Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, più comunemente chiamato con il nome di RLS, è una delle “figure chiave” nell’ambito della salute e sicurezza sul lavoro. Nello specifico, come indicato dall’art. 2, lettera i), egli è quel soggetto eletto o designato per rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro.
Come sottolineato dall’art. 37 del d.lgs. 81/2008, la vigente normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro che va a sostituire il famoso d.lgs. 626/1994, il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, una volta eletto o designato in azienda, deve frequentare corsi RLS , ovvero un percorso formativo che ha come obbiettivo quello di fornire al RLS le conoscenze nonché le tecniche necessarie a permettergli di svolgere il ruolo che è stato chiamato a ricoprire. Non basta, infatti essere eletti o designati, bisogna seguire corsi RLS previsti dalla normativa in vigore.
A tal proposito, il d.lgs. 81/2008 dispone che i corsi RLS debbano avere una durata di almeno 32 ore, questo perché la figura del RLS è fondamentale ed è necessario fornire all’incaricato tutte le informazioni che riguardano il suo ruolo. Lo stesso testo legislativo indica i contenuti minimi che devono essere trattati durante corsi RLS, tali contenuti posso essere suddivisi in quattro aree: 1) legislazione, 2) figure della prevenzione, 3) rischi, 4) tecniche di prevenzione e protezione dai rischi. Durante i corsi RLS vengono ad esempio affrontati temi come il registro infortuni, la valutazione dei rischi, il documento di valutazione dei rischi, la comunicazione, i diritti del RLS e la sorveglianza sanitaria.
Al termine del ciclo didattico, che ricordiamo ha una durata minima di 32, il corsista che ha seguito corsi RLS deve svolgere un test di verifica finale. Superato correttamente il test, il corsista che ha svolto il corso riceve un attestato comprovante l’avvenuta formazione, che attesta appunto lo svolgimento del corso.