Non è una notizia tanto clamorosa, ma la Banca d’Italia ha reso noto che l’Italia è il Paese europeo con i conti correnti hanno il costo maggiore: quasi 253 euro contro la media di 112 del resto dell’Unione.
Una cifra non indifferente, che praticamente significa avere in bilancio negativo a fine anno se il capitale depositato non è elevato, anche visti i tassi d’interesse creditore molto bassi. E così molte persone decidono di passare a conti correnti online per evitare spese inutili e risparmiare. In sostanza, si bypassano gli sportelli e quindi anche per le banche viene meno l’onere dello stipendio degli impiegati, il che si traduce in costi minori.
Il sito Salvagente ha posto a confronto alcune possibilità di soluzioni online, partendo dai conti degli istituti di credito con sedi fisiche (MPS, BNL Intesa San Paolo, Credem, Unicredit, Mediolanum e Banca Popolare di Milano), quelli di Poste Italiane, e quelli delle banche online: Banca Sella, Ing Direct, CheBanca! e IwBank.
Dal raffronto è emerso come il più conveniente di tutti sia Conto Arancio, che non fa pagare l’imposta di bollo di 34,20€ annui e quindi è totalmente gratuito. È gratis operando da Internet anche Conto Virtuoso di Banca Carige. Ci sono poi conti cone Websella e ContoIW che fanno pagare solo l’imposta, e a salire fino ai quasi 150 euro di Banca Popolare di Milano.
Come emerge dall’analisi, quindi, si passa da soluzioni senza nessuna spesa ad altre decisamente costose, anche se in diversi casi si può usufruire di sconti o da servizi aggiuntivi non tenuti in conto nella statistica.
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