La crisi aziendale morde il territorio a discapito dell’occupazione dei giovani. Non fanno ben sperare i dati relativi a 9 mesi di questo anno in corso.
Secondo le tabelle dell’Istat relative proprio al lavoro degli Under 35, tra il 2010 e il 2013 è crollato il numero dei giovani al lavoro, che sono passati da 6,3 a 5,3 milioni (un milione in meno). Il Governo così dovrà cercare degli strumenti utili sia per le imprese (non bastano la consulenza aziendale o la pianificazione finanziaria), che per i lavoratori, in particolare proprio gli Under 35 che vedono di fatto avere precluso il loro futuro.
L’aspetto della pensione, infatti, è quello che preoccupa maggiormente. Il panorama, inoltre, risulta complesso per tutti quelli che hanno terminato gli studi. Nel secondo trimestre 2013, nella fascia tra i 25 e i 34 anni, hanno un’occupazione poco più di 4 milioni di persone contro i 5 milioni del periodo precedente al 2010. Il tasso di occupazione registra un vero e proprio collasso dal 65,9 al 60,2, con quindi appena 6 persone su 10 al lavoro nell’età attiva per eccellenza.
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