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Cosa fare per ottenere una cancellazione protesto in tempi brevi

Per ritrovarsi protestati ci vuole poco: basta dimenticarsi il pagamento della rata di un finanziamento, magari perché si perde il bollettino di conto corrente da pagare, oppure in concomitanza con una malattia o un viaggio, ed il vostro nome può finire nel registro dei cattivi pagatori, creandovi difficoltà a non finire quando si tratta di ottenere un credito di qualsiasi tipo. E’ solo con la cancellazione protesti che si può risolvere tale situazione.
Se da un lato, scoprire il proprio nome in tale lista può essere più semplice di quanto si creda, “ripulire” la propria situazione creditizia mediante la cancellazione dei protesti può essere un processo ben più laborioso, tanto più complicato quante sono le rate non pagate.
Ovviamente, la prima cosa da fare è quella di cercare di saldare il debito inevaso. A seguito dell’avvenuto pagamento, bisogna attendere il decorso del termine di iscrizione nel registro dei cattivi pagatori, un termine che va da un minimo di 12 mesi ad un massimo di 3 anni.
Nel caso più semplice del mancato pagamento di una o due rate, una volta pagato il dovuto bisogna inviare una domanda di cancellazione protesto con allegato il titolo quietanzato e l’atto di protesto. Tale domanda va inviata alla Camera di Commercio di competenza.
Si tratta di una procedura non complicatissima, che però può richiedere un certo tempo. Per questo motivo, se si vuole andare sul sicuro è sempre meglio rivolgersi a professionisti del settore che seguano la pratica e ne assicurino la rapida esecuzione. Broker associati & Partners è lo studio di professionisti giusto, che potrà risolvere ogni esigenza.

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