La Banca Centrale Europea (nota anche come BCE), ha deciso di ricorrere ad un’iniziativa di quantitative easing che si pronostica avrà risvolti positivi per le finanze degli italiani e l’economia del Paese, permettendo a banche e istituti di credito di usufruire di nuove risorse da destinare nell’ambito dei prestiti personali e dei mutui.
La BCE nel giro dei prossimi 18 mesi introdurrà nel mercato europeo nuove risorse in termini di denaro, grazie all’acquisizione di titoli di Stato e obbligazioni da parte delle banche. Ogni mese verranno fatti nuovi acquisti da circa 60 milioni. Con tutto ciò ci si impegna ad incalzare una rinnovata crescita dei consumi e ad alzare il livello di inflazione al 2% per eliminare il pericolo di una deflazione. Queste decisioni avranno conseguenze positive sul Prodotto Interno Lordo, sulle esportazioni, grazie al deprezzamento del dollaro in relazione all’Euro, e sui prestiti.
Il contante che entrerà nelle casse degli istituti bancari verrà investito in prestiti alle famiglie e alle aziende, promuovendo così una nuova crescita dei consumi. Grazie a tutto ciò la BCE potrebbe aver trovato una soluzione per l’incertezza del credit crunch, facendo tornare il credito al consumo ad un livello che si avvicina a quello precedente la crisi.