansia, sebbene gli attacchi di panico non siano sempre indicativi di un disturbo mentale. Oltre a tutto il resto, in alcuni casi le persone che soffrono di disturbo di panico possono avere bisogno di cure per altri problemi. La depressione clinica viene spesso associata con il disturbo di panico, così come l’alcolismo e l’abuso di sostanze. Tutti questi disturbi sono fortemente debilitanti per la normale vita delle persone.
La PNL ha elaborato una sua propria spiegazione del perché si manifestino questi disturbi e sul trattamento specifico da seguire. Un caposaldo è la teoria delle costellazioni familiari. Secondo questa teoria, esse consentono di scoprire, portare alla luce e sciogliere “irretimenti” familiari che si trasmettono di generazione in generazione e che sono causa di malattie e disturbi psichici e fisici.
La ricostruzione di questo schema albero genealogico porta alla luce le dinamiche nascoste che legano alla famiglia d’origine ed ai gruppi a cui apparteniamo ed aprono alla la possibilità di liberarsi dai legami invisibili che c’invischiano e ci obbligano a vivere un’esistenza che giustamente non sentiamo nostra. I segreti e le esclusioni di una famiglia, si riflettono inevitabilmente su qualche altro componente, che anche a distanza di generazioni, si trova costretto ad impersonare chi è stato escluso.
E’ abbastanza intuitivo pensare che da certi sistemi si possa uscire, per esempio da una associazione sportiva e da altri no, primo fra tutti l’ecosistema ma anche il sistema familiare.
Nella terapia familiare l’individuo allora non è mai preso come elemento isolato ma inserito in un determinato contesto di relazioni, questo permette di trovare legami e connessioni quasi sempre inconsci, con destini difficili nel sistema-famiglia.
Attraverso il metodo delle costellazioni familiari si possono allora rendere consapevoli certi processi destinati normalmente a restare e agire nell’oscurità e nello stesso tempo ristabilire il collegamento con le forze vitali delle origini.
La messa in scena delle costellazioni famigliari consiste nello scegliere i rappresentanti dei familiari disponendoli nello spazio in relazione tra di loro.
A cura di Martina Meneghetti
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