I giovani sono dvvero “bamboccioni”!?
I giovani di oggi – al contrario di quanto si sente pronunciare nei discorsi comuni di tutti i giorni – sono consapevoli del loro ruolo nella società. Sanno che devono assumere su di sé la responsabilità di dover accendere il motore del cambiamento.
Non è più il momento, ad esempio, di aspettare il lavoro “garantito”: bisogna mettersi in gioco, viaggiare, spostarsi, rischiare. Il motore che porta avanti questa forma di responsabilizzazione personale – che parte dal lavoro e giunge alla vita privata – è la concorrenza.
Per “dare conto” di quello che si fa, infatti, bisogna confrontarsi con gli altri e competere alla pari migliorandosi costantemente. Ecco, dunque, che la responsabilità individuale diventa un’opportunità per l’individuo che deve compiere un percorso di consapevolezza, un’anabasi, che lo porti a mettersi in gioco direttamente, magari lasciandosi alle spalle il precariato e rischiando personalmente con una partita IVA.
I lavoratori con partita IVA, però, non sono dei soggetti in lotta l’uno contro l’altro. Sono dei piccoli operatori economici accomunati dall’essere soggetti a concorrenza. Essi potrebbero – facendo riferimento ai loro mestieri – darsi un’identità forte nel segno della concorrenza e del proprio dar conto del lavoro.
Il dibattito è aperto…
Lunedì 8 novembre 2010 Ore 18,00
Libreria BIBLI
Via dei Fienaroli, 28 – ROMA
Interverranno:
- BENEDETTA COSMI ~ Autrice del libro “Non siamo figli contro figure”
- PAOLO D’ANSELMI ~ Autore del libro “Il Barbiere di Stalin. Critica del lavoro (ir)responsabile”
Info:
www.nonsiamofiglicontrofigure.com – www.ilbarbieredistalin.it
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