Covid-19, varato il decreto con le misure straordinarie per fronteggiare l’emergenza
Roma, 24 Febbraio – Nel breve volgere di un paio di giorni, l’Italia si è trovata ad essere il Paese europeo (e il terzo al mondo dopo Cina e Corea) a fare più pesantemente i conti con il coronavirus. L’emergenza generatasi dopo i casi di contagio e i decessi registratisi tra il Lodigiano e il Veneto ha costretto il Governo a un provvedimente straordinario, un decreto (qui il comunicato stampa del Consiglio dei Ministri) già firmato dal Capo dello Stato Sergio Mattarella, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale ed entrato immediatamente in vigore.
Misure inevitabilmente drastiche, quelle assunte dall’esecutivo: isolati i 10 comuni del Lodigiano interessati dall’epidemia, insieme al comune di Vò, nel Padovano. Blocco di tutte le manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, in luogo pubblico o privato (ieri si è bloccato anche il campionato di serie A). Chiuse fino a nuovo ordine le scuole di ogni ordine e grado, così come i musei e gli altri istituti e luoghi della cultura, stop anche alle gite scolastiche programmate dalle scuole sul territorio nazionale e all’estero.
Il decreto dispone inoltre la quarantena con sorveglianza attiva su tutti gli individui che hanno avuto contatti stretti con casi confermati di coronavirus, la conferma della chiusura di tutte le attività commerciali, con la sola esclusione degli esercizi che vendono beni di prima necessità. L’accesso ai servizi pubblici essenziali e agli esercizi commerciali per l’acquisto di beni di prima necessità, tuttavia, è condizionato all’utilizzo di dispositivi di protezione individuale. Il decreto dispone anche che, all’occorrenza, potranno essere sospesi i servizi del trasporto di merci e di persone e le attività lavorative nelle aree interessate dall’infezione. .
Per far fronte agli oneri derivanti dallo stato di emergenza sanitaria, il provvedimento prevede un ulteriore stanziamento di 20 milioni di euro per il 2020, che troveranno capienza nel Fondo per le emergenze nazionali e si vanno ad aggiungere a 5 milioni di euro già previsti dalla delibera dello scorso 31 gennaio con la quale il Governo ha dichiarato lo stato di emergenza per il coronavirus.
I numeri, intanto (in continuo aggiornamento) riferiscono di 153 casi confermati di Covid-19 in Italia, comprendendo anche i quattro decessi (le donne morte a Cremona e a Casalpusterlengo, il 77enne di Vò Euganeo, e questa mattina, un 84enne che era ricoverato all’ospedale di Bergamo) e una persona guarita. In particolare, il dettaglio per Regione vede 113 casi in Lombardia (inclusi i tre decessi), 22 in Veneto (con una vittima), 9 in Emilia-Romagna, tre in Piemonte, tre in Trentino Alto Adige e tre nel Lazio, ovvero la coppia di cinesi in via di guarigione e il ricercatore italiano già guarito.
Come anticipato in premessa, l’Italia diventa così il terzo Paese al mondo per numero di contagi, secondo i dati della Johns Hopkins University, dopo la Cina (che resta il Paese più colpito con quasi 77 mila casi) e la Corea del Sud con 602. L’Italia scalza il Giappone, dove al momento i casi sono 135. Un caso a parte sono considerati gli oltre 630 casi di contagio registrati sulla nave da crociera Diamond Princess.
In alcune delle Regioni del nord maggiormanete colpite dal virus le autorità locali, prima ancora del decreto urgente del govegno di cui si è riferito, sono corse ai ripari con apposite ordinanze che interrompono gli eventi pubblici previsti in questi giorni, come nel caso del Carnevale di Venezia. Chiuse, inoltre, tutte le scuole in Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia-Romagna.
L’allarme ha coinvolto anche altri Paesi confinanti con l’Italia: ieri sera le autorità austriache hanno bloccato due treni al Brennero per il sospetto che ci fossero contagiati a bordo. Due persone sono state fatte scendere, ma era un falso allarme. I treni sono ripartiti dopo quasi quattro ore. In Romania, invece, è stata disposta la quarantena obbligatoria per tutte le persone in arrivo dalla Lombardia e dal Veneto.
FONTE: rifday.it
IMMAGINE: pixabay.com
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