E-healt, la salute in linea
Presto ogni cittadino potrà interagire con il Servizio Sanitario Nazionale attraverso il Web, per prenotare una visita specialistica, pagare il ticket, ricevere i risultati delle analisi cliniche.
Il piano di azione del governo italiano parla chiaro: l’informatizzazione della Pubblica Amministrazione, abbinata a una forte semplificazione normativa, eliminerà le code agli sportelli pubblici entro il 2012.
Molte cose, comunque, sono già cambiate e cambiano ogni giorno, sia pure a macchia di leopardo, cioè in modo disomogeneo sul territorio nazionale. Il divario è ancora enorme. Per esempio, ci sono regioni in cui addirittura non è stato ancora attivato il 118.
Un eMarketplace business-to-business (B2B eMarket) rappresenta un luogo di incontro tra molti compratori e molti venditori. Costituisce un’arena su Internet dove un intermediario affidabile offre nuove opportunità commerciali e funzioni aziendali innovative alle aziende registrate. L’ intermediario non interferisce sulla definizione dei prezzi dei beni e servizi offerti sull’eMarketplace”.
La diffusione delle reti telematiche e di Internet ha già introdotto profondi mutamenti nel modo di fare ricerca e nel comportamento di medici, farmacisti e pazienti. Oggi ogni ricercatore ha accesso a banche dati, riviste e pubblicazioni scientifiche. Può trasferire in pochi minuti, da un capo all’altro del mondo, i dati relativi ad analisi complesse, confrontare i risultati di una sperimentazione, fare un consulto in tempo reale. Certo, non mancano i problemi. Le informazioni in rete spesso non sono attendibili. Molti siti vendono prodotti farmaceutici che potrebbero essere acquistati soltanto su prescrizione medica, altri propagandano rimedi che possono rivelarsi dannosi, perché non garantiti dai controlli previsti dalla legge. I servizi, quelli seri, sono comunque già numerosi, e un buon punto di partenza è proprio il sito del Ministero della Salute dove è possibile informarsi sulla qualità del mare nella località prescelta per le vacanze, oppure sull’organizzazione del centro nazionale per i trapianti, sulla sindrome della mucca pazza, sui farmaci e sulle malattie infettive. A proposito di farmaci, ogni utente può finalmente chiarirsi le idee sui cosiddetti medicinali generici, confrontare le medicine che si usano abitualmente con prodotti analoghi offerti gratuitamente dal servizio sanitario.
Tra i progetti per rendere più efficiente l’assistenza sanitaria, grazie all’uso della telematica, c’è Netlink.
Un progetto a cui l’Italia partecipa insieme con Francia, Canada, Stati Uniti, Giappone e Germania. Netlink è una smart card, una carta sanitaria con microprocessore, in cui vengono immessi i dati che riguardano la salute del cittadino. Alcune informazioni sono pubbliche, altre contenute in un’area protetta, accessibile soltanto ai medici autorizzati.
Questi medici hanno in dotazione un altro tipo di documento, la carta del professionista, che consente all’operatore sanitario di interagire con i dati contenuti nella carta del paziente. Si garantisce la riservatezza dei dati personali. La sperimentazione del sistema è in corso nelle ASL di Pinerolo, Imperia, Trento e Bolzano.
Ecco come funziona Netlink: il medico inserisce la Carta Sanitaria del paziente nell’apposito lettore collegato al PC e lo identifica; legge i dati amministrativi del paziente (nome, indi-rizzo, cittadinanza, codice sanitario, USL di appartenenza, ecc.), le informazioni sui dati sanitari di emergenza (sia liberi che protetti), e su eventuali ricoveri presso strutture sanitarie.
“Tipi di dati gestiti da Netlink: nome, cognome, data di nascita, codice di identificazione, lingue conosciute, indirizzo delle persone da contattare in caso di bisogno, ASL di riferimento, medico di medicina generale o pediatra, diritto di assistenza all’estero, donatore di organi e tessuti (accessibili a tutti); esenzione ticket, diritto alle protesi e ai presidi; dettagli clinici, gruppo sanguigno e trasfusioni, immunizzazioni, terapie correnti, prescrizioni oculistiche, categorie di impianti, gravidanza, organi mancanti (dati consultabili per un intervento di emergenza). Il paziente, se munito dei necessari lettori e software, è abilitato in qualsiasi momento a leggere, presso il medico di base, la ASL, oppure nella propria abitazione, sia i dati liberi che protetti. Per accedere ai dati protetti, è necessaria la digitazione del PIN del paziente o l’autorizzazione”.
Dopo aver inserito la carta del professionista, il medico aggiorna i dati di emergenza ad accesso libero e/o riservato; per questi ultimi è necessaria la contemporanea digitazione del codice segreto (PIN) da parte del cittadino. Sulla Carta Sanitaria del paziente rimane in memoria l’identificativo del medico che ha fatto l’ultimo aggiornamento e, dopo la modifica, il medico può stampare i
dati della carta, affinché il cittadino possa controllarli. E se c’è un’emergenza? Il medico del pronto soccorso legge i dati identificativi e sanitari di emergenza (sia liberi che protetti) del paziente, anche se momentaneamente privo di conoscenza, inserendo la carta del professionista nel lettore collegato al PC. Per ogni ulteriore approfondimento, il sito dedicato al progetto è ben curato e ricco di informazioni.
A proposito di servizi già disponibili grazie alla rete, a Bologna si sta sperimentando il centro unico per le prenotazioni. Il Cup è basato su una rete capillare di accesso alle prestazioni sanitarie costituita da 430 sportelli distribuiti sul territorio provinciale e da un call center telefonico con 25 operatori.
Attraverso il Cup bolognese è possibile prenotare dagli sportelli 1.722 diversi tipi di prestazioni sanitarie erogate dal servizio sanitario nazionale, da alcune strutture private e da strutture private accreditate; pagare le prestazioni prenotate; prenotare e pagare il ticket delle prestazioni sanitarie nelle 192 farmacie dell’area bolognese collegate; scegliere come, dove e quando fruire della prestazione richiesta. Per il momento attraverso Internet si può soltanto consultare l’elenco di tutte le strutture pubbliche e private dove effettuare la prestazione, ottenere informazioni sul costo, la modalità di erogazione (pubblica o privata) e conoscere il tempo di attesa per ottenere un appuntamento.
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