Comunicati

Cosa scegliere per i mutui e finanziament: Tasso BCE o Euribor?

Avete comprato un immobile o state pensando ad intervenire e ristrutturare casa? State confrontando i tassi proposti dai vari istituti di credito? La principale novità per i mutui coincide nella scelta tra tasso variabile o tasso BCE. Il tasso Bce è comunque un tasso variabile nato dalla crisi finanziaria avvenuta nell’ultima parte del 2008.

E’ fondamentale avere nozioni in merito, perchè il tasso può intervenire per tutte le richieste di finanziamento legate all’immobile, come ad esempio le ristrutturazioni, l’installazione o sostituzione dell’impianto termico o del sistema di allarme.

La scelta è abbastanza complessa e dipende dalla capacità di prevedere il mercato.

Il tasso BCE viene detto “tasso refi”, perché viene utilizzato per le operazioni di rifinanziamento: è il tasso pagato dalle banche quando prendono in prestito denaro dalla Banca Centrale Europea. Subisce quindi variazioni in base alla situazione economica dell’Unione. In periodi pre-crisi e di crisi tende ad essere basso, ma subito dopo torna a rialzarsi. In questo momento quindi ha un livello non alto, ma non è possibile sapere come si modificherà nel tempo.

È ovvio che anche il tasso Euribor subisce variazioni a seconda del mercato, ma, essendo di norma più alto, le variazioni spesso non differiscono troppo fra loro.

Da valutare anche il discorso relativo allo spread. Questo si somma al tasso (Euribor o Bce che sia) per determinare il TAN, ovvero il tasso annuo nominale. Sostanzialmente lo spread indica il guadagno vero e proprie delle banche.

Come sappiamo, in questo periodo lo spread è abbastanza alto, per cui trovare TAN inferiori al 3-4% è abbastanza difficile.

Come scegliere le rate iniziali?

A questo proposito, è opportuno valutare bene il tipo di mutuo e rata iniziale: se non si è pronti a vedere le rate cambiare anche di decine di euro da un mese all’altro, allora è il caso di valutare un tasso fisso. Questo, anche se ha lo svantaggio di ignorare le condizioni esterne al mutuo, dall’altro ha la peculiarità di implicare una cifra sempre uguale, permettendo una gestione dei propri introiti molto più regolata.

È difficile, infatti, anche grazie ai numerosi tool online calcolare il proprio mutuo con riferimento ai tassi: occorre sapere come la banca acquisisce quest’informazione e come, di conseguenza, trasforma al cambiare delle percentuali la nostra rata.

Il tasso BCE ha affiancato il tasso variabile influenzato dall’Euribor nel 2009. Ma già da gennaio 1999 il Tasso Ufficiale di Riferimento ha sostituito il tasso ufficiale di sconto (TUS), fissato dalla Banca d’Italia ed applicato nelle sue operazioni di rifinanziamento nei confronti del sistema bancario. Semplificando possiamo definire il TUS come il tasso con cui la Banca centrale concede prestiti alle altre banche.

In conclusione, dal 1° gennaio 2009 gli istituti di credito che propongono mutui a tasso variabile devono consentire ai clienti la possibilità di scegliere di agganciare il finanziamento al tasso BCE (della Banca centrale europea).

No Comments Found

Il servizio gratuito di pubblicazione dei comunicati stampa è offerto dall'Associazione link UP Europe! di Roma