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Conoscere, fare, assaggiare per una #spesa consapevole: i consigli sul vino del Gastronauta

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  • 16 Settembre 2015

Si è svolto ieri il primo appuntamento dedicato agli approfondimenti di Milano Golosa, la manifestazione ideata da Davide Paolini che si terrà dal 3 al 5 ottobre al Palazzo del Ghiaccio di Milano intorno al tema della spesa consapevole, fil rouge della quarta edizione.

Nel corso della tavola rotonda all’enoteca Enoclub di Milano, il titolare Massimo Malfassi, Davide Paolini e il musicista appassionato di cibo e produttore di vino Omar Pedrini, nonché un pubblico di appassionati, si sono trovati concordi su alcune semplici regole per imparare a fare la “spesa consapevole” quando si tratta di vino: dalla scelta sullo scaffale alla conservazione, fino agli abbinamenti con il cibo.

Consigli utili per limitare al massimo gli sprechi, trasformando una scelta di gusto in una scelta responsabile.

1. LA CONSERVAZIONE DEL VINO:
Se si conserva in modo corretto, la bottiglia di vino chiusa non scade. Il vino è un prodotto vivo che subisce un’evoluzione, per cui con il passare del tempo può anche migliorare, basta saperlo custodire. Per conservarlo correttamente i luoghi ideali sono le cantine (o, in casa, anche luoghi lontani dalle vibrazioni) con una temperatura intorno ai 18/16 °C. Se la bottiglia viene aperta, per mantenere al meglio il vino può essere utile il vacuum, tappo salvafreschezza che serve ad aspirare l’ossigeno.

2. IL PREZZO:
Il prezzo non è la discriminante assoluta per giudicare la qualità del vino. Esistono dei vini dall’ottimo rapporto qualità-prezzo pur mantenendo prezzi appetibili (4/6 euro). Tuttavia, bisogna diffidare delle bottiglie troppo economiche: i costi di produzione di un vino non possono scendere sotto una certa soglia (oltre alla produzione del vino, bisogna pensare al costo della bottiglia in vetro, etichetta, sughero, costo di distribuzione). Confrontate i prezzi in enoteca e nelle Gdo, badando che il range di differenza economica sia ragionevole.

3. LE ETICHETTE:
Occhio alle etichette! Leggete con attenzione la provenienza, le sigle, informatevi sulla storia e sulla serietà dell’azienda sul mercato. Se il vino è Doc o Docg e soprattutto se chi ha imbottigliato il vino è, allo stesso tempo, produttore delle uve. Inoltre, fate attenzione ai gradi alcolici.

4. IL DECANTER:
Non è sempre indispensabile. Basta aprire il vino dieci minuti prima e girarlo nel bicchiere. Il vino servito nel decanter non è per forza un vino più pregiato, al massimo può essere più vecchio, ma il contenitore non lo trasforma in buono. Comunque, è consigliabile usare il decanter solo in presenza di fondi molto evidenti.

5. L’ABBINAMENTO CIBO-VINO:
Sull’abbinamento bisogna sdoganare dei falsi miti e lasciarsi guidare dalla filosofia dell’“a me mi piace”: per cui sì al vino rosso con il pesce, alla pizza e champagne, non sempre riuscito il dolce sul dolce e sì a un grande vino rosso vintage da meditazione per concludere il pasto.

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