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Derattizzazioni, l’efficacia deriva dalla conoscenza delle specie

La disinfestazione dei ratti è uno degli campi lavorativi più impegnativi in assoluto, e per operare al meglio è necessario conoscere a fondo la materia.

Appartenenti al genere dei roditori, i ratti possono essere estremamente nocivi e dannosi, soprattutto dal punto di vista ambientale. I ratti infatti sono una delle specie animale che vivono più a contatto con l’uomo, in quanto si sono perfettamente adattati a tutti i tipi di ambiente antropizzato.
Sono soprattutto coloro che lavorano nell’ambiente del giardinaggio che hanno maggiormente a che fare con questi animali, e che hanno bisogno di interventi decisi e radicali di derattizzazione.

Le tre specie più comuni sono: il Rattus norvegicus, il Rattus rattus e il Mus musculus.

Il Rattus norvegicus, altresì noto come “ratto marrone” o “grigio” raggiunge i 40 cm di lunghezza compresa la coda, e può spiccare salti di un metro; il Rattus rattus, o ratto nero, è più piccolo del “norvegicus”, ed è erbivoro; infine il Mus musculus, ovvero il topo domestico, non arriva ai 20 cm di lunghezza.

Generalmente i ratti vivono in contesti urbani quali magazzini, scantinati, soffitte, depositi di rifiuti e fogne, ma anche in contesti periferici e naturali come giardini e aree coltivabili. Sono animali molto proliferi, in grado di raggiungere una sovrappopolazione delle colonie se non vi sono predatori naturali od ostacoli di alcun tipo.

La struttura di un clan di ratti è composta da un maschio dominante, che ha a disposizione un harem di femmine, più alcuni maschi subordinati. Quando una colonia è diventata troppo numerosa e vi sono condizioni favorevoli, il clan si suddivide e viene controllato da diversi maschi dominanti.

I ratti mangiano tutto, essendo onnivori. Sono animali molto sensibili, con un fortissimo senso del gusto. Le loro capacità sensoriali sono estremamente sviluppate, e sono uno dei motivi principali della loro sopravvivenza. Oltre a possedere un super-olfatto, che permette loro di seguire tracce e percorsi marcati con secrezioni e urine, oltre che di segnare il territorio, riescono a percepire frequenze ultraviolette e alcuni particolari ultrasuoni. Il loro punto debole invece è la vista, molto ridotta. I ratti non sono in grado di distinguere i colori, ma nonostante ciò hanno un’intelligenza fuori dal comune, compresa una grande memoria.

Solo conoscendo queste ed altre caratteristiche, abitudini, è possibile operare in modo da eliminare i danni dovuti all’infestazione da topi e ratti.

E’ per questo che è indispensabile evitare ogni tipologia di intervento fai da te, ma rivolgersi sempre a aziende specializzate in questo settore. Gli esperti delle diverse imprese di derattizzazione presenti in ogni regione sapranno, infatti, individuare gli interventi più adatti ad eliminare la specie infestante, ed evitare ogni pericolo di reinfestazione.

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