Con la diffusione dei compro oro non solo nelle città ma anche nei paesi più piccoli vendere oro non è mai stato così facile come oggi, per verificare ciò basta camminare per le vie e le piazze per vedere le insegne compro oro Firenze, Genova, Milano e di tutte le altre città italiane.
La diffusione capillare di queste attività è il frutto del boom che si è avuto in questo settore fin dai primi del 2000 quando la quotazione oro era alle stelle e le persone erano piene di oggetti in oro da vendere.
Oggi nonostante il settore non sia più favorevole come un tempo a causa del calo del prezzo dell’oro e della diminuzione di disponibilità di gioielli e oggetti in oro da vendere da parte degli italiani, le attività che compro oro sono diventate una realtà radicata nel panorama commerciale del nostro paese.
Questo settore è cresciuto progressivamente a partire dai primi anni 2000, il primo fattore di crescita di questo settore è stato il lungo periodo in cui la quotazione dell’oro è aumentata costantemente senza mai subire flessioni di rilievo fino al 2011, anno in cui il prezzo dell’oro, dopo aver superato più volte il proprio massimo storico di tutti i tempi, arrivò alla cifra altissima di 1900 dollari l’oncia.
Il secondo fattore che definitivamente permise al settore dei compro oro di crescere in modo esponenziale è stato l’inizio della grave crisi economica non solo italiana che dal 2008 ha cominciato a pesare sull’economia reale delle persone.
Questa congiuntura in parte molto negativa ha scatenato una vera corsa a vendere oro usato che generalmente veniva conservato dagli italiani, gioielli, monete, lingotti e quant’altro furono in breve venduti ai compro oro che nascevano in risposta all’aumento dell’offerta d’oro da parte di persone di ogni ceto.
Spesso i compro oro venivano aperti da gioiellieri le cui vendite sono crollate sotto gli effetti della crisi economica e che per riuscire a restare aperti hanno trasformato le proprie attività di vendita in attività il cui business principale è divenuto quello di acquistare oro usato, attività che in condizioni di mercato normali era solo parzialmente praticata dalle gioiellerie ma che nel nuovo contesto economico è divenuta l’unica possibilità di evitare la chiusura della propria attività commerciale.
Negli anni del boom dei compro oro ad entrare in questo nuovo business, oltre agli operatori professionali del settore della gioielleria, ci sono stati anche vari imprenditori che hanno cercato di fare affari in modo più o meno speculativo, approfittando dell’ignoranza generalizzata verso questo nuovo business hanno proposto prezzi di acquisto ben al di sotto di un giusto prezzo di mercato, riuscendo in alcuni casi ad ottenere gioielli ed oggetti in oro ad un costo molto basso.
Questo genere di episodi sono spariti dopo i primi anni in modo fisiologico per la semplice legge della concorrenza, catene di franchising e operatori compro oro seri sono aumentati in modo esponenziale dando vita a campagne pubblicitarie sempre più diffuse, nelle quali il mezzo migliore per convincere il potenziale cliente è stato fin da subito il prezzo di acquisto più alto.
L’informazione pubblicitaria dei vari operatori compro oro ha così permesso ai potenziali clienti di avere un raffronto diretto con i prezzi che venivano offerti dai compro oro a cui si rivolgevano e poter così scegliere in modo semplice e veloce quello più conveniente.